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Autore: Lube    28/05/2013    2 recensioni
Nel 1300 d.C. una nobile ragazza decide di sfuggire al suo destino, finendo così in un mondo completamente diverso ritrovando così una persona a lei cara.
E' la prima volta che scrivo una storia originale e spero vi piaccia, fatemi sapere :)
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sogno o Realtà cap.8

Nota Autore: Mi scuso per la lunga attesa xD ma avevo un blocco che non so spiegare, non mi andava o avevo paura di scrivere °-° spero vi piaccia :) Buona lettura


Capitolo 8


Lucy: “Dov'è Ian??” Chiese sconvolta.
Alberto: “Signorina Lucy.. non sarebbe meglio se adesso si rilassasse, salutando con calma la sua famiglia? Sono sicuro che le spiegheranno tutto più tardi...” Disse a bassa voce avvicinandosi lievemente all'orecchio di Lucy per non farsi sentire dagli altri.
Lucy abbassò lo sguardo e annuì e si avvicinò alla madre cercando un suo abbraccio.
Padre: “Lucy, tua madre non ha tante forze.. quindi non stringerla troppo forte, ok?” Disse con un tono di voce tra il severo ed il dolce.
Lucy la abbracciò per qualche minuto, ma aveva bisogno di schiarirsi le idee ed era ancora troppo presto per le domande, così decise di fare altro nel frattempo.
Lucy: “Vado a posare la mia roba in camera... credo di metterci un po', gli oggetti sono tanti.” E andò al piano di sopra.
Si sentiva triste nonostante fosse tornata finalmente a casa, ma dopo pochi minuti che era in camera sentì bussare alla porta, e quel bussare interruppe il suo silenzio.
Lucy: “S-si??” Disse singhiozzando per via delle lacrime che le erano uscite, quasi da sole, era molto confusa.
Alberto: “Mi hanno chiesto di venirle a parlare e nel mentre di aiutarla a mettere via la sua roba. Mi hanno anche detto che di solito le metteva via la vostra roba un vostro servo...” Disse cercando di non essere troppo invasivo con le parole.
Lucy: “Va bene... entri pure.” Disse mentre si asciugava le lacrime in fretta.
Alberto: “Signorina, mi hanno spiegato che lei stava sempre con questo servo di nome Bill, ma che lei lo chiamava sempre Ian... le posso chiedere il perché?” Disse mentre chiudeva la porta. Alberto aveva già intuito che se lei si fosse sfogata, avrebbe voluto non far sentire a tutti quello che avrebbe detto.
Lucy: “Beh... non so il perché. Mio Padre dà i nomi ai suoi servi e a me piacciono di più i loro nomi originali.”
Alberto: “Ah! Capisco, li rispetta insomma.”
Lucy: “Si, una cosa del genere.”
Dopo aver finito di sistemare si era già fatta l'ora di cena ed Alberto per tutto il tempo che sistemavano, aveva notato che era molto persa tra i suoi pensieri, Alberto si chiedeva cosa la prendeva tanto da quel pensare continuo, se era per Ian... beh.. era solo un servo, non capiva il perché pensare così tanto ad un servo.
Arrivarono alla sala da pranzo e ancora Lucy non vedeva Ian da nessuna parte, sperava che sarebbe arrivato prima o poi... allora decise di provare nuovamente a chiederlo, le scocciava non sapere.
Lucy: “Madre... Padre... Dov'è Ian?” Era molto preoccupata per quello che gli poteva essere successo.
Padre: “Ok, ti spieghiamo. La nostra serva più anziana, Mary, doveva andare a cercare una pianta nel bosco, siccome ha un'ampia conoscenza delle piante, ma Ian... lo sappiamo tutti che non l'avrebbe mai fatta andare da sola.. per la sua età... Beh, si era proposto per andare insieme a lei.. ma sfortunatamente servivano molti servi per i preparativi del tuo arrivo, quindi poteva andare solo uno di loro due ed Ian ha deciso di andarci.”
Lucy: “E perché ci mette tanto a tornare??” Disse quasi in lacrime.
Richard: “Beh, abbiamo trovato solo questo...” Disse dandogli il cappellino parasole di Ian, con una faccia molto triste “Non torna da una settimana ormai...” Lucy corse su in camera sua portandosi dietro il cappellino di Ian, piangendo in silenzio rannicchiata nel letto.
Dopo un po' di tempo che era sul letto, gli venne in mente la strega di cui gli avevano parlato Nicholas e Mary, Lucy ricordava che la strega aveva conoscenze superiori e di chiaroveggenza, tali che poteva comunicare con morti e sapere se una persona era viva, bastava darle un oggetto legato a quella persona. Lucy ricordava anche che non doveva dire a nessuno della sua esistenza, altrimenti se la chiesa avrebbe saputo della sua esistenza l'avrebbero uccisa. Questo le faticava la ricerca, poichè doveva fare tutto da sola.
Piano piano si addormentò pensando a come fare per trovare questa strega.
La mattina seguente Lucy si svegliò di colpo per il bussare alla porta.
Lucy: “ Si?” Disse, mentre si alzava dal letto.
Mary: “Signorina, la colazione è pronta! Venga al piano di sotto!”
Lucy si preparò e andò a fare colazione e pensò di avvisarli che sarebbe andata in città per poi andare a cercare la strega.
Lucy: “Madre, dopo la colazione voglio fare un giro in città, è da tanto che non ci vado!”
Madre: “Oh Lucy.. mi dispiace tanto per ieri sera..”
Lucy: “ Non si preoccupi Madre.” Disse sorridendo pienamente e nel mentre suo Padre accarezzò lievemente la spalla della Madre, stava molto male e spesso parlava di discorsi che non centravano nulla o erano di tempo passato.
Madre: “Ok figlia mia, magari guarda un po' il vestito che vuoi metterti al matrimonio.”
Lucy cambiò espressione, diventando di colpo seria.
Lucy: “Si.. ci darò un'occhiata.” Non ne era ancora sicura di volersi sposare, ma non poteva dire no, era obbligata.
Madre: “Tra pochi giorni ti dovrai sposare.” Disse con un sorriso fiero.
Subito dopo aver finito la colazione Lucy si affrettò verso l'uscita, quando si trovò davanti a lei Thomas.
Thomas: “Signorina, non è opportuno che lei vada in giro da sola. Lasci che le chiami qualcuno.”
Lucy: “No, no, Thomas non ho problemi, voglio stare un po' sola.”
Thomas: “Ma no Signorina, non è sicuro.”
Lucy: “Thomas... credo di sapermela cavare.. e poi mi hanno dato il permesso.” Disse facendo un mezzo sorriso per dargli un po' di fiducia.
Thomas: “Ma... Ok... vada pure.” Disse mentre le aprì la porta.
Lucy si avviò in città per cercare informazioni maggiori su dove si trovasse la strega, la città era gigantesca e piena di malfamati e ladri, rischiava davvero tanto ad andare laggiù da sola, ma sicuramente qualcuno sapeva qualcosa.
Camminò per un bel po' tra la folla, quando all'improvviso vide un ragazzo, lo vedeva da dietro quindi non ne era certa ma aveva lo stesso taglio di capelli e colore di Ian, stessa corporatura... sembrava lui, affrettò il passo cercando di raggiungerlo e mano mano che si avvicinava era sempre più sicura che fosse lui. Quindi se ne era andato di sua volontà? Voleva farsi credere morto per non stare con loro? Ma perché?? Lucy affrettò ancora un po' il passo per chiamarlo.

  
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