Le
parole che non ti ho detto
Quinto
capitolo:
-
un’ora, Zayn Malik!- lo accolse la voce irritata del suo
migliore amico nel momento in cui varcò la soglia del bar.
-
Mi hai fatto aspettare, qui da solo, come una stupida
ragazzina al suo primo appuntamento per un’ora inter..- si
sedette di fronte a
lui fissandolo interrogativo. Strano che avesse già finito
di lamentarsi, di
solito andava avanti per intere giornate.
-
Oh mio Dio. - continuò a guardarlo togliendosi la sciarpa
di lana.
-
Zayn!- si voltò cercando il punto che Harry stava
indicando con una mano tremante
-
Non lì! Qui. Zayn. Qui!- esclamò indicando la sua
sciarpa
che Zayn subito sollevò porgendogliela
-
Harry è una semplice sciarpa, e va bene è quella
che mi
hai prestato anni fa. - Harry non aveva mai voluto le sue cose
indietro, doveva
essere davvero affezionato a quella roba se si lamentava
così. - Se proprio la
rivuoi prenditela.- continuò porgendogliela vedendo come
l’altro lo fissava
sempre più incredulo.
-
Lo stai facendo apposta?-
-
Cosa? Non scherzo! Prendila Harry.. Dio mio, per una
semplice sciarpa.. che tra l’altro ti ho preso anni fa..-
-
Zayn, stai scherzando.-
-
No, Harry, no!- esclamò sempre più innervosito -
Prenditela e smettila.- gliela lanciò addosso ed
incrociò le braccia fissandolo
arrabbiato - Ti rendi conto che stai facendo tutto questo casino per ..
quando
ti vengono queste fisse mi dai sui nervi.-
-
Zayn! Il fiore! La rosa! Cazzo, ma sei scemo? Entri in un
bar tutto tranquillo con una cazzo di rosa color lavanda in mano e
speri che io
non dica niente?!- spostò lo sguardo sulla rosa che aveva
appoggiato sul tavolo
e sorrise.
-
Oh, la rosa?- domandò calmo con un sorrisetto - Vuoi
sapere chi me l’ha regalata?- continuò
portandosela alle labbra per nascondere
il sorriso.
-
Cazzo, l’hai visto? Cioè, te lo sei trovato
davanti alla
porta di casa in ginocchio che ti chiedeva perdono per i due mesi di
assenza?
Aveva davvero un cane, vero? Ci scommetto che è colpa del
cane..- questa volta
non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere di
gusto.
-
Zayn, vaffanculo. Mi sento una ragazzina che legge uno
stupido e sdolcinato romanzo rosa.- iniziò ad infastidirlo
con la rosa
continuando a ridere.
-
Zayn, muoviti! Parla. Ora.- lo minacciò l’altro
allungando
una mano per rubargli il fiore.
-
Ho incontrato il fratello di un mio alunno dal fiorista..
lui me l’ha regalata.- spiegò facendo spallucce
mentre accarezzava i petali
della rosa.
-
E questo fratello del tuo alunno ha un nome?-
-
Liam.- rispose fissando il fiore con un sorriso.
-
Liam.. e ..-
-
Liam Payne.- disse sicuro vedendo il riccio spostarsi un
ciuffo dalla fronte pensieroso mentre continuava a ripeter sottovoce
quel nome.
-
Zayn!- esclamò di colpo facendolo spaventare. - Liam! Liam
Payne!-
-
Esatto, Liam Payne. E allora?-
-
Sei un coglione, lo sai? Liam Payne!-
-
Harry, o parli o stai zitto. Sì, è Liam Payne e
allora?-
-
Liam Payne veniva a scuola con noi! Ci ho parlato un bel
po’ di volte, era simpatico ed amico di tutti.. ho tentato di
presentartelo
alcune volte ma tu preferivi rintanarti a leggere.-
riabbassò lo sguardo sulla
rosa studiandola.
-
Liam?- domandò come aspettandosi una qualche risposta dal
fiore che teneva tra le mani.
-
Ora posso dirtelo.. ho sempre sospettato avesse una cotta
per te. - Zayn sollevò lo sguardo arrossendo.
-
Ma non avrebbe senso e poi..-
-
Zayn?- lo bloccò subito il riccio - Sai qual è il
significato di una rosa di quel tipo?-
-
Amore a prima vista.- sussurrò riportando lo sguardo su
quell’oggetto prezioso.
Liam
aprì la porta dell’aula con uno scatto.
-
Giuro che non sono sempre in ritardo.- iniziò subito a
parlare fermandosi davanti alla scena di suo fratello in lacrime con
uno Zayn
in ginocchio che tentava di consolarlo.
