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Autore: Soul of the Crow    27/05/2013    1 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 Nel frattempo… alla Torre del Cielo…
 
Aki e Ichinose si stavano dirigendo al Giardino della Vita, ma non sapevano che i loro problemi non erano ancora iniziati: si trovavano al terzo piano, quando una foschia di un insolito colore arancione comparve e nell’aria si diffuse un profumo dolce e mielato che la Kino riconobbe come l’odore dei fiori d’acacia, ma pochi secondi dopo, i due si ritrovarono ancora al quinto piano della Torre del Cielo.
- Come mai siamo tornati qui e perché c’era quella nebbia? - chiese la Neutrale. Come risposta, la nebbia arancione comparve di nuovo e i due sentirono una breve scossa di terremoto:
- è meglio andarcene da qui. - propose Kazuya, per poi alzarsi in volo seguito dalla compagna.
Quando si trovarono abbastanza in alto, videro che la nebbia aveva circondato anche l’esterno della torre, e pochi secondi dopo, l’edificio si frantumò:
- Perfetto. Ora dovremo ricominciare a ricostruire la Torre. - constatò Ichinose, per poi aggiungere:
- Ho idea che dovremo dirigerci nel Giardino delle Rose. A questo punto, è l’unico luogo in questa zona in cui può trovarsi il bulbo. -
Aki annuì, per poi seguire il compagno in direzione delle macerie della Torre del Cielo; quando si trovarono abbastanza vicini, alcune radici del bulbo spuntarono dalle rovine e circondarono Ichinose:
- Non ci voleva. - pensò il Neutrale, ma il filo dei suoi pensieri fu interrotto da un urlo: si trattava della Kino, la quale si trovava stretta in una delle liane.
- Oh no Aki! - esclamò Kazuya, mentre cercava di bloccare gli attacchi delle liane utilizzando la sua spada, ma ad un certo punto, una delle radici riuscì a disarmarlo e, non conoscendo incantesimi difensivi, si trovò costretto a subire i colpi delle liane, ma la parte peggiore fu senz’altro osservare la compagna essere trascinata sottoterra dalla radice che la aveva catturata.
Dopo un quarto d’ora abbondante, qualcosa interruppe gli attacchi del bulbo: un raggio d’energia color blu elettrico colpì le liane, permettendo ad Ichinose di allontanarsi un po’:
- Ora vedrete cosa sono in grado di fare. Lama Infuocata! - disse, mentre caricava la sua spada d’energia infuocata. Poco dopo, sferrò un fendente di fuoco contro le radici, incenerendole.
Stava per dirigersi nel Giardino delle Rose, quando sentì un dolore alla spalla e al braccio destro: diede una rapida occhiata al braccio, notando un taglio abbastanza profondo che partiva dal gomito gli stava risalendo il braccio, probabilmente arrivava fino alla spalla, e dal quale continuava ad uscire il sangue.
Come se non avesse abbastanza problemi, sentì una mano sulla sua spalla sinistra; se fosse stato un nemico, non avrebbe potuto difendersi, più che altro a causa della ferita, ma quando si voltò, vide qualcuno che non si sarebbe mai aspettato di rincontrare: un Angelo dai capelli biondi e gli occhi color verde acqua che avrebbe celato la soluzione del suo problema.
 
 
Intanto… nel Giardino delle Rose…
 
La Kino non sapeva di preciso quando si era addormentata, ma era certa di due cose: fino a qualche minuto prima si trovava stretta nella presa di una liana del bulbo, e ora si trovava legata con una corda fatta di un insolito materiale legnoso, interrotto ogni tanto da qualche foglia e da alcuni fiori bianchi a grappolo.
Oltretutto, quei rami erano ricoperti da un’aura dello stesso colore della nebbia che aveva visto, e più la Neutrale cercava di districarsi dalla presa, più le sembrava che la fune si stringesse, ma quel profumo che aveva sentito nella Torre del Cielo era ricomparso.
