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Autore: GiuliaComix    30/05/2013    8 recensioni
Serena Potter è la sorella di Harry, i due sono molto uniti sin dalla nascita, ma a causa di alcuni eventi futuri potrebbero separarsi: alcuni di questi eventi comprenderanno la domanda "chi è il vero padre di Serena?". Una storia emozionante e piena di sorprese!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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                                                         Partite e Sospetti

 

Era tardo pomeriggio e Silente, in compagnia di Piton, si stava godendo una buona tazza di tè.

<< Allora..dimmi, Severus. Come è andata oggi con il primo “approccio paterno” con la piccola Serena?>> Piton non rispose immediatamente, per una volta poteva starsene tranquillo a bere qualcosa di caldo e rilassante.

<< Posso dire che è stato...producente.>>

<< Dai, voglio sapere i dettagli!>> esclamò curioso.

<< Tsk! Sei peggio di una bambinetta impicciona e pettegola, Albus!>> sbottò ghignando lievemente divertito.

<< Come ti è sembrata lei?>> Piton guardò intensamente Silente.

<< Molto umile.>> Silente si strofinò la lunga barba.

<< Stava incominciando a fare freddo, lei ha cacciato un tale starnuto che avrebbe potuto risvegliare tutti i Giganti Svizzeri..>> disse ridacchiando e anche Silente si lasciò scappare un piccolo risolino << ...e le ho posato il mio mantello sulle spalle.>>

<< Oh! Molto dolce da parte tua.>>

<< Me lo ha restituito quasi subito.>>

<< Oh.>> Silente rimase un tantino deluso.

<< Aveva timore che io la stessi favorendo rispetto agli altri studenti, con quelle particolari “attenzioni”.>>

<< Quali attenzioni, Severus? Hai appena iniziato a conoscere tua figlia, sei già entrato in modalità papà affettuoso?!>> disse ridacchiando.

<< No, non intendo QUELLE attenzioni, Albus! Lei mi ha visto gentile nei suoi confronti, anche se le ho spiegato che non era gentilezza ma ovvero rispetto e considerazione. E non vuole che la tratti in maniera diversa dagli altri suoi compagni. In più le cose se le vuole guadagnare, non come altri, di mia conoscenza, che mi luciderebbero perfino le scarpe pur di ottenere un voto extra! >>

<< Interessante.>> disse Silente continuando a strofinarsi la barba.

<< Mi pare anche corretto, in fondo.>> disse Severus sorseggiando la sua tazza di tè.

<< Umile e orgogliosa. Proprio come te, ragazzo mio.>> Piton alzò lo sguardo, poi lo riabbassò poco dopo.

<< Hai scoperto altro su di lei?>>

<< Sì. Le piacciono gli animali. Ne ha disegnati parecchi sul quaderno che le hai regalato tu.>>

<< Ah, molto bene! Davvero molto bene! Sta seguendo i miei consigli allora! Ne ha disegnato uno in particolare?>> Piton esitò a rispondere.

<< Una cerva.>>

<< Ottima scelta direi e che colpo di fortuna ha avuto nel trovarne una che passava da quelle parti! Di solito non vengono fuori così allo scoperto.>>

<< Silente, Serena ha disegnato La cerva.>>

<< Oh...quella cerva. Sono proprio curioso di vedere come l'ha ritratta.>>

<< E' proprio lei..l'ha rappresentata in modo impeccabile.>> disse Severus a bassa voce.

<< E non è tutto..>> continuò, Silente lo stava ascoltando molto incuriosito <<...la sua speciale dote magica si è manifestata per la prima volta.>>

<< Che meraviglia! Splendido! E di che si tratta? Come si è manifestata?!>>

<< C'era un piccolo pennuto morente, lei lo ha preso in mano e, presa dallo spavento che quel coso potesse morirle in braccio, è uscita dalle sue dita una luce bianca molto intensa e il pennuto si è ripreso del tutto ed è volato via. Ha la dote...di guarire, Albus.>> Silente sgranò gli occhi dalla sorpresa.

<< Oh..a dir poco stupefacente, per una studentessa del primo anno.>> disse strofinandosi la barba pensieroso.

