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Autore: 1DalIlaria    26/05/2013    4 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4th July 2013, Friday
 
 



<< Ma perché non quello?>> chiese per l’ennesima volta Zayn.
 
<< Ancora? Zayn piantala di fare il bambino e cambiati. Sei in ritardo>> gli rispose Dalila spingendolo nel bagno in camera.
 
Zayn sbruffò per la centesima volta e si richiuse la porta dietro le spalle lasciandola leggermente socchiusa, in modo da vedere dallo specchio la bionda seduta sul suo letto. Dalila si accorse dello sguardo del pakistano e, dopo averlo visto sbottonarsi il bottone dei jeans, prese il cellulare e fece finta di controllare qualcosa. Sul volto del pakistano si dipinse un piccolo sorriso malizioso.
 
<< Senti un po’..>> cominciò la bionda sempre con lo sguardo fisso sul cellulare.
 
<< Dimmi>> le rispose il cantante chiudendosi la zip dei pantaloni e aprendo completamente la porta.
 
Dalila alzò lo sguardo ma, notando il petto nudo del ragazzo, arrossì e l’abbasso di nuovo.
 
<< Come mai..> disse riprendendo il filo del discorso << tu hai il bagno in camera?>> riuscì a chiedere.
 
<< Anche Harry ce l’ha>> rispose lui infilandosi la maglia e osservandosi allo specchio del bagno.
 
<< Allora, perché solo voi due?>> chiese curiosa Dalila posando il cellulare nella tasca dei jeans.
 
<< Quando siamo arrivati in questa casa per la prima volta>> cominciò a raccontare il pakistano intento ad aggiustarsi i capelli ribelli << Harry si è precipitato nella prima stanza col bagno e se l’è presa. Subito dopo scoprimmo che solo un’altra l’aveva e i ragazzi, di loro spontanea volontà, decisero di darla a me>> concluse.
 
<< Perché a te?>> chiese Dalila al ragazzo che uscito dal bagno stava cercando le scarpe decise dalla bionda poco prima. Dalila gliele indicò e si voltò alla sua destra dove Zayn si sedette per infilarsele.
 
<< Dissero che era meglio così>> rispose il moro alzandosi e andando di nuovo in bagno << Dicono che ci metto un sacco in bagno e, se avessi dovuto usare quello in comune, loro non sarebbero mai riusciti ad entrarci. Esagerati>> commentò dandosi un’ultima occhiata per poi uscire.
 
<< Esagerati?>> chiese sarcastica la bionda.
 
<< Che te ne pare?>> le chiese Zayn facendosi ammirare.
 
<< Non male, sono stata brava>> rispose fiera di sé l’italiana.
 
Dalila si alzò dal letto e si avviò verso la porta quando Zayn la fermò.
 
<< Sei d’accordo con loro?>> chiese tornando al discorso di pochi minuti prima.
 
<< Ovvio! Vanitoso come sei!>> gli rispose Dalila scoppiando a ridere e andando verso la porta.
 
<< Cosa?! Io NON sono vanitoso!>> le rispose seguendola fuori dalla stanza.
 
<< Certo com..>> le parole della bionda si bloccarono e fecero incuriosire il ragazzo che dietro di lei chiuse la porta e le andò a sbattere contro.
 
<< Ehy…>> li salutò Ilaria ferma davanti a loro.
 
Dalila la guardò e capì che qualcosa non andava, che c’era qualcosa che la preoccupava. Il suo sguardo parlava da solo, era spento e palesemente triste.
 
<< Zayn>> lo richiamò Dalila senza voltarsi << comincia a scendere noi vi raggiungiamo subito>> gli ordinò con tono serio.
 
<< E’ tutto okay?>> chiese Zayn non dandole retta e notando lo strano sguardo dell’amica dai capelli rossi.
 
Ilaria fece per rispondergli ma Dalila l’anticipò voltandosi completamente verso il ragazzo. Si mise davanti a lui e con una mano gli sfiorò una spalla.
 
<< Vai, ci penso io…>> gli spiegò.
 
