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Autore: LarryBelieverss    24/05/2013    5 recensioni
when blue eyes met green's it was love at first sight.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ero ancora in attesa di una sua risposta e fui accontentato.
“Era la mia ragazza, perché quella faccia?” mi rispose.
A quelle parole il mio cuore si ruppe in mille pezzettini che aspettavano solo che qualcuno li riunisse, ma nessuno arrivò per farlo.
Forse stava iniziando a capire che provavo qualcosa per lui, qualcosa che nemmeno io sapevo spiegare, sapevo solo che era una cosa straordinaria ed infinita.
“Eh? Quale faccia? Ah no niente, io..dai andiamo che Jessie ci aspetta” dissi goffamente e sperando ignorasse il mio imbarazzo.  Non ero sollevato dal fatto che lui avesse una ragazza, anzi. Ora tutto quello che credevo lui fosse si era annullato, tutto quello che avevo pensato su di lui era probabilmente solo frutto della mia immaginazione. Era etero, un semplice, normalissimo ragazzo di diciannove anni.
Finalmente arrivammo a casa, quei pochi minuti passati con Harry mi sembravano ore, non sapevo cosa dire, forse gli avevo dato l’impressione di una persona noiosa ma lui non mi conosceva, ero solo imbarazzato e triste,distrutto. Quando rividi il sorriso di Jessie alla porta di casa mi risollevai e tornai in me stesso. Jessie stava ridendo, sapeva benissimo come mi sarei comportato da solo con un ragazzo che mi piaceva, sapeva che non avrei parlato e che avrei probabilmente detto cose stupide ed insensate. Ogni mio segreto imbarazzante lei lo conosceva, di qualsiasi cosa si trattasse. Ripensai alla telefonata, alla ragazza che c’era dall’altra parte del telefono e mi sorsero delle domande. Come mai Harry era andato in vacanza da solo? Come mai non sera portato dietro quella ragazza? Ma ora non volevo rispondere, forse perché non avrei avuto le risposte corrette o forse perché non volevo semplicemente pensarci.
“Ho messo apposto le valigie e sistemato le stanze, ora voi due preparerete da mangiare che sono abbastanza stanca” disse Jessie interrompendo il silenzio che si era creato da pochi minuti.
“Ok, vuoi qualcosa in particolare Jess?” “No, fate quello che volete con la roba che c’è in frigo”  ero stupito, Jessie aveva già messo il cibo nel frigorifero, svuotato le valigie e fatto le camere, come minimo io e Harry avremmo dovuto preparare da mangiare. “Ok Jess, riposati ora” le dissi sorridendo. Ora io ed Harry saremmo rimasti un’altra volta da soli. Stavo per andare in panico ma mi calmai,in un certo senso, al pensiero che lui fosse etero. “Quindi cosa cuciniamo?” mi chiese il ragazzo. I suoi ricci scivolavano sulle guancie e i suoi occhi riflettevano la mia immagine. Erano bellissimi, lui era bellissimo. Passarono pochi minuti prima della mia risposta, ero troppo occupato a notare ogni piccolo particolare di Harry. La risposta non fu comunque soddisfacente. “Non lo so”  a quelle parole Harry mi guardò forse infastidito o annoiato. No, non volevo si annoiasse con me, neanche per un minuto, così iniziai a cantare una canzone,la mia preferita “Who lets the dogs out” . il ragazzo più alto, nonostante se più giovane, di me sorrise. Io, Louis Tomlinson, avevo fatto sorridere Harry, il ragazzo che mi aveva rapito il cuore in pochi secondi. Iniziò a cantare anche lui e mentre le nostre voci si incrociavano combinando note alte e basse, Harry prese una tovaglia e la appoggiò delicatamente sul tavolo, io mi postai sul lato opposto del tavolo e, insieme, aprimmo la tovaglia che prima era piegata e la stendemmo sul tavolo di legno. Mentre cantavamo ci divertivamo a far passare l’aria sotto la tovaglia alzandola e abbassandola non appena passava un filo di vento dalla veranda.  Ogni volta che la tovaglia scopriva il volto di Harry, lui cambiava espressione e ciò mi divertiva molto. Dopo qualche minuto di gioco lasciammo cadere la tovaglia sul tavolo antico e ci appoggiammo sopra i tre piatti, bicchieri e posate, infine prendemmo i tovaglioli abbinati alla tovaglia ricamata delicatamente con dei fiorellini sui lati e li appoggiammo sopra di essa.
“Ora dobbiamo solo cucinare e abbiamo finito” dissi io al ragazzo dagli occhi verdi smeraldo.
“Che ne dici di una pizza?” mi chiese.
“Perché no? Guardo se ci sono gli ingredienti giusti” risposi prima di controllare il frigorifero.
“Vada per la pizza” dissi portando fuori da quell’armadio di ghiaccio del sugo, mozzarella e la pasta per fare la pizza. Harry sorrise e mi aiutò a chiudere il frigo.
“Tu sai come si prepara una pizza?” mi chiese dolcemente lui, io mi limitai a sorridere e ad annuire.
 