<< Già, non credo che sia una qualità da sottovalutare.>>

<< Non ho dubbi, Severus. E quello che hai visto potrebbe essere solo l'inizio. Potrebbe evolversi, diventando sempre più potente. Da quello che ho capito, questa sua dote si manifesta sotto forte shock emotivo, almeno per ora è stato così. Però c'è il rischio che possa anche avere degli effetti controproducenti.>>

<< Vero, non ci avevo pensato. Visto che l'esserino sembrava star benissimo dopo.>>

<< Tienila d'occhio, Severus. Non si sa mai.>> Piton annuì.

<< Un uccellino, preso in mano e poi... rivitalizzato...>> disse Silente cercando di immaginare l'accaduto <<....non ti ricorda un'altra scena simile?>>

<< Sì. La prima manifestazione magica di Lily. Il bocciolo secco di margherita che si apriva fra le sue mani.>>

<< E' la sua miniatura coi miei capelli.>> disse Severus ridacchiando ad occhi chiusi. Anche Silente si fece scappare una piccola risata.

<< Per bacco! Fra poco sarà Natale! Hai già scelto i regali?>>

<< Regali? Per chi?>>

<< Come per chi, ragazzo mio?! Per tua figlia ovviamente! Non vorrai farmi credere che non le farai neanche un pensierino per Natale, vero?!>>

<< Ah..beh...è grande abbastanza, non credo che le servano.>> Silente lo guardò scettico.

<< Che c'è?! Io non ne ho mai ricevuti!>> sbottò acido Severus.

<< Se è per questo, nemmeno lei, Severus.>> Piton rimase spiazzato a quella risposta, quasi come se fosse stato rimproverato.

<< Coraggio, un regalo glie lo potresti anche fare! Considerala un' “attenzione” che non la metterebbe a disagio.>> disse sorridendo.

<< Sì, e nel bigliettino di auguri cosa ci dovrei scrivere “ A Serena, con tanto affetto, Severus, alias Papà” ?!>> sbottò sarcastico.

<< Aahahahah ma no, sciocchino! Non c'è bisogno che Serena sappia chi sia il mittente. L'importante è che si senta..apprezzata da qualcun altro al di fuori dei suoi compagni, ma in incognito.>>

<< Sì..così invece mi prenderebbe per un maniaco!>> sbottò acido.

<< Stai tranquillo. Io devo passare ad Harry una cosa che mi lasciò suo padre prima di morire, quindi, se Serena riceverà qualcosa come Harry senza il nome del mittente, penserà che sia stato io a darglieli.>>

<< Mh sensato.>>

<< Hai già in mente qualcosa?>>

<< Non lo so, a dire il vero. Non la conosco ancora così bene da pensare ad una regalo che potrebbe 1) esserle utile e 2) che le possa piacere. Di certo i giocattoli sono esclusi!>>

<< Vedrai che, man mano che imparerai a conoscerla, ti verrà naturale capire il regalo giusto. E poi hai ancora un mese di tempo per pensarci bene.>> disse sorridente.

Il tempo passò piuttosto in fretta e Piton doveva sbrigare diverse faccende scolastiche.

<< Scusami, Albus. Ma ora dovrei proprio andare. Vediamo quanti altri studenti mi hanno scritto tot fesserie sui saggi di Pozioni per lunedì!>>

<< Ehehe sempre a fare la parte di Giudice, Giuria e Carnefice, vero?>>

<< Sempre.>> sbottò acido, ma anche divertito.

Prima che Piton potesse varcare la soglia per uscire dall'ufficio di Silente, quest'ultimo lo fermò un attimo.

<< Ah, Severus!>> Piton si voltò << Tieni d'occhio anche Raptor. Mi è apparso alquanto...cambiato da quando è tornato dal suo viaggio.>> Piton annuì.

<< Sì, lo avevo già notato da un po' di tempo.>>

 

******

 

Il giorno dopo, Harry avrebbe giocato la sua primissima partita di Quidditch, ma sembrava che non si fosse alzato molto bene: infatti non riuscì nemmeno a toccar cibo per quanto era agitato, non faceva altro che giocherellare con la forchetta le uova strapazzate e il bacon.

<< Coraggio, Harry. Mangia qualcosa, fra poco ci sarà la tua prima partita!>> lo incitò Ron.

<< Ron ha ragione, Harry. Hai bisogno di energie.>> continuò Hermione.

