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Autore: _xgiuliasfight_    23/05/2013    3 recensioni
"Qual'è la canzone che preferisci del tuo nuovo album?"
"Little Things."
"Perché?"
"Perché sono innamorato di te e di tutte le tue piccole cose."
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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“I know we only met but
let’s pretend it’s love!”
 
“Goodmorning babe.”
Mi svegliai con una mano che dolcemente mi accarezzava la schiena.
“Goodmorning Sonny.”
“Hai dormito bene?”
Ripensai al messaggio di Niall: era lui che mi aveva ‘cullato’ per farmi addormentare.
No, non potevo, ero già impegnata con Marco.
E poi lui… Beh… Lui è Niall Horan, popstar mondiale.
“Yes, the room is very nice” dissi alzandomi dal letto e scendendo in cucina.
Feci colazione con delle semplici fette biscottate e con la marmellata, bevendo del thè.
“Giuly, starò fuori fino alle 9:00pm, tua madre già sa tutto, per qualunque cosa chiedi a lei.”
Pensai a cosa avrei potuto fare tutto quel tempo da sola: telefono, televisione, mangiare, telefono, televisione, mangiare… Se tutti i giorni fossero stati cosi sarei diventata obesa.
Prima di uscire mi fece vedere velocemente come funzionassero i fornelli e varie cose, poi mi salutò con un “see you soon babe” ed uscì di casa.
Andai a lavarmi e, tornando in camera per vestirmi mi accorsi che iniziò a piovere.
“Bene, escludo l’opzione uscire” dissi, parlando da sola.
**
“Tesoro, non ti invidio per niente: chiusa dentro casa con la pioggia…”
“Io invece ti invidio del tutto: al mare, con persone che conosci…”
“Ehm, Giuly, in realtà ti ho chiamato per un’altra cosa…”
“Dimmi tutto” dissi, passando dalla posizione sdraiata a quella seduta.
“Marco…”
“Sputa il rospo Chiara.”
“…ti ha tradita.”
Mi crollò il mondo addosso.
“Con chi?”
“Con una ragazza venuta qui in vacanza, Roberta…”
Non poteva essere.
Il ragazzo a cui mi ero data, con il quale stavo insieme da un anno, andava tutto bene… Ecco, forse è qui il problema, andava tutto troppo bene.
Salutai Chiara con un semplice “ti chiamo dopo”.
Dovevo uscire.
Corsi alla porta, la chiusi alle mie spalle portandomi le chiavi di casa dietro e, sotto la pioggia, mi buttai a terra, scoppiando a piangere.
Ad un certo punto sentii delle mani prendermi da sotto il braccio e alzarmi.
“Gieulia, che succede?” chiese una voce.
Quella voce.
“Lasciami stare” dissi dimenandomi tra le forti mani che mi stringevano le braccia.
“Forza, entra in casa.”
Mi portò in casa e mi sedetti sul divano, in attesa di Niall che era salito al piano superiore per prendermi un asciugamano.
Quando arrivò mi avvolse l’asciugamano intorno al corpo e, con uno più piccolo, mi asciugò il viso e mi tolse il trucco ormai colato sulle guance. Sembrava stupito che mi facevo fare tutte quelle cose senza opporre resistenza, e lo ero anche io, ma proprio non avevo la forza di reagire.
“Allora, vuoi dirmi cosa è successo?” disse, posando l’asciugamano e mettendosi seduto sul tavolino di fronte a me.
“Mi ha tradita” dissi, singhiozzando e piangendo nuovamente.
“Chi?” chiese poggiandomi una mano sulla coscia.
“Marco. E’ un bastardo, io… Io lo amavo! Come ha potuto, non sono abbastanza? Gli ho dato il cuore, gli ho dato tutto! E lui mi ripaga con una puttanella venuta in vacanza? Non è possibile!” dissi urlando e piangendo allo stesso tempo.
Niall non disse niente, mi guardo negli occhi e semplicemente mi abbracciò.
Non opposi resistenza a quell’abbraccio, anzi, misi la testa nell’incavo del suo collo, avvolgendolo con le mie braccia, perché quell’abbracciò era proprio ciò che mi serviva.
**
1 settimana dopo…
“Sweete, vado a lavoro, oggi cerca di alzarti dal letto… See you soon.”
Anche oggi sarei rimasta sola tutto il giorno, era ormai una settimana che stavo così. Passavo il giorno sotto le coperte, con le veneziane chiuse, sommersa da fazzoletti e perennemente un cuscino in faccia. Mi alzavo raramente, giusto per andare in bagno e prendere qualcosa da mangiare.
Poco dopo che Sonny se ne andò sentii dei passi.
“Sonny, potresti prendermi un bicchiere d’acqua, per favore?”
Sentii dei passi dirigersi verso la mia camera.
“Sonny?” mugugnai da sotto il cuscino.
