Elena la guardò negli occhi << ti senti bene? Sembri triste .. >>
<< Ma che stai dicendo? >> sorrise subito Jennifer
<< ahahah, okey vado a studiare >> Elena la lasciò finalmente sola.
“non la capirò mai mia sorella, non capirò mai quello che pensa ahah, è così tenera e ingenua >> pensò Jennifer mentre osservava il suo ultimo disegno in matita, con qualche segno grigio di sbavatura che doveva ancora essere cancellato. Accese il cellulare, << Un nuovo messaggio! .. ah ancora lei … >> lanciò con un gesto deciso il cellulare sul letto e preso l’I-pod si lasciò trasportare dalle canzoni dei “Bring me the Horizon” il gruppo preferito di Jennifer. << This is sempiternaaal! >> cantava così senza accorgersene << Over and over, again and again! >>.
La donzella non sapeva che proprio in quel momento sua madre stava spettegolando con la vicina di casa:
<< Oh senti cara! Jennifer è cambiata, non è più come un tempo … in classe non è concentrata, vuole fare solo quello che più le piace … >> bisbigliava così, Ortensia, la madre di Jennifer,
<< Mmh, oddio! Sei preoccupata? >>
<< Sì, e se per caso si drogasse! >> …
<< Buon giorno! >> sua madre aprì la porta a finestre e fece entrare la luce nella stanza da letto di Jennifer:
<< Che freddo >> disse Ortensia,
<< Mmmmmmmh! >> eslamò Jennifer.
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<< mamma, lasciami in pace … ti prego .. >>,
<< va beneee! Non ti dico più niente, arrangiati! >> urlò.
Bene, aveva iniziato proprio bene quella giornata, 19 aprile, bene.
Accese lo smartphone “Gareth”, << Gareth? Ma cosa vuole ancora? >>
Jennifer si alzò con un balzo e si diresse verso la cucina, il solito latte caldo, sul tavolo c’erano solo i biscotti che detestava … bene.