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Autore: MssAgrippina    31/05/2013    0 recensioni
J.S.P è la sua storia raccontata da un particolare punto di vista, talvolta strambo e seccante ma mai imbarazzante ... almeno si spera! =)
DALLA DTORIA:
° ° °
Ci riprovo, oggi sedici maggio alle ore sei del mattino con il sole che m’illuminava il mio tenero viso sporco di sangue e di placenta – o ciò che ne resta – io sono nata, sono venuta al mondo e quest’avvenimento fa sì che oggi sia una giornata da ricordare, un giorno speciale ecco, il mio giorno, anche se molto probabilmente tutti pensano che il giorno della propria nascita sia un giorno importante, il proprio giorno.
° ° °
Piacere di conoscervi, sono Susan Evengreen a già dimenticavo, Susan McGonogal ho undici anni e sono appena stata smistata in Grifondoro dopo ben cinque minuti di psico-analisi del cappello parlante. Sono seduta qui e a farmi compagnia oltre a Will ci sono Freddy e il Signorino Potter.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dominique Weasley, Fred Weasley Jr, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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 Solo un affermazione e poi ci ritroviamo alla fine del capitolo: ... ^.^ mi scuso per il tremendo ritardo! 



• Essere l’acerrima amica di James Potter  •
 

James fatica non poco a mantenere la concentrazione quella mattina per due semplici motivi: uno perché era una delle prime vere splendide giornate che giugno stava regalando e lui avrebbe immensamente gradito cavalcare la sua Firebolt 710 sul campo da quidditch della scuola invece che starsene seduto al banco dell’aula d’incantesimi a prendere caldo e a far finta di scrivere appunti e due perché ripensava a quella maledetta ragazza che era riuscita a fregarlo in qualche semplice mossa e, ciò - si ripeteva - non gli andava proprio a genio!

Era stata pressoché geniale con l’aggiunta di parecchie dosi di furbizia questo perché con molta ragionevolezza non solo se l’era svignata tempestivamente ma era anche riuscita a far affibbiare a lui la punizione per codesto misfatto senza che lui centrasse niente, almeno per una volta!
Ciò non le era bastato però, così la sera prima nel momento in cui gli augurava la buona notte con il suo consueto sorriso beffardo aveva avuto il coraggio di dirgli: “Così sono riuscita a superarti finalmente!”

Presa coscienza di ciò doveva ammettere a se stesso che ‘James Potter’ alla fine era stato fregato alla grande e non da una persona insignificante bensì da quella scapestrata della sua cara amica Susan perciò, non poteva non elaborare – e così perdere la lezione della professoressa Burke - un piano per fargliela scontare …

Aveva sul serio pochissimo tempo, una settimana al massimo per attuare il piano di vendetta nei confronti di Susan, altrimenti se avesse ritardato si sarebbe ritrovato nel così detto “accordo di armistizio”. Come succedeva ormai da tre anni a quella parte, tra sette giorni – con somma sprovvedutezza a detta di Rose – avrebbe dovuto sostenere gli esami di fine anno e non esami qualsiasi bensì quei maledetti e apocalittici GUFO con ciò sarebbe iniziato il periodo dell’armistizio patto sancito verbalmente dopo gli avvenimenti accaduti durante gli esami del primo anno.
Così James Potter armato della sua insana indole malandrina quella mattina afosa di giugno non era per nulla intenzionato a seguire una delle ultime lezioni di ripasso d’incantesimi bensì era conscio del fatto che stava progettando lo scherzo del secolo a danno della sua amica Susan.

