Le
parole che non ti ho detto
Sesto
capitolo:
Zayn
si stupì quando Mattew non intervenì nemmeno una
volta
durante la sua lezione, era una cosa a dir poco impossibile. Era il suo
alunno
preferito proprio perché saltava fuori con spunti geniali e
battutine
divertenti. E invece quel giorno era stranamente sulle sue.
Quando
suonò la campanella dell’intervallo tutti i
bambini
uscirono, tranne lui.
Mattew era rimasto seduto al suo banco, la matita tra le dita che
muoveva sul
foglio in strani ghirigori.
-
Matt?- lo chiamò avvicinandosi ed inginocchiandosi di
fianco a lui per poter essere alla sua altezza. - Che succede oggi?
Stai bene?-
iniziò a domandare vedendo la testolina marrone scuotersi
velocemente.
-
Cos’è successo? Stai male? Vuoi tornare a casa?-
continuò
a riempirlo di domande spostandogli poi un ciuffo di capelli dietro
l’orecchio.
-
Mattew?- lo chiamò sempre più preoccupato
vedendolo
singhiozzare.
-
Liam mi odia.- lo sentì bisbigliare piano.
-
Perché dovrebbe odiarti? È tuo fratello e ti
vuole ben..-
lo fissò stranito quando quello scosse ancora la testa.
-
Ha detto che ci odia tutti in quella casa.. e che non
vuole più tornarci..- appoggiò un gomito al banco
e lo fissò mentre il bambino si
cancellava le lacrime con i palmi bagnati. - E oggi è
tornato a scuola e ha
detto che non ci vuole tornare a casa per le vacanze.-
-
È tornato a Londra?- domandò tentando di non dar
peso
all’improvvisa stretta al cuore. Era passata una settimana da
quando gli aveva
scritto il suo numero e ancora non aveva ricevuto una chiamata o un
messaggio
da un numero che non aveva in rubrica.
Vide il bambino
annuire e si costrinse a non rattristarsi per quella notizia.
-
Tuo papà e tuo fratello litigano spesso?- domandò
vedendolo annuire. - E sai anche tu che quando sei arrabbiato dici cose
di cui
poi ti penti, vero?- il bambino annuì di nuovo fissandolo
con i suoi occhi
azzurri pieni di lacrime. - Vedrai che a Natale te lo troverai davanti
alla
porta con un pacco enorme solo per te, per farsi perdonare.- gli
pizzicò il
fianco facendolo ridere.
-
Signor Malik?- Zayn si girò di colpo, il respiro in gola
quando si ritrovò tra le mani tre fiori bianchi simili a
stelle, un foglietto
legato al gambo.
«Per
dire cos’ hai fatto
di me, non ho parole.»
-
È tornato all’attacco l’ammiratore, eh?-
lo prese in giro
l’uomo prima di girarsi ed uscire dall’aula,
lasciandosi alle spalle uno Zayn
completamente rosso, col cuore a mille e il respiro affannato.
-
Zayn?- chiamò Harry aprendo la porta di quella casa in cui
passava quasi metà delle sue giornate.
-
Quale sarebbe questa questione urgente?- continuò a
gridare saltando poi dallo spavento quando una mano si posò
sulla sua spalla.
-
Prima o poi ti ammazzo, Malik. Prima o poi avrò la mia
vendetta.- borbottò lasciandosi trascinare lungo il
corridoio diretto chissà
dove.
-
Zayn, ti prego, dimmi che questi foglietti non sono..-
iniziò venendo interrotto però
dall’amico che lo fece sedere con una spinta sul
divano.
-
Che cazzo di fiore è?- domandò il moro ignorando
i suoi
lamenti e porgendogli un fiore bianco.
-
una margherita?-
-
Stai scherzando? La vedi la forma? I petali sono solo
cinque.. è come una stella..- continuò senza
degnare di un’occhiata l’amico che
lo fissava sempre più preoccupato.
Gli
passò il portatile facendogli vedere tutte le pagine che
aveva aperto.
-
Ho cercato ‘fiore a stella’.. e credo sia questo..-
indicò
con l’indice un’immagine piccola. - Ma non
c’è scritto che fiore è.. ti prego,
Harry, devo saperlo.-
Il
riccio lo fissò per qualche secondo e sospirò
iniziando a
scrivere cose a caso sulla barra di ricerca mentre l’amico
cercava di vedere oltre
alla sua spalla.
-
Non credo sia una stella di natale.- disse scettico Zayn
guadagnandosi un’occhiataccia.
-
Le sto provando tutte, va bene? E mi stai mettendo ansia.-
si lamentò l’altro ragazzo togliendosi il giubbino.
-
Stella di broad.. stella di Betlemme? Non credo che..è
quella! Oddio, Harry. Grazie. Grazie. Grazie.- lo abbracciò
continuando a
ripetere la stessa parola.
-
E cosa vuol dire? Quale significato ha?-
s’interessò il
riccio allungando una mano verso il volume che aveva consultato tutto
l’anno
precedente.
