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Autore: _Io_ Mi    30/05/2013    1 recensioni
-Dαyligнt-
TRATTO DALLA STORIA
Spostai lo sguardo verso il cielo, ma nel corto tragitto incontrai gli occhi di Louis, che mi stava guardando. Mi sorrise e tornò a guardare le stelle. Era strano, dopo ci avrei parlato.. Sicuramente!
Niall era rimasto lì per tutto il tempo, non aveva fiatato né detto una parola.
“Ragazzi, vado a prendere ancora una coperta perché ho freddo.” Disse Liam, poi si alzò e scese di sotto.
Restai un attimo in silenzio, forse quasi imbarazzata.
“Belle le stelle vero?” Bisbigliai al biondo.
“Già..” Mi voltai verso di lui, ma lui continuò a guardare il cielo.
“Puoi guardarmi mentre parlo?”
“No, non posso..”
Genere: Comico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Chapter Five

Un errore perfetto, un diamante, un difetto 
uno strappo che non si ricuce. 

Un respiro profondo per non impazzire 
una semplice storia d'amore. 
Un pirata, un soldato, un dio da tradire 
e l'occasione che non hai mai incontrato. 
La tua vera natura, la giustizia del mondo 
che punisce chi ha le ali e non vola. 
Baciami ancora 
Baciami ancora.
Baciami ancora - Jovanotti

 
“Se non si sveglierà entro due giorni..”Disse il riccio.
“Se non si sveglierà entro due giorni?”Chiesi sempre più preoccupata.
“Non si sveglierà più. Mai più..”Concluse il riccio scoppiando in lacrime.
Mi voltai per vedere il viso di Niall, quello che mi trasmetteva felicità. Ma in quel momento neanche quello riuscì a farmi sentire bene. Senza dire niente mi diressi verso il balcone e uscì. Non ce la facevo più a vedere visi straziati, e lacrime. “Perché? Eh? Dimmi il perché! Non credi che la mia vita faccia già abbastanza schifo?”Gridai rivolgendomi verso il cielo.
Poi mi accasciai a terra e incominciai a piangere. Piangere, ancora ed ancora. Il mio corpo aveva una riserva di lacrime enorme. Una cosa in questo mondo sarebbe potuta andare bene? Anche una sola mi sarebbe bastata.
“Ciao”Mi disse una piccola vocina sconosciuta. Alzai lo sguardo per vedere chi fosse. Era una ragazza, della mia età apparentemente. Aveva dei lunghi capelli biondi, e degli occhi blu stupendi. Era immobile dall’entrata del balcone, che mi fissava. Il viso era anche visibilmente stanco, e il suo trucco aveva ormai formato una grossa macchia sulle sue guance. Proprio come me. Lentamente si avvicinò; si sedette vicino a me.
“Piacere, io mi chiamo Veronica”Mi disse porgendomi la mano.
“Mì, piacere” Risposi ricambiando la stretta.
Allora, che ci fai qui?” Mi chiese timidamente.
“Oh, il mio il mio migliore amico ha avuto un incidente e ora è in coma. Se non si sveglierà entro due giorni, significa che non si sveglierà più. Mai più.”Le disse scoppiando di nuovo in lacrime.
Lei teneramente mi avvicinò a lei e mi abbracciò forte.
“Se ti può consolare, anche una mia cara amica è ricoverata. Però, ora sta bene.. Si è svegliata poco fa..”Mi sussurrò. “Oh, mi fa piacere.”Le risposi ricomponendomi.
“Quindi, non mollare ok? Tutti noi siamo forti in queste situazioni, stai tranquilla.. Non so se conosci Justin Bieber, sai cosa dice lui ?”Gli feci cenno di no con il capo “Never Say Never:Mai Dire Mai”La fissai negli occhi. Quei suoi occhi azzurri, che perfino l’oceano avrebbe invidiato.
“Sei sola?”
“Sì, cioè..No! Qua fuori ci sono dei suoi amici anche..”
“Vorresti dirmi che sei qua con i One Direction?”
Mi chiese iniziando a sorridere.
“Eh, in un certo senso sì..”
“Però è strano”
“Cosa è strano?”
“Manca Liam, chissà dov..”
 
Mentre stava parlando si voltò e vide che stavo di nuovo piangendo.
E’ IN QUEL FOTTUTO LETTIN D’OSPEDALE” Le risposi gridando.
Per poi tuffarmi di nuovo nelle sue braccia.
“Io..Io non volevo” Balbettò la ragazza.
No, non è colpa tua. Non potevi saperlo..”
“Ad ogni modo, Liam è un ragazzo forte. Ce la farà!”Mi disse cercando di rassicurarmi.
Restammo lì abbracciate ancora per un po’, ci raccontammo un po’ di noi.
Avevamo molte cose in comune, era davvero una persona fantastica.
“Che ne dici di rientrare? Ti faccio conoscere i ragazzi!”
“Ne sarei onorata”
Mi disse sorridendo.