°     °      °

 
Vi ricordate di me? Beh forse dovrei aggiornarvi su una miriade di nuove sfaccettature che la mia vita ha dovuto affrontare e interpretare durante il corso di questi anni a Hoqwarts purtroppo però in questo momento il mio cervello – geniale – e raffermo a causa del sole che penetra insolente dalla finestra del mio dormitorio e colpisce con lo stesso effetto di un proiettile il mio viso. Ora mi chiedo per quale assurdo motivo nessuna delle mie amorevoli e chiacchierone compagne di dormitorio non si alzi a tirare quella maledetta tenda! Possibile che non si riesca a svegliarmi in modo normale per una stramaledetta mattina? Possibile che ci deve sempre e assolutamente essere qualcosa che innervi il mio sistema nervoso in modo malsano tanto da tediarmi dai buoni propositi? È possibile!
Possibile perché da quell’assurda serata in cui il capello parlante – furbo lui – mi ha smistato in Grifondoro la mia vita ha preso la piega più sgualcita che ci potesse essere in un vestito appallottolato e nascosto in un armadio per diciotto buoni anni, ecco perché e possibile!
Sono passati cinque anni da quella sera ed io Susan Evengreen anzi no McGonogal non ho ancora smesso di pensare troppo e parlare poco, di ascoltare a stento e ipotizzare in sovrabbondanza e, di studiare troppo e divertirmi poco anche se in compagnia del Signorino Potter quest’affermazione dovrebbe essere riguardata, corretta e poi cancellata definitivamente dalla faccia della scuola ma mettiamola così non sono mai stata punita in questi cinque anni tutto ciò starà pur a significare qualcosa?!
Non guardatemi così cari lettori, non ho mentito, ho arginato l’argomento perché penso che più che imbarazzante e pressoché inutile ricordarlo, inutile sì la parola corretta è proprio questa perché nessuno di voi vuole sapere cosa è accaduto per farmi meritare una sola punizione – fin oggi – in compagnia vivissima e stressantissima del Signorino Potter, sempre presente e onnisciente lui!
Torniamo alla mia mattinata, oggi è una bellissima mattina posso assicurarvelo, ho dormito in modo divino tra le lenzuola pulite e candite con quel leggero odore di sandalo che gli elfi domestici hanno da poco scoperto e che ha avuto un gran successo tanto da essere richiesto anche nei dormitori di Serpeverde e questo è tutto dire dato il fatto che sono l’altezzosità fatta a persone.
Il sole splende, gli uccellini cantano un’armoniosa e sinuosa melodia paragonabile ad affascinanti ballate celtiche, i fiori sbocciano a codesti suoni ed io riecheggio felicità da tutti i pori questo perché finalmente ho riscattato anni di scherzi beffarsi, malsani, insulsi molto spesso offensivi e mai scortati da scuse minimamente accettabili fatte alla mia persona da quel disgraziato del mio migliore amico  (perché aimè è così che devo definire il Signorino Potter, lui per me è il mio migliore amico, anche se non posso né accertarmi né di conseguenza affermare la reciprocità di codesto sentimento per svariate ragioni: Dominique).
 
Così decido di graziare quelle amebe delle mie compagne di dormitorio e trotterellare fino al bagno zampillando felicita tangibile non che tattile dal modo in cui sono affabilmente osservata.
Miss tacchettini mi osserva indagatrice e gradirei semplicemente che sparisse dalla mia vista portandosi dietro quelle altre due megere delle mie coinquiline. Purtroppo ciò non avviene stanno lì molto probabilmente aspettando il momento in cui di grazia mi deciderò a parlare con Akane (Chang) – quinta dormiente del dormitorio – mia cara amica da ormai cinque anni. Mi tollera o più che altro sopporta i miei infiniti silenzi e quando parla, ci pensa non per esagerare almeno dieci volte in modo da non dire assurde blasfemie al contrario del trio delle oche giulive che ancora mi fissa speranzoso e della quale non è importante ricordarsi i nomi, che seccatura!
 
“Credi di poter parlare ora?” Akane è tendenzialmente curiosa non in modo esagerato ma tanto basta da costringermi a esprimermi verbalmente smettendo così di gesticolare o fare starne espressioni facciali che spesso e poco volentieri mi fanno sembrare ridicola agli occhi degli altri.
“Ci sediamo lontano da James e gli altri!” non sono poi così stupida da dargli pieno campo libero già dalla prima mattinata, voglio godermi questo momento e imprimerlo bene a fondo nella mia memoria in modo da rivendicarlo negli anni e assaporare la mia vincita con lentezza e un briciolo di orgoglio personale.
 
