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Autore: _Mimi2799_    28/05/2013    2 recensioni
Salve a tutti questa è la mia prima fanfiction e parla di come George affronta la perdita di suo fratello Fred da quando lui muore, e dell'amore di entrambi per Angelina Jonshon. Spero vi piaccia, recensite e commentate. Sono bene accette le critiche.
P.s. Ho modificato (cambiato interamente è più esatto) il primo capitolo, spero vi piaccia... ho capito sloggio. Baciiii.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia, Weasley, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 9: Si ok, ora glielo dico io o glielo dici tu a mio padre?


Accettata la proposta di nozze, Angelina Jhonson aveva solo un pensiero in mente: il padre.

Carl*Jhonson era un uomo sulla cinquantina, leggermente stempiato, aveva una faccia sicuramente simpatica ed accomodante e, come sua figlia, Carl era un appassionato di Quidditch. Lavorava al ministero dove si occupava prevalentemente di sport e giochi magici. In definitiva era un uomo sicuramente gentile, disponibile e onesto.  Ma anche un padre molto molto geloso della sua unica figlia femmina. La sua piccola Angelina.

Angelina aveva da poco compiuto 19 anni e a quell’età si è ancora molto giovani per sposarsi. Su questo Carl Jhonson, avrebbe sicuramente avuto qualcosa da ridire.
 
Per George non era ancora arrivato il momento di riaprire il negozio che, in passato, condivideva con Fred. Neanche Angelina aveva ancora ripreso a lavorare, oramai viveva nell’appartamento di George da quando lui le aveva chiesto di sposarlo, in generale la ragazza cercava di uscire il meno possibile, non voleva lasciare per troppo tempo George da solo perché quando era da solo, George pensava troppo a Fred, e questo lo distruggeva lentamente e dolorosamente.
  Si, George aveva pian piano ripreso a vivere grazie ad Angelina ma quando questa non era con lui, l’Ombra del cuore di George si abbatteva su di lui. Questo Angelina l’aveva notato e per questo tendeva a non allontanarsi troppo dal ragazzo.
Anche lei, di tanto in tanto, riaveva dentro di se le Ombre della morte di Fred, ma  doveva presto sopprimerle, perché se George l’avesse vista in quello stato, sarebbe stato peggio per entrambi. Perciò si alzava, scuoteva leggermente la testa e si occupava dei bisogni di George. Perché ormai solo lui contava, senza di lui Angelina non avrebbe avuto senso. Lei serviva per aiutare George, per questo si sarebbero sposati, perché così Angelina si sarebbe presa cura di lui in modo costante, l’avrebbe reso felice. Lei amava quel Rosso, così come aveva amato l’altro gemello, se non di più.
Quel giorno pioveva, anche se era Giugno, George era in camera la letto, mentre Angelina era in cucina, curvata sul lavandino a strofinare con insistenza un bicchiere, leggermente sporco di un alone creato dal vino. In realtà però, Angelina non pensava minimamente a quel bicchiere, lei e George dovevano parlare.
-George!- lo chiamò dalla cucina lei.
-Angelina che c’è?- chiese infastidito il Rosso.
-Scendi in cucina, ti devo parlare…-
-Di cosa?- A George non andava affatto di scendere per parlare. Di quei tempi, George odiava parlare, amava invece il silenzio e la tranquillità.
-Scendi e basta George!- la voce di Angelina era incrinata e petulante.

George dal piano di sopra, sbuffò sonoramente ma poi aggiunse –Ok, arrivo-
Arrivò alle scale e le scese correndo.
 