Zayn annuì convinto dallo sguardo della ragazza bionda, aveva tutto sotto controllo. Sapeva quel che faceva. Le sorrise e, fatto un occhiolino alla rossa, si diresse verso le scale.
 
<< Ubbidiente il ragazzo>> scherzò Ilaria.
 
Dalila si voltò a guardarla seria come non mai.
 
<< Piantala>> le disse.
 
<< Cosa?>> chiese Ilaria presa in contropiede, di solito l’amica rispondeva sempre a quel tipo di battutine.
 
<< Ila, che è successo?>> ruppe il silenzio la maggiore delle due.
 
Ilaria abbassò lo sguardo e si guardò i piedi, all’improvviso una strana tristezza l’avvolse.
 
<< Chi?>> chiese Dalila all’improvviso.
 
Ilaria alzò la testa verso la bionda non capendo la domanda.
 
<< “Chi?” cosa?>> chiese la rossa presa alla sprovvista.
 
<< A chi devo mettere le mani addosso?>> chiese seria la bionda scrocchiandosi le mani.
 
Un piccolo sorriso apparve sul viso di Ilaria, era sempre la solita violenta ma, ormai la conosceva, ed era fatta così non la si poteva cambiare. Appena si toccava una persona di quelle che Dalila riteneva importanti si scaldava subito.
 
<< Nessuno, frena i bollenti spiriti>> la calmò Ilaria.
 
<< E allora che è successo? Si tratta di Riccio Man?>> chiese in italiano la maggiore delle due.
 
Ilaria non rispose ma abbassando la testa fece capire all’amica di aver centrato il punto.
 
<< Ila>> la chiamò Dalila con calma e avvicinandosi << Mi vuoi dire che è successo?>> le chiese.
 
<< E’…Strano>> ammise tutto d’un fiato la minore << Freddo, non è il solito>>
 
<< Che vuoi dire?>> chiese Dalila confusa.
 
<< Non mi parla e, se per miracolo dovesse farlo, lo fa in modo gelido. E’ come se fosse arrabbiato>> disse la rossa. Cominciava a capire che, forse, parlandone si sentiva meglio.
 
<< Con te?>> chiese Dalila sempre più confusa, le era sembrato che quei due andassero d’amore e d’accordo.
 
<< Bè si comporta così solo con me, con gli altri è sempre il solito>>
 
<< Per caso è successo qualcosa di preciso tra di voi?>> chiese Dalila, qualcosa doveva essere successa.
 
<< Evidentemente si, ma cosa?>> chiese Ilaria a Dalila. La bionda la guardò presa in contro piede. Lei come faceva a saperlo?
 
<< Cosa l’ha fatto arrabbiare?>> continuò Ilaria parlando più a se stessa che all’amica << Cosa l’ha portato a dirmi quella cosa?>>  si chiese Ilaria.
 
<< Quella cosa?>> chiese Dalila.
 
Ilaria alzò la testa di scatto. Ops. Conoscendo l’amica era meglio che non le dicesse quello che era successo in mansarda con Harry. Si sarebbe scaldata e non avrebbe perso tempo a raggiungere il ragazzo in questione.
 
<< Ila?>> la chiamò seria Dalila << Chi ti ha detto cosa?>> chiese.
 
Ilaria la guardò e cercò in tutti i modi di trovare una qualsiasi cosa da dirle. Non poteva dirle la verità, non in quel momento.
 
La rossa fece per dire qualcosa quando sentirono un urlo.
 
<< Liam! Liam! Aiuto!>>
 
<< No, stanne fuori Liam>>
 
Dalila e Ilaria si guardarono e, capendosi al volo, scesero le scale in fretta e furia. Dalila, davanti ad Ilaria, pensò di capire il perché Louis avesse chiesto aiuto e il perché Zayn non volesse l’intervento dell’amico.
 
<< Allora?>> chiese Zayn avvicinandosi a passi decisi verso Louis << Quante volte ti ho detto di non toccare la mia console?>> lo sgridò.
 
<< Ma..ma..>> Louis fece un passo indietro ed andò a sbattere contro il muro << Zayn, aspetta ti posso spiegare tutto>> disse il maggiore portando le mani davanti a sé.
 