“A me piace fare colazione con i nostri amici però! Non credo che ti attaccherà deve ancora metabolizzare e attuare, non ha avuto poi molto tempo!”  una notte intera è un tempo più che sufficiente, per quel malato mentale del mio migliore amico, per organizzare qualcosa di stupefacente e tendenzialmente corrosivo per la mia persona, ringraziando Godric oggi non abbiamo lezioni di pozioni altrimenti più che una pessima pozione sarei costretta a evitare un’artistica esplosione con contorno di danno collaterale – tipo strane colorazioni alla pelle, acute, capelli o peggio ancora impensabili e originali aggiunte corporee come orecchie da gatto o code di serpente sul sedere. –
 
“Mangerò sola ci vediamo in aula”  mi allontano da lei accomodandomi a debita distanza dal Signorino Potter e dall’intera combriccola, Fred quell’altro disgraziato mi fa un occhiolino in segno di ammirevole apprezzamento per ciò che sono riuscita a combinare nel pomeriggio di ieri, Will mi ha salutato completamente assente con lo sguardo rivolto verso il tavolo dei Serpeverde, nel quale in modo ragionato io e Domi sospettiamo c’è il desiderio amoroso o fisico di Will, guardo anch’io nella sua direzione ma senza nessun fastidio non riesco a cogliere a chi sono indirizzate le sue attenzioni. Rose dalla verde tavolata mi saluta con un cenno degli occhi, sia mai che si scomponga quella serpe della cugina del Signorino Potter che indifferente a me che persisto a osservarla continua la sua colazione interrotta da poche parole scambiate con – dir poco entusiasmo è un eufemismo – Malfoy e Greengrass.
Addento un toste farcito con bacon e provola filante pensando di poterlo finire nella più completa pace, nel silenzio più assoluto – impossibile – invece dovrò continuare ad invidiare la professoressa Grace che tutta soletta al tavolo degli insegnanti inzuppa la sua brioche nella macedonia di fragole e canditi – Santa Pazienza. – Penso troppo e ultimamente anche male la vittoria sul Signorino Potter mi ha completamente mandato in pappa il cervello devo assolutamente riprendermi o finirò con il concludere niente di buono agli esami della settimana prossima.
“Buongiorno anche a voi” sembrerebbe realmente troppo scortese se iniziassi a non salutare gli amici, che senza alcun permesso hanno appena occupato i posti innanzi a me nel lunghissimo e poco affollato tavolo di Grifondoro, ancora più scortese sarebbe non salutare il fratellino del Signorino Potter dato il fatto che da due anni a questa parte passo un po’ di vacanze estive da loro e di conseguenza abbiamo notevolmente e inaspettatamente instaurato un’amicizia complice e piacevole. Per la cronaca, per i suddetti lettori, il fratellino minore del Signorino Potter sia nella mia testa sia nella lingua parlata è semplicemente Albus, molti lo chiamano Al ma, io non sono molti io sono io e io lo chiamo Albus!
Accanto a lui l’arrogante Zabini in questo momento si sta esibendo nella danza del dolce mangiare e solo Godric sa in che modo riesce a ingerire contemporaneamente tanto cibo senza stramazzare al suolo per affogamento.
 
“Starai lontano da James ancora per molto? Non è abituale vedervi mangiare ai lati opposti della tavolata!”  non doveva essere il fratello intelligente? È mai possibile che non riesca a svegliarmi e a far colazione senza essere disturbata dall’ingombrante presenza di qualcuno che non sia il mio io interiore? “Potrei farti la stessa domanda, perché è seduta con James e gli altri?”. Ora capitemi bene, in questa famiglia sono tutti molto uniti, ma seguendo delle regole non scritte ognuno dovrebbe liberamente seguire la propria rutine cosa che oggi non sta avvenendo, perché ho detto famiglia unita questa è una famiglia comprensibilmente allargata! “Sbraitava cose strane questa mattina e ci siamo mandati a quel paese”.
“Molto fine sul serio, povera ragazza a dover sopportare voi due!”
“Nessuno glielo ha mai chiesto, che vada pure a fare amicizia con qualcun altro!” ma come fa a parlare e mandare giù cucchiaiate di fragole contemporaneamente? Zabini è un mostro della natura? Intelligente sì, per molti versi anche carino ma assolutamente un titano di trivialità!
E quella povera ragazza è solo da compatire! Probabilmente vale la stessa cosa per me che sto dietro al Signorino Potter, Fred e Will tutto il giorno e vorrei aggiungere che loro sono tre e ho molto più lavoro da fare io! “Se facciamo pace con Alice, tu farai pace con James?”
“Voglio chiarire un paio di cosette: James ed io non abbiamo mai litigato, fa pace con Alice povera ragazza andrà da Rose e … parliamo di Rose per Godric!”  bisogna dire un paio di cose sui Potter: Albus è stranamente intelligente ma in sua presenza devo inequivocabilmente aprire la bocca e parlare esprimendo i miei pensieri, con il Signorino Potter beffardo, arrogante, presuntuoso e molto molto ottuso invece, non serve che io dica niente. Mi guarda e sa già cosa penso è ciò mi rende la vita semplice, dato il fatto che parlare mi annoia e mi stanca proporzionalmente a quanto il Signorino Potter piace volare sul campo da quidditch esibendosi in acrobazie degne di un pazzo omicida senza un minimo di materia celebrale.
“Rose sarebbe un problema!” allora mi ascolta? E, diversamente da come immaginavo fino a qualche secondo fa mentre mangia, riesce partorire qualche pensiero degno di essere ascoltato il bamboccio di Zabini.
 
