Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: MissPatty    28/05/2013    1 recensioni
Bella e Edward, erano uno dei duo di maggior successo della musica country. Dopo aver preso strade diverse, cosa li riporterà,dopo dieci anni di separazione,sullo stesso palco?
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Tanya | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Bpov
2002 – Nashville
 
 
Ero ancora nel vicolo deserto dietro il Bluebird Cafe. Come osava uno stupido tuttofare cosa ne poteva capire di musica e buone esibizioni. E’ vero, le canzoni che avevo cantato quella sera non erano le mie, ma chi ci aveva messo la voce e la faccia ero io. Il suono del clacson della macchina di Sam mi distrasse dal mio vortice di pensieri. Respirai profondamente e mi diressi verso la macchina. Posai la chitarra sul sedile per poi sprofondarle accanto.
« Signorina Bella è stata fantastica sul palco!»
« Grazie Sam. Sei riuscito a vedere tutto lo spettacolo?»
« Certo signorina, non me lo sarei mai perso. Ha catturato tutti con quella sua bella vocina!» Sospirai sorridendo. Mi sporsi in avanti e da dietro il sediolino di guida lo abbraccia, stringendoli le braccia al collo.
«Sammy, Sammy cosa farei senza di te!» Sam lavorava per mia madre sin prima della mia nascita. Nella mia vita era sempre stato presente, in ogni momento potevo sempre contare su di lui. Aveva colmato la mancanza di una figura paterna. La mancanza di mio padre, l’unica cosa che la fama e la ricchezza di mia madre non avevano mai potuto colmare. Dal canto suo, mia madre, non aveva mai realmente accettato  il suo ruolo di genitore. Per Renée Dwyre esisteva solo la sua carriera, avere una bambina da accudire non rientrava tra le sue priorità. La morte di mio padre dopo pochi mesi dalla mia nascita, riconfermò solo ciò che già rappresentavo per lei: un problema.  La sua perenne assenza dalla mia vita ne era una diretta  conseguenza. Il magnifico quadretto madre figlia che la stampa disegnava, era un enorme falsità. Vedevo mia madre solo quando la mia presenza era necessaria per pubblicità. Fin da piccolissima, le uniche persone che si occupavano di me erano Sam e sua moglie Sue. Le parole del tuttofare, risuonavano ancora nella mia testa. Sapevo benissimo quello che gli altri pensavano di me, mi consideravano tutti una piccola privilegiata che nella vita aveva tutto servito su un piatto d’argento, che il solo nome di mia madre apriva per me tutte le porte. In realtà da quella donna non avevo mai ricevuto nemmeno una carezza, l’unica testimonianza della sua mternità nella mia vita erano la mia casa e il conto in banca. Il suono del telefono mi fece saltare, presi il cellulare dalla borsa e vidi lo schermo illuminarsi con il nome di Angela.
« Dimmi che li hai stesi tutti al Bluebird?» sorrisi, ma rimasi in silenzio « Bella? Sei ancora arrabbiata con me? Sai che non potevo assolutamente mancare alla cena a casa di mio padre…cavolo di tutte le sere che potevi esibirti proprio…» iniziai a ridere, era tipico della mia migliore amica partire in quarta quando era in difficoltà.
« Angie, calmati… non sono più arrabbiata con te…»
« Giuro che la prossima volta ci sarò, mio padre potrà inviare a cena anche lo stesso presidente degli Stati Uniti! Non mancherò alla prossima esibizione…»
« Non penso ci sarà un’altra esibizione.»
« Cosa? Non è andata bene?»
« E’ andata come al solito, la fama di mia mamma mi ha preceduta anche lì! Lo staff mi odia, Carlisle vuole farmi esibire solo perché sono la figlia di Renée e non so nemmeno se il pubblico applaudiva realmente  me o le mie gambe, la gonna che mi hai fatto comprare era troppo corta!» finii con tono piagnucolante.
« Bella quante volte dobbiamo ripetere lo stesso discorso? Vivi la tua vita fregandotene di chi è tua madre, e se il suo nome riesce a spianarti la strada per arrivare a realizzare il tuo sogno è tutto di guadagnato, fregatene dei commenti stupidi di persone che non ne sanno niente della tua vita!»
« Un tuttofare mi ha anche aspettato fuori dopo lo show per dirmi che non valgo niente…»
« Bella smettila immediatamente di fare la piccola principessina piangente, che  ne può sapere un tuttofare di musica!» sbuffai, Angela mi conosceva fin troppo bene. Amiche fin dall’asilo, avevamo frequentato le scuole più prestigiose di Nashville, lei figlia di ricchi possidenti ed io la figlia della star nazionale, ci eravamo sempre tenute lontano da quell’alta società spocchiosa e vana che il nostro status voleva frequentassimo. Il nostro rapporto era quello di due sorelle.
« Sai cosa faremo domani Bella?»
« Angie lo sai che le tue idee mi fanno paura…»
« Domani sera, ci facciamo belle e ne andiamo a dire quattro a quello stupido tuttofare!»
« Ci sono per la prima parte della tua idea, ci vediamo domani!»
« Passo da te in prima serata…dici a Sue che è liberissima di preparare per cena il suo pollo fritto!»
Ridendo terminai la chiamata e sprofondai nel sedile di pelle.
 