<< Non mi interessano le tue chiacchere. Ti ho sempre detto che non la devi toccare>> disse il pakistano sempre più arrabbiato.
 
<< Si, ma..>> provò a difendersi Louis.
 
<< “Ma” cosa, eh?>> chiese furioso il moro.
 
<< Zayn?>> lo chiamò ad alta voce Dalila ferma sulla porta.
 
Louis si voltò verso di lei e vedendola si calmò. Se Dalila era lì, lui era salvo.
 
<< Dalila!>> la chiamò Louis correndole in contro << Aiutami!>> piagnucolò il maggiore.
 
<< Che state facendo?>> chiese la bionda fissando il pakistano davanti a sé.
 
Tutti i presenti fissarono Zayn che, immobile e preoccupato, guardava la ragazza.
 
<< Niente>> rispose a bassa voce.  
 
<< Bugiardo!>> lo accusò Louis puntandogli l’indice contro.
 
Zayn si voltò verso di lui e lo fulminò.
 
<< Zayn?>> lo chiamò Dalila seria e facendo un passo avanti.
 
Zayn si voltò verso di lei e la guardò spaventato. Dov’era la ragazzina bionda tanto carina e calma? Quella versione di Dalila lo terrorizzava. Solo allora si rese conto che quella ragazza aveva uno strano effetto su di lui. Nessuno riusciva mai a zittirlo o calmarlo. Liam ci provava ogni tanto ma non era mai riuscito a terrorizzarlo come faceva lei.
 
<< Cosa abbiamo detto prima?>> chiese Dalila arrivandogli davanti e non perdendo il contatto visivo con lui.
 
Liam, che si stava godendo la scena, notò lo strano comportamento di Zayn riguardo Dalila e non riuscì a trattenere un sorriso.
 
<< Visto?>> sussurrò Niall al suo fianco.
 
<< Spettacolare, non trovi?>> gli chiese Harry da dietro il divano.
 
<< Assolutamente>> rispose Liam senza parole. Da quando Malik si faceva mettere i piedi in testa? Da una ragazzina di nemmeno un metro e sessanta poi
Zayn non rispose.
 
<< Rispondi! Dai!>> gli urlò Louis.
 
Zayn stava per rispondergli ma Dalila lo anticipò.
 
<< Louis piantala! Così di sicuro non lo calmi, anzi>> lo sgridò e poi si voltò verso Ilaria e le fece cenno di sedersi sul divano con lui. Ilaria annuì e, preso il maggiore per un polso, lo trascinò sul divano libero. Tutti guardarono i due ragazzi in piedi nella sala.
 
<< Allora?>> chiese Dalila a Zayn.
 
<< Cosa?>> chiese lui facendo finta di nulla.
 
<< Zayn non fare il bambino>> lo sgridò la bionda.
 
<< Ma è la mia console!>> piagnucolò il moro.
 
<< E allora? Non te l’ha mica rotta. Hanno solo ascoltato un po’ di musica>> cercò di farlo ragionare.
 
<< Ma è mia!>> sbruffò Zayn.
 
<< Avanti, Zayn! Hai 19 anni e ti stai comportando come un bambino di cinque anni>> continuò la bionda.
 
<< Certo, adesso la colpa diventa mia, no?>> chiese lui.
 
<< Okay, basta!>> disse esasperata la ragazza << Louis, puoi per favore evitare di toccare la console di Zayn?>> gli chiese gentilmente.
 
<< Va bene..>> mormorò il ragazzo.
 
<< Okay, adesso tu>> disse Dalila puntando l’indice contro Zayn << Chiedigli scusa>> ordinò.
 
<< Cosa?! E perché mai?!>> chiese sconvolto il pakistano.
 
Dalila non parlò ma il suo sguardo era chiaro. Zayn indietreggiò e decise di accontentarla.
 
<< Scusa, Lou>> disse a bassa voce.
 
Per un paio di secondi nella sala calò il silenzio interrotto poi da delle risate generali.
 
<< Okay, che ne dite di andare?>> chiese Liam ancora sotto shock per i fatti appena avvenuti.
 
