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Autore: Chocola88    28/05/2013    4 recensioni
«Ciao, sono Zayn»
«Che sei venuto a fare qui, lo stalker? »
«Sono il tuo nuovo baby-sitter. »
«Cosa? Zayn, esci di qui! »
«Non fare troppe domande, mocciosetta. Se non ti dispiace, dovrei entrare in casa e controllare che tu non faccia danni.» L'unica parola che riuscivo a pensare in quel momento era 'istinto'. Non omicida, non mi sarei mai sporcata così le mani, ma suicida. Un ragazzo figo quanto Brad Pitt, che ho conosciuto a scuola, bussa alla mia porta e dice di essere il mio baby-sitter? E per giunta ha solo tre anni in più di me! Da quel giorno però, speravo sempre che i miei uscissero il sabato sera. Non mi dispiaceva avere una 'balia' (e che balia!) a 16 anni. O almeno, non se era Zayn Malik, nonostante il mio odio represso verso di lui.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Vuole la guerra?» mi rivolsi a Carol.  «E guerra avrà.» concluse la frase sorridendomi.
«Ti prego, dimmi che hai ancora l'ombrello che tieni sempre nel tuo armadietto.» la guardai con uno strano scintillio di speranza negli occhi.
«Oh, Bam, mi spiace...» cavolo. Mi appoggiai a una delle tante porte del corridoio, sospirando.
«Mi spiace per il piano di Zayn, intendo! Ce l'ho.» rise. Ma quanto amava tenermi sulle spine?
Felici come una Pasqua, soprattutto io, ci dirigemmo verso l'armadietto. 
«Amber, aspetta. Ma che ci fai con questo?» mi guardò sconvolta, grattandosi la testa e indicando l'ombrello.
«Mi travestirò da signora anziana, diventando così irriconoscibile che non mi potranno fare niente. L'ombrello lo userò come bastone d'appoggio e se qualcosa andrà storto, passerò al piano B!» ero sicuramente soddisfatta della mia idea.
 
"Zayn, vuoi fregarmi, ma non ci riuscirai così facilmente."
 
«Bam, certe volte mi chiedo se tu sia una piccola Einstein, o semplicemente te le sogni di notte queste cose.» insinuò lei.
«Oh no! Io non sogno Zayn la notte. A meno che non si tratti di un incubo...» mi diede una gomitata. «Comunque, in cosa consiste il piano B?» continuò Carol.
«Li prendo tutti a ombrellate.» cercai di ingannarla, improvvisando una faccia seria. Lei aggrottò la fronte, sconcertata. «Ma dai, credi davvero che ne sarei capace?» finii.
La risposta non tardò ad arrivare, ed era un "sì" flebile.
Misi dietro le orecchie alcune ciocche di capelli che erano uscite dalla mia coda, per poi continuare la discussione.
«Non farò niente di tutto ciò, semplicemente aprirò l'arnese per coprirmi dall'eventuale acqua lanciata e scapperò verso la strada di casa. Ora muoviamoci, si sta facendo tardi.» 
 
Chiesi al bidello di turno se poteva prestarmi una delle sue divise, anche sporca sarebbe andata bene.
Carolyn mi prestò uno dei suoi lacci per capelli e mi feci uno chignon disordinato, per poi nasconderlo dentro a un grande cappello di paglia. Mi sentivo Rubber di One Piece, versione femminile.
Cosa mancava? Un po' di trucco, matita scolata effetto mascherone et voilà! Pronta per uscire.
Afferrai saldamente l'ombrello a mo' di bastone, uscendo cautamente dalla scuola. Prima però, salutai con un bacio sulla guancia Carolyn, niente di eccessivamente dolce: ci saremmo riviste sicuramente pochi giorno dopo.
 
