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Autore: SheilaPhoenix    31/05/2013    3 recensioni
Questa è semplicemente una continua della mia precedente storia : La verità di un falso legame, dove mostrerò la vita quotidiana dei nostri eroi, non ci saranno capitoli legati tra di loro o quasi, vedremo Sasuke e company alle prese con l’amore, madri gelose e protettive e soprattutto Gattini e figli…
QUINDI BUONA LETTURA !!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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 Mi svegliai molto prima di Ako quella mattina, ero in trepida attesa.
Oggi dovevamo affrontare la nostra prima missione.
<< Ako, svegliati daiii >>
Urlai saltando addosso a mia sorella, lei si infilò ancora di più sotto le coperte.
<< Dormigliona, sveglia >>
Le dissi levando le coperta dalla sua testa, Ako aprì lentamente gli occhi  e si mise a sedere sul materasso, sbadigliò cacciando persino una lacrima da entrambi i lati degli occhi.
<< Ho sonno, che ore sono ? >>
<< E’ ora di preparati. Oggi abbiamo la nostra prima missione >>.
Urlai mettendomi in piedi sul letto, Ako mi guardò sorridente.
<< Riko, non mettere i piedi sul letto… Guarda che ci dormo anch’io. Se non la smetti non dormo più con te >>
Minacciò lei scendendo con i piedi a terra, mi rimisi seduta in silenzio.
<< Ragazze, siate prudenti. Ricordatevi di non fare di testa vostra >>
Disse nostra madre una volta che raggiunsi mia sorella in cucina.
<< Siii mamma, lo sappiamo >>
<< Non cacciatevi nei guai >>.
Aggiunse nostro padre che, fin dal primo giorno avrebbe voluto lui essere il maestro della nostra squadra sette.
<< Che nostalgia. Non trovi Sasuke ? >>
Nostro padre annuì guardandoci entrambe.
<< Allora andiamo, ciao mamma, papà >>
Sia io che Ako baciammo i nostri genitori e poi, di corsa al palazzo dell’Hokage.
Come al solito Ako mi aveva sfidata a chi arrivava prima,era una specie di rutine, ogni volta che andavamo dalla nonna lei diceva :
‘’ Sorellina, vediamo se arrivi prima tu o IO ‘’
Calcava sempre quell’Io, perché sapeva che avrebbe vinto lei, Ako era più veloce di me da sempre.
Una volta arrivate da nostra nonna, notammo che Kakashi e Sora, erano già li ad aspettarci.
<< Siete in ritardo bambine >>.
Disse nostra nonna.
<< E’ colpa di Ako >>
Sussurrai io ricevendo una gomitata da mia sorella.
<< Allora, parliamo della missione… Dovete accompagnare una ragazza nel suo villaggio natale, era qui per una visita e ha bisogno di una scorta >>.
<< Ma nonna perché ? >>
Chiese Ako precedendomi, anche io mi stavo facendo la stessa domanda, come mai questa ragazza doveva essere accompagnata ? Chi era lei ?
<< Beh… Lei è la futura erede del suo villaggio, è una persona importante >>.
<< Sarebbe la futura Hokage del suo villaggio ? >>
Domandò Sora.
<< Diciamo, ma non è sotto la sua volontà : Mion, vuoi presentarti ? >>.
Chiamò nostra nonna osservando la porta che si apriva, una ragazzina di dodici anni più o meno entrò nella stanza, rimasi impressionata per i suoi lunghi capelli verdi tenuti legati a coda di cavallo.
‘’ Sono davvero lunghi ‘’.
Pensai quasi con invidia.
<< Ciao, io sono Ako >>
Urlò mia sorella avvicinandosi a lei, subito due uomini si misero avanti impedendo a mia sorella di salutarla.
<< Ferma ! >>
Ako rimase immobile alla scena, come mai quei due non volevano che la salutasse ? Guardai la  ragazza che aveva iniziato a guardarsi attorno, un gesto ansioso, si notava anche che era a disaggio.
<< Scusi Hokage, ma se questa ha già due guardie del corpo, cosa centriamo noi ? >>
Chiese Sora che si notava lontano un miglio che aveva preso in antipatia quella strana ragazza.
