Quell’attimo
di esitazione
Hai deciso,
ormai.
Nessuno ti
farà cambiare idea.
Ne Naruto, ne
Kakashi…
…ne lei.
Lei.
Insopportabile.
Noiosa.
Stupida.
Maledettamente
dolce.
Scuoti la
testa, infastidito [dalla verità?]. Non
puoi [o non vuoi?] permetterti certi
pensieri.
Solo Itachi.
Solo la
vendetta.
Nient’altro.
Solo il
disperato, angoscioso, inconfutabile bisogno di
potere…
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Se sei sorpreso
di incontrarla lì,
non lo dai a vedere.
“Cosa
fai da queste parti a notte
fonda?” Come se non lo sapessi…
“Per lasciare il
villaggio bisogna prendere questa
strada.” Risponde. Trattiene a malapena le lacrime, ma sai
che è una ragazza
forte anche nei momenti più difficili. Dannazione.
Improbabile che ti lasci
andare tanto facilmente.
Sei certo di
volere che si arrenda
alla tua decisione, Sasuke?
Si.
È la mia vita. La mia strada. Non
c’è posto per lei.
“Vai
a casa a dormire.”
Si.
Vattene.
Non ti merito.
Non
c’è posto per te.
“Perché?”
una lacrima solitaria
solca il suo viso. Non lo ammetterai mai, ma odi vederla soffrire.
Soprattutto
se è per causa tua… “Perché
non mi dici niente?” continui a camminare,
imperterrito. Fai finta di non sentire. “Perché
stai sempre zitto e non mi
racconti mai nulla?” Detesti sentirla piangere, ogni sua
lacrima è una
pugnalata al cuore.
“Perché
non ce n’è bisogno.”
Decidi di fare il bastardo, come al solito. È inevitabile.
Devi spezzarle il
cuore e farla andar via, prima che riesca a farti cambiare
idea…se rinunciassi
lo rimpiangeresti per tutta la vita. “Ti sto chiedendo di non
immischiarti. Non
stare a pensare a me.” Ecco. L’hai delusa,
umiliata. Ancora una volta…
“Io
sono da sempre un fastidio per
te, Sasuke-kun.” Resti immobile [ferito?].
Sai di averle dato sempre
quest’impressione, eppure in fondo te ne dispiace. Ma sei
l’erede del clan
Uchiha. Il vendicatore. Non provi sentimenti per nessuno, e questo ti
rende un
perfetto shinobi…ma è davvero questo quello che
vuoi? “Ti ricordi? Il
giorno…che siamo diventati genin e hanno composto il nostro
trio. Proprio in
questo posto io e te siamo rimasti soli per la prima volta, e tu ti sei
arrabbiato con me.” I ricordi ti pervadono la mente. Si,
ricordi. Quella volta
sei stato duro con lei, come sempre. Ma gli fece da lezione: da quel
momento
trattò Naruto con un po’ più rispetto.
“Io
non ricordo.” Bravo Sasuke,
ottima risposta. Taglia i legami. Falle vedere che
non hai nulla in
comune con lei, nemmeno i ricordi. Lei ci rimane male, ma sorvola.
Cerca di
giustificarti.
“è
normale…è passato così tanto
tempo…” No. Non così tanto,
Sakura… “Però quel giorno è
stato l’inizio per noi due, oltre che per Naruto e
Kakashi-sensei.” Si, l’inizio. E adesso
è il momento della fine. “Abbiamo
svolto varie missioni in quattro. Erano dure e ci sono stati tanti
momenti
difficili. Ma devo dire che...che ero felice!” cerca di
sorridere nonostante le
lacrime. È una ragazza coraggiosa. Tu continui a non
parlarle, eppure…non ti
muovi. Resti li, distante qualche metro, e le volti le spalle. Sei
sempre stato
così per lei. Di schiena. “So
del tuo clan. Però con la sola vendetta
non renderai felice nessuno. Ne te stesso, ne me.” Come
può giudicare? Lei è
solo una ragazzina viziata, vero Sasuke? Lei non ha sofferto come te.
Tuttavia
senti che ha ragione. Ma ormai è troppo tardi.
L’odio ti consuma da dentro…la
vendetta è la tua unica ragione di vita.