<< Non ho fame!>> sbottò stufo Harry. Aveva già abbastanza pressione senza che i suoi amici ci si mettessero di mezzo col cibo da ingerire. All'improvviso Harry si sentì una strana presenza alle spalle, era Piton che si era fermato un attimo al tavolo dei Grifondoro. Harry si voltò verso di lui preoccupato.

<< Auguri per oggi Potter. Certo, dopo aver affrontato un Troll, una partitella di Quidditch immagino che sia una giochetto per te. Anche se è contro Serpeverde.>> disse sarcastico come sempre. Poi si avviò per la sua strada, zoppicando. La gamba ferita, evidentemente, gli doleva ancora. Harry lo osservò dubbioso.

<< Ecco perchè il sangue!>> esclamò Harry.

<< Il sangue?>> domandò Hermione.

<< Senti, l'altra sera ad Halloween, io penso che Piton abbia usato il Troll come diversivo per superare l'ostacolo del Cane a 3 teste. Invece.. è stato morso, per questo zoppica!>>

<< Ma perchè qualcuno dovrebbe avvicinarsi a quel coso?!>> esclamò Ron con la bocca piena.

<< Maleducato! Non si parla a bocca piena, vergognati!>> disse Hermione con tono indignato.

<< Ma sta un po' zitta! Lascia parlare Harry!>> rispose Ron.

<< Il giorno che Serena ed io andammo a Diagon Alley, Hagrid andò alla Gringott a prelevare una cosa. Ha detto che riguardava la Scuola e che era una cosa top secret.>>

<< Quindi vuoi dire..?>> domandò Hermione.

<< E' la cosa che il Cane sorveglia! E' la cosa che vuole rubare Piton!>> esclamò deciso Harry.
In quel momento, la civetta bianca di Harry, Edvige, volò sopra le teste degli studenti di Grifondoro, con in bocca un pacco bello grosso, anche se non aveva affatto la forma di un pacco. Mollò la presa e lo lasciò cadere in mano ad un Harry incredulo.

<< Io...non ricevo mai posta.>>

<< Forza apriamolo!>> disse Ron. Così i tre giovani Grifondoro scartarono avidamente il pacco.

<< E' una manico scopa.>>

<< Non un semplice manico di scopa: è una Nimbus 2000! E' la scopa più veloce del mondo, va come un fulmine!>> esclamò tutto eccitato Ron dal desiderio di possederne una anche lui.

<< Ma chi..?>> ad Harry cadde l'occhio sulla tavola dei docenti e notò che Edvige andò a posarsi vicino alla Professoressa McGranitt, la quale scambiò uno sguardo complice verso Harry, il quale la ringraziò con un pigro cenno del capo.
Intanto, alla tavola dei Serpeverde, c'era una giovane matricola che si era beccata un forte raffreddore.

<< AAATTTCCCHHHUUU'!>> Serena starnutì così forte tanto da aver avuto dei mini spasmi alle gambe che fecero balzare per qualche millimetro i calici sul tavolo, facendo fuoriuscire qualche goccia di succo di zucca, e i piatti con sopra le posate.

<< Accidenti, Ser! Ma che cavolo ti sei beccata?! Il raffreddore Supersonico!?>> disse Liz rimettendo a posto i bicchieri e i piatti.

<< Oh scudami...ma qando stanutisco...non rieco a tattenemi.>> rispose Serena soffiando il naso.

<< Aaah ho il daso tapato!>> disse avvolgendosi la sciarpa attorno al collo e coprendo il naso rosso e la bocca.

<< Dai, dopo ti presto una pillola per l'influenza. Intanto..hai visto cosa ha ricevuto tuo fratello di là?>> disse indicando il tavolo dei Grifondoro. Liz e Serena si voltarono.

<< Bel aggeggino eh?>>

<< Già..dopo tuto, lui è il Pescelto.>> disse con tono che sembrava nascondere una lieve punta di gelosia.

<< Ma che mi impota! A me qell'affare non sevvirebe a un acidente.. COFF COFF!>> disse tossendo.

<< Te, Serena, non hai mica una bella cera oggi. Non ti conviene restare in dormitorio a riposare, invece di assistere alla partita?>> domandò Mary.

