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Autore: Stecullen94    01/06/2013    1 recensioni
Edward Cullen è un ragazzo introverso, sua madre è morta dandolo alla luce e da quel giorno suo padre lo odia e gli rinfaccia sempre la morte della madre.
Si trasferisce a Forks con suo padre e i suoi fratelli, Emmet e Alice, perchè aveva appreso dai suoi nonni che nella cittadina c'era un bravissimo dottore che forse avrebbe saputo curare la sua grave malattia.
Alla Forks High School incontrerà Isabella Swan, vivace e popolare, fidanzata con il capitano di basket della scuola. Pian piano diventeranno amici, e la loro amicizia si trasformerà in qualcosa di più forte e passionale, ma oltre all'amore c'è qualcos'altro che preoccupa Edward: la paure di morire e di non poter più vivere con la sua amata.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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                                                                                      Un po’ di tranquillità non guasta





(Pov Edward)

 ……………….

“Ehy piccolo moccioso, non mi dire che stai dormendo?”

“Lasciami … stare” sussurro

“Felix, lascia stare mio figlio”

“Nessuno di voi due ne uscirà vivo” disse Felix e poi sentì uno sparo nella stanza, subito chiusi gli occhi aspettandomi di provare dolore ma, quando aprì gli occhi, vidi altro

“No papà” …….

“La pistola” mi disse all’improvviso mio padre

“Cosa?” chiesi confuso e mi scontrai con i suoi occhi scuri

“Uccidilo” sentì il suo ordine

“Edward spara… se non lo uccidi non potremmo mai fuggire e poi pensa a quello che hanno fatto a tua madre, e pensa al male che potrebbero fare a Emmet, Alice, ai bambini e …. E alla tua Bella” m’incoraggia ancora e spalanco gli occhi: potrebbe fare del male a tutti loro ..

“Bella…. Amore mio non preoccuparti … ci vedremo presto” sussurrai più per convincermi che per altro e poi premetti il grilletto…


……………………..


(Pov Bella)

“Va bene Aly appena si sveglia lo informo che tra un po’ verrai a fargli conoscere il piccolo, ora torno da lui” la saluto e poi chiudo la chiamata e mi accingo a rientrare in camera.

Sono passati cinque giorni da quando si è svegliato, mio padre l’ha tenuto per due giorni interi in terapia intensiva prima di assegnargli un’altra camera, da quando si è svegliato, Emmet e Jasper, mi hanno convinto a fare dei turni di guardia per sorvegliarlo, turni a cui poi si erano voluti aggiungere pure i nostri amici Il mio vero turno, vero perché alla fine io sono sempre qui pure se non dovrei per non stancarmi, è iniziato da due ore e finirà verso le dieci, dove poi mi darà cambio Emmet per la notte.
Quando entro nella stanza vedo il mio malatino che dorme ancora, mio padre dice che sta iniziando a migliorare velocemente e, pure se lo tiene quasi sempre sotto morfina per il dolore, lo si può notare dal fatto che parla meglio, anche perché ora è senza mascherina, a meno che non sta malissimo, in quel caso parla come cinque giorni fa

“Non voglio….. scusa, era l’unico modo” sento sussurrare e, guardando subito verso il letto, noto Edward iniziare ad agitarsi

“Mi dispiace…. Scusami” continua a sussurrare, nel volto solo una piena espressione di dolore, e subito lo raggiungo

“Edward!!” lo chiamo scuotendolo leggermente per non fargli male, ma non accenna a svegliarsi

“Non posso farlo… è sbagliato” continua a sussurrare e lo vedo stringere la mano, quella libera, convulsamente, cosa mi aveva detto papà: fai in modo che non si agiti per nessun motivo!!!

“Edward svegliati, è solo un sogno, svegliati” ripeto e lo scuoto un’altra volta, per fortuna, questa volta, mi sente e apre gli occhi scatto per poi, guardarmi terrorizzato

“Bella?” chiede di scatto, forse pensa che anch’io sono nel suo sogno e gli sorrido

“Si, però sono quella reale” gli dico sorridendo e gli do un leggero bacio sulle labbra, mi ricordo che, tre giorni fa quando l’ho ripotuto baciare sulle labbra, appena ci siamo sfiorati non ci volevamo neanche più lasciare, pure se abbiamo dovuto

“Tutto a posto?” gli chiedo staccandomi e mi guarda

“Si … era solo un sogno” risponde ma non sembra molto convinto da quello che ha detto

