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Autore: Jecchan92    30/05/2013    4 recensioni
Il titolo è ciò che Sana dice in una puntata dell'anime.
Dopo aver avuto Shuri, la sua bambina, avrà cambiato idea? E Akito cosa ne penserà a riguardo?
Raccolta di one shot sulla vita di Sana e Akito, e sulle loro decisioni in ambito familiare.
Buona lettura! ^^
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La piccola Shuri dormiva tranquilla nella sua culla.
Certo, dopo quasi sei ore di pianto ininterrotto.
Sana si stese sul letto, distrutta. Da quando era nata la bambina, sei mesi prima, lei dormiva quattro o cinque ore per notte, non di più.
Era una bimba deliziosa, e tutti la adoravano, ma durante la notte tirava fuori il peggio di sé.
Akito aveva il sonno pesante, ma nulla lo tratteneva dal cullare pazientemente sua figlia per ore.
Sana si stupiva sempre dell’enorme pazienza di suo marito. Proprio lui, che da ragazzo era l’esatto opposto.
Chi non sopportava più quelle notti in bianco era lei. Amava Shuri, ma avrebbe fatto qualunque cosa per riuscire a dormire un paio di ore in più, senza sentire nelle orecchie il perenne pianto di sua figlia.
Il parto era stato difficile, ma i medici erano ottimisti.
“Signora Hayama, non si preoccupi. Potrà avere altri figli, complicazioni del genere raramente ricapitano dalla seconda gravidanza in poi”.
A quelle parole, Sana era scoppiata a ridere.
Altri figli? No, grazie.
Shuri le bastava ed avanzava per almeno dieci bambini.
Peccato che Akito non fosse della stessa idea. Lui voleva assolutamente avere un altro figlio.
“Su Kurata, non dico ora, ma quando Shuri sarà grande potremmo cominciare a pensarci!”.
Ma Sana non voleva assolutamente pensarci. L’idea di fare un bis di notti in bianco a faceva rabbrividire.
 
-Soffia la candelina, Shuri!-
La piccola gonfiò le guance e provò a soffiare, ma la fiamma traballò appena.
Ci riprovò ancora, ma nulla da fare.
-Papà!- chiamò la bimba allungando le mani.
Subito Akito la prese in braccio e si misero insieme davanti alla torta.
-Soffiamo insieme, ti va?-
Lei annuì sorridente, ed insieme spensero l’unica candelina.
Uno scroscio di applausi riempì la sala.
-Tanti auguri, piccola!-
-Buon primo compleanno!-
Li gonfiò il petto, orgogliosa di essere riuscita nell’impresa e contenta di essere al centro dell’attenzione di tutti.
-Sana, tua figlia ti assomiglia incredibilmente quando fa così. Anche lei è una grande egocentrica!- disse Fuka sorridendo.
-Io? Egocentrica? Ma non diciamo eresie per favore- rispose Sana scuotendo i capelli.
Subito la bimba fissò la madre e tentò di imitarla, smuovendo i suoi boccolini color cenere.
-Ma cosa devo fare? Due donne egocentriche!- disse Akito fintamente disperato.
-Su amico mio, te la caverai- scherzò Tsuyoshi.
Sana tolse la candelina ormai spenta e prese il coltello.
In pochi minuti, tutti avevano la loro fetta di torta.
-Buon appetito!- disse la ragazza.
Ma appena ne assaggiò un pezzo, ebbe un conato terribile.
Posò il piatto sul tavolo e, fingendo di dover andare in bagno, corse al piano di sopra.
Si chiuse in quella che una volta era la sua vecchia cameretta e si sedette sul letto.
Tre bei respiri profondi aiutarono a farla stare meglio.
Che sensazione terribile, pensò. Era la prima volta che provava una cosa simile.
Un delicato bussare la fece sussultare.
-Avanti-
Fuka entrò e si sedette accanto alla sua amica.
-Tutto bene Sana?-
-Come facevi a sapere che ero qui?-
-In bagno non c’eri, così mi sono preoccupata. Pensavo stessi male e avessi bisogno di stenderti-
Sana le sorrise.
-Tutto bene, tranquilla. Ho avuto un po’ di malessere. Quella torta era piena di fragole, probabilmente mi sono riservata una fetta con quelle andate a male-
Fuka la fissava intensamente.
-Non sarai ancora incinta, vero Sana?-
Per poco la ragazza non scivolò giù dal letto.
-Sei impazzita per caso? Assolutamente no, lo saprei se fosse così. E poi io e Akito siamo d’accordo: si parlerà di un secondo figlio molto più in là! E’ assolutamente impossibile che sia incinta- ribatté lei risoluta.
E ne era convinta: lei e Akito erano stati assolutamente scrupolosi quando facevano l’amore.
Anche se forse..
A Sana vennero insieme il dubbio e l’ansia: possibile che le fosse sfuggito qualcosa?
Al momento non ricordava una volta in cui non avessero usato il profilattico, ma poteva benissimo essersi sbagliata.
-Comunque sia, fare un test di gravidanza non costa nulla, no?- disse Fuka sorridendo.
-Hai ragione, ma sono assolutamente tranquilla. Non sono incinta- ribatté ancora Sana.
 