-
Visto, Mattew, te l’avevo detto che non se n’era
andato.-
parlò per primo Zayn alzandosi in piedi e spolverandosi i
pantaloni con una
mano.
-
Che cosa.. che cosa è successo?- domandò quando
il
fratello si aggrappò alle sue gambe non intenzionato a
diminuire la presa.
-
Ha sentito la litigata tra te e tuo padre e quando non ti
ha visto ne ha tratto le sue conclusioni.- spiegò
calmò prendendo la tracolla
ed indicando la porta con un dito.
Liam
annuì prendendo per mano il fratello e seguendo il moro
che continuò a spiegare.
-
Ho cercato di dirgli che era tutto normale e che saresti
arrivato a minuti ma più passava il tempo più
peggiorava.-
-
N-non trovavo.. non trovavo più le chiavi di casa e ..-
tentò di giustificarsi vedendo il ragazzo annuire e
rivolgersi al bambino.
-
Che ti avevo detto? Tuo fratello è uno smemorato.- lo
prese in giro Zayn sorridendogli subito dopo.
Liam
arrossì guardando gli alberi di fronte a sé,
troppo
imbarazzato per pensare al ragazzo che teneva l’altra mano di
suo fratello
nella sua.
-
Quindi..- lo sentì dire ancora - .. deve offrirci un
gelato per farsi perdonare, vero?-
-
Un gelato? A dicembre?- domandò voltandosi verso i due che
si guardarono ed annuirono complici.
-
Vi prenderete qualcosa ma se proprio insistete..- riprese
Liam venendo però interrotto da Zayn che disse solo - Ci
scalderai tu. -
Frase
che aveva avuto il potere di farlo arrossire ancora di
più, le risatine dei due nelle orecchie.
-
Non ti ho ancora ringraziato per la rosa.- gli sussurrò
mentre erano seduti al tavolo di un bar, le cioccolate fumanti davanti
ai loro
visi.
-
Non era nulla.. un piccolo gesto per ringraziarti..-
farfugliò Liam, lo sguardo fisso sul liquido caldo che
mescolava col
cucchiaino.
-
Apprezzo i piccoli gesti.- riprese Zayn sorridendo dietro
alla tazza. - Anche se avrei preferito dei bucaneve.- decise di osare
di più vedendolo
arrossire e slacciarsi i primi bottoni della camicia.
-
Bucaneve?- annuì mordendosi le labbra.
-
Un bel mazzetto di bucaneve.- sorrise quando lo vide
ancora più in imbarazzo.
-
Per quelli devi aspettare che finisca l’inverno e..-
-
Posso aspettare.- lo interruppe troppo euforico per
potersi trattenere.
Uno
starnuto si fece sentire vicino al loro tavolo, si
voltarono entrambi vedendo un bambino completamente bagnato, dalla
punta dei
capelli marroni fino alle scarpe, che li fissava con un sorrisetto.
-
Ho vinto.- mostrò loro le dita in segno di vittoria
saltando poi in braccio a Liam che iniziò a lamentarsi ed
agitarsi.
-
Li ho battuti tutti quanti, erano delle schiappe a giocare
a palle di neve. - si pavoneggiò finendo la cioccolata del
fratello in un
sorso.
-
Matt! Sei completamente bagnato! La mamma mi uccide.
Questa volta mi uccide.-
-
Se vuoi.. casa mia è qui vicino.. proprio dietro
l’angolo..- arrossì quando entrambi i fratelli
Payne spostarono il loro sguardo
su di lui.
-
N-non credo che..- iniziò il più grande venendo
però
interrotto dal più piccolo che saltò in piedi
sulla sedia indicandolo.
-
Liaaaam!- iniziò a ridacchiare - il maestro Zayn vuole..-
Zayn prontamente si allungò verso di lui mettendo una mano
davanti alla bocca
del bambino, arrossendo sempre più imbarazzato.
-
Scendi dalla sedia, potresti farti male. E questo sarebbe
seriamente come chiedere a mamma di uccidermi.- lo salvò lo
stesso Liam,
alzandosi e prendendo per mano il fratello.
-
Grazie per la.. proposta? Ma è meglio.. se torniamo a
casa.. ora.. prima che diventi troppo buio.- continuò a parlare Liam mentre si
allontanavano verso
l’uscita dopo aver posato i soldi sul tavolo.
-
Figurati.. è il minimo..- iniziò a farfugliare
Zayn
seguendoli ed infilandosi il cappello di lana - Anche se ti
avrò sulla
coscienza quando verrai brutalmente ucciso dalla signora Payne.-
continuò
ridendo divertito insieme al bambino.