<< Sì, dovei. Ma ho pomesso a Harry di venillo a vedere.>>

<< Non facendo il tifo per lui mi auguro! E' della squadra avversaria!>>

<< Cetto che no! Anche se è mio fatello non sinifica che faccia il tifo per lui! Non tadirei mai la mia Casa!>>

<< Bava! Così si fa, moccolona! Ahahaha!>> disse Liz prendendola in giro imitando la sua voce tappata dall'insopportabile raffreddore.

<< Ah ah ah davelo diveltente...A-A-AATTTTCCCHHHUUU'!...SNIFF..>> rispose in tono tirando su col naso e portandosi il fazzoletto davanti.

 

 

******

 

Erano le 14.55 di pomeriggio e, fra qualche minuto, sarebbe iniziata la prima partita di Quidditch di Harry.
Oliver Baston, il Capitano dei Grifondoro, portò tutta la sua squadra davanti al portone da cui sarebbero usciti a cavallo delle loro scope. Harry era proprio affianco al Capitano, il quale notò che, la piccola recluta, era alquanto agitata.

<< Paura Harry?>>

<< Eh..un po'.>>

<< E' normale! Ce l'avevo anch'io alla mia prima partita.>>

<< E come è andata?>> chiese Harry voltandosi verso di lui.

<< Io...non ricordo bene...>> Harry lo guardò perplesso << ...nei primi 10 minuti mi sono beccato un Bolide in testa. E mi sono risvegliato all'ospedale.>> Harry deglutì nervoso ed impaurito – Oh.. cavolo.. - pensò tornando a guardare il portone. All'improvviso, Harry si sentì chiamare da dietro uno stipite del corridoio che portava verso il portone del campo da Quidditch, era Serena.

<< Psss..Harry! >> gli fece segno di avvicinarsi. Harry si avvicinò svelto.

<< Ehi sorellina, che ci fai qui?! Tra poco devo entrare in campo!>>

<< Volevo solo augulati bona fotuna.. A-A AATCCHUU'!>> starnutì proprio di fronte al viso di Harry, che rimase fermo ed impassibile chiudendo gli occhi.

<< Starnuto da Vampiro, eh?! Se mi fai ammalare giuro che te la faccio pagare!>> disse asciugandosi il volto con l'avambraccio.

<< Oh..scuda. Ehi! Non è copa mia! E non dati toppe arie!>> Harry ridacchiò sentendo come parlava con voce nasale sua sorella.

<< Farai il tifo per me, vero?>>

<< Beh..posso solo augurarti di non cadere dalla scopa e di non romperti il collo, questo è sicuro! Farò il tifo per te mentalmente, ricordati in Casa sono finita.>> la sua voce stava un po' riacquistando normalità.

<< Eh già, purtroppo. Ora però devo andare! Ci vediamo dopo magari.>> disse frettoloso.

<< Ok, in bocca al lupo!>> si abbracciarono velocissimi e ognuno andò a riprendere la propria postazione.

Arrivata al palco dei tifosi dei Serpeverde, Serena andò a posizionarsi in prima fila, per vedere meglio la partita, vicino a Liz.

<< Oh, finalmente sei arrivata! Dove sei stata?>>

<< Sono andata ad augurare a mio fratello di non cadere né di rompersi il collo.>>

<< Ah! La tua voce sta tornando normale!>> Serena si voltò e vide che ad aver parlato era stato Malfoy.

<< Per quanto riguarda allo Sfregiato, che problema ci sarebbe se cadesse e si rompesse il collo che sostiene quella sua testa bacata?! Non credo che sia questa gran perdita!>> Tiger e Goyle che lo affiancavano ridacchiarono.

<< Senti Malfoy, sono ammalata, sono stanca e non ho voglia di discutere inutilmente con te. Quindi tappati quella tua stupida boccaccia!>> Malfoy stava per ribattere, quando fu preceduto dal fischietto di Madama Bumb. Entrambe le squadre volarono al centro del campo e si riunirono in cerchio attorno alla Professoressa.

<< Mi raccomando, voglio un gioco pulito! Da tutti voi!>> disse rivolgendo lo sguardo soprattutto alla squadra Serpeverde.

Madama Bumb liberò il Boccino d'Oro che, se acchiappato dal Cercatore avrebbe fatto finire la partita e vincere la sua squadra, scomparve alla vista dei giocatori per quanto volava veloce. Poi liberò i Bolidi e in fine la Pluffa che, una volta fischiato l'inizio della partita, fu lanciata in aria per essere presa da uno dei Cacciatori delle due squadre.
I primi ad impossessarsi della Pluffa furono i Grifondoro ,che segnarono il primo punto.