-
Stella.. stella.. stella di Betlemme.. riconciliazione?-
si fissarono subito dopo con lo stesso sopracciglio inarcato.
-
Vuole farsi perdonare?- domandò Harry vedendo il moro
sospirare e lasciarsi cadere contro allo schienale del divano.
-
Non lo so.. non capisco più niente. Prima Matt che piange
e dice che Liam lo odia, poi Liam che parte per Londra e non mi chiama
neppure
e ora questo..-
-
Frena un attimo.- lo bloccò Harry prendendogli le mani che
continuavano ad agitarsi. - Chi è Matt e che
c’entra Liam con lui? E perché
Liam dovrebbe chiamarti?- aggiunse poi alzando la voce.
-
Potrei aver scritto il mio numero sulla sua mano qualche
giorno fa.. e Matt è il fratello di Liam.-
-
Hai fatto cosa? Gli hai dato il tuo numero? E non ti ha ancora
chiamato?- Zayn chiuse gli occhi e scosse il capo.
-
Ma non è normale.. cioè ti viene dietro da una
vita e ora
che ha il tuo numero..-
-
Harry..-
-
Ma certo! Per questo ti ha inviato questi fiori..
riconciliazione.. perché non ci ho pensato prima?
è per chiederti scusa per non
averti chiamato, no?-
-
Harry..-
-
E tutto quadra.. forse ha bisogno di tempo per prendere
coraggio e ..-
-
Harry, smettila!- Zayn si alzò di scatto in piedi. - Liam
non c’entra niente con..- indicò tutti i foglietti
dietro di lui e sospirò. -
Non c’entra niente con tutto questo.-
-
Ma se fino all’altra volta..-
-
No, sei sempre stato tu quello convinto fosse Liam. - lo
interruppe risedendosi poi sul divano.
-
E perché non potrebbe esserlo?- continuò Harry
voltandosi
verso di lui. - Veniva alla nostra scuola, dove è iniziata
tutta la storia dei
messaggini d’amore. Tralasciamo la parte dove ti convinco che
ha una cotta per
te perché tanto non mi credi.- borbottò alzando
poi un altro dito quando
l’altro cercò di parlare. - Viene a casa una volta
al mese, giusto?- lo vide
annuire e sorrise vittorioso. - E guarda caso proprio alla fine del
mese..
senza contare che quando l’hai incontrato nel negozio di
fiori ti ha regalato
una rosa color lavanda!-
-
Zayn! Rosa color lavanda!- prese il libro aprendolo sulla
pagina interessata iniziando a picchiettare sull’immagine. -
Amore a prima
vista! Zayn, ti prego, fidati di me. È lui.-
-
E se non fosse lui?- ribadì il moro facendo sbuffare
l’amico.
-
La prossima volta che lo vedi rubagli un quaderno e
confronta le scritture.- propose come se fosse la cosa più
semplice del mondo.
-
Se lo rivedrò.- bisbigliò Zayn prendendo un
biglietto tra
le dita studiandolo.
-
E se la calligrafia fosse diversa? Se Liam non fosse il
‘lui’?- continuò tenendo comunque la
voce bassa.
-
Ti piace Liam?- gli domandò a bruciapelo il riccio
Zayn
sospirò passandosi una mano tra i capelli spettinati. -
A chi non piace?- mugugnò prendendo un altro foglio.
-
Bene, tutto risolto. A te piace Liam, Liam è super-cotto
di te. Tu ricevi fiori e Liam te li manda. È tutto
così semplice.. aspetta
qualche giorno, Liam prenderà coraggio, ti
rivelerà tutto ed eccoti il tuo
lieto fine.-
-
Se Liam e chi mi manda i pezzi di poesie e i fiori sono la
stessa persona sarebbe grandioso, sul serio. Ma..-
-
Ma?-
-
Ma se non fosse così? Dobbiamo essere realisti, Harry,
quante possibilità abbiamo che siano la stessa persona?
Tutte le prove che mi
hai dato potrebbero essere semplici coincidenze. Magari Liam prova
davvero
qualcosa per me, ma se non fosse lui che mi manda queste cose?-
-
Cambierebbe quello che provi per lui?-
-
Non ci sono uscito nemmeno una volta! Come faccio a sapere
quello che provo per lui?-
-
Cosa ti piace di Liam?-
-
È simpatico, divertente.. dolce?-
-
Cambierebbe qualcosa se fosse lui quello che ti invia
queste cose?-
Zayn
restò un momento in silenzio scuotendo poi lentamente
il capo.
-
Vedi? Tutto risolto. Ti piace Liam e anche se non fosse
lui chi ti manda tutto questo ti piacerebbe lo stesso.-
-
Ma è proprio questo Harry!- esclamò coprendosi
gli occhi
con le mani. - Mi sento in colpa, va bene?-
-
In colpa?-
-
Sì, in colpa. Se mi piacesse Liam e lui non fosse quella
persona.. è come se lo stessi tradendo..-
-
Tradendo chi?- chiese preoccupato il riccio. Più cercava
di capire l’amico più non lo capiva affatto.
