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Autore: Pikachu4Ever    01/06/2013    1 recensioni
Fanfiction ispirata alla serie Ace Attorney, e spin-off di 'Lawrence Trueman: Ace Attorney'.
Racconta di una vicenda che ha come protagonista Travis Harley, procuratore tennista con poca fiducia in sè stesso ed insicuro sul suo ruolo in un sistema legale in cui ritiene di essere inutile.
Mentre egli si pone alla ricerca di un senso per la sua professione, un'organizzazione con legami con il suo passato inizia a mettere in moto i suoi piani... e toccherà a Travis, insieme all'archivista Crystal Trousse, il neo-avvocato Jean Watson ed il detective Paul Hayes occuparsi di loro.
Nel corso della trama appariranno personaggi appartenenti a 'Case: WL-0 - World of Lies' e 'Deeper than Void' di The Shadow', ed altri di 'Eyes, Lies & Trusting Times' di Renna.
Fanfiction che discuterà del ruolo di un pubblico ministero all'interno del tribunale e sul senso e sul concetto della giustizia, ampliando quanto già visto nella serie originale.
Genere: Azione, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lawrence Trueman'
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AAITH2 ACE ATTORNEY INVESTIGATIONS: TRAVIS HARLEY

Capitolo 1: The Drowned Turnabout (investigazione 1, preludio)

Abyssal Paradise
Ingresso
10 Dicembre
Ore 17.20

... Uhm... questo posto me lo ricordavo più vivace... e con molti più pesci.
Mi guardai intorno, notando le varie vasche semi-vuote con una dozzina di pesci ciascuna nonostante la grandezza di ognuna (erano completamente trasparenti con un fondale formato di terriccio con qualche alga ed altre piante marine, ed erano fissate con un estremità sul pavimento e con l'altra al tetto della stanza, al punto che mi chiedevo come le aprissero in caso di bisogno), ripensando a come fino a qualche anno fa quest'acquario fosse molto meglio.
Al tempo delle medie venivo sempre qui con Law durante il pomeriggio quando avevo voglia di perdere tempo o di rilassarmi un pò tra una partita di tennis e l'altra... ma col tempo, ho perso l'interesse al venire, anche perchè ho dovuto iniziare a concentrarmi sui miei studi per diventare procuratore.
L'Abyssal Paradise era uno dei principali luoghi d'interesse di Springside Hills in passato, ma a quanto ho sentito dire, di recente l'acquario ha iniziato a perdere visite a causa di alcune discutibili scelte pubblicitarie da parte del direttore ed alcuni incidenti avvenuti allo staff.
Ora che il direttore è stato sostituito da suo figlio, però, era stato deciso di indire un evento speciale con dei biglietti venduti a prezzo ridotto per invitare la gente a venire... ed ammetto che, un pò nostalgico per il passato, volevo venire a vedere come sarebbe stata la riapertura... anche se, guardandomi intorno, l'entrata non prometteva niente di buono.
Avevo invitato anche Hayes prima e Law poi a venire con me, ma entrambi purtroppo erano già impegnati con altro e non sono potuti venire. Ed ammetto di non averlo nemmeno chiesto a Jean... primo perchè probabilmente era impegnata con Law, secondo perchè sarei comunque stato troppo imbarazzato per chiederglielo direttamente...
... Ammetto che alla fine sono venuto qui solo perchè non avevo intenzione di sprecare i soldi, ma mi sento parecchio solo...
... Beh, Travis, così stanno le cose. Penso che ora il meglio che tu possa fare sia salutare i tuoi amici pinnuti...
Detto ciò, mi feci avanti dopo aver preso una guida dell'acquario da uno stand, dirigendomi verso quella che era, probabilmente, la mia sala preferita: la Sala dell'Oceano Indiano.
Spero solo che non si sia ridotta troppo male rispetto a qualche anno fa...