“Ragazzi, lei è Daniela.”Dissi, mentre i ragazzi intenti nelle loro cose si voltarono.
“Piacere!” Dissero i ragazzi in coro, cercando di mostrare un minimo di felicità.
“E’ davvero un onore conoscervi”Rispose lei.
“Io, non vorrei disturbare! La vostra situazione è già abbastanza complicata, ci si vede!”Continuò; poi si incamminò nel corridoio.
“Ehi aspetta! Dammi il tuo numero!”Le gridai.
Lei tornò indietro, e dopo avermelo dato ritornò nella stanza d’ospedale della sua amica.
“Ragazzi, se volete uscire un po’ andate, resto io con Liam”Dissi, dopo essermi seduta di fianco a loro.
“Io vorrei fare un salto a casa se non vi dispiace, devo sistemare alcune cose.”Disse Louis alzandosi. “Vai Louis, tranquillo!”Gli risposi. Louis prese le sue cose e uscì.
“Io anche ne approfitto per andare a casa, ci sentiamo più tardi! Se ci sono novità avvisatemi”Disse il riccio, che dopo avermi schioccato un bacio sulla guancia, uscì anche lui.
“Io resto con te.”Mi disse il Biondo.
“Niall, davvero non ce n’è bisogno. Mi hai già aiutata abbastanza, vai pure se vuoi”
“Sei troppo debole per farcela da sola.”
Mi disse stringendomi.
“Se non vi dispiace vado a fare due passi per Londra, giusto così per svagarmi. Non ne posso più di queste pareti bianche..”Disse Zayn anzandosi.
“Ci sentiamo Zayn, a dopo”Rispose Niall.
“E tu? Ora cosa vuoi fare?”Disse poi rivolgendosi a me.
“Starò con Liam, come sempre”
“Ti fa male continuare a vederlo così.”
Mi disse più serio che mai.
“alternative?” Gli risposi guardandolo nei suoi occhi marroni. Lui si zittì, non mi disse più niente.
“Senti, io devo andare a casa a prendermi delle cose da cambiare, ti va di venire con me?”Mi chiese dopo un po’. “Mm..Certo. Prima però fammi andare un attimo da Liam.” 
“Certo! Ti aspetto qua..”

Lo guardai per un’ultima volta, poi mi immersi in quell’immenso corridoio formato da cupe pareti bianche.
Fino ad arrivare alla sua orribile camera. Entrai lentamente, quasi come se sperassi che lì dentro quel ragazzo si fosse svegliato. Fosse lì seduto ad aspettare me. Come se niente fosse successo.
Invece lui era immobile, sdraiato sul quel letto.
Era davvero brutto vederlo lì, e faceva davvero male.
Ogni volta di più, un’ennesima freccia che colpiva il cuore ogni volta che lo guardavo.
Mi aveva abbandonato senza spiegazioni, ma io nonostante tutto ero lì.
Avevo obbligato un taxi a farmi portare dove neanche poteva, mi ero attraversata mezza Londra, solo per lui. Il motivo era uno solo, purtroppo.
Forse ancora più di prima.
Mi avvicinai, cercando di non fare rumore quasi non volessi svegliarlo.
“Liam. Ti prego, svegliati. Te lo chiedo con il cuore. Sarei disposta a mettere tutto da parte, perché io ti voglio ancora. Tu sei ancora mio. Però ti prego, apri quei maledetti occhi. Ti amo di bene, Migliore amico  di pannolino.”Gli sussurrai dolcemente.
Mi asciugai le lacrime che come sempre si erano impossessate di me, e dopo avergli dato un piccolo bacio sulla fronte, uscii.

“Andiamo, Mì?”
“Andiamo”
Gli risposi.
Mi mise un braccio intorno al collo, e insieme uscimmo da quell’orrenda struttura.
Chiamammo un taxi, che in un battibaleno ci portò davanti alla casa di Niall, data la poca distanza dall’ospedale. Mi porse la mano, per poi portarmi fino all’entrata di casa sua.
“Permesso..”Sussurrai, dopo aver messo un piede in quella stupenda dimora.
“Vieni Mì, vieni”Mi disse ironicamente lui.
“Io devo prendere alcune cose, vieni su con me?” Continuò.
“Certo..”
Lo seguii per le scale.
Quella casa era davvero stupenda, le tipiche case inglesi.
Mi avevano sempre affascinato, tanto che la mia camera vi era molto ispirata.
Vuoi entrare o rimanere lì impalata come una statua davanti alla porta?” Mi chiese Niall, che nel frattempo mi aveva portato fino in camera sua. Lo fissai per un attimo, poi mi decisi ad entrare.
Quella camera era davvero strana, proprio come il padrone. Vi erano fogli pieni di appunti di qua e di là, poster di vecchie rock band occupavano quasi ogni parete, e i colori erano abbastanza allegri.
Fa come se fossi a casa tua..”
“Cioè? Sdraiarmi e dormire?” Gli dissi ironicamente.
“Se vuoi..”
“Scherzavo Niall, scherzavo. Non credo che riuscirei ad chiudere occhio..”