“Lo
sapevo. Io sono diverso da
voi. Le nostre strade non si incrociano. Siamo andati avanti in quattro
ed
effettivamente ho provato più volte a convincermi che questa
fosse la strada
giusta.” Sakura trema. Ha paura di sapere qual è
la tua decisione…i tuoi amici
o la morte di Itachi? “Ma alla fine il mio cuore ha scelto la
vendetta. Io vivo
per questo motivo. Io non posso diventare come te o Naruto. Da questo
momento,
ognuno di noi…comincerà a percorrere una strada
nuova”
“Ha deciso di andare di nuovo verso la solitudine?! Sappi che non lo permetterò! Quella volta mi hai insegnato quanto sia dolorosa! E ora riesco a capirlo fin troppo bene! Io ho una famiglia e degli amici…però…se ti perdessi per me sarebbe come rimanere sola!” le sue parole fanno male. Molto.”Io sono innamorata di te! Ti amo da morire!” Esiti. Tutti quei gesti, quelle parole che ti rivolgeva…pensavi fosse una semplice cotta. Invece…forse…è qualcosa di più. E ti spaventa. “Se deciderai di stare con me ti giuro che non te ne pentirai! Saremo sempre allegri e io ti renderò sicuramente felice! Farò qualsiasi cosa per te!” Felicità…non è questo che cerchi. Tu vuoi solo vederlo morto per mano tua. “Ti aiuterò persino nella tua vendetta, ti prometto che in qualche modo ci riuscirò!” Tsk. Non ce la vedi proprio Sakura che uccide. Però…sapere che è disposta a farlo solo per te… “Per cui resta qui con me! E…se questo non è possibile… portami con te.” Questo è il limite. Non puoi portarla nel covo di Orochimaru. Troppo seccature… [troppo pericoloso. E tu non voi che corra pericoli, vero?]
“Tu sei proprio insopportabile” Cerchi di fare lo stronzo, e ci riesci benissimo. Ti sta facendo perdere anche troppo tempo. È solo una sciocca ragazzina.
“Non andare! Se vai via pur di fermarti mi metterò ad urlare!” Questa non te l’aspettavi. Davvero ci tiene così tanto a te? Ora dovrai addormentarla, non ci tieni ad avere l’ANBU dietro. Compari all’improvviso alle sue spalle.
“Sakura…ti
ringrazio tanto.”
Grazie.
Grazie di
esserci sempre.
Grazie di
essere pronta a tutto per me.
Grazie per
essere disposta a tradire il tuo villaggio. Per
me.
Grazie di tutto.
Grazie di
amarmi.
Lei sussulta ma
non risponde. Forse sa meglio di lui cosa
sta per accadere…
Una mano si
muove nell’oscurità. Dritta, precisa. Sicura.
Ma quell’attimo di esitazione lo travolge…
Quell’attimo
in cui tutte le tue certezze crollano.
Quell’attimo
in cui non sai cosa è giusto o cosa è
sbagliato.
Quell’attimo
in cui cadi nel panico.
Quell’attimo
in cui non sai cosa fare.
Sai solo che lei
è davanti a te e aspetta un tuo
gesto.
Uno qualsiasi.
Affettuoso,
rude, assassino…lo aspetta.
Fermo, con la
mano sospesa in aria, rifletti. E quel colpo,
che prima ti sembrava tanto naturale, perde importanza. Il tuo braccio
ricade
lungo il fianco.
E sospiri.
Un sospiro di
rassegnazione [o di sollievo?]
Non dici
niente. Lei capisce [come sempre] solo
guardandoti negli occhi.
Quegli occhi
freddi di una persona rimasta sola troppo a
lungo.
Quegli occhi
che lei non è disposta a sopportare.
[Hai deciso di
andare di nuovo verso la solitudine?! Sappi
che non lo permetterò!]
Ricominci a camminare. Le orme scure del traditore riprendono il loro buio percorso. Ma accanto ai passi del dannato, ora ci sono quelli di lei a rischiarare la via, certa di riuscire a redimere il peccatore.
Ma in realtà, anche lei sa di non poterci riuscire.
Sa che non è destinata a quell’esistenza.
Sa
che non riuscirà ad essere importante ai tuoi occhi.
Non
c’è posto per lei.
O forse…si?