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Autore: 1DerfulDream    26/05/2013    7 recensioni
Mi sedetti sulla sedia che Harry mi indicava, ancora scossa per quello che era accaduto.
Lui era seduto accanto con le mani tremanti.
Tirò fuori da una tasca un fazzoletto e mentre tratteneva il respiro, asciugò il sangue che usciva dal mio sopracciglio.
Al suo tocco fui invasa da brividi sulla schiena:la sua mano era gelida.
Evitava il mio sguardo e faceva lunghi respiri per mantenere il controllo.
Quando si alzò, vidi un bagliore rosso nei suoi occhi sbarrati. Prima che con la mano con cui mi aveva medicata aprisse la porta, lo chiamai. Si girò spaventato rivolgendomi uno sguardo interrogativo.
-Harold, so che ti sei spaventato ma ho avuto più paura io. Non lasciarmi sola in questo momento- gli dissi tremante
-Lo faccio per il suo bene Lady Smith-
-Perchè hai avuto quella reazione?-
Lui non rispose. Mi voltò le spalle ma quello che dissi lo bloccò.
-So cosa siete-.
Stupito e spaventato corse verso di me. Mi strinse i polsi con le sue forti mani.
-Non può saperlo-
-E allora spiegamelo tu-.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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cap 4

Stavamo percorrendo la strada che  dal lago ci avrebbe riportati a casa mentre il sole tramontava.
Avevo uno sguardo perso nel vuoto: osservavo i prati verdissimi interrotti qua e là da qualche muretto a secco, ma tutto quello a cui riuscivo a pensare era quello che era successo con Harry.
Mi ero fortemente pentita di ciò che avevo fatto, ma ormai non c'era più nulla da fare: se già prima quello strano ragazzo mi odiava, ora doveva proprio desiderare che non esistessi..
Pensavo che i suoi fratelli fossero ragazzi fantastici in generale e che presto sarebbero diventati i miei migliori amici..ma lui?
Troppe domande su Harold mi tempestavano.
Il quadro? I dipinti? Erin? Che cosa significavano?
Perchè lo irritavo senza motivo e soprattutto, che cosa nascondeva?
Me lo stavo ancora chiedendo quando con un 'ooh' Jackson tirò le redini e fermò i cavalli davanti alla porta delle stalle.
Mentre mi aiutava a scendere scorsi in lontananza quattro figure intente a tagliare l'erba per il fieno: una di loro mi vide e alzò la mano per salutarmi.
Mi scappò un sorriso.

Entrai in casa, e mi diressi verso la mia stanza per poi rinfrescarmi e dimenticare ciò che era successo la mattina.
Mi sedetti sul letto distrutta, mi tolsi le scarpe e sciolsi i capelli.
Camille entrò in camera correndo, distraendomi dai miei pensieri.
Speravo che sarebbe rimasta poco e che non si mettesse a giocare.
Con grande dispiacere sentii che si avvicinava a me e sentii due piccole mani prendere le mie. Sorrisi.
-Liz che hai? Perchè hai gli occhi chiusi?-
-Sono solo un po' stanca-
-Papà ha detto che devi scendere, e con lui c'è un uomo- mi disse poi.
Aprii gli occhi spaventata. La presi per mano ,in punta di piedi mi avvicinai alle scale e sbirciai giù.
Vedevo mio padre che parlava animatamente con un signore.
No, non un signore, da dietro sembrava un ragazzo giovane.
Era vestito elegante, con un completo nero.
Era piuttosto alto, magro, biondo. Mi apreva di averlo già visto, ma chi poteva essere?
Vidi Camille guardare giù senza interesse. Poverina, a cinque anni cosa poteva capirne?
-Piccola, per caso papà ti ha detto chi è il signore?-
-Si si chiama Brennan- mi rispose innocentemente.
Harry scomparve immediatamente dai miei pensieri.
Lord Brennan: l'uomo che aveva almeno il doppio dei miei anni, si trovava a giocare a bingo riempiendosi di whiskey con la compagnia di mio padre, era ancora mantenuto dai genitori e la cui massima aspirazione era poltrire tutto il giorno con una pipa in bocca.
L'uomo che mio padre voleva farmi sposare insomma.
Ne avevo sentito parlare in questi termini da Clodette e qualche cameriera, ma non avevo idea di che fisionomia avesse.
Mi ritrassi subito mentre Camille mi guardava sonfusa. Restai appoggiata al muro per qualche istante, il necessario per udire Brennan dire "Su Gerdard, mostrami questa figlia che mi hai detto essere così bella o mi annoierò"
Sentii mio padre ridere  e chiamare in malo modo Clodette
"Dì a Liz di farsi bella e voglio una cena presentabile pronta nel giro di mezz'ora"