«Scusi, ha visto per caso una ragazza uscire di qui?» mi chiese Niall.
Che faccia d'angelo aveva quel ragazzo! La mia voglia di strizzargli le guance era alle stelle, e dato che in questi panni ero irriconoscibile, optai per avverare il mio desiderio. 
«C-come sei carino giovannotto!» sorrisi torturando il viso del poveretto, che ormai era diventato tutto rosso per l'imbarazzo. «Comunque ragazzuoli mi spiace, ma sono appena uscita...» Zayn mi interruppe, schiarendosi la voce.
«E cosa ci faceva lei a scuola? E' forse un'alunna?» soffocò una risatina, per non sembrare scortese. Peccato che l'aveva già fatto.
«Ehm, no.» bofonchiai, con un filo di voce.
E adesso cosa gli raccontavo? Idea.
«Sono la moglie del bidello, Christopher. Avete presente quell'uomo con i capelli bianchi, i baffi lunghi, la barba, la pancia che sembra esplod... -mi bloccai un secondo, per poi proseguire- la pancia non completamente piatta?» credevo di star sudando freddo, perché mi trattenevano?
Non sarebbe dovuta andare così.
«No.» rispose secco e deciso occhicolorprato, ovvero Harry.
Per me possiamo paragonare quel ragazzo a un incrocio tra la primavera e l'autunno.
Sì, perché i suoi occhi verdi sono i prati pieni di rugiada, e i capelli ricci sono i cespugli secchi dell'autunno.
Okay, inizio seriamente a riflettere su ciò che mi ha detto Carol. Piccola Einstein o me le sogno di notte? Penso probabilmente nessuno dei due, sono semplicemente scema.
«Oh, quanto siete complicati.» farfugliai, lasciandomi sfuggire le parole di bocca. «Mi spiace non poter stare in vostra compagnia, ma devo preparare il pranzo ai miei nipotini, arrivederci!» praticamente scappai via così veloce, che mi cadde il "cappello di Rubber".
Un ragazzo vestito oscenamente, con delle maglie a righe e una salopette,si avvicinò per raccoglierlo e porgermelo, ma fraintendendo, presi il mio ombrello e gli diedi una bastonata sugli stinchi. «Mascalzone!» continuai usando la mia arma di difesa, cercando di far finta di nulla.
Fortunatamente il mio viso non somigliava affatto alla vera Amber, quindi nessuno sospettò.
Scherzando scherzando, Piano B messo in atto. Adesso scappiamo!

 
Arrivai a casa sana e salva, senza nemmeno una goccia di acqua nei vestiti.
Mi liberai dagli orrendi abiti che indossavo, ed entrai in casa. 
«Mamma, sono ritornata!»  esclamai entusiasta.
Avevo una fame incredibile, l'unico mio pensiero in quel momento era sedermi a tavola e gustare qualsiasi pietanza, anche una semplice frittata.
Sì, frittata...era quello che avrei mangiato a pranzo!
Trovai un post-it attaccato alla tv in cui mia madre mi comunicava che era in viaggio per l'Australia, insieme a mio padre.
Il motivo? Avevano ricevuto una chiamata da una certa Brittany, lontana zia di mamma, dicendo che un'altra persona che non conosco e della quale non sapevo l'esistenza fino a cinque minuti fa, ha sfornato un bebé.
Allora? Vale davvero la pena andarsene in Australia per un piccolo essere umano appena messo al mondo?
Contenti loro, contenta io. O almeno, contenta finché non lessi l'ultima parte.
"Cara Amber, blablabla.
Andiamo in Australia perché tizio caio e sempronio si sono incontrati, hanno fatto un bambino eccetera, eccetera...
QUESTA SERA RIMANI A CASA, VERRA' UN NUOVO BABY-SITTER.
Ti vogliamo bene,
Lucy & Jack.
PS. saremo di ritorno tra una settimana"
 
Primo: ho sedici anni. Credo di essere responsabile di me stessa. 
Secondo: stare a casa questa sera? Non.se.ne.parla. Se il baby-sitter mi vuole, dovrà  venirmi a cercare.
Terzo: non c'è un terzo punto. Sono semplicemente incazzata e affamata.
Feci una lista mentale del cibo che avrei potuto mangiare e alla fine optai per ordinare una pizza. Di solito si mangia a cena, ma lasciamo perdere. 
Ripulito lo scatolone che conteneva il cibo, me ne filai velocemente in camera e presi il mio diario segreto per scrivere tutto ciò che era accaduto oggi.
 
"Caro diario, come posso iniziare? Beh, per una scommessa ho dovuto dire a un ragazzo (il più figo della scuola, precisiamo) che era brutto, faceva schifo... e per ripicca mi ha aspettato fuori dalla scuola con altri tre coglioni (Harry, Niall e un altro vestito orrendamente) per bagnarmi  da capo a piedi. Ma ormai mi conosci bene, e infatti mi sono travestita da vecchietta decrepita e trasandata, per passare inosservata. Alla fine ho fatto peggio: ho preso a bastonate sugli  stinchi uno dei quattro. Ora i miei mi hanno lasciato sola per una settimana e il che non è un male, al contrario...se non fosse per un piccolissimo dettaglio, ma proprio minuscolo. Avrò un baby-sitter. Adesso ti lascio, il mio cellulare sta squillando ripetutamente,segno che è arrivato un messaggio. Sono sicura che sarà quella rompi..balle di Carolyn! Ci sentiamo domani, con i miei problemi da adolescente super indaffarata e popolare (anche se non lo sono, ma lasciamelo pensare)." 
 