Abyssal Paradise
Sala dell'Oceano Indiano
10 Dicembre
Ore 17.32


... Beeeeh... poteva andare peggio.
La Sala dell'Oceano Indiano aveva delle pareti di colore azzurrino, con un numero ampio di vasche (ad occhio, avrei detto dieci o undici, tutte piuttosto larghe e fissate al tetto ed al terreno come le vasche all'ingresso) con pesci di vari tipi, tutti accomunati dal risiedere, appunto, nell'Oceano Indiano o nell'area limitrofa (riconobbi nelle vasche vicino a me degli Abalistes stellaris, o pesci balestra stellati, sul fondo, un Abudefduf bengalensis o Sergente del Bengala che si nutriva di un'alga non molto distante, ed una serie di Amphiprion perideraion o pesci pagliaccio rosa che rientravano in un frammento di corallo, probabilmente messo lì per simulare il loro habitat naturale).
Fino a qui era tutto come mi ricordavo... tuttavia, c'era comunque qualcosa di nuovo, ed a mio parere, piuttosto stupido ed inutile: c'erano varie decorazioni a tema indiano e statuette di divinità (riconobbi a malapena Shiva per via del colore blu... più un sacco di altra gente che non ricordavo al momento) e varie casse stereo sparse per la stanza diffondevano nell'aria canzoni Bollywoodiane, probabilmente perchè chi viene qui è troppo stupido da capire che questi pesci abbiano l'habitat vicino all'India e devono specificarlo con tutto quello che possono.
Bah... la pubblicità. Sinceramente io mi sarei concentrato ad ampliare le vasche o fare qualcos'altro di utile piuttosto che sprecare il budget per amenità di questo tipo... e gli altri visitatori parevano essere d'accordo, visto che c'erano giusto altre due o tre persone oltre a me.
Io sospirai, tirando fuori la mia fida racchetta e pallina ed iniziando a palleggiare (mi sembrava strano che non me l'avessero requisita all'entrata... ma non mi lamentavo), guardandomi attorno e facendo attenzione a non lanciare per sbaglio la pallina contro una delle vasche.
Nonostante tutto, è sempre piacevole venire qui... e perlomeno, le vasche parevano essere ben curate e piene di fauna ittica in salute.
... Quand'ero più piccolo, ammetto che mi piaceva molto studiare i pesci e venire qui... anche se non mi considero un esperto, è interessante osservarli e vedere come vivono...
E non nego che li ho sempre invidiati. Non hanno alcuna preoccupazione se non trovare cibo e non farsi mangiare a loro volta, non devono vedersela con un lavoro o simili problemi...
Probabilmente alla fine, anche lo studiare un pesce era più un pretesto per venire qui ed immaginare di andare via, fuggendo dalla realtà e dalle mie responsabilità, lontano da tutto e da tutti...
Alla fine, non è che sia cambiato molto in questo senso. Certe volte mi chiedo cosa penserebbe mia madre di questo mio comportamento... anche se sono sicuro che non ne sarebbe per niente felice.
... Beh, riflettere su queste cose non mi farà nulla di buono, a mio parere, l'ultima volta che ho ceduto alla disperazione non ho fatto altro che combinare guai, e non voglio ripetere l'esperienza. Meglio concentrarsi sui miei amici pinnut...
*SBAM!*
OW!
Caddi a terra all'improvviso mentre continuavo a guardarmi intorno, andando a sbattere contro qualcuno: a seguito dell'impatto, mi scapparono la racchetta e la pallina di mano, andando entrambe a sbattere contro il vetro di una delle vasche (fortunatamente causando solo un graffio superficiale, ma senza spaccarlo).
Mi rialzai immediatamente, riprendendo racchetta e pallina ed osservando colui con cui avevo appena fatto l'"autoscontro", dicendo scorbuticamente "Perchè non guardi dove vai invece di...", fermandomi una volta che ebbi modo di vedere l'"attentatore", capendo di averlo già visto.
Era un ragazzo più o meno mio coetaneo, anno più anno meno, con delle occhiaie e le lentiggini, dei capelli scuri che formavano delle punte in varie parti della testa, con una maglia nera con sopra disegnato un controller ed un paio di jeans e scarpe da ginnastica, che in quel momento si stava rialzando da terra e grattando la schiena.
"Uh... ehi, ma io ti conosco. Sei quel procuratore che è entrato in procura a Marzo, Reagan Trugh, giusto?" domandai quindi io, avendolo incrociato un paio di volte: non lo conoscevo proprio benissimo, ma sarebbe stato scortese non riconoscere un collega, a mio parere.
"Ow... sì, sono io, ci conosciamo? ... Scusa, quel colpo mi ha fatto perdere molti HP... aspetta che respawno un attimo..." mi disse quindi lui, con una voce profonda ma amichevole, mettendosi un attimo una mano sulla testa prima di ricomporsi completamente.
... Che razza di termini sono? Crede di essere in un videogioco...?
"Ehm... mi spiace di esserti andato a sbattere contro. Sono un procuratore anch'io, Travis Harley... forse mi hai già visto in procura qualche volta..." mi presentai, evitando di commentare sul modo in cui parlava: dopotutto, ogni procuratore pare avere qualche abitudine o caratteristica particolare... ed io con la mia racchetta non sono da meno, in questo senso.
"Non scusarti, sono cose che capitano, ed anch'io ero sovrappensiero... e sì, in effetti hai una faccia nota. Molto piacere di conoscerti." mi rispose quindi l'altro, sorridendo e offrendomi la mano.
"Il piacere è tutto mio, non mi aspettavo di incontrare un collega qui." fu la mia replica, stringendogli la mano mentre sorridevo a mia volta, per poi voltarmi verso l'acquario alla mia destra, osservandone i pesci all'interno mentre pensavo a cosa dire per un secondo.
