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Autore: Nidham    30/05/2013    2 recensioni
Breve elucubrazione della mia ladra nel momento piu' triste del videogioco, quando una scelta porta a tragiche conseguenze. Fatemi conoscere il vostro parere, visto che è anche il mio primo tentativo^^
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“L'inattività ti ha rammollito, disertore” sogghigna, fiero del suo facile trionfo, mentre mi costringe ad alzarmi, con un secco strattone. “Ecco la fine ingloriosa di uno dei più famigerati Corvi di Antiva.”

La sua risata è vuota quanto le sue emozioni. Persino la soddisfazione di aver portato a termine una caccia non gli procura, ormai, alcun reale piacere e questo lo rende un avversario dannatamente più pericoloso. Riconosco il suo volto, anche se non lo vedevo da anni: carnagione scura, piccoli occhi cerulei, dall'aria sfuggente, una cicatrice all'angolo della bocca e un naso prominente, simile al becco di un falco; Malchom era uno dei più anziani, tra noi, e dei più glacialmente spietati.

Si bisbigliavano storie su di lui già quando io ero un bambino, alcuni lo vedevano come un eroe, altri, ancora legati ad un barlume di umanità, lo temevano più degli spauracchi orribili che ci inventavamo come favole della buonanotte.

Ormai dovrebbe aver superato da un pezzo la quarantina, un'età quasi impensabile per uno della nostra professione, soprattutto se votato a lanciarsi nelle missioni più pericolose e folli fin dall'infanzia, ma il suo volto non mostra alcun segno di decadimento, né la sua forza pare intaccata dalla stanchezza.

Come una spada del miglior acciaio, si erge indifferente e monolitico, davanti a me, squadrandomi con una maschera di disprezzo che so non provare veramente.

Vorrei ritrovare la sua stessa indifferenza, perché, adesso, le emozioni che mi hanno salvato rischiano di uccidermi. E io non posso permettermelo, non prima di aver compiuto la mia missione.

Scuoto la testa, ricercando un barlume di lucidità e maledicendo la mia stoltezza; se non mi fossi addentrato così profondamente nel sogno, non mi sarei fatto catturare come un novellino. D'altra parte recriminare è inutile e controproducente, preferisco usare il tempo che mi rimane per saggiare la consistenza delle catene che ho ai polsi e verificare la gravità della ferita al torace.

Non temo che sferri il colpo fatale nei prossimi minuti, se avesse voluto uccidermi non avrebbe perso tempo a svegliarmi e legarmi. D'altra parte, non è dando i fatti per scontati che sono sopravvissuto tutti questi anni.

Mentre mi spinge davanti a sé, con brutale noncuranza, sono costretto ad accettare una notizia buona e una pessima: il coltello che ha usato per ferirmi non era avvelenato, né ha colpito organi vitali, il che è positivo; in compenso, le manette con cui mi ha incatenato sono un maledettissimo congegno di ferro pieno, molto difficile da scassinare.

Alla luce dei fatti, la mia priorità è guadagnare tempo.

“Sai, una volta avevo detto di rimpiangere l'odore del cuoio di Antiva, ma adesso che lo sento di nuovo, credo proprio di essermi sbagliato” avrei preferito avessero mandato una donna, a cercarmi. Non sono più allenato ad esercitare il mio fascino su altri del mio sesso, mi viene più naturale irritarli, dopo i mesi trascorsi con quei due imbranati di Alistair e Oghren. “Dovresti perdere cinque minuti del tuo tempo per farti un bagno, se hai intenzione di accompagnarmi per il prossimo futuro.”

In genere noi Corvi amavamo le piccole scaramucce senza importanza; ogni strampalato insulto, vero o presunto che fosse, diventava una scusa per sfidarci e saggiare la nostra abilità, ovviamente quando non eravamo in vista di qualcuno dei nostri comandanti. O, forse, come mi disse una volta Eilin, dopo aver smesso di ridere per il mio racconto di un mortale duello a cui avevo partecipato, a difesa dell'onore di una mucca, questo era solo il modo inconscio e un po' perverso che avevamo per riaffermare noi stessi, al di là del nostro ruolo, comportandoci volontariamente da sciocchi, pur di trovare una ragione per usare le nostre abilità al di fuori dell'ordine per cui eravamo stati addestrati. All'epoca pensai che solo una donna gentile come lei avrebbe potuto vedere nella stupidità crudele e violenta di un assassino, pronto a uccidere un compagno per la più infima minuzia, una forma di riaffermazione della propria umanità, ma, in seguito, una parte del mio cuore si è trovata a darle ragione.

Purtroppo, il mio inopportuno compagno è molto oltre l'inusuale spensieratezza dei giovani e non credo basterà qualche facezia per spingerlo a fingere una banale irritazione e sfidarmi.

“Non devi aver faticato troppo, per trovarmi, visto che non mi stavo nascondendo.”

“Tutti noi ci nascondiamo, sempre” il suo tono è atono, la sua affermazione lapidaria. “Puoi aver perso l'addestramento e il buon senso, ma non credo tu abbia perso l'istinto.”

Vorrei potergli dare ragione, perché, in questa situazione, mi sarebbe particolarmente utile riconoscermi in quanto dice, ma se il mio istinto è quello che mi ha portato sulla cima di una torre, a schivare con folle disperazione gli artigli di un drago putrescente, pur di rimanere un ultimo istante con la donna che non ho saputo proteggere, come posso sperare mi appartenesse l'indole da vigliacco e parassita in cui sono stato allevato e che, adesso, potrebbe salvarmi?