 

°     °      °

 
La lezione della professoressa Burke – solitamente entusiasmante e ricca di colpi di scena – oggi causa ripasso generale del programma sta toccando livelli di scarso interesse con il quali potrebbe benissimo competere con le lezioni della professoressa Coman ed è tutto dire. Il Signorino Potter di fianco a me, neanche a dirsi voglio ricordare quanto tutto ciò sia molto seccante perché non è di certo normale arrivare a lezione con due soli minuti di ritardo e dover prendere di conseguenza il posto a sedere di fianco a lui. Molto più probabile, anzi, è così per certo perché orami dopo tutti questi anni, ho ben capito come funzionano quelle menti malate appartenenti ai miei amici, hanno fatto in modo che io capitassi seduta con lui. Akane e Domi dal banco affianco al nostro sbirciano le mie e anche le sue mosse sempre che così si vogliano chiamare! Lui sbruffa poco interessato al ripasso disegnando boccini sui bordi della pergamena e conoscendolo bene come ormai credo di conoscerlo sta maledicendo le ore di lezione che non gli permettono di cavalcare la sua “meravigliosa” scopa. Io dalla mia parte giochicchio con la piuma che per ventinove e trenta non mi entra in un occhio.

“Sus allora?” per quanto di scarso interesse possa essere la lezione, la professoressa Burke non porta in fronte la scritta idiota quindi sempre per mia sfortuna per non farmi sgamare in una desiderata conversazione con la mia vicina di banco e on di evitare un’eliminazione di punti – che in questo momento proprio non ci serve – mi annoio maggiormente scrivendole un bigliettino. Il Signorino Potter che sembra ormai perso sul suo campo da quidditch immaginario non fa a meno di sbirciare, chi sa cosa diamine sta escogitando il maledetto se solo la nonna mi avesse insegnato la legilimanzia durante le vacanze! Giuro, questa estate la tartasserò finché non sarà così stanca d’ascoltarmi che mi darà retta, deciso!

Niente di che …


“Che ti ha detto?” ora non per marcare la scarsità d’intelligenza perché parliamo sempre e comunque di una valorosa Corvonero – valorosa per la tenacia e il coraggio che impiega e usa per stare giorni interi in biblioteca senza mai lamentarsi, ovvio! – cosa diamine ci vuole a segnare due parole su un foglio senza starnazzare per l’aula? Scrivo perfino io che lo ritengo un gesto seriamente stancante e privo di utilità!

Cosa vuoi che mi dica? Sta ancora leccando le ferite


“Di che ferite parli? Non vorrei scoraggiare la tua alterigia ma sai bene quanto me che l’unica persona che si leccherà delle immaginarie ferite sarai solo tu!”  quando blatera così proprio non riesco a sopportarlo, l’unica cosa scoraggiata è il suo orgoglio non il mio! Potrebbe benissimo accettare la mia opera, sorridermi e dirmi: Brava Sus complimenti hai superato ogni mia attesa neanche a me era mai venuta in mente un’idea del genere per creare disturbo alla scuola e far mettere in punizione uno dei miei più cari amici, la prossima volta chiedimi una collaborazione! Ecco cosa gli costerebbe dire una frase del genere? “Stai reagendo nel modo sbagliato James!” non sopporto nemmeno il fatto che quando io e lui ci troviamo in queste situazioni di stallo io sia costretta a parlare, mi costringe a dire cose che non sento e che molte volte fraintendo io stessa. Le parole creano solo un sacco di guai e appunto non credo che abbia capito cosa intendevo!

