Nota Autore: Mi scuso per la lunga attesa xD ma avevo un blocco che non so spiegare, non mi andava o avevo paura di scrivere °-° spero vi piaccia :) Buona lettura
Capitolo 8
Lucy:
“Dov'è Ian??” Chiese sconvolta.
Alberto:
“Signorina Lucy.. non sarebbe meglio se adesso si rilassasse,
salutando con calma la sua famiglia? Sono sicuro che le spiegheranno
tutto più tardi...” Disse a bassa voce avvicinandosi lievemente
all'orecchio di Lucy per non farsi sentire dagli altri.
Lucy abbassò lo
sguardo e annuì e si avvicinò alla madre cercando un suo abbraccio.
Padre:
“Lucy, tua madre non ha tante forze.. quindi non stringerla troppo
forte, ok?” Disse con un tono di voce tra il severo ed il dolce.
Lucy la abbracciò
per qualche minuto, ma aveva bisogno di schiarirsi le idee ed era
ancora troppo presto per le domande, così decise di fare altro nel
frattempo.
Lucy: “Vado
a posare la mia roba in camera... credo di metterci un po', gli
oggetti sono tanti.” E andò al piano di sopra.
Si sentiva triste
nonostante fosse tornata finalmente a casa, ma dopo pochi minuti che
era in camera sentì bussare alla porta, e quel bussare interruppe il
suo silenzio.
Lucy:
“S-si??” Disse singhiozzando per via delle lacrime che le erano
uscite, quasi da sole, era molto confusa.
Alberto:
“Mi hanno chiesto di venirle a parlare e nel mentre di aiutarla a
mettere via la sua roba. Mi hanno anche detto che di solito le
metteva via la vostra roba un vostro servo...” Disse cercando di
non essere troppo invasivo con le parole.
Lucy: “Va
bene... entri pure.” Disse mentre si asciugava le lacrime in
fretta.
Alberto:
“Signorina, mi hanno spiegato che lei stava sempre con questo servo
di nome Bill, ma che lei lo chiamava sempre Ian... le posso chiedere
il perché?” Disse mentre chiudeva la porta. Alberto aveva già
intuito che se lei si fosse sfogata, avrebbe voluto non far sentire a
tutti quello che avrebbe detto.
Lucy:
“Beh... non so il perché. Mio Padre dà i nomi ai suoi servi e a
me piacciono di più i loro nomi originali.”
Alberto:
“Ah! Capisco, li rispetta insomma.”
Lucy: “Si,
una cosa del genere.”
Dopo aver finito
di sistemare si era già fatta l'ora di cena ed Alberto per tutto il
tempo che sistemavano, aveva notato che era molto persa tra i suoi
pensieri, Alberto si chiedeva cosa la prendeva tanto da quel pensare
continuo, se era per Ian... beh.. era solo un servo, non capiva il
perché pensare così tanto ad un servo.
Arrivarono alla
sala da pranzo e ancora Lucy non vedeva Ian da nessuna parte, sperava
che sarebbe arrivato prima o poi... allora decise di provare
nuovamente a chiederlo, le scocciava non sapere.
Lucy:
“Madre... Padre... Dov'è Ian?” Era molto preoccupata per quello
che gli poteva essere successo.
Padre: “Ok,
ti spieghiamo. La nostra serva più anziana, Mary, doveva andare a
cercare una pianta nel bosco, siccome ha un'ampia conoscenza delle
piante, ma Ian... lo sappiamo tutti che non l'avrebbe mai fatta
andare da sola.. per la sua età... Beh, si era
proposto per andare insieme a lei.. ma sfortunatamente servivano
molti servi per i preparativi del tuo arrivo, quindi poteva andare
solo uno di loro due ed Ian ha deciso di andarci.”
Lucy: “E
perché ci mette tanto a tornare??” Disse quasi in lacrime.
Richard:
“Beh, abbiamo trovato solo questo...” Disse dandogli il
cappellino parasole di Ian, con una faccia molto triste “Non torna
da una settimana ormai...” Lucy corse su in camera sua portandosi
dietro il cappellino di Ian, piangendo in silenzio rannicchiata nel
letto.
Dopo un po' di
tempo che era sul letto, gli venne in mente la strega di cui gli
avevano parlato Nicholas e Mary, Lucy ricordava che la strega aveva
conoscenze superiori e di chiaroveggenza, tali che poteva comunicare
con morti e sapere se una persona era viva, bastava darle un
oggetto legato a quella persona. Lucy ricordava anche che non
doveva dire a nessuno della sua esistenza, altrimenti se la chiesa
avrebbe saputo della sua esistenza l'avrebbero uccisa. Questo le
faticava la ricerca, poichè doveva fare tutto da sola.
Piano piano si
addormentò pensando a come fare per trovare questa strega.
La mattina
seguente Lucy si svegliò di colpo per il bussare alla porta.
Lucy: “
Si?” Disse, mentre si alzava dal letto.
Mary:
“Signorina, la colazione è pronta! Venga al piano di sotto!”
Lucy si preparò e
andò a fare colazione e pensò di avvisarli che sarebbe andata in
città per poi andare a cercare la strega.
Lucy:
“Madre, dopo la colazione voglio fare un giro in città, è da
tanto che non ci vado!”
Madre: “Oh
Lucy.. mi dispiace tanto per ieri sera..”
Lucy: “
Non si preoccupi Madre.” Disse sorridendo pienamente e nel mentre
suo Padre accarezzò lievemente la spalla della Madre, stava molto
male e spesso parlava di discorsi che non centravano nulla o erano di
tempo passato.
Madre: “Ok
figlia mia, magari guarda un po' il vestito che vuoi metterti al
matrimonio.”
Lucy cambiò
espressione, diventando di colpo seria.
Lucy: “Si..
ci darò un'occhiata.” Non ne era ancora sicura di volersi sposare,
ma non poteva dire no, era obbligata.
Madre: “Tra
pochi giorni ti dovrai sposare.” Disse con un sorriso fiero.
Subito dopo aver
finito la colazione Lucy si affrettò verso l'uscita, quando si trovò
davanti a lei Thomas.
Thomas:
“Signorina, non è opportuno che lei vada in giro da sola. Lasci
che le chiami qualcuno.”
Lucy: “No,
no, Thomas non ho problemi, voglio stare un po' sola.”
Thomas: “Ma
no Signorina, non è sicuro.”
Lucy:
“Thomas... credo di sapermela cavare.. e poi mi hanno dato il
permesso.” Disse facendo un mezzo sorriso per dargli un po' di
fiducia.
Thomas:
“Ma... Ok... vada pure.” Disse mentre le aprì la porta.
Lucy si avviò in
città per cercare informazioni maggiori su dove si trovasse la
strega, la città era gigantesca e piena di malfamati e ladri,
rischiava davvero tanto ad andare laggiù da sola, ma sicuramente
qualcuno sapeva qualcosa.
Camminò per un
bel po' tra la folla, quando all'improvviso vide un ragazzo, lo
vedeva da dietro quindi non ne era certa ma aveva lo stesso taglio di
capelli e colore di Ian, stessa corporatura... sembrava lui, affrettò
il passo cercando di raggiungerlo e mano mano che si avvicinava era
sempre più sicura che fosse lui. Quindi se ne era andato di sua
volontà? Voleva farsi credere morto per non stare con loro? Ma
perché?? Lucy affrettò ancora un po' il passo per chiamarlo.