Axel l’ aveva capito subito, che Roxas era diverso. L’ aveva letto nel brillio dei suoi occhi, tropo vivi per appartenere ad un essere vuoto.
Roxas non era indifferenza e apatia, Roxas era fuoco bruciante e rabbia che esplodeva dal nulla. Era sorrisi e denti che mordevano le labbra in un muto invito, era dita che artigliavano, accarezzavano, graffiavano per dimostrare qualcosa, per soddisfare un bisogno che non sarebbe mai stato soddisfatto.
Roxas lo cercava. Lo desiderava, perché voleva sentirsi completo.
E per un attimo, in quell’ ultimo secondo, quando i loro corpi uniti si tendevano insieme, si sentivano entrambi tali.
Ciò che esce mentre la prof interroga altra gente in storia e tu sei seduta in ultima fila ad annoiarti.
Meh, forse per un po' non scriverò più nulla, più che altro fino alla fine degli esami xD Devo seriamente mettermi a lavorare alla tesina.
Perché.