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Autore: _Io_ Mi    30/05/2013    1 recensioni
-Dαyligнt-
TRATTO DALLA STORIA
Spostai lo sguardo verso il cielo, ma nel corto tragitto incontrai gli occhi di Louis, che mi stava guardando. Mi sorrise e tornò a guardare le stelle. Era strano, dopo ci avrei parlato.. Sicuramente!
Niall era rimasto lì per tutto il tempo, non aveva fiatato né detto una parola.
“Ragazzi, vado a prendere ancora una coperta perché ho freddo.” Disse Liam, poi si alzò e scese di sotto.
Restai un attimo in silenzio, forse quasi imbarazzata.
“Belle le stelle vero?” Bisbigliai al biondo.
“Già..” Mi voltai verso di lui, ma lui continuò a guardare il cielo.
“Puoi guardarmi mentre parlo?”
“No, non posso..”
Genere: Comico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Chapter Four.

Damn, Damn, Damn,
What I’d do to have you
Here, Here, Here
I wish you were here
Damn, Damn, Damn,
What I’d do to have you
Near, Near, Near
I wish you were here.

Wish You Were Here - Avril Lavigne







Strinsi la sigaretta nella mia mano, tanto da farla diventare un piccolo e inutile ammasso di cenere.
Ero infastidita da tutto quello che era successo.
Aveva promesso di non abbandonarmi, e invece lo aveva fatto.
Che senso ha fare delle promesse se poi non le si mantengono?
Mi accorsi delle ennesime lacrime che erano ricadute sul mio viso, ormai ci ero abituata.
“Che fai qua?” Disse una voce alle mie spalle.
“Sono uscita a fumare una sigaretta, Niall.” Gli risposi.
“Oh, fumi anche tu?”
“Si perché tu fumi ?..”
Gli dissi rivoltandomi verso Londra.
“No, Zayn fuma, E’ bella vero?” Mi disse avvicinandosi anche lui alla balaustra.
“Stupenda.” Gli risposi singhiozzando.
“Mì, so che te l’ho già detto tante volte. Ma andrà tutto bene.” 
“Lo spero Niall, lo spero davvero tanto”
“Ora però rientriamo.. Fa freddo qua fuori!”
Mi prese per mano e rientrammo da Liam.
Questa volta fui io quella che prese sonno subito.
Niall si alzò, e mi lasciò tutte le due sedie per avere più spazio, dopodiché mi coprì con una coperta.