<< Angelina Johnson segna! 10 punti per i Grifondoro!>> Enunciò il cronista, il quale era posto su uno dei palchi riservati agli insegnati.

I tifosi Serpeverde, ovviamente, non erano molto contenti di quel primo punti della squadra avversaria.

<< Accidentaccio! Hanno segnato!>> disse Liz portandosi la mani sui capelli.

<< Dai, tranquilla. Vedrai che recupereremo!>> rispose Serena tra una fazzoletto e l'altro.

Harry, intanto, se ne stava in alto a scrutare attentamente il campo per localizzare il Boccino d'Oro.

<< Ma perchè tuo fratello se sta lì imbambolato? >> chiese Liz guardando in alto coprendosi gli occhi con una mano per via del sole accecante.

<< Non lo so, forse gli è venuta la fifa dell'ultimo secondo!>> Serena e Liz si misero a ridere di gusto. Serena doveva cercare di non dimostrarsi troppo favorevole nei confronti di Harry, almeno davanti a suoi compagni Serpeverde. In poche parole, in un certo senso, stava facendo la doppiogiochista.
La partita proseguì con qualche punto segnato sia dai Serpeverde che dai Grifondoro. I Serpeverde erano in vantaggio di 20 punti.

<< Accidenti! Ci stanno massacrando!>> esclamò Ron furioso.

<< Se quel Flint non avesse colpito col Bolide il nostro portiere, li avremmo massacrati noi!>> disse Hermione. Marcus Flint, il Capitano dei Serpverde, qualche minuto prima, stufo marcio di vedere i suoi lanci sempre parati da Baston, decise di giocare sporco e di spedire con la mazza di un suo Battitore il Bolide che era in arrivo in quel momento, colpendolo dritto in fronte e facendolo cadere dalla scopa, lasciando così gli anelli dei Goal completamente liberi per segnare.
In quel momento, la scopa di Harry iniziò a volare a zig-zag, strattonandolo da tutte le parti, come se fosse una cavallo impazzito che cercava di disarcionarlo.

<< Hei, ma che diavolo succede?!>> sbottò Serena preoccupata.

<< Non lo so. Sembra che non riesca più a controllarla!>> rispose Liz cercando di inquadrarlo meglio. Anche Ron ed Hermione notarono quel problema.

<< Perchè Harry non riesce più a volare bene?!>> disse Ron.

<< Aspetta un attimo.>> ad Hermione venne un dubbio, quindi prese il binocolo e iniziò a scrutare i vari palchi. Gli occhi le caddero su uno di quelli dove erano seduti gli insegnanti e vide il Professor Piton borbottare qualcosa con lo sguardo fisso su Harry.

<< E' Piton! Sta gettando il Malocchio sulla scopa!>>

<< E adesso che facciamo?!>>

<< Lascia fare a me.>> Hermione scese dal suo palco e andò verso quello dove era seduto Piton. Intanto Harry, cercando inutilmente di riprendere il controllo della sua scopa, scivolò dalla groppa e rimase appeso con le braccia.

<< Sbrigati Hermione!>> esclamò Ron in preda al panico.

Intanto, nel palco dei tifosi Serpeverde, Serena stava impazzendo per la preoccupazione.

<< Dobbiamo aiutarlo! Non posso stare qui senza far niente!>> dicendo ciò, Serena si sporse troppo in avanti sul parapetto e, cacciando improvvisamente un forte starnuto non voluto, perse l'equilibrio e cadde.

<< SERENA!>> urlò Liz. Per fortuna, riuscì in tempo ad aggrapparsi alla barriera di ferro del parapetto. Liz e Draco, che erano i più vicini in quel momento, andarono in suo soccorso.

<< Coraggio Draco! Afferrala per quella manica!>>

<< Eccomi!>> si affrettò a prenderla.

<< Forza, Serena! Resisti!>> esclamò Liz sforzandosi di tenere ben salda l'amica per l'altra manica della divisa.