- Quei fiori hanno un buon profumo, non è vero? - disse ad un certo punto una voce maschile.
Aki si voltò nella direzione dalla quale proveniva la voce, e dalla penombra emerse un ragazzo: aveva i capelli castani legati in un codino, gli occhi color di un colore tra il verde muschio e il verde smeraldo e le ali da Angelo con alcune piume blu. Indossava un’armatura color notte, un cinturino al quale teneva legati diversi coltelli, nella mano destra teneva una frusta, mentre nell’altra aveva dei fiori d’acacia.
- Chi sei tu, e perché ogni volta che è successo qualcosa di strano alla Torre del Cielo è comparso il profumo di quei fiori? - gli domandò lei.
Il nuovo arrivato lasciò la presa sul fiore, per poi schioccare le dita; a causa dell’aura dell’Angelo della Notte presente sulla corda, questa si strinse ancora.
- Mi chiamo Chikyu, l’Angelo della Notte protettore dell’elemento della terra. Per rispondere alla tua domanda, devi capire qual è il vero significato di quei fiori, non credi Aki? In ogni caso, sappi che fino a quando sarai legata, non potrai utilizzare i tuoi poteri. -
- Come sai il mio nome? -
- Quante domande… Va beh, tra poco non me ne farai più. - sbuffò Chikyu, mentre alle spalle della Kino compariva la sua keshin:
- Hai fatto un ottimo lavoro con le radici del bulbo e le corde d’acacia, ma ancora non ci siamo Demetra. - l’avatar sembrò capire, e mentre il suo bastone s’illuminava d’aura arancione; dalla fune che teneva imprigionata Aki spuntarono dei rami spinosi che circondarono il collo e la testa della Neutrale. Quest’ultima giurò di vedere delle chiazze rosse macchiare la stoffa bianca della tunica, e se era vero che non poteva usare i suoi poteri, doveva resistere e aspettare l’arrivo di Ichinose.
Qualche minuto dopo, infatti, Kazuya arrivò, ma lo spettacolo che aveva davanti non era dei migliori: la compagna, appoggiata ad una delle pareti rocciose del Giardino, aveva diverse ferite sulla testa e la tunica, prima bianca, era piena di chiazze rosse.
Prima che potesse avvicinarsi, il Neutrale si ritrovò avvolto da rami spinosi come quelli che tenevano imprigionata la Kino:
- Non credevo che arrivassi così presto Ichinose Kazuya. - gli disse Chikyu.
Kazuya si voltò verso l’Angelo della Notte: era lui la persona di cui gli aveva parlato l’Angelo che lo aveva salvato dalle radici del bulbo.
- Sono passati cinque anni dal nostro ultimo incontro “finto Angelo”, ma adesso potrò avere la mia vendetta. - Chikyu disse quelle parole con un fil di voce, ma Ichinose lo sentì ugualmente:
- Parli del giorno in cui ho eliminato tuo padre, non è vero? Quel giorno me lo ricordo bene: ero diventato un servo di Arelia da poco tempo e… - prima che finisse di parlare, l’Angelo della Notte lo interruppe:
- Qualsiasi scusa tu stia cercando d’inventarti, non ti servirà. - lo ammonì, per poi schioccare di nuovo le dita e, di conseguenza, far stringere la fune che teneva legata Aki.
- Se il tuo obiettivo ero io fin dall’inizio, perché te la stai prendendo con Aki? - gli chiese irritato Ichinose.
Chikyu lo ignorò, anzi, utilizzò parte della sua stessa aura per stringere la corda e quando si ritenne soddisfatto, prese la sua frusta:
- Strano che tu non l’abbia capito. Io ho dovuto guardare impotente mio padre mentre moriva lentamente, e ho intenzione di far subire la stessa sorte anche a te servendomi della tua compagna. - dopo quella frase, fece comparire dal terreno un altro ramo sul quale crebbero numerosi fiori d’acacia; ad un certo punto, i petali bianchi caddero, per poi fluttuare verso la frusta di Chikyu e quando la raggiunsero, la illuminarono di una luce arancione; l’Angelo della Notte aveva notato che, da quando era arrivato, i capelli dell’ex Mietitore stavano diventando neri e i suoi occhi stavano acquisendo sfumature azzurre. Doveva trattarsi di qualcosa che precedeva la trasformazione da entità ultraterrena ad umano.