“Buongiorno bell’addormentata” Mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
Mi alzai traballante, in coma da tutto il tempo in cui avevo dormito.
“Buongiorno Niall. Ma, che ore sono?”
“Beh, sono le dieci!”
“Oh, ok.. I dottori hanno detto qualcosa?”
“Tra un po’ dobbiamo andare via perché devono fargli dei controlli.”
“Io non me ne vado da qui.”
“Ma Mì, dobbiamo! Andiamo a far due passi, così ti svaghi un po’.. Appena hanno finito torniamo. Ok?”
“Se non ci sono alternative.”
Mi misi una piccola giacchetta poi mi avvicinai a Liam  gli diedi un piccolo bacio sulla guancia e uscii con Niall.
“Allora, cosa vuoi fare?” Mi chiese quando ormai eravamo già immersi nella favolosa Londra.
“Lo chiedo io a te, Niall” Gli risposi impassibile.
“Starbucks?”
“Vada per Starbucks”
Mi mise un braccio intorno al collo e ci incamminammo.
Londra era davvero bella, era una delle poche città che amavo davvero.
Le strade erano colme di gente, ma anche se avessi camminato a testa in giù, nessuno ci avrebbe fatto caso.
L’amavo, nessuno poteva vedere come stavo veramente.
E quasi quasi riuscivo a sentirmi come tutti gli altri.
“Siamo arrivati.” Mi disse Niall, distogliendomi dai miei pensieri.
“Bene” Gli risposi.
Entrammo, 
Ci sedemmo in un piccolo tavolo appartato, con un grande finestrone che dava sul centro di Londra.
“Buongiorno ragazzi. Desiderate?” Ci disse un uomo, sulla quarantina d’anni, piombato sul nostro tavolo.
“Io un caffè, grazie..” Gli dissi.
Due cornetti, un’frappuccino e un tiramisù per me invece un caffè per lei..” Concluse Niall.
“Arrivano subito” Ci disse, poi si rituffò nel via vai di gente per arrivare al bancone.
“So che è difficile, però almeno un sorriso potresti farmelo” Mi disse Niall guardandomi negli occhi.
“Niall, guarda fuori. Guarda quanta gente che sta bene.. A volte mi chiedo perché alcune persone possono avere tutto..”
“Come fai a sapere che quelle persone stanno bene? Magari fanno come te, cercano di nascondere tutto sotto una maschera..”
“Il problema è che io non sono una grande attrice.”
Ci fu un attimo di silenzio, che subito dopo venne interrotto dal raggiante cameriere tornato al nostro tavolo.
Poi Niall ricominciò: “Hai voglia di spiegarmi cosa è successo con Liam?” Mi chiese quasi imbarazzato, come se avesse paura di farmi del male. “Si Niall, certo. Ma non qua..”“Qua vicino c’è un parco, vado a pagare.. Tu aspettami fuori!” “Ok.” Mi alzai dal tavolo e uscii fuori.
Poco dopo Niall mi raggiunse, e insieme ci incamminammo verso il parco.
“Quando vuoi..” mi disse sorridente il moro, una volta seduti su una delle tante panchine di quel meraviglioso parco.
“28 Agosto 1997. Le nostre mamme erano grandi amiche, si conoscevano dai tempi dell’asilo, e quel giorno la madre di Liam, per il suo compleanno aveva invitato delle sue vecchie amiche, insieme con i loro figli per portarli da Liam. Ovviamente in tutta quell’atmosfera di compleanno c’ero anche io. Verso sera tutti i bambini tornarono a casa con le rispettive mamme, ma io rimasi ancora lì con la mia. Io e Liam stavamo giocando in un angolo della casa; diventammo ‘Migiori amici di pannolino’.. Che cosa stupida, eh? Da quel momento diventammo inseparabili. O almeno credevo..Eravamo sempre più uniti, fino al giorno in cui mi portò a Londra.Mi disse che mi amava, che non mi avrebbe mai lasciata. Diventammo una cosa sola. Ma poi ecco che si formano i One Direction. Ma nonostante quello ad X factor continuava a farsi sentire. Non appena vi dissero la data del primo tour, è come se io fossi magicamente scomparsa. Lo venni a scoprire tramite uno stupido giornale, mi arrabbiai molto. Lui venne per chiarire, ma io ero davvero troppo arrabbiata. Se ne andò, lasciandomi lì. Sola. Senza nessuno. Come se non avessi mai, e dico mai, significato niente.” Strinsi in pugni, e le lacrime ricominciarono a scendere. Niall era rimasto immobile, a fissarmi. “Ehi, ehi.” Mi disse abbracciandomi. “Tranquilla..”
“Dimmi come faccio a stare tranquilla. La vita del ragazzo che amavo è appesa a un filo!” Gridai continuando a piangere. Restammo un attimo lì, abbracciati. Davvero tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, anche se dentro di me avrei preferito morire. “Niall, torniamo in ospedale per favore?” Gli chiesi singhiozzando. “Ma certo Mì.” Mi rispose prendendomi per la mano.
Arrivammo all’ospedale. tre ragazzi erano seduti nella sala d’attesa, proprio come il giorno prima. Questa volta però l’aria era molto più tesa, si respirava un clima di nervosismo.
Louis aveva le mani in testa, probabilmente esausto, e di tanto in tanto il suo viso veniva rigato da piccole lacrime.
Harry stava nervosamente camminando avanti e indietro per il lungo corridoio, seguito a ruota da Zayn.
Io e Niall ci guardammo straniti, preoccupati.
“Ragazzi, ma cosa è successo?” Chiesi a bassa voce. “E’ venuto il dottore, hanno visitato Liam. E..”
“E?”
  
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