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Autore: umi97princesss    28/05/2013    2 recensioni
Il mio nome è Megan Chaily,ho sedici anni e sono una vampira. Non una dei soliti vampiri: sono la prima mezzosangue della storia. La cosa peggiore è che ho un enorme potere che mi costringe a rimanere nell'ombra ...
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi risveglio con un gran mal di stomaco cerco di alzarmi ma non riesco a muovermi “ciao, ti sei svegliata finalmente” mi dice Harry entrando nella stanza “lasciami andare” gli sibilo “mi spiace ma non posso, hai fame?” mi dice e senza aspettare la risposta esce dalla stanza e poi ritorna con un vassoio “non ho fame, perché non riesco a muovermi?” “ti ho fatto un incantesimo” che cosa “tu sei una strega?” “preferirei essere chiamato stregone” “non mi interessa quello che sei liberami subito” “mi spiace te lo detto non posso sbagliare di nuovo ne vale la mia libertà” si avvicina a me “sei proprio bella” mi dice “sai se sorride sei più carina ” si siede sopra il letto e con la mano sposta alcune ciocche dal viso sudato, poi mi baciala fronte e sempre più giù fino alle labbra io gliele mordo “mi hai morso, sai in questi 3 giorni starai sola con me dovresti stare attenta a quello che fai ” e se ne va sbattendo la porta, devo escogitare un piano per scappare ma come? (Simon dove sei) . È passato un giorno da quando sono qui “ciao amore” mi dice Harry entrando nella stanza “hai dormito bene?” “no, ma vorrei fare una doccia posso?” gli dico con finto sorriso “perché no tanto non riusciresti a scappare comunque, tutte le porte e finestre sono chiuse e le chiavi sono qui” me le mostra con il suo solito ghigno, vado a fare la doccia ( forse ho trovato un’idea), dopo aver finito entro nella stanza con addosso solo su la salvietta (ho le mutandine non pensate male) come intuivo Harry mi guarda a bocca aperta “sai credo proprio che tu inizi a piacermi” gli dico mentre mi avvicino “non avevo notato quanto fossi carino?” mi avvino a lui e lo bacio (scusami Simon ma devo farlo) risponde al bacio con molta foga, mi spinge sul letto dove inizia a baciarmi il collo e sempre più giù fino al seno (c’è la posso fare) finalmente trovo le chiavi gli do un calcio sulle parti intime (o gioielli d famiglia come preferite) appena si accascia dolorante corro alla svelta verso la porta per mia fortuna questo posto non è un castello ma un appartamento piccolo, riesco ad arrivare alla porta ma appeno riesco ad aprirla mi ritrovo Michail davanti “ciao dolcezza dove credi di andare?” mi chiede con un sorriso minaccioso tra le labbra (lui non doveva arrivare domani), mi prende per il braccio e mi porta in camera “sei un’idiota ti ho chiesto solo una cosa e non sei riuscito a svolgerlo per la seconda volta, sai ora che ci penso non mi servi più” dice “no tri prego n…” prima che finisse di parlare una palla di fuoco lo colpisce in pino, “allora nipotina veniamo a noi” mi dice girandosi verso di me “vediamo un po’ mi sono fatto rubare il trono da una mocciosa e questo non mi piace affatto, quindi cerchiamo un accordo sei giovane vorrai vivere come una teen-ager no? Innamorarti, pensare ai vestiti e fare quelle altre cose fa una ragazza normare quindi abdica a nome mio ” mi dice andando avanti e indietro per la stanza “no mai” urlo “che cosa hai detto?” “hai sentito bene non lascerò mai il mio popolo a te” “ bene bene qui abbiamo una ragazzina che non vuole collaborare” dice avvicinandosi “allora facciamo a modo mio cioè nella cattiva maniera ” dice prendendomi per il collo cerco invano di colpirlo con i piedi ma non ci riesco “lo sai che sono più forte di te” mi dice, “tu credi?” dico colpendolo con una palla di fuoco (adesso basta fare la brava ragazza) cerco di colpirlo di nuovo con ma questa volta riesce a schivarla allora cerco di utilizzare