“Come starei reagendo Susan!?” Susan siamo passati al nome completo, per l’appunto stai reagendo categoricamente male amico mio. Per quale accidenti di motivo dobbiamo parlarne poi? Io ti conosco mi aspetto un contro attacco da parte tua, la risolviamo così, l’abbiamo sempre risolta così oggi no vuole fare conversazione il Signorino Potter. “Tu farai qualcosa, tu lo sai, io lo so e anche i nostri amici lo sanno bene …” si è così glielo leggo in faccia, non può mentirmi con quella faccia da furbetto che si ritrova “ … stiamo tutti aspettando!”. Io aspetto con un po’ di terrore tra le gambe e non sarebbe male l’idea di chiedere asilo ai Serpeverde in questo caso ma spero vivamente che la mia espressione facciale e il mio timbro di voce non abbia rivelato le mie ansie e intenzioni.
“Guardati le spalle Susan!” è molto arrabbiato e neanche se gli proponessi un aiuto in pozioni, molto probabilmente riuscirei a evadere la sua pena. Ho ciò che mi merito!
 

°     °      °

 
Che seccatura! Vada per la colazione, vogliono disturbarmela, gradiscono osservare la mia sofferenza mentre guardo la frutta di stagione e, vorrei specificare che sono le fragole, mentre con molta poca grazia mi appresto verso l’aula di lezione non riuscendo quasi mai a cibarmi di essa ma, il pranzo potrebbero anche decidere per mio accordo di lasciarmi sola, non dovrebbero sedere vicino a me possibile che non riesca a recitare bene? Potrei immolarmi a ruolo di appestata del vaiolo di drago per tenere tutti a una debita distanza me, no? Anche questo pranzo mi salterà, nel senso che non riuscirò a finire in tempo di cibarmi di ogni singola leccornia servita e sarò costretta a fare una capatina nelle cucine nel pomeriggio – sola perché vorrei ricordarmi io e il Signorino Potter non ci parliamo in questo momento – per chiedere gentilmente a quei terrificanti barra osceni elfi domestici se per pura casualità il resto del gregge ha lasciato un po’ di torta di melassa, più di un po’ sarebbe meglio ma non vorrei mai approfittare della loro bontà sia chiaro!

“Voi siete ancora qua!” e lei è ancora là! Perlomeno sembra divertirsi con i ragazzi, guardandoli bene lei e il Signorino Potter stanno allegramente scherzando non che non lo faccino di solito e che solitamente sono anche io lì a scherzare e ridere con loro. Per Bacco spero che si sbrighi a risolvere la faccenda e anche in fretta. “Non mi pare che la tua situazione sia cambiata da questa mattina!” perspicace lui, dopo tutto è il fratello intelligente cosa mi dovrei aspettare? “Parliamo d’altro!” è l’unica soluzione.

“Hanno messo l’ultima uscita al villaggio prima degli esami, molto irresponsabile da parte loro, ci sono gli esami e sia quelli del quinto che del settimo avranno già in programma un ripasso generale, almeno i l’avrei preparato se dovessi sostenere degli esami così importanti …” sta sproloquiando e ho smesso di ascoltare e recepire alla parola ultima uscita – questo fine settimana. L’uscita al villaggio è stata fissata? Perché non ne ho saputo nulla? Si dia il caso che la mia migliore amica sia un prefetto e avrebbe dovuto di grazia avvisarmi invece si è dimostrata più furba del previsto e brava Akane, ah oggi non ne va bene una! “Pensate di andarci?”
“Perché no, i nostri esami non saranno difficili come i vostri, il tempo di una Burrobirra e poi si può sempre rientrare al castello!” gli esami del quarto anno, per loro è facile dire che sono esami estremamente poco complicati hanno entrambi hanno amici e parenti che continuano a descrivergli i test e le prove come delle passeggiate sulla spiaggia o in tra i capi di grano. “Lo chiediamo anche a Ros e a quel montato do Scorp un po’ di sole gli può solo giovare!!” su questo non ci piove altro che vampiri quel ragazzo sembra avere già un piede nella fossa a guardarlo bene in faccia. “Edwin ha in programma un appuntamento, eliminiamolo dalla lista!”