“Sono incinta”.
Sana non poteva credere a quelle due piccole linee blu comparse su quel dannato aggeggio.
Ma come fosse stato possibile, Sana non se lo sapeva proprio spiegare.
Sospirò, appoggiando la schiena alla parete del bagno.
Ormai era inutile rimuginarci, aspettava un altro figlio e doveva dirlo ad Akito.
Lui avrebbe fatto i salti di gioia.
Certo, non era lui ad avere nel corpo un bambino.
Si alzò ed uscì, dirigendosi in sala.
Tutti gli ospiti se n’erano andati, la festa era stata un successo, e Shuri si era addormentava sul divano, stravolta.
Akito stava raccogliendo i piatti sporchi e li stava buttando in un grosso sacco nero.
-Bella festa, eh?- chiese a sua moglie.
-Bellissima, hai avuto un’ottima idea ad invitare tutti- rispose lei sorridendo.
Finirono di pulire e sistemare in silenzio, poi portarono la piccola nel suo lettino.
Akito si buttò sul divano.
-Sono distrutto, vorrei dormire per mesi-
-Non penso che lo farai- si lasciò sfuggire Sana.
-Infatti era solo un modo di dire, nessuna persona potrebbe..-
-Sono incinta-
E addio al discorso pre-annuncio.
Akito si mise a sedere dritto, gli occhi fuori dalle orbite, sconvolto.
-Ma siamo stati sempre attenti!-
-A quanto pare no, mister “nontipreoccuparecipensoio”- esclamò lei, con un tono un po’ troppo arrabbiato –Eravamo d’accordo, avevamo detto che ne avremmo parlato molto più in là!- continuò, il tono di voce sempre più alto.
Lui la fissava stranito.
-Mi stai dicendo che è colpa mia se sei rimasta incinta?-
- E di chi sarebbe altrimenti? Dello Spirito Santo?- urlò lei, ormai con le lacrime agli occhi.
Non era giusto: adesso che Shuri era cresciuta, finalmente stava recuperando un po’ di sonno, ed ecco pronto un altro bambino!
-Sana calmati, per favore. Sei sconvolta, ho capito. Siediti vicino a me-
Lei obbedì, e appoggiò la testa alla spalla di lui, singhiozzando.
-Supereremo anche questa, vedrai. Adesso Shuri è più grandicella, e poi abbiamo tanti amici che ci possono dare una mano. E, a differenza della prima, in questa gravidanza io ti starò vicino, sempre-
Sana chiuse gli occhi.
Era vero: le cose erano diverse rispetto a quando aspettava Shuri. Era sola, Akito non accettava la gravidanza e se n’era andato di casa.
Ora lui era lì, e la sosteneva al cento per cento.
-Grazie Akito- sussurrò lei.
Lui le alzò il viso con due dita e le posò un caldo bacio sulle labbra.
Ce l’avrebbero fatta, loro due insieme.







NdA:
Buon pomeriggio!
E' la prima volta che mi cimento in una raccolta, sono emozionata!
L'idea è venuta fuori dal nulla: all'improvviso nella mia mente è risuonata la frase che Sana (Nell'anime italiano Rossana) disse al ragazzo, che sua nonna aveva portato per farli conoscere e magari farli sposare, in risposta proprio alla frase di questo pretendente: "Vorrei tanti figli!" (per chi non avesse visto la puntata, guardatela, a me fa sempre troppo ridere xD).
Forse il peronsaggio di Akito è un po' OOC, ma mi piace pensare che, superato il trauma iniziale, non vedesse l'ora di allargare la famiglia! =)
Grazie a chi leggerà, e grazie a chi commenterà ^^
Jecchan
  
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