“Ti ho lasciato una settimana fa così e ancora non ti sei mossa di un centimetro.”
Eh già, da quando Niall mi aveva preso da sotto la pioggia e portata in casa mi ero chiusa in camera a piangere, e ancora è così.
“Niall, mi prendi un bicchiere d’acqua per favore?”
“It’s time to get up!”
“What..?”
“C’mon Gieulia, it’s a beautiful day!”
“I don’t care Niall, I want a water.”
Venne vicino a me, si sedette sul letto e mi tolse il cuscino.
“Ho un’idea.”
“E sentiamo quest’idea.”
“E’ ora di farti una nuova vita.”
“What?!”
“Si, insomma la vecchia vita è piena di ricordi di lui, e di Chiara.”
Gia, alla fine si venne a sapere che non era stata Roberta, ma Chiara. Sia lui che lei volevano chiarire con me, ma io non gli rivolsi più parola.
“Quindi…” continuò “Oggi andiamo in giro per Londra e insieme inizieremo una nuova vita!” disse, spruzzando entusiasmo da tutti i pori. Poi prese un foglio dalla scrivania, una penna e iniziò a scrivere.
“Allora, in una nuova vita cosa c’è?”
“Ehm… Nuovi capelli.”
“Giusto, quindi anche vestiti, scarpe…”
**
Mezz’ora dopo avevamo finito tutta la lista:
Capelli
Vestiti
Trucco
Scarpe
Unghie
Amici
Mangiare
Bere
Dormire
Esperienze
Telefono
Facebook
Twitter
Occhiali
Foto
Numero telefono
“Sono un sacco di cose, e non ho così tanti soldi…”
“Hai davanti a te Niall Horan babe!”
Sorrisi. Vidi i suoi occhi illuminarsi e sul suo volto comparire un sorriso: era stato l’unico che dopo una settimana era riuscito a farmi sorridere.
Scelsi i vestiti e andai a lavarmi.
La prima doccia nella nuova vita. Okay forse mi stava contagiando troppo.
“Fatto, andiamo?”
Prese le chiavi della macchina e scendemmo, per poi salire in macchina.
Avvertii Sonny e mia madre che stavo uscendo e che sarei ritornata dopo cena.
“Allora, cosa dice la lista?” dissi, aprendola.
“Prima tappa: capelli. Ti porto dalla nostra truccatrice e parrucchiera, è molto brava.”
Annuì in silenzio.
Dopo poco tempo arrivammo.
Niall parcheggiò davanti ad un palazzo in una zona isolata. Bussò alla porta e una signora sui trent’anni aprì la porta: i capelli di un viola tendente al grigio cadevano sulle spalle e un sorriso comparve sul suo volto.
“Nice to meet you, I’m Lou” disse, porgendomi la mano.
“Nice to meet you Lou, I’m Giulia.”
“Forza, venite che abbiamo tanto da fare!”
Mi fece sedere su una sedia davanti allo specchio, sciogliendomi i capelli ancora bagnati e chiedendomi come li volevo.
“Voglio affidarmi a te, decidi tu!” dissi sorridendo.
Dopo mezz’ora Lou si allontanò e, vedendomi, sorrise.
Girò la sedia e mi fece vedere allo specchio che era attaccato alla parete: i miei capelli non arrivavano più fino alla fine della schiena, ma cadevano poco più giù delle spalle con la riga a sinistra, il colore non era più quel marrone scuro, ma un nero.
“Ma Lou, sono bellissimi!” dissi a bocca aperta.
“Sono contenta che ti piacciano! Ora vediamo un nuovo make-up, di solito come ti trucchi?”
“Fondotinta, fard, rimmel e un filo di matita.”
“Direi di tenere sempre questo make-up, aggiungendo l’ombretto, il blush e lucidalabra.”
Testò il trucco ed era magnifico: a malapena si riusciva a capire che ero truccata, ma nello stesso tempo avevo un trucco delicato.
“Anche questo bellissimo, veramente non so come ringraziarti.”
“Non devi! Ora vai da Niall, non vede l’ora di vederti!”
Le sorrisi, le diedi un bacio sulla guancia ed uscii dalla stanza.
Niall si voltò a guardarmi e spalancò la bocca.
“Devo dire che il cambiamento è riuscito al meglio!”
Andai verso lui e, sussurrandogli all’orecchio un “grazie” lo spinsi verso la porta di uscita.
Stavo per infilarmi gli occhiali da sole quando Niall mi fermò.
“Chi te l’ha regalati?” disse prendendo gli occhiali dal mio viso.
“…lui.”
Li buttò a terra e li schiacciò con il piede.
“Vita nuova, occhiali nuovi.”
Sorrisi ed entrai in macchina.
**
“Questi occhiali sono fantastici! E guarda le unghie, i vestiti e le scarpe… Grazie mille Niall!”