Non che mi illuda di non essere stato un profittatore bastardo, insensibile e spietato. Lo ero e non me ne vergognavo. Ma i problemi morali sono l'ultima mia preoccupazione, in questo momento.

In parte è vero ciò che afferma con tanta sicurezza. Noi ci nascondiamo, in ogni attimo di vita, per salvare la nostra e ghermire quella delle nostre vittime. Nessun Corvo ha diritto alla pensione. Sapevo che, un giorno, qualcuno avrebbe bussato alla mia porta e mi avrebbe consegnato un pugnale dritto nel cuore, se non fossi stato abbastanza abile da mostrargli per primo la sua stessa generosità. Sarebbe stato molto più facile e sicuro sparire nel nulla, far perdere ogni traccia della mia esistenza, ma io non potevo farlo, non senza consegnare all'oblio anche una parte di lei. Un pensiero che mi è insopportabile più di qualsiasi tortura possano aver in serbo per me i miei vecchi mandanti.

La ferita pulsa ad ogni passo, sopratutto considerato che vengo strattonato, più che sorretto, nell'intrico di rami e radici del sottobosco.

Per un istante rimpiango la presenza delle teste vuote con cui mi ero abituato a viaggiare.

Oghren sarebbe potuto sbucare da un cespuglio e colpire il ginocchio del mio nemico, prima ancora che questi si rendesse conto di cosa fosse successo, mentre Alistair si sarebbe parato di fronte a me con il suo scudo luccicante, in una mirabile imitazione del perfetto paladino, dando tempo a Sten di spaccare la testa del bastardo, prima che Leliana potesse finire di recitare una preghiera per la sua anima.

Essere soli non ti costringe a vincoli, ma non ti rende più forte. C'era stato un momento in cui avevo quasi creduto a questa favola, ma poi era stata proprio la più cupa disillusione a spingermi tra le braccia dell'unica persona che mai avrebbe potuto farmi davvero trovare la fede.

“Devo sentirmi lusingato che abbiano mandato te, a uccidermi. Una leggenda per uccidere una leggenda, quanto meno appropriato.”

“Tu sei solo un traditore” ha replicato, sempre senza scomporsi, ma almeno non chiudendosi in un più pericoloso mutismo. “E se avessi dovuto ucciderti, saresti già morto.”

“Allora sei qui per salvarmi? Sei il mio principe dall'argentea armatura? Perché, se è così, ti avverto che non mi trasformerai in una bella principessa, con un bacio.”

“La tua ironia è famosa, quanto inopportuna. Eri un bravo assassino, ma sei sempre stato un pessimo Corvo.”

“Ti ringrazio, ma non serve che tu mi lusinghi, visto che, al momento, mi trovo costretto, comunque, a tollerare la tua sgradita compagnia” devo compiere movimenti leggeri, con le mani, perché il buio non riuscirebbe a nascondere i miei tentativi al suo occhio allenato. “Sapevo già di non rischiare la vita, ma questo ha solo stuzzicato maggiormente la mia curiosità.”

“Sbagli ancora.”

Potrei giurare, anche senza voltarmi a guardarlo, che abbia composto le labbra nella parvenza di un sorriso sarcastico, perché è quello che, per convenzione, meglio sia adatterebbe al suo tono.

“Se non rischi la vita è solo perché non ne hai più una che ti appartenga, dal momento in cui ci hai traditi. D'altra parte, se ancora non ti ho ucciso, è perché il tuo corpo, ancora cosciente e capace di urlare, vale più del tuo cadavere puzzolente.”

“Quanta banalità!” esclamo con fare teatrale. “Davvero i tuoi superiori non sanno inventarsi qualcosa di meglio della tortura, per salvare il loro presunto onore?”

“Quello che faranno di te non mi interessa e non credo troverai piacevoli i loro progetti, anche se non saranno originali.”

“Per pura curiosità, quanto ti pagheranno per quest'impresa?”

“Più di quanto potresti offrirmi tu, per convincermi a rilasciarti.”

“Adesso sono un eroe, mettimi alla prova.”

“Gli eroi sono poveri, per questo diventano eroi. E quando accumulano abbastanza ricchezza, allora diventano i cattivi.”

“In ogni caso non compro quello che posso prendermi gratis.”

“Saggia politica, quando puoi metterla in pratica.”

Vorrei sapere dove ci stiamo dirigendo. Per adesso abbiamo proceduto a piedi, ma non ha abbandonato il mio cavallo; potrebbe volerlo rivendere, come aggiunta al suo premio, o potrebbe usarlo per non affaticare il suo, costringendolo a portare un peso eccessivo per un viaggio troppo lungo.

Di certo alla fine del bosco non troverò risposte, ma ho bisogno di più tempo per cancellare le domande. In particolare, ho bisogno di tempo per scoprire dove tenga le chiavi di queste catene.

In un impeto di pura teatralità, mi accascio al suolo, gemendo appena, come farebbe qualcuno che, pur soffrendo orribilmente, non voglia mostrare la propria debolezza al suo nemico.

E' una danza sottile, quella che sto inscenando, perché la mia spalla sa danzarla come o più di me. Ma Malchom, il Corvo perfetto, non può immaginare quanta forza alberghi nella volontà di un traditore.

 

Ora inizio anche a inventarmi personaggi... ma sono solo comprimari, non temete ^_^

  
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