Mi guardai un po’ intorno, esplorai quella camera così misteriosa che assumeva perfino una bellezza assurda.
Quando mi voltai, notai che Niall si era tolto la maglietta.
Come se io non ci fossi.
“NIALL!”Gli gridai tirandogli un cuscino addosso.
“Che c’è?!”Disse lui quasi spaventato.
Lo fissai per un attimo, finché lui non si rese conto.
“Oh, ho capito. Beh, che succede? Non hai mai visto un ragazzo dorso nudo?”
“Certo, ma..Non te!”
Gli risposi ridendo.
“Perché, sono così brutto?”Disse lui, avvicinandosi sempre di più a me.
Io lentamente indietreggiai, fino a quando non mi trovai completamente contro la parete.
Lui invece non si fermò, continuava ad avvicinarsi. Quando fummo a una distanza quasi incalcolabile gli dissi: “No, non sei assolutamente brutto. Anzi..” “Anzi?”Disse lui. Avvicinandosi. Ancora ed ancora.
Ad un certo punto, senza chiedere o dire niente, senza movimenti superflui, annullò la distanza.
Le nostre labbra si sfiorarono, fino a diventare una cosa sola.
Potevo sentire il suo respiro, vicinissimo.
Quando ci staccammo, ci fissammo entrambi, forse increduli tutti e due di quello che era appena successo.
“Niall, cosa hai fatto?”Gli urlai preoccupata, allontanandolo da me.
“Scusa, ho dovuto farlo..”Mi disse lui imbarazzato.
“Dovuto? Cosa vuol dire dovuto?” 
“Ho.. Lascia stare, sono uno stupido.” Mi rispose abbassando lo sguardo.
“Perché tutto a me? Perché va tutto male?”gridai.
Poi mi voltai, e vidi che Niall era rimasto immobile, fissando il pavimento con gli occhi lucidi.Cucciolo
Allora mi alzai dal letto, e mi riavvicinai.
“Ehi Niall.”gli dissi tirandogli su il mento un dito. “Non è colpa tua ok? La colpa è anche mia, non ti ho fermato. Ma cerca di capirmi, tu sei un bello, davvero, il tuo sorriso ..’’ “ Il mio sorriso fa schifo, ho i denti storti” una lacrima gli rigò la guancia “Hai un sorriso bello lo stesso, ma sono io..”
“Baciami, ti prego. Baciami ancora.” Mi domandò.
“Promettimi che se lo farò, dimenticheremo tutto.”
“Lo prometto”
Mi avvicinai sempre di più, fino a quando le nostre labbra non si sfiorarono di nuovo.
Non mi importava che quello che stavo facendo era sbagliato, non mi importava più di niente.
Quando ci staccammo mi abbracciò, mi abbracciò forte.
“Mi dispiace Mì.”Mi disse lui scoppiando in lacrime.
Io lo seguii, facendo diventare la sua giacca un umido fazzoletto.

“Sono uno stupido. Io morivo dalla voglia di baciarti dal primo momento che ti ho visto. E ora che l’ho fatto sento che ho sbagliato tutto.. Tu ami Liam.”
“Il problema è che non so se sono ancora di Liam..”
Gli dissi fissandolo negli occhi.
Il taxi si fermò di nuovo davanti all’ospedale, ci fece scendere e ci immergemmo di nuovo in quell’orrenda struttura bianca.
Salimmo sull’ascensore.
“Dimentichiamo tutto?”Mi chiese lui ancora con gli occhi rossi.
“Dimentichiamo tutto.” Gli risposi sorridendo.
“l’ultimo, ti prego..”Mi disse ancora lui.
“Niall ma..” Non mi lasciò finire la frase che di nuovo mi baciò.
I sensi di colpa mi pervasero. Mi resi conto di tutto quello che stavo facendo. Liam era in fin di vita, ed io ero lì a baciare uno dei suoi migliori amici. Sì, lui mi aveva abbandonata.
Ma non potevo illudere Niall, era dolce e sensibile.
  
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