Teto sorvegliava il lato ovest dell’enorme palazzo. Il suo compito era quello di non far accedere nessuno oltre la porta d’ingresso: anche la persona all’apparenza più innocua poteva rivelarsi un nemico mortale, pronto ad assaltare il palazzo.

E questo era proprio ciò che il Master non voleva.

L’Organizzazione a cui apparteneva Teto era un’agenzia governativa di spionaggio, e in quel momento era sotto l’attacco di un’agenzia rivale. Teto era stata assegnata al lato ovest del palazzo, doveva sorvegliarlo e difenderlo in caso di attacco nemico.

Si sistemò sulle spalle la tracolla con cui sosteneva il suo gigantesco fucile. Si guardò intorno: silenzio di tomba, neanche l’ombra di un possibile nemico. Tutto a posto. Forse.

Sentì qualcuno bisbigliare nella parte est dell’edificio. Percorse il corridoio per raggiungere le due guardie cadette che sorvegliavano il posto.

Le ammonì, rompendo il silenzio da mausoleo che incombeva potente sul palazzo.

 In quanto Generale, il suo compito era anche quello di sorvegliare i soldati cadetti, e questo compito le dava un grande fastidio.

Tornò nella parte ovest. Appena arrivò al suo posto, Teto sentì una voce chiamarla:

“Generale Kasane! Generale Kasane!”.

Era il Sergente Kaito Shion.

“Sergente Shion? Cosa c’è?” chiese la ragazza, stringendo il fucile.

“Generale Kasane!” ansimò il ragazzo “E’ arrivato un pacco al lato nord del palazzo, crediamo che sia un pacco-bomba!”.

Giusto. Sono specializzata nel disinnescare bombe, ecco perché lo dice a me., pensò Teto.

Non sembrò affatto sorpresa da quella notizia, si limitò a fare un cenno con la mano, che significava “Portami fino a destinazione”, nel suo linguaggio.

Arrivati davanti a una folla di soldati, Teto e Kaito si fermarono, osservati dai cadetti. La ragazza li fulminò con lo sguardo e la folla si disperse, tutti entrarono in stanze diverse. Anche Kaito fu mandato via dalla fucsia.

Si avvicinò, un po’ titubante, e bussò cinque volte sulla scatola, a ritmo.

“Bella mossa, Ted” disse Teto.

La scatola si mosse e da dentro qualcuno rise. Quel qualcuno era Ted Kasane, il fidanzato di Teto Kasane. In realtà non potevano essere definiti veramente “fidanzati”, dato che appartenevano a due agenzie completamente diverse e rivali l’una dell’altra. Quella di Ted era quella che in quel momento stava cercando di assaltare la sede centrale di quella di Teto, ancora una volta.

E ancora una volta i due ragazzi si erano messi d’accordo per accumulare soldi: Ted rapiva Teto per finta, e l’agenzia era costretta a pagare il riscatto. Semplice quanto losco.

Ted saltò fuori dalla scatola e si sistemò gli occhiali con fare teatrale. I suoi lunghi capelli fucsia svolazzavano dappertutto.

“E’ solo un diversivo, bellezza, vero? Un diversivo, anzi, un piano perfetto!”

“Non saluti nemmeno colei che ti fa guadagnare soldi a palate ed è allo stesso tempo la tua fidanzata?” chiese Teto, fintamente arrabbiata.

“Scusa bella, buona giornata a te! Stai per intascare il tuo stesso riscatto!” esclamò scherzando il ragazzo, avvicinandosi e prendendo per il mento la ragazza.

“Non è il momento di approcciarsi” si limitò a dire Teto, spingendolo via.

“Va bene…” Ted ci rimase male.

“Una domanda: quando la smetteremo di fare i soldati-spia corrotti e diventeremo una vera coppia? Io ci tengo, ma sembra che questa storia non finirà mai…”

“Ti prometto che questa sarà l’ultima volta, Teto, ok? Abbiamo già abbastanza soldi. Ci tengo anche io, ti amo tantisimo.”

“Va bene, ti amo anche io, infinitamente.”.

Si presero per mano e corsero verso l’ascensore; salirono agli ultimi piani e accedettero alla piattaforma d’atterraggio per elicotteri, dove Kaito, sul suo personale elicottero, li aspettava.

Il piano entrava in atto, per l’ennesima e ultima volta.

LE NOTE DELL’AUTRICE!

Salve a tutti coloro che stanno leggendo! Allora, per chi non avesse capito niente ve lo spiegherò se me lo chiedete.

Teto e Ted ce li vedo benissimo insieme e soldati :3 <3

Intanto vi chiedo cortesemente di recensire e di dirmi se questa os vi è piaciuta, se vi ha solo confusi o altre cose. Ora vi saluto.

Chu!

Ibby