“Edwin ha una fidanzata?” Edwin quell’Edwin che sta tutto il giorno in giro con quell’altro scansa fatica di Scorpius Malfoy ha una fidanzata? Io devo essere un caso clinico di primaria importanza allora! “Alice l’ha detto sta mattina, né abbiamo scherzato un po’ su ma perché ti piace Ed per caso? È più piccolo!”  come se un anno di età facesse sul serio poi molta differenza! Ma che vado a pensare certo che fa differenza lui esce con una ragazza ed io sono qui a parlare con il fratello del mio migliore amico e con Zabini! Per Merlino in reggicalze! Devo escogitare qualcosa, qualsiasi cosa? Ma cosa? “Hei aspetta un attimo Sus …” che c’è adesso, gradirei che nessuno mi disturbasse mentre elaboro un grande piano, un piano geniale! “… Hai lo stesso sguardo che aveva Alice questa mattina e mugugni in modo simile a lei, che vi prende a tutte quante? Dici che è un’epidemia Al?”. Altro che epidemia devo parlare con Alice subito dove è che sta, a già con i miei amici! Merlino!

“Alice – quanto poco mi piace disturbarti mentre ridi e scherzi con i miei amici – posso parlarti un attimo?” ora, alzati e segui me perché sono molta certa del fatto che mi possa partire un embolo da un momento all’altro!
“So cosa vuoi chiedermi, devono essere loro a porgermi le scuse, mi hanno trattato malissimo questa mattina!” chiederti scusa ma di che diavoleria sta parlando Alice è impazzita? Forse ha ragione Zabini ci deve essere una qualche specie si virus in giro per il castello. “No, un'altra cosa! Si tratta di Edwin vai con lui al villaggio mi ha detto Al e volev …”  perché diavolo mi devi interrompere Alice! Tutto ciò è già molto complicato di suo ti ci metti anche te!
“Con Edwin al villaggio?No, ci vado con James me la chiesto questa mattina non ci credevo all’inizio ho sempre pensato che fosse interessato a qu – qualcun’altra sinceramente poi invece ha invitato me! Capisci me?”. Ora, potrò sembrarle una grande maleducata ma con tutta la grazia del mio corpo – ed escluso la mattina appena sveglia, dopo i pasti e dopo un’ora di lezione di creature magiche solitamente ne possiedo molto - ho voltato le spalle alla mia amica Alice che in questo momento da sprizzando felicità come una cascata di cioccolata e mi dirigo verso l’aula di difesa evitando di ascoltare i suoi sproloqui e la sua muta richiesta di una spiegazione al mio scortese comportamento.

Avevo sul serio creduto che Alice uscisse con quell’altro idiota di Edwin Greengrass altrimenti per quale motivo doveva arrabbiarsi tanto con Albus e Zabini per finire con il litigare? L’avevano presa in giro? A quanto pare No!
Sei una persona intelligente Susan pensa pensa, concentrati e trova la risposta alla soluzione! Il mio pensiero venuta a conoscenza della situazione è stato: io non esco con nessuno mentre Edwin sì, quindi è molto probabile che anche il primo pensiero di Alice sia stato quello non avendo ancora ricevuto l’invito del Signorino Potter. Deve essere per forza così, stessa reazione diverso risultato io starò tutto il sabato a studiare il Signorino Potter invece se ne starà a zonzo per le vie di Hogsmead. Almeno che …

Questa è un’altra seccatura ma aimè mi tocca, spero solo che questa giornata finisca in fretta perché con tutte le idee geniali che ho avuto da questa mattina prima di andare a dormire devo per forza passare dall’infermeria per una pozione rilassante. “E’ strano che tu ti sieda vicino a me?”. Assolutamente vero, sarebbe troppo deleterio per me stare seduta a lezione vicino a Dominique con la parlantina che si è ritrovata, sarebbe impossibile seguire anche solo un briciolo di lezione, mi domando se a quel nostro primo incontro sul treno parlasse tanto, possibile che non riesca a ricordare una così vitale informazione? “Vado al sodo!” annuisci, mi conosci non è che mi piaccia parlare molto dopo di tutto. “Sabato e domenica gruppo di studio per finire il ripasso?!” non suona come una domanda la mia è stata più uno pseudo ordine che una richiesta ma Domi non rifiuterà mai una tale offerta, averci tutti lì di fianco a lei per comandarci a zerbino la eccita solo l’idea probabilmente. “Affare fatto, ne parliamo insieme con loro, altrimenti mi mangiano viva!” questo è anche vero, non che bisogna faticare poi molto per convincerli ma è un lavoro parecchio ingrato tutto sommato.                      
 