Lanciai il quadernino sotto il letto, afferrando il cellulare e rispondendo alla velocità della luce.
Il messaggio era chiaro: "Amber, non ci crederai, ma ho incontrato un ragazzo fin troppo carino!!!"
Cioè, dato che ci sei Carol, abusa di più punti esclamativi. Digitai una risposta veloce, mentre accendevo il computer e lo posizionavo sopra il cuscino.
"Ah, davvero?...Che bello." Inviai. Le mie risposte prive di estusiasmo mettevano davvero allegria, sembravo un'emo intento a tagliarsi. 
Nel frattempo aprii Facebook, per controllare messaggi, notifiche & co. e poi cambiai velocemente scheda, digitando su Google Chrome la canzone che ascoltavo giorno e notte in quel periodo: "Another One Bitest The Dust" dei Queen.
Assaporavo le parole e il ritmo , quando il tutto fu interrotto dal fastidioso bip che arriva ogni volta in cui qualcuno ti invia un messaggio.
E infatti...
"Liam ti ha inviato un messaggio" ecco cosa recitava il titolo della scheda di Facebook.
 
Liam: Hei! Questa sera usciamo? :) 
 
Solo lo smile riusciva a mandarmi in iperventilazione, Liam era davvero, davvero, carino.
Mi sistemai i capelli, come se in quel momento mi stesse guardando e appoggiai le dita sui tasti, spingendoli velocemente. Amavo quando mi scriveva lui per primo. Stavo per rispondere con un caloroso "sì" o un "certamente", "magari", "naturalmente" e invece dovetti astenermi da tutto questo.
 
Io: Sorry, i miei mi hanno abbandonata a casa e indovina un po'? Verrà un baby-sitter, yeah! :( 
 
Quella faccina alla fine era senza dubbio da bimbaminchia in cerca di attenzioni e con la faccia da finta cucciola in cerca di qualcuno che la compatisca. Mi ero dimenticata di Carol, finché un suo nuovo sms mi fece ritornare sulla Terra.
Già, perché prima ero nello spazio, navigando felice e nuotando tra le stelle per il messaggio ricevuto da Liam.
 
"Bam, che succede??" abusiamo anche dei punti interrogativi, ora. Di bene in meglio.
"Niente, i miei sono partiti per l'Australia e stasera arriva il nuovo baby-sitter.Lasciami morire in pace :D" già mi ero stufata di inviare e ricevere sms, che gioia.
Liam rispose semplicemente con un "Mi dispiace, sarà per la prossima volta! Ci conto".
Il pomeriggio passò in fretta, anche perché mi addormentai, stremata.
Quando aprii gli occhi la sveglia posta sopra al comodino segnava le 19.43, segno evidente che avevo dormito beatamente tre ore.
Una doccia veloce per rinfrescarmi le idee e prepararmi psicologicamente, e poi andai in cucina a prepararmi una cena a base di sandwich.
Presi una coca-cola ghiacciata dal frizeer, per poi richiuderlo e lasciar scivolare la bevanda nella mia gola. Suonarono alla porta. 
 
"Ecco il baby-sitter! Ci sarà da divertirsi"
 
Aprii la porta, sgranandomi gli occhi.
«Ciao, sono Zayn» 
«Che sei venuto a fare qui, lo stalker? »
«Sono il tuo nuovo baby-sitter. »
«Cosa? Zayn, esci di qui! »
«Non fare troppe domande, mocciosetta. Se non ti dispiace, dovrei entrare in casa e controllare che tu non faccia danni.»
L'unica parola che riuscivo a pensare in quel momento era 'istinto'. Non omicida, non mi sarei mai sporcata così le mani, ma suicida.
Un ragazzo figo quanto Brad Pitt, che ho conosciuto a scuola, bussa alla mia porta e dice di essere il mio baby-sitter? E per giunta ha solo tre anni in più di me!
 
