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Autore: LazyBonesz_    24/05/2013    4 recensioni
Apro gli occhi e vedo il cielo azzurro. Ma è possibbile che sia svenuta per un colpo alla testa? A quanto pare...
Mi alzo e vedo Zayn e Perrie che mi fissano.
Sulla panchina c'è Nikki ch...Nikki? Ma sono io! E quello è il mio corpo. Mi alzo di scatto e scuoto il mio corpo.
Apre gli occhi e mi fissa prima di urlare.
E' Liam, per forza.
Gli prendo un braccio e lo trascino via.
Nascosti dietro un cespuglio inizio a sclerare.
-L-liam perché sono nel tuo corpo?- gli chiedo iniziando a piangere.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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- Questa storia fa parte della serie 'e se fossi qualcun'altro?'
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Io e te siamo destinati a stare insieme.

Appena apro gli occhi trovo Zayn che mi sorride.
-Siamo arrivati- mi spiega mentre si alza dal suo posto. Annuisco lentamente e mi sento più stanca di prima.
Scuoto la testa per svegliarmi del tutto e mi alzo. Le orecchie sono ancora un po' tappate e con un dito cerco di togliere il fastidio.
-Prendi la valigia- mi dice il ragazzo.
Mi alzo sulle punte dei piedi e con le mani prendo la mia valigia blu scuro.
Dopo di che seguiamo le altre persone.
Appena scendo dall'aereo respiro l'aria italiana. Anche qui il caldo non scherza. Mi sfilo la felpa e la butto dentro la borsa che ho al collo.
-Caldo, vero?-mi chiede Zayn mentre sventola la maglietta per trovare sollievo.
Annuisco con la lingua fuori.
E' tutto scritto in italiano e inglese, grazie al cielo.
Seguiamo gli altri passeggeri ed entriamo all'areoporto.
-Voglio un po' d'acqua- spiego a Zayn mentre mi avvio a un distributore.
Fantastico, è tutto in euro.
Per fortuna me ne sono avanzati dalla Germania.
Prendo le monete rimaste e pago la bottiglia d'acqua fresca. Bevo come se non lo facessi da anni.
-Muoviti, Nik! Dobbiamo cercare Liam!- mi chiama il pakistano. 
-Si si, calmo- gli dico sbrigativa. 
Corro verso di lui   e riprende la mia valigia.
Dopo un po' riusciamo ad andare all'hotel.
-Non male- commento guardando il soffitto.
Sono buttata nel letto e parlo con Zayn di come trovare Liam.
-Dove credi possa essere?- domanda curiosa.
Lui ci pensa su mentre si sistema il ciuffo allo specchio.
Lo sento mugugnare.
-Uhm...in musei e in vari parchi, forse a correre. Lui corre a quest'ora- mi spiega mentre si volta per fissarmi.
Annuisco pensando.
-Allora muoviamoci!- lo sprono e mi alzo di scatto. 
Lo prende per un braccio e lo trascino nel bel mezzo del centro di Verona.
Decidiamo di andare nei parchi preferiti di mio fratello.
Li guardiamo tutti, dovunque. Ma, ovviamente, non c'è.
Scoraggiata mi butto a terra sentendo le lacrime che stanno per scendere.
-Domani proviamo nei musei- cerca di farmi coraggio Zayn. Non ci riesce troppo.
Sospiro e afferro il viso tra le mani.
Ecco le lacrime. Scoppio a piangere e sento le braccia di Zayn sul corpo.
Mi sfogo sulla sua povera maglietta.
-E' meglio andare a dormire- mi spiega tristemente.
Annuisco nell'incavo del suo collo.


E' giorno. Vedo la luce illuminare la stanza. Le tende bianca si muovono piano grazie al vento mattutino.
Le mie gambe sono tutte attorcigliate tra le lenzuola. Con dei piccoli movimenti mi libero.
Sento Zayn mugugnare qualcosa. Ridacchio e cerco di alzarmi senza fare troppo rumore.
Non ci riesco.
-Già sveglia?- mi chiede la voce impastata dal sonno di Jawy.
-Uhm, si, devo trovarlo- rispondo in sussuro. Anche la mia voce è roca.
Ridacchio al sentirmi parlare.
Mi avvio al bagno per vestirmi.
Devo trovare Liam, ad ogni costo.