- Molto bene Ichinose. Se ti arrabbierai ancora di più, tornerai umano e finalmente potrò toglierti di mezzo per sempre. Questo per la tua compagna sarà il colpo di grazia. - pensò soddisfatto Chikyu, per poi gridare:
- Frusta del Giudizio terrestre! - sferrò un colpo con la sua arma, creando una lama d’energia arancione che si diresse verso la Kino.
Si sarebbe trattato di un momento perfetto, ma qualcuno s’intromise; la cosa strana era che non si trattava del Neutrale, ma di un altro Angelo dai capelli biondi e gli occhi simili ai suoi. Aveva utilizzato uno scudo per proteggere Aki, e la aveva slegata, senza contare che Kazuya era tornato normale ed era riuscito a liberarsi dai rami:
- Tu… Com’è possibile? Che cosa ci fai qui, o almeno, perché ti fai vedere solo adesso? - cominciò a chiedergli Chikyu.
- Sono cinque anni che non mi vedi ed è questa la prima cosa che mi dici Keiichi? - nel sentire il suo vero nome pronunciato da lui, l’Angelo della Notte abbassò lo sguardo:
- Non mi hai risposto. - rispose semplicemente tenendo lo sguardo basso.
Mark finì di slegare Aki e la affidò ad Ichinose, per poi spiegare al figlio adottivo che cosa gli era successo:
- Quel giorno di cinque anni fa, mi ritrovai nel Regno della Vita, ma non riuscivo a darmi pace per quello che era successo. Volevo scoprire se tu eri ancora vivo dopo quella notte, se tu eri riuscito a salvarti e magari scoprire anche perché Kazuya mi aveva aggredito; ho provato ad andare nel Regno di Mezzo per trovare un modo per tornare sulla Terra, ma qualcuno mi fermò e mi mandò nel Limbo. Sono sopravvissuto grazie alle Indovine Dimenticate, ma non sono più potuto uscire da quella dimensione: ci sono riuscito non molto tempo fa. All’inizio volevo tornare in America per cercarti, ma grazie a coloro che mi hanno liberato, ho scoperto che eri finito qui, anche se non credevo che ti saresti spinto fino a questo punto. -
- Vuoi farmi credere che sei rimasto bloccato nel Limbo per buona parte di questi cinque anni, e non sei riuscito a far sapere a nessuno che c’eri ancora? E poi, perché aiuti questi due? E come mai Ichinose è ancora un Neutrale e non un umano? - domandò Chikyu al padre con una punta di disprezzo nella voce.
- Nel Limbo non si possono usare molti poteri di cui qualcuno dispone, inoltre l’individuo che mi aveva fermato nel Regno di Mezzo mi aveva privato di molti di essi. Per quel che riguarda Aki e Ichinose, sono miei amici e non permetterò che accada loro qualcosa, così come non farò in modo che tu continui con questi propositi assurdi. - gli spiegò il biondo.
- Se ti chiedi come ho fatto a liberarmi ed essere ancora un Neutrale, ho dovuto aumentare la mia forza per riuscire a liberarmi. - s’intromise Kazuya, mentre prendeva in braccio la Kino.
Senza che l’Angelo della Notte se ne accorgesse, una liana del bulbo gli prese la frusta e la spezzò, facendo fuoriuscire da essa un’aura bianca con qualche sfumatura nera che entrò nella keshin di Chikyu e creò un’onda d’urto avvertita da tutti i presenti, tranne Aki che era svenuta:
- Demetra, che ti sta succedendo? - le domandò il suo padrone, mentre la carnagione della sua avatar diventava sempre più chiara e gli occhi da verdi si stavano scurendo.