-
La persona che mi scrive quelle cose da quando ho sedici
anni?- spiegò scocciato di dover ripetere così
tante volte un concetto.
-
Zayn? Sei sicuro di stare bene? Forse ti è venuta la
febbre..- Zayn ricacciò la mano dell’amico e
continuò.
-
Mi sentirei in colpa. Dannazione, Harry, è il mio passato.
Non posso semplicemente far finta che non sia mai esistito e ..-
-
Forse è arrivato il momento di lasciarlo alle spalle. Zayn
quello è il passato, e Liam è il presente.-
spiegò con calma muovendo poi un
braccio del moro. -Esci con Liam e vedrai ti divertirai e ti
dimenticherai di
tutte queste paranoie.-
-
Se Liam mi chiamasse.- borbottò lasciandosi abbracciare
dal riccio ed appoggiando la testa sul suo petto.
-
Vuoi fissare ancora per molto quel cellulare?- Liam
sobbalzò facendo cadere il telefono a terra, lo raccolse
subito evitando di
guardare il ragazzo seduto di fronte nel tavolo della biblioteca.
-
Liam, te l’ho detto mille volte.- ricominciò
quello
sbuffando esasperato. - Mandagli un messaggio ‘sono a Londra,
nevica e mi
manchi’ e risolvi tutto.-
-
Non credo sia autorizzato a scrivergli quelle cose, Louis,
visto che non stanno insieme e non sono nemmeno amici.-
-
E sentiamo, irlandese, hai qualche geniale idea tu?-
-
Se ne avessi sarebbero sicuramente più realistiche delle
tue.-
-
Niall..- tentò di richiamarlo Liam vedendo
l’occhiata che
la bibliotecaria aveva rivolto loro.
-
Stai dicendo che le mie idee sono stupide?-
-
Louis..-
-
È esattamente quello che sto dicendo.-
-
Questa è una biblioteca se volete fare del chiasso siete
pregati di uscire.-
Si
ritrovarono in un lampo con le borse sulle spalle, i
libri in mano e la porta della biblioteca sbattuta in faccia.
-
Grandioso!- esclamò Liam - Era l’unico posto dove
potevo
studiare in pace, e stasera ho anche il turno al bar. Grazie mille! A
tutti e
due!- continuò a gridare dando poi loro le spalle,
allontanandosi alla ricerca
di un posto tranquillo.
-
Dovevi per forza tirare fuori l’argomento ‘Zayn
Malik’?-
-
Giuro che prima o poi gli ruberò quel cellulare e
invierò
io il messaggio.- borbottò l’altro prendendo la
strada opposta a quella di Liam
voltandosi poi per gridare al biondo ancora fermo. - E tu sarai il
primo a
ringraziarmi, folletto!-
Angolo
Shine:
Mercoledì
e nuovo capitolo. Puntuale come un orologio
svizzero u.u
Che
dire di questo capitolo? (Mi sto ancora riprendendo
dagli ultimi momenti ziam)
Abbiamo
un nuovo fiore
e una nuova poesia (Canzone d’amore
di Hermann Hesse).
Abbiamo
Zayn e le sue mille paturnie.
Abbiamo
Liam che non si decide ad inviare un semplice
messaggino.
Abbiamo
le new entry Niall e Louis.
(No,
ma seriamente. Avete visto il video dove, alla fine di
LFK Liam abbraccia Zayn e se lo trascina sul pavimento? Si sono
baciati, cazzo.
Si capisce. Dalla nuova inquadratura si intuisce che
c’è stato qualcosa. Anche
perché poi Zayn si tira su col sorrisetto soddisfatto. Oh
vaffanculo Malik. E anche
a te, Payne. Mi state facendo rincretinire.)
Louis
<3 è <3 un <3 rompicoglioni <3
assurdo
<3 in <3 questa <3 fanfiction <3
Però
se non ci fosse lui, ahhh santo Louis Tommo Tomlinson
Capitano dello Ziam.
Vorrei
abbracciarvi tutte/i (non so ancora se c’è qualche
maschietto che legge) perché siete tantissimi! Ogni volta
che vedo i numeri mi
fate emozionare :’)
Ci
vediamo sabato.
E
sabato avrete l’attesissima telefonata Zayn/Liam. :D
Ps:
Se qualcuno di voi volesse leggere altre mie storie
abbiamo:
- You
said I love like
the stars above, I’ll love you ‘till I die
Liam
che guarda il tag zerrie per farsi del male perché
è un
idiota. Ed è ambientato durante le loro due date in Italia
perché avevo una
paura incredibile di beccarmi il bacio sul balcone. Quindi vorrei
ringraziare
chiunque non gliel’abbia fatto fare perché sarei
morta stecchita.
-
Car
Wash
Zayn,
diciassette anni, super cotto di Liam, diciannove/vent’anni,
che lavora all’autolavaggio per pagarsi le rette
universitarie.
->
E PER
TUTTI QUELLI CHE MI HANNO CHIESTO IL CONTINUO :D
…
Arriverà
a breve :P