-Proviamo qui, è l'ultimo museo- mi ripete Zayn per la terza volta e poggia un braccio sulle mie spalle.
Annuisco sconsolata. Ormai è tardi, è finita. Non troveremo mai Liam.
Potrebbe essere anche in Cina, a quanto ne sappiamo.
Entro nel museo e paghiamo il ticket.
Non ho voglia di cercare, tanto non cambierà nulla. Passiamo di sala in sala. Ci sono quadri, opere, dipinti, di tutto tranne quello che vogliamo vedere.
-Usciamo, te ne prego- dico a Zayn mentre gli afferro la mano.
-Certo, se è quello che vuoi- stringe la mia mano ed usciamo da questo inferno.
E' ora del volo verso Wolverhampton.

Liam's pov.
 
Mi sistemo gli occhiali da sole sul naso e osservo l'ultimo quadro. Non è male ma non mi piace particolarmente. E poi al posto della ragazza vedo Nicole, le assomiglia così tanto.
Mi manca da morire, mi mancano le sue labbra e il suo corpo diverso e uguale al mio.
Essere suo fratello è la cosa più orribile che mi sia mai capitata. Siamo obbligati a non stare insieme.
Ma io la voglio, la desidero. Voglio sentire il suo cuore, il suo amore per me. Vorrei chiudermi in una stanza con lei e farle sentire tutti i miei sentimenti.
La voglio qui con me, presi per mano ad osservare il quadro e poi baciarci.
Ma sono suo fratello. Sono il suo dannato fratello.

I miei pensieri si interrompono quando una ragazza mi urta il braccio. La guardo e noto l'incredibile somiglianza con Nicole.
Ma non può essere lei. Non può perché lei si trova a casa, a piangere, a soffrire e tutto questo per colpa mia.
Sono un vero coglione.
Voglio tornare ma non posso. Deve dimenticarmi. Stare con Niall o un altro.
Se ami una persona lasciala libera.
Questa frase contiene tristezza, malinconia ma anche amore.

Ho deciso: stasera parto.
Me ne vado. Non a Wolverhampton ma in America. Una nuova vita, ecco che mi serve.

Nicole's pov.

Ho pianto fin troppo per quel cretino di Liam. Mi ha abbandonata, lo amo e lui mi lascia. Non capisce che senza di lui non esisto? forse è troppo idiota per capirlo.
Butto via il fazzoletto e divento seria, niente lacrime, non più.
Sicura di me mi avvio al check in.
Zayn mi guarda dispiaciuto. Ma quando nota la mia serietà mi guarda stranito.
-Tutto ok, Nikki?- mi chiedo confuso.
-Certo, ho sofferto per quello stronzo ma ora non ne posso più- rispondo mentre prendo la valigia per imbacarla.
Sento lo sguardo del ragazzo sulla mia schiena.
Fanculo mondo, fanculo il viaggio, fanculo Liam.
Dopo aver fatto il check in ci avviamo all'entrata per l'aereo.
Dobbiamo aspettare un po'.
Non riesco a stare seduta a non far nulla. Infastidita vado verso un bar.
Non so perché ma compro delle sigarette e un accendino. Non so dove fumare, non c'è un posto.
Ancora più irritata vado in bagno. Non c'è nessuno solo la puzza dei wc, davvero fastidioso.
Poggio le spalle al muro e mi accendo la sigaretta.
Inizio a fumare. Il sapore fa veramente schifo ma mi aiuta. I pensieri scivolano via, come la mia arrabiatura.
Alla fine della sigaretta la butto via nel cestino e decido di fare un giro nell'edicola qui vicino.
Entro nel piccolo negozio e frugo ogni giornale. Non c'è nulla di interessante da leggere. E poi è in italiano.
Guardo le figure di persone mai viste prima. Una tipa che si chiama Belen Rodrigez, o qualcosa del genere, mostra un tatuaggio a farfalla.
Osceno, veramente.
Qualcuno mi colpisce la spalla.
Mi volto e...le mie gambe cedono.
Mi appoggio a uno scaffale mentre tutte le sicurezze di prima svaniscono nel nulla. Una sigaretta non può fare nulla davanti a questa situazione.
Mi rimetto dritta e affogo lo sguardo dentro quegli occhi che ho tanto amato.
Il ragazzo davanti a me mi abbraccia di scatto.
-Liam...- mormoro e le lacrime scivolano di nuovo.
Chissà quanto avrò pianto in questo periodo.
Lo abbraccio pe run po' prima di spingerlo via.
-Sei un coglione- gli urlo in faccia. Gli do un colpo al petto, molti  colpo.
Ma a ogni movmento le mie mani si stancano.
A un certo punto le fermo sul suo petto. Piango più forte e scivolo a terra.
-Nicole, lo so, sono il coglione più stronzo al mondo. Ho lasciato la persona che amo. A fanculo la famiglia- mi dice. Si abbasso e alzo lo sguardo sul suo viso.
Mi sorride.
Gli sorrido.
E tutto cambia.
-Io ti amo- mi dice semplicemente. Tre parole, solo tre parole . Tre parole che ti cambiano la vita.
-Tu non sai quanto ti amo- rispondo e lo bacio.
Lo bacio come non mai.
Io lo amo e sarà sempre così.
Ci stacchiamo e mi aiuta ad alzarmi.
-Andiamo, torniamo a Verona- mi afferra la mano e la bacia.
-Verona?- chiedo asciugandomi le lacrime.
Lui annuisce convinto.
-Si, vivremo insieme. Ci sposeremo e avremo un bambino. Sarà stupendo anche se siamo fratelli- mi dice. Arrossisco e osservo quella scintilla euforica negli occhi marroni.
-E' tutto così perfetto- rispondo.
Lui mi trascina con sè. Lontano da tutto e tutti.


