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Autore: Nihal07    25/05/2013    1 recensioni
"Detto questo Sakura se ne andò all’istante.
Maledicendo Naruto e la sua stupidità.
Maledicendo quella donna, sempre più carina e sexy.
Maledicendo il suo maestro, ma senza sapere il perché."
1. Se amate la Kakasaku, siete i benvenuti!
2. Se amate la KakaKure, potreste rimanere delusi.
Grazie a chi passerà!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Kurenai Yuhi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Capitolo XIII



Kakashi tossì un paio di volte e afferrò il colletto della divisa di Obito.
“Non pretendo tu… capisca… Ma io amavo Rin… Volevo una vita con lei… Una famiglia, una casa… Sei libero di odiarmi Obito… Ma non di parlare… Tu non ci sei stato… Non hai visto quello che ho visto io… Non l’hai nemmeno provato… Io sono diverso da allora, e anche tu… Potevi salvarti Obito… Non per me… Ma almeno per lei…”
Sentì freddo, vide il buio, e cadde a terra.
Obito si girò verso Sakura.
“Ora mi odi? Ho ucciso una delle persone che amavi, no?”
L’uomo scattò verso Sakura, la afferrò e la tirò su per la gola.
Le lacrime scesero sul suo viso e bagnarono la mano di Obito.
“Rin non l’avrebbe mai voluto. Se tu l’amavi tanto, perché hai appena ucciso la persona che lei adorava? Tu non sei migliore di nessuno. Lei non ti avrebbe mai chiesto di combattere contro un tuo compagno…”
Sakura sentì il respiro mancare.
“Che cosa ne sai tu di quello che avrebbe voluto lei? Lei avrebbe voluto vivere! Ma per colpa di Kakashi…”
“Basta… Non puoi dare la colpa ad altri per possibilità che hai sprecato o che non ti si sono presentate davanti. Volevi amarla, ma c’era lui. Era Kakashi il problema no? L’hai ucciso adesso, che differenza ti fa ora sapere cosa provo io? Cosa penso? Ma soprattutto, Obito, cosa hai risolto con la vendetta? Il dolore per la sua morte c'è ancora. Il suo ricordo, farà ancora male...”
La presa di Obito si allentò.
Sakura sapeva cosa Obito e Rin potessero provare. Lui, costretto a nascondere e reprimere l’amore immenso che provava,  e lei, costretta ad assistere ad un’interminabile battaglia tra le due persone che amava di più.
“Perché non decidi di rifarti una vita? Di dedicarla a qualcuno, invece che ad uno stupido ideale?”
Obito abbassò lo sguardo. Forse era vero. Rin non avrebbe mai voluto tutto questo.
Il suo cuore pianse per la prima volta dopo molto tempo.
Lanciò Sakura contrò il tronco di un albero e questa per secondi interminabili perse ogni percezione.
Il tempo sufficiente per Obito di guardarla e sparire.
“Perdonami Rin…”
 
 
Sakura si riprese un attimo. Si guardò intorno, ma non restava alcuna traccia di Obito.
Pensò subito a Kakashi, e a gattoni, con ogni parte del suo corpo dolorante, si avvicinò a Kakashi.
Le sue mani iniziarono a brillare, circondate da una luce, che dal verde andava a confondersi con il bianco.
Le rimaneva poco chakra, e si maledisse per questo.
Cercò di fermare l’emorragia, ma non ci riuscì. Il sangue continuava a correre tra le sue dita.
“Fermati, ti prego…”
A quel punto sentì altre voci.
Non capiva più molto di quello che aveva intorno. Vide però una chioma bionda mettersi davanti a lei e prenderle le mani. Le appoggiò sulle sue ginocchia e posò le proprie sulla ferita di Kakashi. Una luce intensa di colore verde brillante circondò la ferita dell’uomo.
“Sakura, stai bene?” La voce di Ino.
Sakura annuì.
“Ma Kakashi no…”
“Sta tranquilla, Ino farà il possibile.” Naruto si abbassò all’altezza di Sakura.
“Naruto…” Sakura si sforzò di non piangere, ma ogni sforzo fu vano.
Appoggiò la testa al suo petto, e Naruto la abbracciò.
Il sonno arrivò quasi subito, tra le parole dolci di Naruto e gli ordini inequivocabili di Ino.
 
 

I raggi del Sole entrarono violenti quando Tsunade tirò le tende.
Kakashi ci mise molto per aprire gli occhi.
“Ho…Hokage? Sono morto?”
Tsunade sorrise. “Se lo fossi, io non sarei qui.”
Kakashi si guardò intorno e si tirò su di scatto.
Questo gli costò un’espressione di dolore sul viso e la consecutiva caduta all’indietro sul cuscino.
“Sei matto Kakashi?!”
“Sakura come sta?!”
Tsunade sospirò. “Bene. Mi ha raccontato quello che è successo.”
“Proprio tutto? È arrabbiata?”
“Mi ha raccontato di Obito, ma non sembra arrabbiata. Solo preoccupata. È stata tutto il tempo qui, sai? L’ho convinta solo un’ora fa a tornare a casa per riposarsi. Hai fatto prendere un bello spavento a tutti.”
Kakashi spostò lo sguardo sulla finestra.
“Ora sto meglio.”
Tsunade si alzò. “Già.”
Fece per uscire ma si fermò un attimo.
“Kakashi… Qualche volta è meglio scegliere di andare dove l’amore ci attende a braccia aperte. Prendi una decisione. Appena puoi.”
La porta si chiuse.
Kakashi sapeva a cosa si riferiva Tsunade.
Sakura o Kurenai?
Si portò una mano al viso. Meglio rifletterci dormendoci un po’ su.


Non sapeva nemmeno se gli era concesso uscire dall’ospedale a quell’ora. Le porte erano chiuse, quindi probabilmente era così, ma le finestre, quelle no. Uscì , con un balzo che gli costò un piccolo sforzo, ma un gran dolore all’atterraggio. Non lo calcolò minimamente però, e si diresse da Kurenai.
La donna era ancora sveglia, e si stupì quando lo vide arrivare.
“Kurenai, posso parlarti?”
Lei annuì, leggermente sorpresa.
“Posso entrare?”
La donna si sporse leggermente e lasciò varcare a Kakashi l’entrata. Fortuna che a casa nessuno lo aspettava, perché prevedeva di metterci molto.


  
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