°     °      °

 
Mi piacerebbe che fosse tutto come l’era qualche anno fa! Le lezioni erano meno stressanti, i professori meno pretendenti, gli amici meno chiassosi, le relazioni più facili e i discorsi molto più sempliciotti ed effimeri perfino la durata di una litigata era più breve e i guai meno dolorosi ora invece con il passare del tempo, degli anni tutto è più complicato più difficile litigare e fare pace, le punizioni sono più dure e i sorrisi anche quelli bellissimi molto spesso sono molto più difficili da regalare che una caramella mou.           

“James vuoi una mano?” ebbene si, il rimorso ha iniziato a farsi sentire durante il pranzo, ha raggiunto il mio esofago durante la prima ora di lezione pomeridiana e se non fosse stato così pesante sarei benissimo riuscita a digerirlo un ora fa prima della fine delle lezioni. Invece ho un groppo allo stomaco e per quanto io creda, di essere intelligente non riesco proprio a spiegarmi per quale assurdo motivo l’abbia. Gli sorrido con il migliore dei miei sorrisi giuro e non lo faccio solo perché mi sento in colpa per la sua punizione – anche se non dovrei proprio – ma anche perché lo considero il mio migliore amico e in un modo o nell’altro non posso mica non rivolgergli più la parola e poi, per essere sincera con me stessa se lui non mi parla con chi diavolo ripasso trasfigurazione per Merlino!!!

“Prendi penna e pergamena questo è un lavoraccio!”me ne sono resa conto benissimo! Che punizione pessima il professor Miyazaki non ci è andato per nulla leggero con il Signorino Potter! Catalogare il suo intero archivio in soli tre giorni per giunta sotto lo stress e il ripasso degli esami, e anche vero però che il professor Miyazaki ha preso di mira il Signorino Potter anni fa ma non ho mai avuto modo di pensare che un giorno o l’altro gliela avrebbe fatta scontare in questo infame modo tutta la sua insubordinazione scolastica e il suo poco rispetto delle regole. Archivio che per precisare comprendente tutti i compiti scritti consegnati a lui in ben dieci anni d’insegnamento e mai messi in una specifica sistemazione, che roba! Catalogarlo per anno, classe e studente inserendo per primi i migliori di ogni corso e di ogni anno, un lavoro assurdo! Che poi, per Bacco come fa un professore a essere così disordinato e a ritrovarsi i compiti in classe del duemilatredici nello stesso blocco di quelli dell’anno duemilaventi?

“Io e Domi avremmo in mente un ripasso generale sabato e domenica gli altri né sono già informati, sei scappato dopo la lezione di difesa e non siamo riuscite a comunicartelo!” dovevo farlo, toccava proprio a me dato il fatto che io e Domi molto alla babbana come gli ho insegnato anni fa ci siamo dilettate nel sasso, carta, forbici con una mia sonora sconfitta! “Domenica va bene per sabato ho già preso un impegno!”
“Abbiamo fatto pace no? Puoi dirmelo cosa farai sabato!”
“Pace? Non vedo la mia torta di melassa accompagnata da non flebili scuse, diciamo che ti sei arresa Sus e per quanto riguarda il resto so già che lo sai, non mi starai diventando gelosa adesso?”  come se fosse possibile che io mi arrenda, che idiozia assurda! Il Signorino Potter ha un cervello più piccolo di un boccino e ciò mi conferma la peggiore delle mie ipotesi! “Portami una burrobirra.” La torta di melassa … anche? Più tempo passa e più pretenzioso diventa!

Non ricevo nessuna risposta non mi chiederà i soldi adesso? Ma, che vado a pensare, questa punizione è un lavoraccio per la cronaca: molte delle pergamene sono sporche di caffè, latte e altri tipi di cibi che in questo momento sono indistinguibili chi l’avrebbe mai detto che il professor Miyazaki fosse un golosone non gli si vede toccar dolce in sala grande.
E che vuol dire che io sono gelosa? Certo per Merlino non posso dire che non mi abbia dato fastidio il fatto che lei abbia passato il pranzo e la colazione con voi, ma appunto è un voi che comprende sia il Signorino Potter che Freddy e W. non solo il Signorino Potter per i mutandoni a boccini di Merlino! Geloso di lui questa punizione deve avergli inebriato il cervello di fuliggine ostruendo le sinapsi, disgraziato amico mio! “Quindi ho ragione! Se volevi venire al villaggio con me avevi solo che da chiedere!”.