HARRY

Dopo aver rimesso a posto i dipinti mi diressi verso casa Smith.
Dovevo tornare a lavorare, altrimenti mi avrebbero licenziato.
Mentre m'incamminavo mi rivenne in mente la litigata della mattina con Liz. L'avevo spaventata e distrutta, ma era quello che meritava.
Mi sentivo tremendamente in colpa per averla fatta piangere, ma speravo che in quel modo si sarebbe finalmente dimenticata di me..
Quando raggiunsi casa Smith mi accorsi che la mezz'ora di cammino era volata.
Mi incamminai sicuro verso le stalle, mentre gli occhi di Niall mi seguivano arrabbiati.
Entrai e non salutai nessuno.
Non avrei parlato nè in quel luogo nè altrove di ciò che era successo.
Zayn mi si avvicinò e mi venne addosso dandomi una spallata.
Mi girai per guardarlo ma lui continuava a camminare verso il giardino.
-Zayn- urlai.
-Zayn cazzo rispondi- esordii stringendo i pugni.
Mio fratello tornò indietro quasi correndo, era infuriato, i suoi occhi erano rossi, di un rosso acceso che non avevo mai visto.
-Ti sorpende se ti dico che ti devo parlare?- mi chiese.
Annuii e mi diressi con lui dietro all'edificio
-Lei non ti ha fatto niente razza di idiota. Sono stufo, SIAMO stufi di tutto- mi disse fuori di sè.
Ero stupito di quello che mi aveva appena detto.
Lui non mi capiva. NESSUNO era in grado di farlo.
-Oh ma cosa volete tutti da me? E' odiosa, impicciona, ladra...si Zayn, ladra. Ah non lo sapevi? La tua amichetta che ti piace tanto è entrata nella mia stanza quando TU l'hai portata a casa NOSTRA e ha preso i dipinti di Erin!-
Mio fratello abbassò lo sguardo, stupito.
Non so se fosse più colpito dal fatto che Liz avesse rubato i miei ricordi, o dal fatto che avessi pronunciato quel nome dopo tanto tempo.
-Zayn tu non capisci. voi non capite- gli dissi sbraitando a pochi centimetri dal suo viso.
Mi meravigliai e non poco quando mi allontanò da lui con uno spintone.
-No, basta. Sono stufo. Non esisti solo tu, non esiste solo lei a questo mondo. Liz è una persona stupenda per quanto la conosciamo, non ti ha fatto nulla e non ti devi più permettere di farle del male. Mi fai schifo, non ti riconosco più.-
Vidi da lontano Liam avvicinarsi a noi e lo cacciai con la mano.
Non volevo che tutti si interessassero di quello che stava accadendo tra me, Zayn e Liz.
Liam continuò lo stesso a camminare verso di noi. Che testardo.
-Liam vattene tanto non succede niente di grave, stiamo solo litigando-
-Si immagino, come è successo l'ultimo volta-
Lo bloccai. Non volevo riordare il giorno in cui io e Zayn ci prendemmo a botte.
-Dai, fate pace  e torniamo a lavorare- disse Liam
Io e Zayn ci guardammo con odio
-Non oggi- rispose mio fratello - e soprattutto Liam, non devono saperlo nè Niall nè Louis-
-Troppo tardi- dissi io guardando verso le stalle.
Niall e Louis si stavano avvicinado correndo.
-Ragazzi, correte!- urlò Niall preoccupato
-Perchè?- chiesi io confuso
-Correte dai forza!- urlò Louis
-Ma che cosa succede?- chiesi infuriato
-LIZ! C'è qualcuno che le sta facendo del male!-