“Mi vuoi dire che stavi sognando?” gli richiedo e mi guarda dubbioso per poi guardare altrove, quanto vorrei sapere cosa sta pensando in questo momento

“Ho sognato il mio ultimo giorno in quel posto” risponde solamente e riprendo la sua mano tra le mie, di quei giorni, rinchiuso la dentro, ci ha raccontato solo, ma senza entrare nei dettagli, della giornata che è riuscito a fuggire con suo padre, pure se secondo me deve ancora aggiungere qualcosa su quel giorno, così come dovrà raccontarci dei giorni prima

“Ehy, lo sai che è tutto a posto ora vero?” lo faccio voltare verso di me, i suoi movimenti sono ancora lenti ma è normale nelle condizioni in cui si trova, la cosa positiva è che, almeno, certe fasciature, tra cui quelle sulla testa, gli sono state tolte

“Si,si lo so” risponde e mi sorride sghembo mentre m’incanto a guardarlo, ogni giorno, pure se ferito, mi sembra sempre più bello del giorno prima, e il suo sorriso risplende sempre sul suo viso insieme ai suoi occhi

“Ha chiamato Alice” lo informo subito per distogliermi la voglia di baciarlo, ancora, dalla testa e lui mi guarda ironico

“Ha chiamato Alice? Sicura che non è una scusa per evitare di baciarmi?” mi chiede scherzoso e lo vorrei prendere a pugni se non fosse che è ancora debole

“Finiscila cretino, ha chiamato per davvero, ha detto che tra poco verranno in ospedale” lo informo e gli faccio la linguaccia a cui lui risponde con una mezza risata …. Seguita subito dopo da un mugugno contrariato

“Uffa quante volte devo dire a tutti di non farmi ridere? Se rido sembra che un trattore mi passi sopra” borbotta e sghignazzo pronta a prendermi la rivincita

“Un trattore? Amore, ma quando sei stato schiacciato dal trattore?” lo prendo in giro e sbuffa guardandomi esasperato

“Era solo un modo di dire Bella” sbotta e mi metto a ridere

“Lo so, idiota”

“Scema” ribatte subito e fa una mezza risata mentre io continuo a ridere tranquilla…..

“Comunque ancora non mi hai detto di quella sorpresa che mi avevi annunciato il giorno che mi sono svegliato” mi ricorda e lo guardo sorridente, ancora non gli abbiamo detto niente né del polmone né della malattia che non c’è più

“Mi dispiace ma finché non mi daranno il permesso non potrò dirti niente” dico e guardo da un’altra parte per non guardare la sua faccia da cucciolo bastonato

“Ti prego, sono curiosissimo” mi implora

“No no” dico convinta

“Ti prego, pensa che dovrò stare ancora altri cinque giorni a letto, senza potermi alzare, ti sembra una cosa bella? Almeno, forse questa sorpresa mi allieterà le giornate così che possano passare velocemente” mi dice e lo guardo con la coda dell’occhio, non mi farà cedere

“No scordatelo, e poi sono sicura che sarà all’inverso”

“Guarda che se fai così farò lo sciopero dei baci” mi dice e lo guardo scioccata…. Cosa?

“Cheee?” sbotto infatti, non può dire seriamente, non dopo che siamo stati staccati per un mese

“Quello che ho detto” sbuffa e mi guarda male come per darmi colpa dello sciopero, be mica gliel’ho detto io di farlo

“Non puoi” gli dico solamente e lui fa un mezzo ghigno

“Allora dimmi la sorpresa” e alla fine so che cederò se continuiamo così ma, quando sto per rispondere, la porta si apre salvandomi in tempo ….

“Ciao fratellino, guarda chi ti abbiamo portato” saluta Emmet entrando con in braccio Eddy e dirigendosi velocemente verso il letto, dietro di lui spunta Rosalie con la piccola Lizzie

“Sorpresa, sapevamo quanto ci tenessi a rivederli e, dopo il consenso del dottor Swan, te li abbiamo portati” gli dice Rosalie mentre Emmet aiuta Edward a tenere Eddy con il braccio sinistro, purtroppo ancora per una settimana deve tenere fermo il destro, l’unica sfortuna e che lui ha sempre fatto tutto con quel braccio infatti lo stiamo imboccando noi quando deve mangiare

“Grazie ragazzi” sussurra solamente mentre saluta anche la nipotina, era da l’altro ieri che chiedeva di rivederli, come se fosse stata vitale una cosa del genere

“E di che? Guarda che mancavi pure a loro” gli dice Rose e sorrido mentre dalla porta vedo entrare Jasper con dietro Alice e Christian…. Bene è arrivato il momento della presentazione!!