"Quindi... come mai sei venuto in questo acquario?" fu la mia domanda successiva, non totalmente interessato ma volendomi dimostrare cordiale, per poi osservarlo nuovamente negli occhi.
Reagan continuò a sorridere prima di rispondere alla mia domanda, dicendomi "Beh, sono un appassionato di videogiochi, e mi era giunta notizia che per promuovere questo acquario oggi ci sarebbe stata la presentazione di un gioco di pesca che prometteva di essere rivoluzionario. Non sono proprio un fan del genere, ma ero comunque incuriosito e volevo darci un'occhiata... anche se alla fine non si è rivelato nulla di speciale. E' uno di quei giochi che si presentano bene per poi deluderti nel momento in cui puoi effettivamente provarli. E come se non bastasse, ho perso di vista la persona con cui sono venuto..."
"Oh, eri venuto qui con qualcuno? Di chi si tratta?" domandai subito dopo, non volendo far morire la conversazione sul nascere, ed anche un pò curioso di saperne di più.
"Un altro procuratore. Probabilmente lo conosci, si tratta di Bla-" provò a dire il ragazzo dai capelli scuri, prima di venire interrotto da qualcuno che urlò immediatamente "SILENZIO!", entrando nella sala.
"... Sì, direi proprio che lo conosco." dissi quindi io, sorridendo leggermente e riconoscendo colui che aveva appena parlato: era anche lui un ragazzo della nostra età, piuttosto muscoloso ed alto (più o meno due metri, ad occhio) e dalla carnagione non chiarissima, con il corpo coperto da una pesante ed imponente armatura da cavaliere grigia, eccezion fatta per la testa: aveva un volto duro e la fronte sfinata, trasmettendo però una certa maliconia, ed aveva gli occhi azzurri e dei lunghi capelli biondo chiaro. Alla destra dell'armatura aveva anche una fodera, nella quale era riposto un fioretto.
Avevo già avuto modo di conoscerlo: il suo nome era Blade Swordmaster, procuratore amico dell'avvocato Wolf Lonnie, che è stato coinvolto in due casi di cui mi sono occupato con Law.
"Finalmente sono riuscito a trovarti di nuovo, procuratore Trugh! E' da mezz'ora che cerco di capire dove fossi finito... Tra te ed Alfredo scomparso chissà dove non avevo la minima idea di dove andare a vedere!"
"Scusa... avevo ricevuto una chiamata da casa ed ero in pensiero per una cosa che è successa... mi spiace di averti lasciato indietro, non succederà di nuovo." si scusò Reagan, suonandomi un pò giù di morale per via dell'"incidente".
"Non pensarci, l'importante è che siamo riusciti a ritrovarci rapidamente." affermò subito dopo Blade, rendendo chiaro che non fosse davvero arrabbiato per ciò che era successo.
"Signor Swordmaster, è da un pò che non ci si vede. Come sta?" chiesi quindi al cavaliere, contento di rivederlo: era passato più o meno un mese dal nostro ultimo incontro, e durante i due casi con cui ho avuto a che fare con lui, mi è sembrato un'ottima persona.
"Oh... procuratore Harley, non mi aspettavo di incontrarti qui. Come stai? Tutto bene con l'avvocato Trueman e la signorina Watson?" mi chiese quindi Swordmaster voltandosi verso di me, probabilmente interessato a sapere come stessero i miei amici, anche se parlare di loro mi imbarazzava un pò, considerati i miei trascorsi con loro.
"Ehm... stanno bene, non preoccuparti. Ho provato ad invitarli a venire con me qui, ma purtroppo non hanno potuto, e nemmeno il detective con cui di norma indago era disponibile... quindi, alla fine sono venuto da solo, sperando che ci fosse qualcosa di carino..." spiegai, mentre abbassavo lievemente lo sguardo, imbarazzato anche per aver ammesso di essere venuto lì solo come un cane.
"Comprendo. Purtroppo ho già visto varie sale, e nulla mi pare effettivamente interessante: ci sono solo pesci in sale piene di cianfrusaglie. Io starei cercando il mio maggiordomo ora, ma conoscendolo sarà andato nell'unico luogo in cui non mi avvicinerei mai..." affermò quindi il cavaliere, incrociando le braccia e rabbrividendo lievemente.
... Un luogo in cui non si avvicinerebbe mai? E quale sarebbe, la vasca degli squali?
Prima che potessi dire o fare qualunque cosa, però, notai con la coda dell'occhio che l'altro procuratore presente era diventato paonazzo all'improvviso, tenendo la bocca aperta e sudando copiosamente.
Preoccupato dal vederlo in quella condizione, mi avvicinai a lui e lo scrollai leggermente, chiedendogli "Reagan? E' tutto a posto?"
"... Guardate lì... dentro la vasca..." provò a dire lui, cercando di indicare di fronte a sè prima di ritrarre di scatto la mano, come se fosse spaventato da qualcosa.
Uh...?
Io e Blade ci voltammo verso la vasca indicata dal nostro collega... dove ebbimo entrambi modo di vedere cosa avesse attirato l'attenzione di Reagan.
Ma... cosa...!?

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Primo capitolo completato, con l'introduzione del primo caso e dei primi procuratori con cui Travis avrà a che fare durante questa storia.
Blade Swordmaster è uno dei personaggi principali di 'Case: WL-0 - World of Lies' e 'Deeper than Void' di The Shadow, mentre Reagan Trugh è il procuratore principale di 'Eyes, Lies & Trusting Times' di Renna. Ringrazio entrambi gli autori per avermi concesso di utilizzare i loro personaggi, e spero davvero di fare un buon lavoro con entrambi.
Detto questo, vi do appuntamento al prossimo capitolo, come sempre!
  
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