È impazzito! Cosa diamine sta immaginando quella biglia di cervello che aimè per disgrazia della sua famiglia si è ritrovato? Cosa avevo in mente quando l’ho raggiunto? Io e il mio rimorso insensato che mi ha spinto ad aiutarlo in questa sventurata punizione! Bacco fa qualcosa! Merlino anche tu, unite i vostri poteri e aiutatemi, fatelo rinsavire! “Facciamo così Sus: per ora guardati le spalle perché il fatto che tu sia qui ad aiutarmi mi dimostra solo quanto tu ci tenga a me ma non vuol dire che non meriti di essere mirata per quello che mi hai combinato ieri! Ti prometto anche che il primo fine settimana a Hogsmead il prossimo anno sarà tutto tuo se hai così tanta voglia di uscire con me!”. Ho perso il mio migliore amico per sempre! Ed io che pensavo che il giorno in cui gli ormoni avrebbero preso il soppravvento sulla materia celebrale non avrebbe scalfito la nostra amicizia in nessun modo!

“James non vorrei rovinare il tuo idilliaco pensiero di te e me ad un appuntamento ma sei completamente sulla strada sbagliata! E anche non fosse così verrò a casa tua per le vacanze estive non mi servirebbe un’uscita al villaggio per restare da sola con te! E, buona notte le tue idiozie mi hanno inverosimilmente stancato!”. Un appuntamento con lui ridicolo e per di più proposto come favore personale essendo io una sua cara amica, tutto ciò mi comporterà una notevole seccatura domani: parlare con uno dei pochi esemplari femminili che può fargli rinsavire i neuroni sempre che non si siano suicidati in massa. Parlare con lei: la piccola e terrificante tempesta di Serpeverde e non mi riferisco di certo a quell’artica di Rose!
 

°     °      °

 
James Potter con una pergamena in mano e dell’inchiostro nero a macchiarli il viso dopo ben venti minuti di solitudine si domanda ancora cosa aveva sbagliato a decifrare dall’espressione della sua casa amica Sus. In tutti quegli anni era sempre riuscito a cogliere ogni emozione e ogni pensiero con somma facilità quasi come lei gli parlasse invece quella sera le sue espressioni non combaciavano con le sue parole e per quanto potesse ipotizzare che Sus gli stesse mentendo non poteva mai prendere in ipotesi questa considerazione per un semplice motivo: Sus non gli aveva mai mentito!

Con un piano – che fino a qualche ora prima James Potter credeva geniale per farla pagare alla sua amica – nella mente, s’incamminava verso la sua sala comune mandando al diavolo l’estate, il professor Miyazaki e quel maledetto appuntamento al quale non aveva nessuna voglia di presentarsi e che aveva proposto in un momento di totale paranoia nei confronti della sua amica Sus e dello scherzo. Ma, essendo lui James Potter non poteva né ritirare l’invito né non presentarsi, essere popolari alle volte è snervante aveva perfettamente ragione W.
 
 
 

To becontinued

 

Con questo capitolo ho voluto sottolineare il modo in cui Susan si è legata profondamente a James a quanto tenga alla sua amicizia tanto da sacrificare l’orgoglio e passare sopra a qualsiasi cosa accada anche se a far scoppiare la loro insulsa lite è stata lei stessa – e per quanto all’inizio né sia gratificata perché dopo anni è riuscita a riprendersi una semplice rivincita con il passare delle ore non sopporta il fatto che non si rivolgano  la parola per quanto a Susan non piaccia poi molto parlare =).

Ho cercato  - non so se ci sono riuscita – di creare un legame tra Susan e James che in questo momento è molto dipendente da parte si Susan questo perché lei vede molto della sua sorellona  in lui perciò difficilmente riesce a staccarsi da lui e a  non provare gelosia nei suoi confronti. 
Va beh ci siamo capiti no???? =)

Alla prossim matheta baci a tutti!!!!!!

 
   
 
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