Non credeva che esistesse qualcuno capace di calmare Zayn. Il suo sguardo si posò sull’amico e non credette ai suoi occhi. mentre tutti fecero per uscire Dalila e Zayn erano rimasti indietro. Erano uno davanti all’altra, la ragazza gli dava le spalle ma il sorriso che vide sul volto del pakistano lo lasciò senza parole. Che anche lui avesse trovato la strada giusta?
 
All’improvviso Dalila si voltò e corse verso l’uscita, senza prima sorridere a Liam.
L’attenzione dalla bionda venne attirata da Harry.
 
<< Tu>> disse prendendolo per un braccio << vieni con me>> disse uscendo di casa e gridando agli altri di prendere l’altra macchina.
 
Zayn e Ilaria non si persero la scena e, uno di fianco all’altro, videro Dalila e Harry salire sulla macchina di quest’ultimo.
 
<< Ma che..?>> disse Zayn guardandola andare via con Harry.
 
<< Allora andiamo?>> chiese Niall interrompendo i pensieri dei due ragazzi rimasti sulla porta.
 
 
 

Dalila lasciò il polso del ragazzo solo quando capì che la stava seguendo, voleva proprio stare un po’ sola con lui. La ragazza arrivò davanti alla famosa Range Rover del riccio e si fermò. Harry la raggiunse e si bloccò a guardarla. Era ferma davanti alla portiera destra e aspettava. Continuò ad osservarla mentre accese la macchina. Dalila allungò una mano verso la maniglia e Harry parlò.
 
<< Che stai facendo?>> le chiese con un piccolo sorriso sulle labbra.
 
<< Salgo in macch..>> le parole della bionde si bloccarono. I due si guardarono e scoppiarono a ridere.
 
<< Okay, non mi sono ancora abituata. Non osare prendermi in giro, Styles!>> lo minacciò lei mentre girava intorno alla macchina, per salire dalla parte sinistra.
 
<< Dannati inglesi che guidano al contrario>> borbottò la bionda salendo.
 
Harry salì nell’auto e le diede vita con ancora un piccolo accenno di sorriso.
 
<< Fai sparire quel sorriso, Harold!>> l’avvisò l’italiana.
 
<< Okay, okay>> si arrese ma doveva ammetterlo era stato divertente.
 
Casa Direction si faceva sempre più piccola e piano piano Harry sembrava rilassarsi.
 
<< Allora>> cominciò la ragazza interrompendo il silenzio << Come va?>> gli chiese.
 
<< Potrebbe andare meglio>> rispose freddo lui.
 
Dalila si voltò a guardarlo: era concentrato sulla guida anche se, poteva scommetterci, non stava pensando alla strada. Voleva capire cosa fosse successo tra Harry ed Ilaria, da quello che aveva capito la causa dello strano comportamento del riccio era stata dovuta da una qualche azione della rossa. Quale? Non lo sapeva, ma voleva capire cosa frullasse nella testolina riccia più famosa del mondo.
 
<< Harry, che cosa hai?>> gli chiese improvvisamente seria e sinceramente preoccupata.
 
Il ragazzo al suo fianco si irrigidì per un secondo. Non si aspettava una domanda simile, pensava che volesse indagare sul perché non parlava con Ilaria non che volesse sapere come stava lui. Davvero si stava interessando a lui?
 
<< Non lo so, mi sento… strano>> buttò fuori tutto d’un fiato il ragazzo.
 
<< In che senso?>> cercò di farlo parlare lei.
 
<< Mi sento confuso su me stesso>> all’improvviso si bloccò. Che stava dicendo?
 
Dalila lo guardò e capì il disagio in cui si trovava. Eppure lei voleva che si confidasse, voleva che parlasse con lei.
 
<< Se ne vuoi parlare io sono qui>> cercò di tranquillizzarlo << Ma se non vuoi fa nulla, non ti obbligo mica>> gli disse facendogli l’occhiolino. Harry le lanciò una veloce occhiata, era sincera e veramente preoccupata.
 
<< Sai, sono sempre stato uno che sa cosa vuole, sicuro di se e convinto di conoscere se stesso alla perfezione ma solo oggi ho capito che non è così>> cominciò ad aprirsi.
 