“Non devi ringraziarmi, ti ho fatto felice, già è tanto.”
Stavamo in macchina e non potevo smettere di sorridere vedendo il gel blu sulle mie unghie, le 7 buste piene (e quando dico piene non esagero) di vestiti e le scarpe.
“Ora ci mancanco… Mangiare, bere e il telefono” dissi, ma non feci in tempo a terminare la frase che già stava davanti a un Apple Store.
“No Niall, è troppo… Insomma, un’Iphone costa 700 sterline…”
“Sono Niall Horan, babe” disse facendomi l’occhiolino.
Morale della favola? Uscimmo con un’ Iphone 5s bianco.
“Come posso ringraziarti?”
“Facendo finta che ti stia simpatico.”
“Non vedi? Sto fingendo da questa mattina!” dissi ridendo.
Mise in moto la macchina e, mentre cancellavo dalla lista l’oggetto, dissi “Ho sbagliato a giudicarti solo per il lavoro che facevi, sei simpatico, e un ragazzo normale.”
Niall si girò, mi sorrise e parcheggiò per la millesima volta.
“Hai già mandato a tutti il tuo nuovo numero?”
“Tutte le 200 persone nella mia rubrica lo sanno, compreso tu. Oh, tranne quei due li.”
Si salvò il nuovo numero e venne ad aprirmi lo sportello della macchina “Credo che ora ne avrai altri quattro.”
Entrammo in un palazzo, sembrava uno studio di registrazione.
“Hi guys!”
Quattro ragazzi si girarono e, vedendomi, sorrisero e mi corsero incontro. Avevano tutti una faccia simpatica.
Dopo varie presentazioni, qualche risata e scambi di numero andammo via.
“Okay, siete tutti e cinque simpaticissimi, e dei bei ragazzi! Ah, pure bravi a cantare!”
“Hahah, finalmente un pensiero positivo!”
“Quindi ora dalla lista cosa devo cancellare?”
“Beh, direi amici… Mi hanno detto che già ti vogliono bene!”
Con un sorriso lo cancellai.
Ci recammo da Nando’s e, dopo aver ordinato il ‘solito’, ci collegammo al wi-fi e facemmo i vari aggiornamenti Itunes all’Iphone, o meglio Niall lo fece perché non ci capivo niente.
“Mangiare e bere fatto.” poi presi l’Iphone, aprii l’applicazione della telecamera e la misi interna “Ora una foto!” dissi sorridendo.
La foto venne benissimo e ce ne facemmo tante altre.
“Ora metto una nostra foto su Twitter dopo aver creato il tuo account, poi con Facebook la stessa cosa” disse concentrato.
A quanto pare su Twitter mi chiamavo @OfficialGiulia, e in pochi minuti già avevo mille followers. Seguii i ragazzi che ricambiarono e un po’ di celebrità, poi anche delle Directioners che mi seguivano.
Su Facebook mi chiamavo Giulia Farni e anche qui molti avevano i miei aggiornamenti.
“Allora, sei pronta a ricevere un sacco di retweet, preferiti, followers e tweet al giorno?”
“Ce la farò. Ora ci mancano solo esperienze e dormire.”
“Andiamo a fare una nuova esperienza.”
Niall pagò e raggiungemmo a piedi la London Eye.
Quando Niall finì di fare foto e autografi salimmo sulla ruota panoramica. Come sempre, a metà tragitto, si fermò, facendoci ammirare la meravigliosa città di notte.
“Che bella che è Londra tutta illuminata” dissi, a bocca aperta.
“E’ meravigliosa.”
“Allora” dissi prendendo la lista “ci manca solo… Dormire!”
“No, ci manca anche un’altra cosa!”
“Cioè?!” dissi curiosa della risposta.
“Beh…”
Lo guardai: i suoi occhi di un celeste che fa invidia ai mari e al cielo, poi le sue labbra, così morbide…
Lo feci, posai le mie labbra sulle sue. Dopo pochi secondi il baciò si fece più intenso.
Si staccò prima lui e disse “Inizia a piacere anche a me la tua nuova vita!” disse facendomi l’occhiolino e baciandomi sulla bocca.
“Scemo!” gli diedi uno schiaffetto dietro la testa e mi abbracciò.
La nuova vita era iniziata nel miglior dei modi.

Okay, è tipo un papiro hahah
Con questo mi sono fatta perdonare di questi giorni in cui non mi son fatta sentire, ma sono stata al concerto dei ragazzi, è stato bellissimo, mille emozioni!
Comunque questo capitolo mi piace particolarmente, è molto bello!
Per favore, fatemi sapere con una recensione cosa ne pensate, è frustante non sapere i vostri pensieri riguardo questa storia!
Comunque grazie mille a tutte le 176 persone che hanno letto il primo e secondo capitolo, vi amo!
Goodnight babe,
Giuliax

 
  
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