Hermione, in quel momento, arrivò sotto alla panca dove era seduto Piton. Aveva a disposizione un lembo della sua giacca, perciò, tirando fuori la bacchetta, pronunciò un incantesimo che fece prendere fuoco a quel lembo di stoffa. Piton non si accorse subito della fiamma. Solo grazie ad un altro insegnante se ne rese conto e si alzò di scatto per estinguere il fuoco, distogliendo lo sguardo dalla scopa di Harry e facendo cadere di conseguenza gli insegnati che stavano seduti dietro di lui, incluso Raptor. In quel momento la scopa si fermò e riprese a fluttuare normalmente.

<< Ragazzi, sto scivolando!>> esclamò terrorizzata Serena, che stava perdendo la presa sulla trave. Pochi istanti dopo, la sua divisa scivolò via, rimanendo in mano a Liz e a Draco, facendola precipitare giù.

<< AAAAAARRRRRRGGGGGHHHHH!!!>> quasi tutti gli insegnanti assistettero alla scena, sentendo quell'urlo. Piton stesso, dopo aver estinto la fiamma, perse più di un battito nel vedere Serena precipitare nel vuoto.
Harry, una volta risalito in groppa alla scopa, vide sua sorella cadere.

<< SERENAAAA!>> urlò. E, come un fulmine, scattò volando in picchiata per raggiungerla. Tese la mano verso di lei per afferrare la sua mano che si era tesa verso di lui a sua volta.

<< HARRYYY!>> prima di toccare terra, Harry riuscì ad afferrarla.

<< Ti ho presa!>> disse lanciandosela dietro la schiena in groppa alla scopa.

<< GRANDE HARRY! Sarai un Grifondoro, ma sei stato comunque un grande!>> esclamò piena di gioia Liz. Draco aveva appena accennato un sorrisetto. Piton si accasciò senza fiato sulla panca con la testa rivolta all'indietro, tenendosi una mano sul petto, per cercare di regolare il suo respiro.

<< Be'? Tanta paura per un fuocherello?>> domandò spropositatamente un insegnante che gli era vicino, pensando che si fosse preso tanto spavento per quello. Piton lo fulminò all'istante con lo sguardo.

<< Tieni duro!>> esclamò Harry. Serena barcollava, aveva sempre avuto poco equilibrio sui manici di scopa e in più soffriva di vertigini. Era impietrita dallo spavento e teneva gli occhi sgranati fissi nel vuoto. In quel momento, prima che Harry potesse virare verso il palco dei tifosi Serpeverde per riportare sua sorella, davanti a lui apparve per caso il Boccino d'Oro. Harry, senza pensarci troppo, si fiondò in volo sul Boccino che stava sfrecciando veloccissimo per sfuggirgli.

<< NO HARRY! CHE CAVOLACCIO STAI FACENDO??! RIPORTAMI SUBITO DAI MIEI COMPAGNI, TI PREGO!!!>> gli urlò tenendosi stretta alla vita di suo fratello.

<< Tranquilla, sorella! Dai che lo acchiappiamo! Tienimi la scopa!>>

<< CHE COSA!!?>> Harry si stava alzando in piedi sul manico per arrivare all'altezza che aveva raggiunto il Boccino.

<< HARRY JAMES POTTER! TORNA A SEDERTI ALL'ISTANTE! IO....NON POSSO FARLO!>>

<< Dai che ce la fai! Non è difficile!>> Serena, non potendo tradire la fiducia dei suoi compagni, fece finta di perdere il controllo della scopa e sterzò bruscamente a destra, facendo volare e cadere Harry sopra al Boccino; fortuna che erano praticamente a piano terra. Tutti i tifosi Serpeverde si alzarono ad esultare.

<< Evvai! Abbiamo la vittoria in pugno! Speriamo che si sia fatto male.>> esclamò maligno Draco. Ma, purtroppo per lui, Harry si alzò incolume, ma sembrava che stesse per vomitare.

<< Oh mio Dio, non posso guardare! Dici che vomita?>> disse Hermione rivolgendosi a Ron coprendosi gli occhi.

<< Ci metterei la mano sul fuoco.>> rispose sconcertato.

Harry, però, invece di vomitare come tutti credevano, sputò fuori il Boccino d'Oro. Lo aveva preso al volo con la bocca.

<< Harry Potter ha conquistato 150 punti, GRIFONDORO VINCE!>> enunciò il cronista. E Madama Bumb soffiò dentro il fischietto e mise fine alla partita.