**
 
Finalmente la pizza era cotta, così io ed Harry chiamammo Jessie che nel frattempo si era cambiata, e probabilmente si era fatta una doccia dato che aveva i capelli, di solito di un rosso acceso,  spenti e cupi  a causa dell’acqua. “Hai fame?” chiese Harry a me, a ME. “Si, mi è venuta un po’ di fame” risposi sembrando indifferente. Jessie fu la prima a sedersi a tavola probabilmente era la più affamata così io ed Harry tornammo in cucina per prendere la pizza dal forno. Mentre ci avvivavamo per la cucina il ragazzo alto e forte si avvicinò a me toccandomi delicatamente la mano per poi superarmi e prendere la pizza dal forno. La sua mano toccò la mia per pochi secondi, quasi l’accarezzò, le emozioni che provavo erano infinite, indescrivibili. Gioia, dolore, angoscia,amore, tutto racchiuso in un unico stupendo gesto. Lui non si voltò, continuò a camminare mentre io restai fermo,immobile con la bocca spalancata. Ad un certo punto mi resi conto di come ero posizionato e chiusi la bocca, ma ancora non riuscivo a muovermi. Sentii la sua risata, e capii che l’aveva fatto apposta, ma perché? Tornò verso di me con un sorriso in volto, le sue fossette mi avevano colpito dal primo istante, delle conche profonde nelle sue guancie così belle, lo rappresentavano,non so perché, era una parte unica di lui,che nessuno possedeva.
“Che hai Lou? Ho fatto qualcosa che non andava?” mi chiese Harry sfacciatamente. Come mai tutto ad un tratto mi chiama “Lou”? e poi sapeva chiaramente cosa non andava. “Lo sai benissimo” dissi io con coraggio, lui mi guardò e sorrise dolcemente, mi sciolse il cuore. Dopo una lunga pausa Harry prese finalmente la pizza e la portò a Jessie, la quale stava aspettando da un po’ di tempo.  “Quanto vi ci vuole per prendere una pizza da un forno?!” chiese Jessie scocciata mentre tagliava a pezzi il cibo. Io e Harry ci guardammo, non so descrivere l’espressione che avevamo in quel momento, niente era descrivibile quando stavo con Harry.
 
**
 
“Ragazzi che ne dite di andare a fare una tranquilla passeggiata in spiaggia?”
“Si, per me va bene” “Anche per me” .
Era una sensazione straordinaria mettere a contatto i piedi con la sabbia al chiaro di luna, a quell’ora della sera essa ormai era fresca e rilassante dopo una giornata sotto il sole. Jessie si divertiva a correre sulla sabbia mentre io e il ragazzo di cui gli occhi verdi smeraldo si vedevano chiaramente anche al buio preferivamo camminare normalmente a riva. La luna si rifletteva sul mare e non c’era nessuno, eravamo solo noi tre. Si sentiva solo una musica, la più bella, quella della natura. Le onde che raggiungevano la riva per poi ritirarsi nuovamente nel mare infinito, il rumore così delicato e silenzioso che facevano i nostri passi a contatto con la sabbia e ogni tanto la risata di Harry. Nient’altro, era tutto così semplice ma allo stesso tempo meraviglioso. Quando Jessie si allontanò ed io e Harry rimanemmo soli, lui mi prese la mano, il suo tocco caldo mi scaldò anche il cuore, lo guardai con aria interrogativa.
“Non era la mia ragazza, era mia sorella” disse sottovoce ma chiaramente udibile.

 


spazio autrice (?)

Aaaalloraa SCUSATE se ho aggiornato così tanto, SCUSATE davvero, è che ho dovuto studiare, internet non andava ecc..SCUSATE c: Comeunque..vi è piaciuto almeno un pò il capitolo?? c: vi prego lasciate una piccola recensione che a me fa davvero tanto piacere leggerle c: beh vi saluto ora..E GRAZIE SE SIETE ARRIVATE FINO A QUI LOL c: vi amoooo
  
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