 
Il solo ticchettio dell’orologio a pendolo riempiva il silenzio nella sala da pranzo. Continuavo a spostare le verdure da una parte all’altra del piatto con la forchetta.
« Quindi Miss Cognome Importante arriva qui, come se niente fosse e ha un posto in scaletta? Sa almeno tenere un chitarra in mano?»
Le parole che avevo sentito quel pomeriggio risuonavano ancora nella mia testa.
« E’ facile coinvolgere il pubblico con le canzoni degli altri!»
Gli occhi verdi pieni di disprezzo del tuttofare continuavano ad apparirmi davanti. Sapevo che ci sarebbero state delle reazioni del genere, eppure non riuscivo a  farmele scivolare di dosso.
« Signorina la cena non è di suo gradimento?» alzai la testa sorridendo
« Sue la cena è squisita, è solo che non ho molta fame…»
« Sam mi ha detto che è stata fantastica questa sera allo show!»
« Sam non è proprio quello che si chiama un giudice equo…è stato facile conquistare il pubblico con le canzoni degli altri, non è stata una mia bravura!»
« Oh signorina chi le ha messo queste idee in testa, ci vuole coraggio a salire su un palco…» mi alzai e  le andai incontro abbracciandola, era sempre rassicurante ritrovarmi tra le sue braccia « Sue sa cosa serve alla sua principessa…» disse accarezzandomi i capelli in modo amorevole, mi allontanai leggermente per guardarla negli occhi con curiosità « Ho appena sfornato dei biscotti al cioccolato, i suoi preferiti!»
« Oh Sue cosa farei senza di te!» e tornai ad abbracciarla.
 
 
 
« Bella ti decidi ad uscire da quel bagno?»
Angela era davanti allo specchio che ritoccava il suo mascara.
« Non capisco come tu faccia a farmi indossare queste cose» mi diressi verso di lei cercando allo stesso tempo si far arrivare più in basso il mio vestito.
« Un giorno mi ringrazierai!» mi disse facendomi l’occhiolino attraverso lo specchio « Allora cosa sappiamo di questo tuttofare che dobbiamo annientare?»
« Oltre il fatto che mi odia… assolutamente nulla!»
« Almeno è carino?» la guardai, fino a quel momento non avevo nemmeno pensato al suo aspetto fisico, come un treno ad alta velocità il suo aspetto mi tornò alla mente; le sue larghe spalle, i capelli in un perfetto disordine e i suoi occhi di un verde profondissimo « Oh non ci posso credere, principessa Bella è arrossita!» Abbassai lo sguardo sul lucidalabbra che avevo tra le mani « Signori e Signore la serata si fa interessante. Ora andiamo non abbiamo tempo da perdere.»
 

 
 
 
 
 
 
Note dell’autore:
Lo so sono mesi che non aggiorno, ma ho avuto molto da fare, ma non preoccupatevi non abbandonerò la storia. Ringrazio chi leggerà questo capitolo e se vi va potete lasciarmi un messaggio su cos ne pensate a riguardo! Alla prossima MissPatty
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: MissPatty