la terra facendo tremare tutto il posto e quando finalmente cade lo colpisco con una palla di fuoco e questa volta lo becco in pieno “lo ammetto sei brava” dice cercando di rialzarsi “ma ricordati che io sono un’originale e non puoi uccidermi” “questo lo dici tu” gli dico, e prima che elaborasse quello che ho detto con tutta la forzo che ho gli stacco la testa come mi aveva insegnato Simon (c’è lo fatta non ci credo) ma come aveva detto aveva detto dovevo bruciare il corpo e la testa se no poteva ricomporsi detto fatto, non ci posso credo di aver fatto una cosa del genere, adesso devo capire dove sono e trovare un telefono. Appena esco dalla casa riconosco di non essere più a Cipro qui fa troppo freddo lo so che siamo in inverno ma a Cipro c’è sempre il sole, cerco di riscaldarmi chiamando il fuoco che inizia subito che come sempre mi protegge, adesso torniamo a casa, “scusi sa dirmi dove siamo?” chiedo a un passante “siamo a Milano dolcezza” (che cosa perché mi trovo Milano), “e sa dirmi dove posso trovare un posto dove chiamare?” “certo se vai dritta troverai un bar” ringrazio il passante e vado alla ricerca del bar, dopo un po’ di camminata finalmente lo trovo appena entro tutti iniziano a guardarmi mi controllo e noto cheho ancora su la salvietta (cazzo mi ero dimenticata che vergogna) vado subito al bancone “scusi ha un telefono?” “certo, se vuoi ho anche un cambio” mi dice squadrandomi da capo a piedi “la ringrazio molto” dopo essermi messa la divisa da cameriera che mi ha offerto (non è bellissima ma di sicuro è meglio di quello che avevo prima) vado a telefonare, Simon risponde dopo due squilli “dove sei??” mi chiede subito “sono a Milano e sto bene” “ok dimmi dove sei esattamente che vengo a prenderti” “non lo so di preciso so solo che sono in un bar” lo sento sospirare “ok facciamo così li a Milano c’è qualcuno che conosco si chiama Lorenzo D’Onofrio digli chi ti mando io di sicuro ti aiuterà, io adesso prendo un aereo e arrivo, ti prego stai attenta” “ok” , ci salutiamo e come ha detto lui cerco Lorenzo “scusi conosce un certo Lorenzo D’Onofrio” chiedo al barista “certo è un cliente abituale eccolo seduto li al solito posto” mi dice indicandomi un tavolo, lo raggiungo “scusi?” gli dico quando si gira il suo sorriso mi travolge “buona sera dolcezza ti vuoi accomodare” mi siedo “ecco, mi manda Simon” “ho davvero?” dice sorridendomi “e cosa vuole che faccia per te?” “a detto che tu potevi ospitarmi qualche giorno finché non arriva” “e tu che mi dai in cambio?” mi dice con un sorriso malizioso “ sta Tranquilla sto scherzando farei di tutto per aiutare il mio amico Simon” (non so se fidarmi ma se Simon si fida allora va bene) “ok” gli dico alla fine, dopo aver bevuto una tazza di thè offerta dalla casa usciamo dal bar e ci incamminiamo per le vie innevate “allora tu non sei ne un vampiro ne un umano cosa sei ” gli chiedo incuriosita “sono un licantropo” (wow non ne ho mai incontrato uno) “e come vi conoscete tu e Simon” gli chiedo ancora “vedo che fai tante domande, comunque siamo amici di infanzia” mi dice “ecco siamo arrivati”, mi fa entrare in casa “quella è la camera se vuoi farti una doccia e cambiarti devi andare di la” mi dice, finalmente posso farmi una benedetta doccia e mettermi qualcosa di comodo e soprattutto dormire. Dopo una bella doccia vado in camera “si è qui con me ti assicuro che la terrò al sicuro, comunque non mi hai mi avevi detto di avere una futura sposa così bella ” sento dire dalla stanza davanti starà parlando con Simon “guarda qua si parla del diavolo e spuntano le corna, entra Simon ti vuole parlare” entro e prendo il telefono che mi tende “hey come stai?” mi chiede “bene sono solo tanca” “sono sull’aereo tra qualche ora sarò li adesso riposati” “buonanotte” gli dico “anche a te amore”.
  
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