Dalila lo guardò senza dire nulla, voleva farlo sfogare se ce ne sarebbe stato bisogno avrebbe parlato alla fine.
 
<< Non so nemmeno io cosa voglio, perché io mi senta così. Ma soprattutto ho capito di non sapere nulla. Sono andato spedito, senza problemi, senza aver ragionato o pensato. Dovevo aspettarmi che ci fosse qualcosa dietro>>
 
Dalila lo osservava un po’ confusa. Cosa centrava tutto ciò con Ilaria e la loro situazione? Che cosa voleva sapere Harry che non si aspettava?
All’improvviso nella macchina calò il silenzio più totale, ognuno era immerso nei suoi pensieri. La bionda diede un occhiata fuori dal finestrino e notò la scritta luminosa del bowling.
 
<< Vabbè>> disse Harry interrompendo i pensieri della ragazza << Grazie>> le disse voltandosi verso di lei. Gli aveva fatto bene parlare un po’, anche se non aveva detto più di tanto.
 
<< Grazie di cosa? Non ho detto nulla>> disse la bionda slacciandosi la cintura.
Harry parcheggiò e spense la macchina per poi voltarsi verso di lei.
 
<< Non ti sottovalutare>> le disse prendendole una mano << Mi sei stata utile e come>> le disse.
 
Dalila guardò la mano di Harry sulla sua poi fissò quegli occhi verdi che sembrava aver ripreso vita, per pochi secondi e quel famoso sorriso accompagnato dalla solita fossetta.
Dalila gli sorrise e poi parlò.
 
<< Sai, vorrei dirti di non pensarci e di goderti la serata ma so che è difficile>> disse stringendo la presa << Giusto? Non lo farai, vero?>>
 
<< Mi dispiace ma non sono così bravo a fingere. Finché non capirò non potrò..>> le sorrise debolmente.
 
<< Okay, allora aspetterò che tu capisca. Non metterci troppo!>> gli disse lei facendogli l’occhiolino.
 
<< Farò del mio meglio>> promise lui.
 
Dalila sciolse la presa e si allungò verso di lui, giusto per lasciargli un leggero bacio sulla guancia. Harry la guardò allontanarsi e scendere dalla macchina. Sapeva che le poteva sembrare strano che l’avesse aiutato ma era così. Adesso, più o meno, sapeva che fare. Doveva solo sapere ciò che fino a quel pomeriggio gli era sconosciuto. Solo ad all’ora non poteva godersi nulla. Lui voleva sapere.  
 
 
 

Nella macchina dove invece avevano preso posto tutti gli altri, il silenzio non era affatto il benvenuto.
Al posto di guida Liam conduceva la vettura nera mentre parlottava fitto con il compagno al suo fianco.

<< Quindi tu pensi che non sia solo un'amica?>> domandò il ragazzo mentre saldamente teneva il volante con gli occhi puntati sulla strada.

<< Non lo penso, ne sono sicuro>> sussurrò Louis accendendo la radio di modo che nei sedili posteriori non sentissero la conversazione. Lanciò un occhiata veloce all'irlandese che sedeva dietro Liam, poi si sporse verso il ragazzo.

<< Ha detto che non vede l'ora che lei parta>> sorrise a metà tra il malizioso e il sinceramente contento.

<< Secondo te dove abita?>> domandò il castano portando una mano sul cambio ed inserendo la terza.

<< Non lo so, ma per prendere l'aereo dev'essere abbastanza lontano>> rifletté il maggiore osservando davanti a sé la strada illuminata dalla luce giallognola dei lampioni.

<< Magari è una ragazza che ha incontrato in una delle nostre tappe del tour>> ipotizzò Liam lanciando un veloce sguardo al suo vicino.

Louis sembrò non convinto della teoria dell'amico << o magari é una del suo paese>> suppose con sguardo indagatore.

<< Irlandese dici?>>

Il maggiore annuì sorridendo sornione, come se avesse appena fatto una grande scoperta che avrebbe cambiato il futuro dell'intera umanità.

<< Dovunque abiti, tra poco verrà a Londra e noi saremo pronti>> concluse Louis facendo un occhiolino al collega.