LIZ

Lo stufato fumava in mezzo alla tavola mentre le nostre cameriere, Ellen e Georgie, versavano accuratamente il vino nei calici di mio padre e Lord  Brennan.
Come se non fosse bastato quello che avevano già bevuto.
Mio padre aveva ordinato a Camille di mangiare in cucina con Clodette per lasciarci soli alla presenza di Lord Brennan.
Richard era al circolo del bridge quella sera. Non voleva andare per non lasciarmi sola, ma io avevo insistito perchè si svagasse un po'.
Mi sentivo fortemente a disagio, con Lord Brennan che continuava a fissare sconvenientemente la scollatura del mio abito, sebbene non fosse molto pronunciata.
Mio padre ci aveva presentati con scarsa cura e stringendomi la mano Brennan mi aveva soffiato addosso il fumo della sua pipa
"lieto di conoscervi" aveva detto baciandomi la mano mentre con gli occhi percorreva tutta la mia figura e io facevo una piccola riverenza.
Ero totalmente imbarazzata: mio padre era già al decimo bicchiere di vino e la sua voce cominciava ad incrinarsi, prima o poi ci avrebbe lasciati soli per riposarsi e riprendersi dalla bevuta, e questo era quello che temevo di più.
Lord Brennan continuava a squadrarmi da capo a piedi, e la sua mano viscida teneva saldamente il mio braccio.
Respiravo con fatica, e guardavo disperatamente l'orologio: sarebbero passate ancora due ore prima che Richard tornasse a casa.
-Bene, penso che andrò a riposarmi un po'. Così voi avrete il tempo di conoscervi meglio- disse mio padre facendo l'occhiolino a Lord Breannan.
Cercai invano di fremarlo, ma avrei rischiato di ricevere ancora botte se avessi insistito:mio padre da ubriaco era la persona peggiore del mondo.
Mi giarai sconsolata verso il mio futuro sposo.
Non riuscivo ad immaginare una vita accanto a quell'uomo.
-Ci  andiamo ad accomodare sul divano? Almeno lì stiamo più comodi- disse Brennan alzandosi e tirandomi il braccio.
-Preferirei rimanere qui, non sono stanca-
-Si ma io ho deciso di sederci sul divano e tu devi obbedire-
-Ripeto che io preferisco rimanere qui-
-Senti signorina, ho detto che ci dobbiamo sedere sul divano!- cominciò ad urlare stringendomi ancora più forte il braccio.
Era ubriaco, il suo alito sapeva di alcool e gli occhi azzurri erano rossi e lucidi.
Cercai di scrollarmi ma la sua presa divenne ancora più forte.
Non sapevo che fare, sapevo che mio padre non mi avrebbe aiutato e Clodette e Camille erano in giardino a giocare. Ero sola.
Una lacrima rigò la mia guancia e Lord Brennan mi prese forte il viso.
-Che fai piangi? Ti faccio così paura?- mi chiese sogghignando.
-Tu non mi fai paura tu mi fai solo schifo-
L'ultima cosa  che vidi fu la mano di Brennan che colpiva il mio viso.
L'ultima cosa che sentii fu una voce a me familiare.


HARRY

-Che stai dicendo Nialler?- chiese Zayn preoccupato per ciò che aveva udito dal fratello
Louis mi girò il volto verso la grande vetrata del salotto di casa Smith: Liz era in compagnia di un uomo.
Sembrava più vecchio di lei ma comunque piuttosto in forma.
La guardava come se volesse saltarle addosso e vidi Zayn stringere i pugni.
Con gli occhi seguiva le sue forme e aveva uno sguardo viscido su di lei.
Liz sembrava fragile, indifesa e impaurita di fronte a quell'ostile figura. Ad un tratto le cose parvero complicarsi: dopo un breve attimo di discussione la mano di quel lurido bastardo si stampò violentemente sul volto di Liz.
Nel breve tempo che impiegammo a realizzare ciò che era successo vidi i ragazzi irrigidirsi e sentii il mio organismo e i miei occhi agire come i loro.
-Questo no- sussurrò Zayn scattando verso la casa.
Ecco, il solito impulsivo, ci avrebbe messi nei guai per quella ragazza.
Alzai gli occhi al cielo e lo seguii.

