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Autore: Lawliet    14/12/2007    5 recensioni
La solitudine sa di ferro.
Perchè ti sanguina il cuore.
E nessuno lo sa meglio di Gaara.
Genere: Triste, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lucifer's Angel

[Behind those eyes lies the truth
and grief.
Behind those beautiful smiles
I’ve seen tragedy.
The flawless skin hides the
secrets within.
Silent forces that secretly ignite
your sins.
]*


Guardava sempre negli occhi le persone che uccideva.
Ne vedeva la paura, e gli piaceva.
Gli urli, gli occhi sgranati dal terrore, i pianti supplichevoli. Che chiedevano pietà.

E allora rideva. Rideva di una risata degna del suo nome.


“Ma lo sapete chi sono io?”


Era una macchina assassina.
Non sapeva far altro che questo, perché nessuno aveva mai chiesto altro, da lui.

“Sei la nostra arma segreta.”
“Uccidi, ragazzo, uccidi!”


Ma non era un demone. Non era un dio. Non era un essere umano. Sapeva soltanto quello che non era.


“Voi lo sapete, chi sono io?!”


La rabbia prendeva il sopravvento proprio nei momenti in cui si sentiva più perso e vulnerabile.
Non sapeva perché esistesse.


“Se lo sapete, vi prego, ditemelo...”


E allora uccideva. Per il demone. Perché non sapeva chi ascoltare.
Era completamente solo.
Tutti gli sguardi che incontrava si voltavano subito.
Tutte le sue richieste disperate svanivano nel vento spietato del deserto.


“... non voglio stare solo!”



Come gli animali, sentiva la paura della gente attorno a lui. La paura innervosisce gli animali.
E scatena odio.



[Fly away.
Fly away
From the torch of blame.
They hunt you - the Lucifer’s Angel.
]*

Ricordava tutti i ninja che avevano tentato di togliergli la vita. Uno per uno.
Ricordava le loro facce stupide, nella loro angoscia.
Ricordava le loro parole. Più lo supplicavano di lasciarli andare, più il suo sorriso si allargava.
Ricordava la meravigliosa sensazione di trovarsi solo in mezzo a un cerchio scarlatto di cadaveri.


[Never lived
You never died.
Your life has been denied.
They call you the Lucifer's Angel.
]*


Lui era sopravvissuto. Erano gli altri ad essere morti.
Lui esisteva.


“... Solo, in mezzo ai morti.”



[Beyond these clouds you can
hide all your tears.
Beyond this world you’ll be safe
from their wicked fears and
in their hearts they fear
your demands.
You know their minds
won’t accept you, they’ll never
understand.
]*

Alcune volte guardava la luna.
Era la sola cosa al mondo che non scappasse via al solo vederlo.
Gli sembrava che ascoltasse i suoi tormenti di bambino, con il pacato ed etereo silenzio di una madre. E che lo capisse.
Sola di notte e dimenticata di giorno.

Alcune volte guardava la luna.
Era la sola cosa al mondo che non scappasse via alla sola vista del sangue di cui era ricoperto.
Gli sembrava che placasse la voce insistente del demone, con il pacato ed etereo silenzio di una madre. E che lo capisse.
Anche lei, di giorno, fuggiva. E solo di notte poteva mostrarsi in tutta la sua essenza.


“Perchè non mi dite chi sono? Avete paura?!”



[On your own
I know you can make it.
Truth or bone
I know you can shake it.
Survive alone,
I know you can take it.
]*

Aveva imparato a non avere bisogno di nessuno, dal momento che a nessuno importava di lui.

Avrebbe continuato per la sua strada.
Una strada di sangue e solitudine, dove la sua unica compagna sarebbe stata la luna.

Avrebbe camminato da solo.

E si sarebbe chiesto perché, nel mondo, esistevano padri che abbracciavano i figli.








* :Lucifer's Angel - The Rasmus



L'ho scritta perchè non sapevo cosa fare. Stamattina, con il computer sulle ginocchia, nel mio letto. Essendo malata, non so cos'è venuto fuori. Non l'ho neanche riletta per paura di scoprirlo.
  
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