6 ANNI DOPO.

Dio, Perrie e Zayn stanno venendo. E anche Niall con la sua ragazza.
Sono nella merda, il pranzo è ancora in frigo.
Liam è così dannatamente tranquillo mentre gioca con Federico.
-Idiota, mi aiuti!?- gli urlo dalla cucina. Prendo i vari ingredienti e cerco di preparare qualcosa di mangiabile.
-Sono con Fede- risponde urlando in italiano.
Scoppio a ridere. Il suo accento è così inglese e fa morire. La nostra famiglia parla entrambe le lingue.
Anche nostro figlio Federico. E' un bambino così bello. Ha i capelli color nocciola e gli occhi dorati. Ha 5 anni ed è stupendo, davvero.
Butto nel lavandino delle posate.
Ora mi sente, penso mentalmente.
Mi avvio fino al salone fresco nonostante l'estate.
-Ehy! Aiutatemi, tutti e due- li sgrido prendendo Federico in braccio.
Lo porto in cucina e Liam mi segue.
-Fede, tu prepari la pasta per la pizza con Liam ed io una torta- spiego ai due.
Iniziamo a cucinare. Facciamo un vero casino.
-Dobbiamo mettere a posto, guys- dico ai due scemi. Loro si lamentano. Sono così uguali.
Inizio a ritirare tutto con Liam. Decido di lasciare Federico. Va a giocare con i lego.
Mettiamo tutto in ordine. La cucina splende e fra poco arrivano gli ospiti.
-Ehy, Nik..- mi sussura Liam all'orecchio mentre mi abbraccia da dietro.
-Che vuoi?-gli chiedo facendo finta di essere arrabbiata.
-Sei splendida- si complimenta e mi bacia il collo.
Mi volto verso di lui e poggio le mani dietro al suo collo.
Gli acarezzo i capelli castani e lo bacio. Lui schiude le labbra ed entro nella sua bocca.
E' uno dei nostri baci migliori, pieni d'amore.
Le nostre effusioni d'amore finiscono quando suona il campanello.
Ci avviamo presi per mano. Me la sfiora con il pollice. Federico sta dietro di noi, tutto allegro.
Apro la porta e trovo quei visi sorridenti che fanno parte della mia vita.
Sorrido a tutti: è la giornata più bella della mia vita, dopo quella in cui Liam si dichiara.



                                                                                                          The End.


   
 
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