<< Lou mi raccomando, dobbiamo essere cauti ed attenti>> si raccomandò il castano portando il suo sguardo dalla strada all'amico e viceversa dopo pochi secondi.

<< Tranquillo - si rimise dritto sul suo sedile - ti ricordo che stai parlando con il maestro dell'indagine sotto copertura>> disse il maggiore afferrando il colletto della giacca che indossava e tirandoselo in avanti per darsi arie.

Liam rise << sarà, ma dobbiamo fare attenzione comunque. Se ci scoprisse...>>

<< Non ci scoprirà - lo interruppe Louis - staremo attenti, promesso>> sorrise rassicurante all'amico. 

Liam era un ragazzo troppo corretto e con la testa sulle spalle, quasi il contrario del maggiore. Ma, si sa, gli opposti si attraggono, e in "missioni" del genere era meglio avere due stereotipi diversi; insieme sarebbero stati sicuramente invincibili.

La situazione nei sedili posteriori invece, non era poi tanto più tranquilla di quella che si presentava davanti.
Dopo alcuni minuti in cui la rossa, piazzata tra il pakistano e l'irlandese, aveva passato in silenzio ripensando a poco prima, si risollevò, mentre nella mente le ritornarono le parole rassicuranti del maggiore.

Poi si voltò verso il finestrino di sinistra ed incrociò il viso di Niall che le sorrise, tornando poi a guardare fuori attraverso il vetro. In quel momento le pervase un pensiero. Anzi, una scena: il biondo che esce di casa con il cellulare vibrante in mano e il maggiore che lo segue furtivamente. Era stata talmente tanto presa da ciò che le era capitato in quella giornata che si era dimenticata di chiedere a Louis cosa avesse scoperto.

<< Niall>> lo chiamò la ragazza.

<< Uhm?>> si voltò lui.

<< Oggi hai ricevuto una telefonata, giusto?>>

L'irlandese ci pensò << Mm... Si, mi ha chiamato Josh>> rispose, ignaro di dove la ragazza volesse arrivare.

<< E nessun altro?>> chiese la rossa sorridendo maliziosa.

Niall la guardò e si ricordò in un momento che in sala c'era anche lei quando era quasi scappato fuori di casa per prendere la chiamata.
Arrossì improvvisamente, anche se nell'oscurità serale illuminata ad intervalli definiti dai lampioni della strada non era facile notarlo.

<< E da un'amica>> ammise poi Niall.

Ilaria sorrise contenta << un'amica, eh?>>

<< Smettila>> fece Niall ridendo e dandole una piccola spinta sul braccio.

La rossa sorrise intenerita. Era stupendo vederlo in quello stato, così intimidito per via di una ragazza. 
Normalmente era un tipo che a vederlo sembrava piccolo ed indifeso, ma poi conoscendolo ci si accorgeva di quanto fosse forte caratterialmente, vivace e determinato. 
Ma in quel momento, in quella macchina, sembrava come se tutte queste qualità fossero svanite in un attimo, e di Niall non fosse rimasto altro che timidezza e dolcezza.

<< Va bene, la smetto...>> sussurrò lei abbassando lo sguardo e facendo finta di essere offesa.

Il biondino la guardò << è ancora tutto da vedere, non posso dirti niente ora>> disse avvicinandosi al suo orecchio.

Ilaria alzò la testa ed osservò il suo sguardo per quanto le era possibile. Aveva degli occhi così luminosi che anche in quel buio riuscivano a brillare come non mai, e non avevano nemmeno pronunciato il suo nome nel corso della conversazione.
Era ormai chiaro che quel ragazzo provasse qualcosa di speciale.

La rossa allungò una mano e gli scompigliò i capelli biondi << va bene>> gli sorrise.

<< Tu invece?>> domandò Niall, probabilmente cercando di cambiare argomento.

<< Io cosa?>>

<< Con Harry...>> fece lui, non più tanto sorridente quanto prima. Aveva capito che era successo qualcosa, c'era fin troppa tensione nell'aria ed anche solo il semplice fatto che ci fosse Dalila in quel momento con il riccio invece che la rossa, faceva pensare.
Ilaria abbassò lo sguardo triste, non sapendo cosa rispondere.

