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Autore: Maka16    31/05/2013    0 recensioni
"Non piangere sulla mia tomba, perché io non sarò lì.
Ci sarò nell'aria che respirerai, nel sole che illuminerà la tua pelle, nelle strade che percorrerai."
Le sorrise un ultima volta e poi se ne andò per sempre e lei non potè fermarlo.
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO IV
Il buio dell' anima.
Oramai era giunta la notte ma Machi non riusciva a dormire, mille pensieri le affollavano la testa martellando ripetutamente per uscire sottoforma di pianto, di urlo o di chissà cosa.
Lottava oramai da ore per farli smettere ma i risultati furono pessimi, le sembrava di trovarsi nel centro di una tempesta che lei stessa aveva generato e non aveva possibilità di fuga.
Itachi..
Si portò le mani al volto e mordendosi le labbra cacciò indietro un'altra volta le lacrime, il vuoto che sentiva entro la stava divorando, tutto il buio di quel luogo sperduto nella foresta era niente in confronto a quello che aveva nel cuore, eppure era sempre stata brava a fingere, a nascondere le sue vere emozioni ma oggi l’ unica ragione per cui lo aveva sempre fatto era volata lontano da lei, oltre quella oscura notte.
La luna sembrava la stessa di dieci anni prima, splendente ma allo stesso tempo così oscura, così carica di dolore, fu proprio per questo piccolo dettaglio che la sua mente cominciò a vagare in un tempo e in un luogo lontani da lì.

 
 
“Hey Sasuke!che ci fai qui? Non dovevamo allenarci con Itachi?”
A quell’ epoca avevano solo sette anni, i loro cuori erano pieni di sogni e di ambizioni, non conoscevano ne la morte ne il fallimento, erano così ingenui…
“Ha detto che aveva una missione importante da sbrigare… sarà per un’ altra volta”
Machi abbassò la testa rivolgendo per un attimo la sua attenzione ai ciottoli illuminati dalla luce del sole, poi però la rialzò di scatto e sorrise.
“Dai, non fare quella faccia triste, Sas'ke sarà per la prossima volta”
Se ne andò correndo lungo quel viale assolato, si voltò solo per salutare l’ amico rimasto lì, fermo e con un aria decisamente abbattuta.
La capacità di finzione della giovane Uchiha non è nata da un giorno all’ altro ma è sempre stata insita in lei, fin da piccola nascondeva il dolore per perdita dei suoi adorati genitori sotto grandi e smaglianti sorrisi ma infondo avrebbe veramente voluto essere felice.Quando lo sconforto prendeva il sopravvento se ne andava al villaggio e dagli alti tetti delle case osservava la gente passare, immaginava quale fosse la sua vita e per un attimo ne prendeva parte.
Quel giorno dopo essersi congedata da Sasuke decise di prendere posizione sopra il palazzo situato davanti alla magione dell’ Hokage, lì il sole batteva così forte da bruciarle la pelle biancastra e a lei piaceva da morire.
Passarono diversi minuti e la sua attenzione si spostò da un gruppo di ragazzini urlanti alla finestra della Magione, sgranò gli occhi per distinguere bene le figure, le bastò una manciata di secondi per riconoscerlo.
Era proprio lui, Itachi Uchiha.
Che ci faceva lì? Chi erano le altre persone? L’ hokage e poi..?
Fu proprio la sua insaziabile curiosità unita ad un assurda testardaggine a farle fare quel balzo in avanti sul cornicione della finestra del palazzo, da lì riuscì a sentire le voci, qualche frase sconnessa e terrificante.
“… Và bene, sterminerò il mio clan questa notte!”
Le parole che uscirono dalla bocca di Itachi ebbero sulla piccola Machi la stessa potenza di un Kunai conficcato nella gola, talmente a fondo da togliergli il respiro e da appannargli la vista.
Cominciò ad ansimare tremendamente, credeva di morire lì, da sola, le mani le cominciarono a tremare ed il cuore pulsava per uscire dal petto.
Ci mise più del previsto per riacquistare la lucidità e cominciare a respirare profondamente, poi quasi in stato di trance scese da quel cornicione, si sedete sull’ bordo della strada ed aspettò il presunto assassino con una paura dentro talmente forte da farle perdere ogni altro senso.
L’ attesa non fu lunga ma straziante, appena lo vide con un impeto di rabbia gli corse in contro brandendo spavalda un piccolo kunai.
“Non ti permetterò di sterminare a sangue freddo il nostro clan!”
Itachi sgranò gli occhi stupito e profondamente colpito dalla spavalderia di quella ragazzina, durò un secondo, poi senza dire una parola la colpì allo stomaco.
 
Quando Machi si risvegliò il paesaggio era completamente cambiato, al posto delle case di Konoha vi erano solo alberi e foglie secche, allungò una mano e involontariamente toccò quella di Itachi, la rirasse immediatamente e cercò nelle tasche il suo kunai senza succeso.
“Cercavi questo?”
L’ Uchiha sorrideva mentre lo faceva scorrere tra le dita, quel sorriso così dolce sembrò a Machi un orribile e glaciale smorfia di dolore, scattò in piedi e serrò i pugni, una fitta allo stomaco la costrinse a piegarsi e a sedersi di nuovo.
“Calmati ti prego..”
“Non farai del male a nessuno, io non te lo permetterò!”
I suoi occhi divennero rossi di colpo e poi la pupilla nera al centro si rimpicciolì lasciando spzio ad altri segni neri ai suoi lati, lo Sharingan.
Itachi le prese la mano.
“Non ti farò del male, ne a te ne a Sasuke, voi vivrete! L’ Hokage ha promesso che non vi verrà fatto del male”
“Perché?”
“Riformerete il clan che io distruggerò, questa volta sarà un luogo senza odio!”
Machi respirò a fondo e i suoi occhi tornarono di quel marrone intenso che sempre l’ aveva caraterizata.
“Parli della guerra, di Madara.. lui ha ucciso i miei genitori!”
“Si, si ripeterà e queto è l’ unico modo per fermarli!”
La ragazza annuì, aveva perfettamente capito , le era tutto più chiaro, era una tragedia inevitabile ma infondo era giusto così..
“Ti aiuterò”
Scosse la testa.
“so che lo farai ma non ti lascerò uccidere nessuno hai già sofferto abbastanza!”
“Per questo posso portare più dolore, non serve che lo faccia tu!”
“Devi proteggere Sasuke, quando io non ci sarò! Non gli impedire di odiarmi lui diventerà più forte grazie a questo!”
“Io non…”
“Machi non devi piangere!”
Annui.
“lo farò!”
“non avevo dubbi!”
Itachi si alzò e le sorrise un'altra volta.
“Ci rivedremo Itachi?”
“Certo…”
Poi se ne andò lasciandola lì pietrificata in mezzo a tutto quel verde senza speranza.
 
 
Tolse le mani dal viso e si voltò,Tobi era lì a fissarla.
“Hai finito di piagnucolare? Sasuke ti cervava!”
Si alzò imperterrite e impassibile non aveva intenzione di rispondere a nessuna provocazione.
“che succede?”
“ Il Team Falco è arrivato”
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