“Ehilà” saluta Jasper

“Ciao Eddy, Bella” ci saluta nello stesso momento Alice prendendo il piccolo dalla mano e avanzando di più verso di noi

“Alice, Jasper” salutiamo in contemporanea e vedo Ed sorridere verso il piccolo

“Ehm Aly, non voglio niente di formale” aggiunge subito quando vede la sorella prepararsi a parlare, così lei lo guarda male

“E io che mi ero preparata il discorso… va bene. Allora Christian ti presento zio Edward, Eddy lui è il tuo nipotino” dice subito Alice sorridendo felicissima, mentre Ed si sistema meglio sul letto, e Christian sorride timido

“Felice di conoscerti Christian, allora come ti trovi a casa?” gli chiede gentile

“Bene…” dice solamente pure se apre la bocca per aggiungere altro, ma alla fine lascia stare

“D’altronde come potrebbe stare male con noi?” s’innalza Emmet, sorridendo compiaciuto, e sbuffo divertita

“A cuccia Yoghi, nessuno ha chiesto il tuo intervento” lo riprende giocosamente Edward e sto per aggiungere qualcosa pure io quando la voce del piccolo mi precede

“Come lo hai chiamato?” chiede sorpreso e Ed lo riguarda subito sorridendo

“Yoghi, lui è l’orso yoghi. Non te l’hanno detto?” gli chiede “No, è perché?” richiede curioso con un nuovo sorriso sulle labbra

“Per scherzare, così fa anche meno paura no?” scherza e fa l’occhiolino a Emmet che lo guarda male

“Fratellino ti conviene stare zitto sennò vedrai quanto farò paura” lo minaccia, però i suoi occhi lo tradiscono : era da tanto che non scherzavano in questo modo

“Zio yoghi. È buffo” dice il piccolo e ridiamo tutti alla sua affermazione

“Oh si, se vuoi posso pure dirti altri nomi, però devi avvicinarti, non ci deve sentire nessuno” gli dice Edward e vedo Christian mollare subito la mano della madre e dirigersi verso il letto, una volta vicino lo aiuto a sedersi vicino allo zio così che possa avvicinare l’orecchio

“Emmet mi sa che non avrai più pace” lo prende in giro Jasper

“Ed guarda che te la farò pagare cara” lo minaccia, rosso in volto, lasciando perdere Jasper

“Alice servirebbe fare un video per l’espressione che ha tuo fratello in questo momento” scherzo anch’io

“Infatti, ma non sapevo che avremmo scherzato su di lui” mi dice e ridiamo, nello stesso momento sentiamo ridere Chris

“Sono belle, poi però ne voglio sapere altre” gli dice e Edward si fa pensieroso

“Be per il momento non né so nessun’altra, ma appena mi verranno in testa sarai il primo a saperlo” gli risponde

“Allora mi volete dire questi nuovi nomi” sbotta Emmet e vedo zio e nipote guardarsi complice

“Naaaa” rispondo insieme e ci mettiamo tutti a ridere…

“Ahi ragazzi la finite di farmi ridere”

“Così impari a prendermi in giro con il mio nuovo nipote”

“Emmet stai zitto”

“Stai zitto tu”

“No tu caro yoghi”

“Finiscila Simba” ……..





Holàààà

“E finalmente siamo tornatiiiiiiii siiiiii”

“Emmet sono felice che tu sia felice, e anch’io sono felice che siamo tornati, ma non gridarmi nell’orecchio”

“Scusa Eddy è che sono al settimo cielo, finalmente siamo qui”

“Pure se il mese del ritardo non è finito”
“Stai zitto, comunque dato che non c’è l’autrice annuncio a tutti che, forse, nel prossimo capitolo ci sarà una sorpresa per tutti”
Ah si lo sapevo anch’io, ma non è sicuro”
“Sicuro o no, non vedo l’ora di ritornare”

“Stai già pensando al prossimo capitolo?”
“Certo che si”
“Sei senza speranze, spero che il capitolo, pure se tranquillo, vi piacia e che ci facciate sapere”

“E mi raccomando, vi aspettiamo. Alla prossima, kiss”
  
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