Dopo pochi secondi, Demetra cominciò a sparare raggi d’energia in direzione di Kruger e dei Neutrali; Mark creò uno scudo per difendere sé stesso, Aki e Ichinose, mentre Chikyu continuava a chiedersi cosa doveva fare: non voleva fare un favore all’ex Mietitore, ma non poteva nemmeno permettere che accadesse qualcosa a suo padre; rimase fermo ad osservare il nulla ancora un po’, e quando vide la barriera creata da suo padre disintegrarsi, si decise: impugnò un coltello dal cinturino, lo trasformò in una spada e lo usò per bloccare il colpo del bastone di Demetra contro suo padre:
- Keiichi. - all’Angelo della Notte sembrò di avvertire una nota di sorpresa nella voce di Mark.
- Vorrei sapere anch’io perché lo sto facendo. Ora andatevene, a lei ci penso io. - consigliò loro, mentre intorno alla keshin e all’Angelo della Notte la terra tremò.
 
 
Circa un quarto d’ora dopo… poco lontano dalle rovine della Torre del Cielo…
 
Era passato un po’ da quando erano usciti dal Giardino delle Rose, ma Mark era preoccupato: suo figlio non era ancora tornato e poco dopo che se ne erano andati, c’era stata una scossa di terremoto.
L’unica cosa positiva era che la Kino si stava svegliando:
- Aki, come stai? - le chiese subito Kazuya.
Lei cercò di rialzarsi, ma il dolore alla testa la fece cadere nuovamente. Per fortuna c’era Ichinose a sorreggerla:
- Cos’è successo? Dove sono? -
- Stai tranquilla. È tutto a posto ora. -
Poco dopo, i tre sentirono dei passi: si trattava di Chikyu, il quale si teneva una mano sul collo ed era sporca di sangue.
- Keiichi! - Mark corse dal figlio e lo abbracciò, ma la Neutrale guardò i due con espressione dubbiosa:
- Ti spiegheremo tutto. Non ti preoccupare. - la rassicurò Ichinose.
- Che ti è successo? - chiese Kruger al figlio, ma non ottenne risposta. Sentì solo qualcosa di caldo e bagnato sulla stoffa della tunica, e quando si staccò leggermente da Chikyu, notò che si trattava di lacrime, ma vide anche una luce arancione avvolgere il figlio.
- Che ti sta succedendo? -
- è quello che succede quando un Angelo della Notte viene colpito al tatuaggio del nostro esercito. Almeno sono riuscito a vederti un’ultima volta papà. - fu tutto ciò che l’Angelo della Notte riuscì a dire prima di abbracciare nuovamente il padre, ma non durò molto perché si dissolse poco dopo in particelle di luce color arancione.
Ichinose e Aki si avvicinarono poco dopo:
- Mi dispiace Mark. - gli disse Kazuya.
Kruger non si muoveva, ma tra le mani stringeva alcuni fiori d’acacia e un foglio che diceva:
“Quando la terra si rivolterà contro chi la abita…”
La Kino si ricordò di un particolare riguardo al fiore e una cosa che le aveva detto Diana tempo prima:
- L’acacia possiede significati diversi: alcuni le attribuiscono il simbolo dell’amore platonico, altri credono che rappresenti la saggezza e la rinascita, altri ancora pensano che simboleggi la vittoria della vita sulla morte. C’è ancora chi crede che rappresenti l’innocenza delle persone. -
- Chissà quale significato dell’acacia rappresentava meglio come si sentiva Chikyu, ma non è il momento di pensarci: questa è una guerra e non credo che lui sarà l’ultima vittima di questa strage. - pensò triste Aki.
 
 
Angolo di Emy
Credo che questo sarà l’ultimo aggiornamento fino a Sabato, anche perché ho molte verifiche questa settimana e non avrò tempo per scrivere.
Auguratemi buona fortuna perché credo che mi servirà.
A parte questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e di non aver fatto troppi errori.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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