<< Mi spiace, ma è stato chiesto un aiuto da parte del nostro villaggio. Per scortare Mion fino al paese della cascata, anche se avesse due guardie del corpo lei è sempre in pericolo… State molto attenti >>.
Disse nostra nonna massaggiandosi le mani.
‘’ Lei è sempre in pericolo ‘’.
Quella frase mi aveva terrorizzata, la sua allora non era una vita felice ?
<< Possiamo andare ragazzi >>.
Chiese poi il maestro Kakashi precedendo tutti e uscendo per primo dal palazzo dell’Hokage.
C’incamminammo tutti fuori dal villaggio, ove Mion venne presa in braccio da uno dei bodyguard e fatta sedere all’interno di una specie di calesse.
<< Che esagerazione, la signorina non sa camminare da sola ? >>.
Disse con sarcasmo Sora, il maestro Kakshi lo rimproverò dicendogli di fare il serio, mentre Ako aveva iniziato a strattonarmi.
<< Cosa c’è ? >>
Le chiesi all’ennesimo strattone.
<< Quella Mion, è strana… Da quando ci ha viste mi sembra pensierosa >>.
Mi voltai a guardare verso il calesse, Mion si era affacciata un attimo poi quando si era scontrata con i miei occhi aveva rigettato la testa all’interno del suo mezzo.
<< Non saprei >>.
Sussurrai a mia sorella.
Camminammo per molto tempo, fin a quando Ako non si era aggrappata al mio braccio stanca.
<< Sono stanca Riko >>.
<< E allora ? >>
Mia sorella mi guardò come se fosse un cucciolo bastonato.
<< Mi prendi in braccio ? >>
A quella richiesta mi allontanai il più possibile da lei.
<< Sei impazzita ? Vedi che non ci riesco siamo esattamente uguali, cadremmo entrambe >>.
La rimproverai cercando di non urlare, certo che mia sorella mi faceva saltare la pazienza.
<< E daii Riko, sei cattiva con la tua adorata sorellina >>.
Provò a dire lei.
<< Ah ora sei tu la sorellina, non era Ako quella che si vantava di essere più grande di otto secondi ? >>.
Chiesi io a mia sorella sorridendole.
<< Uffa >>.
Tra le due, lei sembrava la più piccola.
<< Ragazze ? Datevi una calmata, ci riposiamo qui per oggi >>.
Disse Kakashi ridendo da sotto la sua maschera, eppure prima o poi gliela strapperò via, per sapere cosa nasconde sotto di essa.
 
La voce narrante sarà Ako :
A tarda sera, mentre tutti dormivano, mi svegliai di scatto dal mio sonno, Riko  dormiva accanto a me come un ghiro.
Decisi di farmi due passi.
Camminai senza meta, ma raggiunsi presto un piccolo laghetto, sorrisi e decisi di mettere i piedi nell’acqua, gettai quindi le scarpe a terra.
‘’ Quella ragazza… Ha qualcosa di strano ‘’.
Pensai mentre facevo schizzare un po’ d’acqua sul mio volto, mia sorella diceva che forse erano strane sensazioni, ma per me era strana.
<< Ako ? >>
Sentendomi chiamare mi voltai di scatto, Riko era di fronte a me e si grattava gli occhi per il sonno.
<< Ehi, come mai sei sveglia sorellina ? >>.
Mi mostrò la mano.
<< Lo sai che non riesco a dormire se non mi tieni per mano >>.
Confessò sorridendomi, mi avvicinai ridendo e le misi una mano in testa, le accarezzai i capelli come se fosse un cagnolino.
<< Sei proprio una bambina, Né sorellina ? >>.
Riko gonfiò le facce facendo l’offesa, poi io guardai oltre la sua spalla, una figura ci stava fissando.
<< Cosa c’è Ako ? >>.
Domandò mia sorella voltandosi nella direzione che stavo guardando, di fronte a noi c’era Mion che ci fissava con un’espressione triste sul volto.
<< Mion ? Cosa ci fai in  piedi ? >>
Domandò mia sorella avvicinandosi a lei.
<< N-Non sono Mion >>
Sussurrò la ragazza dai capelli verdi abbassando lo sguardo.
Se lei non era Mion, allora chi era ?

  
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