-Devi iniziare a fare quello che ti dico io puttanella!- sbraitò Brennan barcollando.
Liz piangeva.
-Vi prego non fatemi...del male...obbedirò- singhiozzò
Brennan sorrise compiaciuto e si leccò le labbra.
-Non rovinerei mai questo bel faccino- disse voltandole il viso facendo pressione con la pipa.
Si stava avvicinando pericolosamente  a lei quando una spinta di Zayn gli fece perdere l'equilibrio.
Fermai mio fratello prendendolo per le braccia, ma si scrollò fortemente.
-Non mi bloccare ora, non ti rendi conto che sta male? Per una volta Harry, RAGIONA!.- mi urlò.
-Portala fuori- gli ordinai- Zayn portala via-.
Mio fratello mi guardò allibito, non capiva cosa volessi fare,ma il mio sguardo lo convinse a prendere in braccio Liz e a portarla in giardino.
Non appena Zayn uscì dalla sala presi quell'uomo per il colletto e lo sbattei contro il muro.

-TU- ringhiai- tizio lurido di cui non so il nome e non vorrò mai sapere, come cazzo ti permetti di prendere a schiaffi una ragazza eh? Che schifo di uomo sei?- lo sbattei ancora contro il muro tanto che la tappezzeria si sporcò del rosso del suo sangue.
-Come fai a prendere a botta una ragazza? Non ti vergogni? Non ti fai ribrezzo da solo? Prova ad avvicinarti ancora a Liz e ti faccio pentire di averti fatto nascere. Sono stato abbastanza chiaro o vuoi che te lo faccia capire meglio?- chiesi ironicamente.
Quell'uomo si contorceva contro il muro tenendosi una mano dietro la testa.
-Allora, sono stato chiaro?- gli chiesi riprendendolo per la camicia e sbattendolo ancora una volta contro il muro.
Annuì spaventato e dolorante.
Leggevo nei suoi occhi che non sarebbe più tornato.
Lo lascia dov'era, era meglio, o avrei rischiato di fargli di peggio, e in quel momento non ci voleva.
Uscii velocemente da casa e mi incamminai verso le stalle.

Non lo avrei mai ammesso a nessuno, ma  mi stavo preoccupando per Liz.






SPAZIO AUTRICI:
Buonasera lettrici/lettori di Blood. Finalmente siamo riuscite a pubblicare l'ottavo capitolo!
Scusateci per il ritardo ma a causa della scuola non abbiamo mai tempo. Alloooora...che ne pensate? Ne è valsa la pena aspettare? Speriamo di non avervi deluso ma anzi di avervi fatto crescere la curiosità per il prossimo capitolo. Ringraziamo ancora tutte le ragazze che continuano a recensire e anche tutti quelli che silenziosamente ci seguono...vi diciamo subito che ci aspettano due settimane DI MERDA, scusate la finezza, e poi andremo in vacanza insieme a delle amiche quindi non sappiamo quando aggiorneremo. Ce la metteremo tutta, voi se riuscite aiutateci ad arrivare almeno a 8 recensioni, ci farebbe piacere!
Siamo state al concerto dei ragazzi lunedì. Inutile dire che è stato indescrivibile...eravamo un po' lontane, loro sembravano i personaggi dei lego ma è stato fantastico comunque. E c'era un'atmosfera stupenda. Siamo entrate e ci siamo sentite a casa.
Qualcuno di voi ci è stato? Ci dispiace per tutte le directioners che non sono riuscite ad avere il biglietto...vedere tutte quelle ragazze fuori dal Forum che piangevano ci ha fatto stare male...siamo sorelle, credo sia normale :)
Tanto hanno promesso che torneranno, e ci saremo TUTTE. Promesso.

Notizia dell'ultimo minuto: Elena ha cambiato nick di twitter (@xoneddream) ma non preoccupatevi: non le piace e tra poco lo cambierà di nuovo.
Gio è sempre @Jadesnanites se volete

Per adesso un bacio a tutte e grazie mille per il sostegno. Un grande Grazie va a Sara per il disegno e a tutte voi!
Un bacio, alla prossima!
  
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