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Autore: gemellina    13/12/2007    10 recensioni
Il professor Paroceti era un uomo dall’aria piuttosto burbera e non faceva presagire nulla di positivo, tranne l’idea del suicidio visto come l’unica via d’uscita. Draco prese posto vicino al collega e ciò che vide non gli piacque per niente: il testo di Romeo e Giulietta troneggiava sul banchetto, ma fu quello che udì poco dopo che lo portò ad un’istantanea voglia di scagliarsi un’Avada Kedavra. “Giulietta era una puttana!” La storia sembrava ripetersi.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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A quale indirizzo si trova Hermione?

 

Erano trascorsi i due giorni, e Draco Malfoy aveva esultato di gioia quando aveva sentito mettere la parola fine a quel congresso maledettamente stancante e noioso.

Non aveva ricevuto notizie da Hermione, e nonostante il sonno che sembrava divorarlo, voleva assolutamente sapere cosa diavolo era successo visto che lei non aveva mai tardato con le risposte e non rispondeva nemmeno alle chiamate via camino, quindi aveva ben deciso di deviare il suo percorso di smaterializzazione e fare una capatina a Londra, precisamente a quell’indirizzo che lo faceva sentire felice e stranamente se stesso.

 

                                                       

“Draco?”

 “Posso farti una domanda?”

“Certo”

 “Qual è l’indirizzo dell'’amore?”

“Londra Magica, 7 ArsMagica Terrace”.

 “Ti amo, Draco”

 

 

                                                        ***

 

L’appartamento era completamente al buio e sembrava che le finestre non venissero aperte da giorni per cercare di far cambiare l’aria, ormai viziata.

Diretto in cucina notò che la piantina a cui Hermione era particolarmente devota, aveva visto giorni migliori e che nella loro stanza sembrava avessero fatto una visitina i predoni del deserto.

C’era qualcosa che non quadrava, anche perché il gufo che le aveva spedito giorni fa era ancora appollaiato sul davanzale e sembrava non essersi mosso minimamente da lì.

Una sola domanda frullava nella mente di Draco: dove era finita Hermione?

 

                                                        ***

 

Aveva cercato di fare mente locale e l’unica cosa che gli rimaneva da fare era mettere piede a casa di Potter, dopotutto era sempre la sua migliore amica anche se trascorreva il tempo ad aiutare i più deboli e pastrugnarsi con la più piccola di casa Weasley.

Era stata una decisione ponderata, ma per trovare Hermione avrebbe fatto qualsiasi cosa.

Harry Potter non stava di certo cercando una soluzione per ridurre la criminalità mondiale, anche perché l’espressione da beota, i capelli arruffati, gli occhiali storti, un paio di boxer e delle infradito piuttosto colorate ai piedi non gli davano quella vaga espressione che avrebbe potuto sfoggiare un uomo intento a cercare una soluzione per ridurre la criminalità mondiale.

“Malfoy”, lo ringhiò quasi, e benché Draco sapesse che Potter lo detestava si aspettava un tono di voce molto più docile.

“Potter, sapresti dirmi dov’è Hermione?”, si disse che era molto meglio andare dritto al sodo, invece di perdersi nelle solite battutine stupide da adolescenti con seri problemi di grandezza.

Harry rise sarcastico, “Mi chiedi… dov’è Hermione?”

“Già, sai darmi la risposta?”

Harry si accarezzò pensoso il pizzetto, “Vediamo… uhm, magari sta facendo sesso sotto la doccia con il suo segretario italiano… oh forse… uhm, forse stanno cucinando nudi una bella pizza… oppure…”

“Potter, non ho tempo per i tuoi deliri… dov’è Hermione?”

“Fottiti, Malfoy”

E lo sbattere della porta non suggerì a Draco di provare a parlare nuovamente a quel troglodita.

Magari Ron Weasley sarebbe stato più esaustivo.

 

                                                        ***

 

Il grande campo da Quidditch ospitava la squadra dei Cannoni di Chudley, di cui Ron era il portiere, per gli allenamenti.

Il tempismo di Draco aveva fatto in modo di trovare il portiere intento a bere dell’acqua per rinfrescarsi.

“Ehilà Weasley”, doveva essere il più amichevole possibile, non sapeva se aveva la luna storta come il suo caro amichetto occhialuto.

“Malfoy”, pronunciò con sdegno.

“Hai per caso visto Hermione?”

Ron lo guardò dall’alto in basso e nel suo sguardo poteva benissimo leggersi la voglia che aveva di scagliargli una maledizione.

“No, e se lo sapessi non te lo direi!”, gli disse con odio voltandosi dall’altra parte del campo per evitare di incrociare quella faccia da schiaffi.

“Senti Lenticchia.. tu non piaci a me ed io non piaccio a te, ma Hermione è la mia fidanzata e pensavo avessimo chiarito questo punto…”

Ron si voltò verso Draco con sguardo sarcastico, “Io so che Hermione è la tua fidanzata, ma tu?”

Draco non capì, avrebbe voluto ribattere qualcosa, ma ormai gli allenamenti erano ripresi e aveva come la sensazione che se avesse aggiunto altro si sarebbe ritrovato ad essere colpito al posto delle pluffe.

 

                                                        ***

 

Se avesse subito pensato a David si sarebbe sicuramente risparmiato due spiacevoli incontri.

Non che David fosse il migliore amico di Hermione e fosse a conoscenza di ogni spostamento della ragazza, ma Draco era fiducioso.