<< Scusami, probabilmente stavi cercando di distrarti>> disse dispiaciuto Niall.

<< No, sta tranquillo - gli sorrise fintamente - non... >> si bloccò, fermata da un improvviso contatto caldo sulla sua mano.

Guardò in basso verso la sua gamba e vide che la sua mano era coperta da un'altra discretamente più grande e soprattutto più scura della sua. Alzò il viso verso destra ed incontrò gli occhi di Zayn che in quel momento erano ancora più difficili da distinguere nell'oscurità.

Rimase interdetta, mentre cercava di capire l'espressione del pakistano, il quale la fissò per qualche secondo, per poi sorriderle appena. Un sorriso che, anche se non smagliante, la fece sentire protetta.
Gli angoli della bocca del ragazzo si alzarono maggiormente, facendo salire alche quelli di lei che non resistette a non ricambiare quel sorriso così perfetto.
La mano di Zayn si spostò da quella di Ilaria alla nuca di quest'ultima, accarezzandola con i polpastrelli, per poi tirarla a sé, e con poca forza la ragazza si trovò con la guancia appoggiata al petto di lui.
Il pakistano le cinse le spalle con un braccio e con l'altra mano cominciò ad accarezzarle la testa.

<< Si sistemerà tutto - le sussurrò avvicinandosi al suo orecchio - fidati>> la rassicurò, nonostante di ciò che era successo sapesse ben poco.

Ilaria rimase leggermente stupita da quella reazione, ma quelle parole la fecero sentire un po' meno sola.
Si sciolse da quella posizione rigida in cui era rimasta per i primi secondi e si abbandonò all'abbraccio che il ragazzo le stava regalando.

Niall guardò i due ragazzi intenerito. Inclinò la testa da un lato e si morse il labbro inferiore per resistere all'impulso di unirsi all'abbraccio. Ci mancava solamente che pronunciasse un lungo "Aww" assumendo l'espressione da cucciolo.
Zayn si accorse della resistenza che l'irlandese stava imponendo a sé stesso, così decise di porre fine alla sua sofferenza.

<< Avanti, vieni>> fece il pakistano, mentre il biondino ancora prima che finisse la frase si era praticamente già fiondato sulla rossa, facendola scoppiare a ridere.

<< Ma come siete carini>> disse Louis voltatosi, attirato dalla poca tranquillità che proveniva dai sedili posteriori.

I tre sorrisero, sciogliendo l'abbraccio poco dopo essendo arrivati a destinazione.

Zayn scese dalla macchina e messi i piedi per terra si voltò indietro, sorridendo e tenendo la portiera aperta ad Ilaria che scese dopo di lui. I cinque raggiunsero l'auto del riccio, dove Dalila aveva già abbandonato la vettura e guardava i suoi amici che si dirigevano verso di lei, osservando il pakistano e la rossa ridere e scherzare.
Non aveva decisamente lo stesso umore del minore, il quale qualche metro più in là aveva parcheggiato la sua Range Rover e si stava avvicinando al gruppo a testa bassa.

Appena scorse la figura della bionda davanti a sé Ilaria la osservò intensamente, cercando di decifrare dalla sua espressione cosa si erano detti lei ed Harry in macchina. Ma la ragazza era più perplessa per lo strano comportamento dell'amica: possibile che poco prima fosse quasi in preda alla depressione e ora era come se nulla fosse successo? Probabilmente il pakistano aveva strani poteri su di lei.

Un attimo... Strani poteri su di lei? Ma cosa stava succedendo? Il suo principe azzurro vagava come un cadavere dovunque andasse logorandosi per quello che era successo e lei rideva e scherzava con Zayn?

La rossa non riuscì a tradurre ciò che stava pensando Dalila, troppo confusa per scegliere che espressione mostrare, così decise di seguire Louis e Liam che contenti stavano entrando nella sala giochi.

<< Ehy, andiamo?>> Niall le mise una mano sulla spalla e la bionda si sciolse da quella posizione paralitica che aveva assunto pensando a ciò che aveva appena visto e pensato.
Annuì e seguì l'irlandese all'interno.
   
 
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