-
Vorrà dire che non entrerò dalla porta
principale, ma mi
arrampicherò fino alla finestra.-
-
Un piccolo ribelle?- domandò sempre più divertito
-
E non sai cosa facevo quand’ero piccolo.- continuò
Liam
ormai troppo preso da quei flirt scherzosi per ricordarsi del fratello
che li
fissava - Ero l’incubo del vicinato.-
-
Liam Payne, l’incubo del vicinato? Mi dispiace ma non ho
mai sentito parlare di te. - replicò pronto Zayn infilandosi
i guanti ed
uscendo per primo dalla porta che Liam gli stava tenendo aperta.
-
Questo perché sono anni che non esercito più la
professione.- spiegò ovvio aprendo l’ombrello
quando uscirono di nuovo nella
tempesta di neve.
-
E, sentiamo, cosa facevi di così terribile?- gli
domandò
bloccandosi di fronte a lui e costringendolo a fare lo stesso.
-
Nessun criminale rivela i suoi segreti.- rispose in tono
saccente muovendo l’indice.
-
E cosa devo fare per farmi dire i tuoi segreti?- continuò
imperterrito Zayn, i suoi occhi fissi in quelli del ragazzo che si era
di colpo
ammutolito e stava arrossendo sempre di più.
-
Se volete baciarvi posso chiudere gli occhi?- fecero insieme
un passo indietro arrossendo alle parole del bambino.
-
L-La mia casa..- si schiarì la voce ed indicò
alle sue
spalle - ..è da quella parte.. quindi vi saluto e grazie di
tutto.- porse la
mano a Liam e, quando gliela strinse, si maledì di aver
indossato i guanti e di
non poter sentire il suo calore. - È stato un piacere, Liam.
- sorrise sentendo
come suonasse bene quel nome sulle sue labbra.
- E tu, piccolo
birbante, vedi di non dimenticarti più l’astuccio
a casa. - si rivolse al
bambino che scoppiò a ridere correndo lontano da loro e
facendogli una
linguaccia.
-
P-Potremmo..- Liam deglutì quando Zayn riportò i
suoi
occhi chiari su di lui. - Potremmo uscire insieme, come amici.. qualche
volta..
potrei svelarti giusto quei due o tre segreti.. se proprio ci tieni.-
man mano
che continuava a parlare si sentiva stupido ed abbassava sempre
più la voce.
-
Sarebbe grandioso.- si lasciò sfuggire Zayn in un
sussurro, una scintilla ad illuminare le sue iridi color
dell’ambra. - Aspetta..
dovrei avere una penna.. da qualche parte..- iniziò a
rovistare nella tracolla
mostrandogli poi con un sorriso la penna blu. - E, se sono fortunato,
ho anche
un foglio.. un attimo..- infilò la penna in bocca,
stringendola tra i denti,
mentre apriva cerniere su cerniere.
-
Puoi scrivere sulla mia mano.. non credo riuscirai a
trovare qualcosa in quel casino..- propose Liam dopo aver dato un
veloce
sguardo a tutti i libri che spuntavano fuori dalla borsa.
Zayn
sorrise togliendo la penna dalle labbra e prendendogli
la mano. - Non si è mai troppo vecchi per scrivere il
proprio numero sulla mano
di qualche bel ragazzo.-
Liam
arrossì e puntò lo sguardo sul fratello che aveva
iniziato a togliere la neve dai cespugli secchi.
-
Ecco fatto, signor Payne.- scoppiò a ridere infilando la
mano nella tasca dei jeans.
Aveva
il numero di Zayn Malik.
-
Basta che mi invia un messaggio quando più le aggrada e
sarò lieto di rendermi disponibile per una confessione dei
suoi crimini.- Zayn
gli fece l’occhiolino, fece un cenno con la mano al bambino
poco più avanti e
si girò incamminandosi verso casa.
Angolo
Shine:
Aggiorno
oggi perché non so se domani riesco.
Ed è anche un piccolo regalino per tutte voi che state
seguendo questa storia.
(Siete davvero tantissime, o almeno io non mi aspetto una cosa del
genere)
Non
so cosa dire, sul serio.. Io.. vi amo <3
So
che Liam poteva benissimo tirar fuori il cellulare e
segnarlo lì sopra il numero ma.. è un ragazzo
vecchio stile che scrive ancora
bigliettini anonimi! Dovete capirlo il poverino.
Poi..poi..poi..
la questione bucaneve è importante.
Il
bucaneve è simbolo della speranza e fiorisce con la fine
dell’inverno e l’inizio della primavera.
Salterà fuori più avanti e credo di aver
fatto di quel fiore il fulcro della storia.
Spero
possa piacervi anche questo.
Un
GRAZIE a tutti quanti. Sia a chi commenta che a chi legge
soltanto (sappiate che non mordo se scrivete qualcosa. Liberissime/i di
fare
quel che volete)
Mi
mettete addosso un’allegria ed un sorriso enorme :D
A
mercoledì ;)