Tutti i Serpeverde si chinarono imprecando in chissà quale lingua, mentre i Grifondoro esultarono entusiasti per la prima vittoria ottenuta contro la squadra Serpeverde dopo anni di sconfitte. Harry non poteva essere più felice e, in segno di vittoria, alzò in aria il Boccino d'Oro per mostrarlo a tutti quanti.
Metà degli schiamazzi, però, fu interrotto da un piccolo imprevisto.

<< AIUTO! VI PREGO, FATEMI SCENDERE DA QUESTO COSO!!!>> Serena era ancora in volo che cercava di restare inutilmente in equilibrio sulla scopa che volava a zig-zag come era capitato prima con Harry, ma stavolta non si trattava di una Fattura, era proprio lei a non riuscire a tenerla. Era andata a finire sotto al palco degli insegnati. Piton si sporse dal parapetto e pronunciò puntando la bacchetta verso la scopa << Immobilus ! >> e la scopa si fermò all'istante. Serena sfruttò quell'attimo per scendere, si accasciò a terra per riprendere fiato, poi si alzò e cercò di camminare verso suo fratello che intanto le stava venendo incontro. Barcollava, le girava la testa e prima che potesse accasciarsi un'altra volta a terra, Harry la afferrò al volo.

<< Ehi, sorellina! Ti senti bene?>>

<< A te che sembra?!>> rispose insofferente portandosi la mano sulla fronte << Non mi sento affatto bene...ho bisogno di stendermi...>>

<< Vieni ti accompagno io.>> disse Harry. In quel momento arrivò Piton, furioso che mai.

<< Se permetti, Potter, accompagnerò io tua sorella in dormitorio.>>

<< Ma signore, posso farcela da..>>

<< Hai già fatto abbastanza!>> sbottò acido, fulminandolo con lo sguardo e prendendo in braccio Serena, tenendola per le gambe e per i fianchi. Harry rimase di sasso. Così Piton si avviò fuori dal campo di Quidditch.

<< Mmh.. Professore...cosa le è successo? Si è diviso in due per caso?>> le girava talmente la testa che riusciva a vedere doppio. A Piton scappò un piccolo sorrisetto.

<< No, signorina Potter. Stai avendo solo qualche sintomo del giramento di testa che ti ha procurato la scopa di quello sciagurato esibizionista di tuo fratello.>>

<< Non se la prenda con lui. E' stata colpa mia: io ho sterzato bruscamente il manico...>> Piton la guardò interrogativo, mentre Serena cercava di far smettere di girare tutto, appoggiandosi al petto del Professore e chiudendo gli occhi << ….non volevo che Serpeverde perdesse.>> disse infine. Piton si sentì strano, quasi intenerito, nel vedere la sua piccola Serpe avere così a cuore il risultato di una sciocca partita di Quidditch.

<< Non devi stare a pensare a queste sciocchezze, Potter. E' solo uno stupido gioco. La Casa Serpeverde deve eccellere in cose più importanti e sensate, piuttosto che in queste insulse attività sportive.>>

<< Concordo in pieno, signore!>> disse debolmente alzando il braccio e tenendo la mano a pungo come segno di assenso. Piton ridacchiò.

Appena uscito dal campo, Piton trovò davanti al portone d'ingresso Liz, Mary e Penelope, preoccupatissime per l'amica.

<< Professor Piton! Come sta Serena?!>> domandò Liz.

<< Si è ferita?!>> chiese Mary.

<< Como e sta, Professore?! E sta muerta?!>> Liz e Mary tirano una gomitata a Penelope.

<< Ma ti pare che sia morta, Penny?! Non vedi che respira?!>> sbottò Mary.

<< Oh, già.>> disse grattandosi la testa imbarazzatissima.

<< State tranquille, signorine. La vostra amica sta bene. Non ha bisogno di andare in Infermeria, pare che sia tutta intera. La stavo portando al dormitorio.>>

<< Se permette, signore, possiamo portarcela noi? Serena avrà bisogno di parlare un po', da donne a donne.>> chiese Liz.

Piton alzò gli occhi al cielo, annoiato da queste smancerie da femminucce. Però non poteva negare una certa fierezza nei loro riguardi per via della preoccupazione che avevano dimostrato nei confronti della loro compagna.

<< Va bene, signorina Parker. La affido a voi allora.>> disse posando a terra Serena e facendola afferrare per bene per le spalle dalle amiche.