Si accomodò in casa, sedendosi sopra al divano di pelle davanti alla televisione. 
«Zayn, credo che tu mi debba dire qualcosa. Vero?» mi piazzai davanti alla tv, impedendogli di vederla. 
«Mh, no. Niente di particolare.» il suo tono di voce era calmo e autoritario, mi stava forse prendendo in giro?
Quando pensai che ormai aveva finito le parole da dire, ricominciò. «In effetti però...diciamo che i miei vogliono che lavori d'Estate per raccimolare qualche spicciolo. Non ho intenzione di fare il commesso o qualcosa del genere e obbedire come un cagnolino alle richieste della gente, per questo ho letto l'annuncio sul giornale e ho chiamato.»
Ah, perfetto. I miei avevano messo l'annuncio e nemmeno lo sapevo! Dire che sono informata è poco.
«Tuttavia, Zayn, trattandosi di me non hai saputo resistere e ti sei fiondato qua.» poggiai una mano sul mio fianco.
«Non esattamente. Quando ho risposto a quell'annuncio, non ti conoscevo nemmeno. Ti ricordo che il nostro primo incontro risale a questa mattina.» sbuffò scocciato, spostando la testa a destra e poi a sinistra per vedere la televisione coperta da me.  
«Bene, ora che sai chi devi "controllare" il sabato sera, puoi anche rifiutare la proposta di lavoro e andartene!» battei il piede destro a terra, stufa della situazione e del modo di fare di quello sbruffone. Quest'ultimo si alzò di scatto dalla poltrona, passandosi una mano tra i capelli e fermandosi davanti a me, guardandomi negli occhi.
Ero agitata, smisi prontamente di sbattere il piede e mi bloccai, di fronte a lui. Di fronte a Zayn.
«Quindi anche la Moon si può facilmente intimidire.» sorrise, mettendomi le sue mani sui fianchi. 
"Cazzo, cazzo, cazzo...Adesso mi stupra!" 
«No Zayn! Non sto ai tuoi comandi, lasciami stare! Non voglio, vattene.» ero evidentemente rossa in viso, perché doveva essere Zayn colui che mi avrebbe "controlatto" ogni sabato sera?! Perché? Addio feste...addio vita mondana, addio tutto. E se avesse abusato di me, lasciandomi poi in fin di vita in un fosso? Scrollai la testa, non ci volevo neanche pensare.
«Ma cosa vai pensando? Ti stavo spostando, con te davanti non riesco a vedere una ceppa!» rise, anche se da una parte era scioccato per ciò che avevo pensato.
Complimenti Amber, hai fatto una bella figura di merda. 
«Ah, ecco...io... è tutta colpa tua!» finii la frase e me ne andai frettolosamente verso le scale.Arrivata davanti alla porta della mia camera, la aprii e richiusicon forza.
Dal piano sotto si udiva Zayn evidentemente alterato. «Non si sbattono le porte!» poi parlò da solo, credendo che non lo sentissi. «Ti stai confondendo con le persone...» solo alcuni minuti dopo mi resi conto del doppio senso. "Sbattono". Come potevo non pensare male cinque minuti fa? 
Mi buttai sul letto, cercando il computer. Lo accesi e entrai su Facebook, scorrendo velocemente il cursore sulla barra delle persone online in quel momento, sperando ci fosse Liam.
Con grande gioia notai che era ancora collegato, quindi cliccai sul suo nome e mi uscì fuori la chat. 
 
Liam Payne 
Io: Liam :D E' ancora valido l'invito per questa sera? Ti prego dimmi di sì!
Visualizzato alle 20.07 
Liam sta scrivendo...
Liam: Certo! Ti passo a prendere davanti casa tua?
Io: No, facciamo...al parco! Quello vicino alla scuola, grazie. Ci sentiamo alle 21.30! Adesso stacco xoxo :)
Liam: A dopo bella ;) 
 
Chiusi il computer, elettrizzata. Ora dovevo semplicemente sbarazzarmi di Zayn, e sapevo già come fare...

_________
Heyy *w*

Ce l'ho fatta ad aggiornare, visto? 
Secondo voi cosa farà Amber per sbarazzarsi di Zayn? e.e 
Spero vi piaccia, ci ho messo un po' per abituarmi a scrivere capitoli lunghi x° di solito amo leggere cose del genere, ma a scriverle... mi sono trovata in un mondo completamente diverso o.ò 
Tuttavia, questo mondo mi piace! 
Al prossimo capitolo C; 
xxFede
   
 
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