“Tu… tu mi stai chiedendo dov’è Hermione?”, gli chiese incredulo alzandosi dalla sua poltrona sulla quale era comodamente seduto.

La reazione dell'’amico venne collegata istintivamente alle precedenti reazioni di Potty e Lenticchia, e un piccolo e insignificante particolare si fece spazio nella mente del giovane Malfoy.

Poteva cercare di comprendere le stupide e immotivate reazioni di quei due cerebro lesi, ma quella di David, uno dei suoi migliori amici, non aveva nessuna spiegazione.

“La domanda non mi sembra complicata!”, si limitò a dire guardandolo come se fosse un frigorifero parlante che si accingeva a ballare il Lago dei Cigni.

“Draco…”

“Ciao Draco, ma non eri a Firenze?”, il ragazzo interpellato si voltò verso Cassidy, appena tornata da un estenuante pomeriggio all’insegna dello shopping sfrenato.

“Sì, ma sono tornato per…”

“Meraviglioso! David, mi aiuteresti con tutti questi pacchi?”

E quella domanda non poteva essere proferita in un momento più perfetto di quello.

Si era salvato per un pelo, e sorridendo al suo amico, spariva con una quantità indegna di pacchi e borse nella camera da letto, costringendolo così ad andare a cercare Hermione da qualche altra parte.

Era più doloroso di quanto pensasse

 

                                                        ***

 

Una logica irrazionale si era impadronita spudoratamente della sua mente.

Stava arrivando a dare per scontato che Hermione fosse scappata in Tibet per diventare un monaco e bere latte di Yak.

Aveva anche creduto che in realtà amare Hermione era solo una sua mera illusione, ma forse, era più confortante pensare a lei come un probabile monaco tibetano.

“E perciò…non sai dove possa essere?”

Adrian stava sudando freddo.

Sapeva dov’era Hermione, ma era combattuto.

Draco era uno dei suoi migliori amici, ma non riusciva a vedere quella probabile scappatella con la procace segretaria italiana come un qualcosa di normale che potesse rientrare nella categoria: pulsione sessuale.

Era addirittura impensabile.

Lui era uno di quelli a cui non fregava un bel niente delle donne, e una sana scopata con una procace segretaria italiana nonostante una relazione importante non lo aveva mai disgustato, ma si trovò ad ammettere che Draco lo disgustava, perché grazie a ciò che Hermione era riuscita a fare sul suo cinico migliore amico… beh… allora aveva iniziato a credere che esisteva davvero l’indirizzo dell’amore, e che lui doveva solo cercare meglio.

“Sarò sincero… lo so, ma non te lo dirò!”

Il viso di Draco era contratto in una smorfia di rabbia.

Era arrabbiato con i suoi amici, con Hermione, con Potty e Lenticchia, con il suo nuovo lavoro, con la distanza…e anche con se stesso.

Soprattutto con se stesso. Perché se Hermione non voleva vederlo allora aveva combinato qualcosa di veramente grave.

“Ci vediamo, Adrian”, e così dicendo sbattè violentemente la porta.

Adrian avvertì il peso di un macigno sullo stomaco

 

                                                        ***

 

Avrebbe voluto chiedere a Theodore, ma aveva paura di avere la stessa risposta che gli avevano già dato.

Era stanco. Davvero.

Improvvisamente la porta dell’appartamento si aprì.

“Draco”

Alzò lo sguardo e vide Theodore affannato e gocciolante, con un solo asciugamano a ricoprirgli le vergogne.

“Theo”

Di sicuro Adrian non approvava ciò che stava per fare theodore, ma il ragazzo castano se ne infischiò bellamente.

Nonostante tutto, non riusciva davvero a credere che avesse potuto cedere alle grazie di una insulsa donna dopo che aveva l’amore di una donna come Hermione Granger.

“E’ da Blaise!”

Draco gli sorrise e a Theo bastò quello, nonostante Adrian aveva minacciato di trasfigurare tutto il suo fumo in Sali da Bagno.

Chiuse la porta e guardò il ragazzo con la bacchetta alla mano.

“Non m’importa di quello che farai…”

Adrian sorrise.

“Hai fatto la cosa migliore”, si limitò a dire prima di andarsi ad accendere una sigaretta nella solitudine del terrazzo.

 

                                                        ***

 

“So che Hermione è qui!”

Blaise lo guardò con fare interrogativo.

“So che è qui!”

“Draco…lei… non…”

Draco rimase interdetto dalla voce tremula usata dal ragazzo moro.

Si comportavano tutti in maniera troppo strana con lui.

“Devo parlarle!”

“Lei non vuole!”

Improvvisamente una piccola mano si posò sulla spalla di Blaise.

“Grazie Blaise, anch’io ho qualcosa da dirgli.”

 

 

 

 

 

Per le vostre pene d’amor perduto potete sempre rivolgervi al gruppo di amiche più strano che possa esistere^^

 

Sono davvero contenta che il capitolo scorso vi sia piaciuto tanto tanto, soprattutto il magico quartetto, ma adesso ditemi, cosa ne pensate di questo?

 

Spero anche che la velocità con la quale ho postata sia stata di vostro gradimento.

 

Un grazie mega a: potterina_88_, SiLvIeTT4, marygenoana, AuraD, buffy88, juju210, koala3, lenu88.

 

E adesso vado a cucinare^^ Avvelenerò qualcuno?

 

Kisses

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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