-Angie, stavo riposando, che c’è?- chiese il ragazzo, non appena fu entrato in cucina.
-Siediti George- chiese seria Angelina.
Dopo che lui si sedette lei lo guardò e dopo poco, si sedette anche lei. La tavola non era larghissima, quindi i ragazzi erano l’uno faccia a faccia con l’altra.
-George… cominciò Angelina… Non credi sia ora di dirlo alle nostre famiglie? Così possiamo iniziare ad organizzare il matrimonio-
-Si Angie, ma niente di eclatante, sono per le cose semplici io- scherzò lui.
-George, dico sul serio-
-Bè… Si, credo che non appena lo avremmo annunciato, tuo padre mi ammazzerà, quindi niente sposo, tua madre andrà su di giri per l’abito, quindi probabilmente ce la perderemo in qualche negozio di abiti per qualche tempo, tuo fratello verrà ricoverato al San Mungo per shock dopo essere svenuto per qualche giorno. Poi, mia madre si farà qualche pianto e inizierà ad essere isterica per i tovaglioli o per qualche altra stupidaggine e qualcuno la pietrificherà per sfinimento. Mia sorella ti fulminerà con lo sguardo e mio fratello Ron boccheggerà per intere settimane le parole –Miseriaccia- e –Santo Merlino-  …. Be si cara, faremo una piccola strage…- e concluse il tutto con un sorriso tirato ma sincero.
Angelina invece rideva di gusto, George faceva battute, era un ottimo segno, significava che stava in via di guarigione!
-Quindi… andiamo prima da me o prima da te?- chiese alla fine la giovane.
-Mmmm da te, sono di meno e in più sarà divertente vedere la faccia di tuo fratello prima dello svenimento- scherzò ancora George.
-Mmm, va bene. Secondo me però alla fine, dopo svenimenti, torture varie eccetera, saranno felici per noi- propose speranzosa Angelina.
-Siii, dopo svenimenti, torture varie eccetera- concordò George.
Dopo di che Angelina sorrise, si alzò e abbracciò forte il suo ragazzo. Sposarsi era la scelta giusta per entrambi. Sarebbe stato un giorno felice per tutti, dopo un simile lutto.
Due giorni dopo Angelina e George avevano invitato per un thè i genitori di lei, non uscirono loro perché uscire significava scendere e vedere il negozio chiuso e triste. Non era il caso, ed i signori Jhonson furono felici di accettare il loro invito, del resto non vedevano la figlia da tempo e questo a loro mancava terribilmente. Con loro erano venuti anche la nonna e il fratello di Angelina, Roxanne e Michoel*.
Roxanne era una donna molto minuta, la pelle era grinzosa ma di un bellissimo color cioccolato. I capelli erano bi un bianco latte che faceva un bel contrasto con il colore scuro della pelle, raccolti in un’ ordinatissima crocchia chiusa quasi ermeticamente da tante piccole forcine.
Michoel invece era un bel ragazzo, alto e snello. Per la sua età era molto muscoloso, frequentava Hogwarts solo da due anni e ovviamente non aveva partecipato alla battaglia, anche se aveva fatto fin da subito parte della Resistenza affianco di Neville, Luna, e Ginny. Due dei quali erano anche suoi compagni di Casa.
 Dopo averli fatti tutti accomodare sul divano, Angelina e George si sedettero sul divano davanti a loro, gli servirono il thè con biscotti al cioccolato e vaniglia e iniziarono:
Il primo a parlare fu però Carl, che chiese agitato alla figlia –Non sei incinta vero?-
George sorrise ma Angelina impallidì: -Come l’hai capito- chiese con faccia sconvolta.
Carl non rispose si alzò e si avvicinò minacciosamente a George che seguì il quasi-suocero con la punta dell’occhio, ma appena prima che le mani di Carl si avventassero sul collo del Rosso, Angelina si alzò e quasi urlò al padre – Papà, tranquillo, non sono incinta, scherzavo.-
-Angelina per l’amor di Merlino, non fare certi scherzi a tuo padre, morirà d’infarto- disse divertita la madre. In effetti Carl si era accasciato sul divano, visibilmente sollevato ma con un colorito ancora pallido.
-Bè allora, sputate il rospo- nonna Roxanne sapeva tutto, si vedeva dal modo in cui guardava la nipote, aveva capito ogni cosa.

-Noi abbiamo deciso di… sposarci- disse tranquillo George, che si coprì subito la testa con le mani in modo da salvarsi in caso di incidente con Carl.
 
In definitiva non finì male, nessuno rimase gravemente ferito dopo quella giornata.

Nonna Roxanne non aveva mostrato segni di sorpresa, Michoel si era quasi strozzato con il thè ma fortunatamente non ci volle l’intervento del San Mungo. Carl, come previsto, continuava a blaterare dei 19 anni della figlia e della giovinezza in generale, Luisa* (la madre di Angelina) iniziò subito a parlare di abiti, accessori, trucchi, capelli e Merlino sa che altro.

Nel complesso non era andata male, meglio di quanto i ragazzi si erano aspettati.

 
 
Gli * sono riferiti ai nomi della famiglia di Angelina, inventati da me perchè non li trovo da nessuna parte. Spero vi piacciano. 

Note mie:


Miei cari, siamo giunti alla fine del nono capitolo di questa “long” . Devo dirvi un po’ di cose, vediamo se me le ricordo tutte… (Impossibile)
Mi scuso con voi del brutale ritardo, davvero mi dispiace davvero tanto, ma quest’anno ho gli… esami… nooooo L. Cercherò di darmi una scadenza per pubblicare… vi prometto che cercherò di regolarmi meglio con i tempi di pubblicazione.
 
Ringrazio pubblicamente le seguenti persone che hanno recensito:

GiulyHermy99
ronnyhermy 
Angie_V

 
Ringrazio  lysetta che ha messo la storia tra le “preferite”
Ringrazio le seguenti persone per aver messo la storia tra le “seguite”:
 
 Deader 
Giada13 
 GiulyHermy99 
ronnyhermy 
 vane95 
 
 
 
   
 
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