Capitolo 1
 
Eccolo finalmente l'ultimo giorno di scuola! Il suono della campanella era atteso da tutti gli alunni della mia scuola, ed eccola dopo qualche secondo di ritardo, ma comunque arrivata. Dopo aver urlato come una pazza per tutta la scuola vado nella classe del mio migliore amico fin da quando sono nata: Marco, un ragazzo alto, nè magro nè grasso, capelli castani e occhi caramello; più grande di me di quasi 2 anni e quindi molto premuroso nei miei confronti: un amove. Era il miglior amico di mio fratello prima che morissero. Lui e i miei genitori.
C: amourrr
M: ei piccola come va?
C:tutto a posto tu?
M:tutto bene, allora hai saputo se ti hanno presa?
C:no, non ancora.... ma a questo punto non sono più tanto sicura di voler vincere il posto...
M:perche???
C: come perchè? –ma come perché? Sei problematico o cosa?-
M: .....
C:qui ci sei tu, le mie migliori amiche, la mia famiglia e tutti i miei amici!..
E:sciaooooo beliiiiiiiiiiiiiii!!!!! Finalmente è finitaaaaaaaaa! Addio inferno per 3 mesi!!
C:okkey cosa ti sta prendendo, babe!?!?
E:niente... sono solo un pochiiiino -con voce stridula- felice per la fine della "scuola"!!
C:ok e ora il mio orecchio è un pochiiiiiiiino andato, ma grazie. Comunque adesso usciamo da questo carcere minorile e andiamo a sballarci people!!
E:ora ti riconosco Babe <3
C:bubi tu che fai?
M:bo... vado con i miei amici; se volete venite con noi, Mattia si è fidanzato, magari conoscete la tipa.
E:mi dispiace belloccio (?) noi andiamo con quei secsi dei nostri amici
C:ossì hai visto Federico che secsi è diventato??
M:eieieivoi con quelli non ci andate, soprattutto tu ma cherie
C:ahahahahahahahah sei ancora più bscghashdch quando sei geloso, sappilo.
Amo il rapporto tra me e Marco, è il mio migliore amico, ma per me è come un fratello, quello che orami non ho più..
E:si, stai sciallo che te la controllo io...
C:vabbè tesoro ci sentiamo dopo ora noi andiamo ciaooo
Dopo aver passato un pomeriggio a schizzarci con acqua, uova, farina e tutto ciò che si posso lanciare (?), torno a casa e vedo una busta sul mio letto, ma la stanchezza si impadronizza di me e corro in bagno prima di addormentarmi così conciata.
Dopo aver fatto una rilassante doccia di 45 minuti minimo (per togliermi tuta quella roba ne impiegato di tempo...) sono tornata in camera ed ecco la busta...
E' in inglese e proviene da Londra, - ohccazzus non dirmi che è Quella busta- fu il mio primo pensiero. La lettera diceva:
‘Gentile signorina Camilla (era tutto scritto in inglese), lei è stata valutata a seconda delle prove da lei svolte precedentemente e il risultato è che: lei è stata presa e sarà la Stylist degli One Direction. Se è interessata la preghiamo gentilmente di chiamare al numero sul fondo del foglio e le saranno spiegate tutte le procedure. Cordiali saluti.’
Appena finito di leggere mi sono tirata uno schiaffetto per vedere se stavo sognando, ma era tutto vero! A quel punto ho cominciato ad urlare e sclerare tipo una pazza con dei seri problemi mentali.
Ma poi mi ricordai di mio zio, se così si poteva chiamare dopo tutto quello che ogni sera mi faceva, ma presi coraggio e decisi di falsificare la sua firma e partire anche senza il suo consenso. Ero decisa, il mio sogno si doveva avverare. Sarei scappata il prima possibile da quel mostro.
 
Dopo due settimane dall'arrivo della lettera ero su un aereo Milano-Londra  pronta per vivere la mia avventura e farmi una nuova vita. Avevo abbandonato le mie migliori amiche: Eugi, Bly e Silvi ma ci eravamo promesse che ci saremo sentite il più spesso possibile; e poi c’era Marco con cui avevamo deciso che forse sarebbe stato meglio se fossimo rimasti amici. Non potevamo prendere decisione migliore. Avevo, anzi avevamo pianto e non poco, ma il mio sogno, viaggiare per il mondo, si stava avverando, e poi sarei stata 24 ore su 24 con i miei idoli. Non ci credevo.
Nemmeno il tempo di accorgermene che eravamo atterrati ed io ero sulla terraferma, appena scesa dall’aereo e messo il primo piede sul suolo britannico, urlai:
‘LONDRA SONO ARRIVATA, SO CHE MI STAVI ASPETTANDO’ beccandomi le occhiatacce di tutti gli altri passeggeri, ma loro non potevano capire come mi sentivo in quel momento.
Stavo attendendo le mie 8602934517 valige, nel quale nel giro di due settimane avevo rinchiuso tutta la mia vita, alle spalle del mostro, già lo chiamavo così. Racchiuse in quelle valige oltre ai vestiti, c’erano tutte le foto, i disegni, i libri, i CD e l’album fotografico che avevamo regalato a Bly per i suoi 14 anni in cui avevamo attaccato le nostre foto, avevano deciso di darlo a me, lo avrei custodito fino a quando anche loro non sarebbero venute a vivere a Londra con me, proprio come abbiamo sempre sognato.
Prese le valige, cercai nella megaborsa che portavo in spalla il post-it dove avevo scritto tutte le informazioni.
Presi un taxi che mi portò davanti alla piccola villetta che mi avrebbe ospitato per un tempo indefinito. Dopo alcuni problemi nel togliere l’ultima valigia che si era incastrata nel baule salutai quel signore molto simpatico e entrai nella mia nuova casa.

 
HI PEOPLE
come promesso ecco il primo capitolo.

fchqwscnxegwq taotao Cami