<< Assicuratevi che si riposi adeguatamente. Temo che quel volo l'abbia scossa non poco.>> disse Severus riferendosi non solo al volo che ha fatto sulla scopa, ma ben sì anche al volo in caduta libera di 500 metri giù dal palco.

<< Sì, signore, non si preoccupi!>> rispose Liz, la quale si avviò verso la Sala Comune insieme alle altre amiche, sorreggendo una povera Serena intontita e scombussolata.

<< Lo giuro su Salazar.....mai più partita di Quidditch in prima persona!>> sbottò stanca Serena.

Le ragazze non poterono trattenersi dal ridere di gusto al commento improvviso di Serena, la quale, si lasciò scappare un piccolo risolino per la situazione assurda in cui si era cacciata a causa di un maledetto starnuto.

<< Serena, so che ora sei parecchio scossa per quello ti è accaduto, però, lascia che ti dica una cosa: a me, tuo fratello, non è sembrato che tenesse molto alla tua vita in quel momento.>> disse Mary.

<< Cosa vuoi dire? Non hai visto che mi ha salvato la vita?!>>

<< Sì, però non hai notato che appena gli è passato davanti al naso il Boccino d'Oro ci si è fiondato dietro come uno squalo che ha appena puntato una foca, senza neanche preoccuparsi di riportati da noi sana e salva?>> Serena sgranò gli occhi. In effetti Mary non aveva tutti i torti con questa osservazione.

<< Già...non me ne ero accorta. Il Professor Piton aveva ragione. E' stato davvero uno sciagurato esibizionista.>> disse amaramente con voce bassa tenendo la testa china. Non voleva far vedere alle sue amiche la sua espressione alquanto delusa. Ma loro capirono subito il suo attuale stato d'animo.

 

******

 

Una volta spogliatosi della divisa da Cercatore, Harry raggiunse Ron e Hermione fuori dal campo, dove lo stavano aspettando.

<< Harry sei stato grande! Assolutamente fantastico!>> esclamò felice Ron.

<< Non esagerare, è stata tutta fortuna.>>

<< Sei troppo modesto, Harry.>> rispose Hermione << Ehi ma.... Serena come sta?!>>

<< Oh, lei grazie a Dio sta bene! L'ha portata via Piton.>>

<< Ah bene, sono molto più tranquilla ora. Ma..a proposito di Piton..>>

<< Che ha fatto?>> chiese Harry.

<< Sai perchè la tua scopa si è comportata in quel modo prima?!>> Harry scosse la testa

<< E' stato Piton! Ti stava gettando il Malocchio sulla scopa!>>

<< Se non fosse stato per Hermione ora saresti carne trita per Draghi!>> sbottò Ron.

<< Cosa? Perchè avrebbe tentato di uccidermi?!>>

<< Non lo sappiamo con certezza. Ma credo che abbia capito su cosa stiamo indagando e poi...tu non gli sei mai stato molto a genio, ne ignoro il motivo. Ma di certo sta cercando di arrivare con ogni mezzo alla cosa che custodisce il Cane.>>

<< Bene. Dobbiamo cercare di batterlo sul tempo, prima che se ne impadronisca!>> esclamò deciso Harry.

<< Ma prima..dobbiamo scoprire che cosa contiene la botola.>>

<< Potremmo farci aiutare anche da tua sorella. Sarà fondamentale per la missione, essendo all'interno della tana del nemico!>> disse Ron.

<< Sì, però c'è il rischio che Serena stia dalla parte Piton. Dopotutto lui è il suo Capo Casa e pare che l'abbia presa parecchio in simpatia. Non credo che sarebbe disposta a tradire la sua fiducia.>> disse scettica Hermione.

<< Non partire con questi presupposti così negativi, Hermione. E' di mia sorella che stiamo parlando!>>

<< Abbiamo capito, ma non sottovalutare il fatto che sia diventata una Serpeverde.>> rispose Ron.

<< Sentite..anche se è stata smistata, sfortunatamente, nella Casa di Piton, ciò non vuol dire che sia una persona cattiva! L'avete pur vista come si comporta con noi anche se i suoi compagni vorrebbero che facesse il contrario, no?! Lei non mi tradirà mai. Sono suo fratello, la conosco da ben 11 anni e mezzo e sono certo che ci darà una mano nelle indagini.>>

  
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