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Autore: Moony16    02/06/2013    1 recensioni
I sogni son desideri nascosti dentro il cuore, che ci legano alle persone che più amiamo.
Questo Harry lo sa bene, dopo un'infanzia trascorsa a immaginare un sogno, che alla fine non si è mai avverato.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Godric’s Hollows, un nome una leggenda: era qui che era vissuto Godric Grifondoro e per questo quasi tutti i maghi clandestini che abitavano il paese, una volta ad Hogwarts, sarebbero andati in quella casa. In quello stesso paese, in una calda mattina di fine luglio, un bambino, dai capelli spettinati, stava seduto sulla panchina del giardino della propria casa facendo dondolare i piedi. Accanto a lui la sorellina e il fratellino più piccoli, che giocavano a farsi il solletico. La bambina aveva circa otto anni, gli occhi furbi e castani e dei lunghi e spettinati capelli rossi. Giocava con il fratellino di sei anni, con gli occhi azzurri e i capelli castano scuro, anche quelli spettinati. Il più grande dei tre sembrava ansioso e impaziente, come aspettasse qualcosa.
«Harry, uffa come sei noioso! È il tuo compleanno, hai intenzione di non fare niente tutto il santo giorno?» chiese la bambina, che caratterialmente somigliava molto al padre, che la chiamava spesso “la sua piccola malandrina”: si sa i papà hanno sempre un occhio di riguardo verso le figlie femmine.
«Diane per favore lasciami stare. Sto aspettando il gufo» negli occhi furbi della sorella passò un lampo, poi cercando di non ridere disse al bambino
«smettila di aspettare Harry, tanto non arriverà mai. Non hai abbastanza poteri per andare ad Hogwarts, sei praticamente un magonò!»
«non dire bugie, quella lettera arriverà. Deve arrivare» non ebbe il tempo di finire la frase che un gufo bruno lasciò cadere una busta sul suo grembo.
Signor  Harry Potter
Cameretta
7, Great Drive
Godric’s Hollows
Staffershire
il cuore del bambino accellerò, poi con un tutto il fiato che aveva in gola urlò, completamente dimentico delle parole appena dette dalla sorella.
«mamma, papà, è arrivata!!» precipitandosi verso casa alla velocità di un fulmine. Corse verso suo padre e lo abbracciò
«papà è arrivata! Andrò ad Hogwarts! Sono il ragazzo più felice del mondo! mamma! Mamma, è arrivata!» abbracciò anche sua madre, che aveva gli occhi lucidi per la commozzione e perché no, anche per la tristezza: per nessuna madre è bello dover essere lontano dal proprio figlio per mesi interi.
Stava ancora sorridendo e abbracciando la madre quando sentì un rumore fastidioso, come di una sveglia.
Harry aprì gli occhi e si guardò in torno, vedendo la sala comune di grifondoro. Sorrise amaramente: era solo un sogno. 
  
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