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Autore: Duchannes    02/06/2013    1 recensioni
Louis è di cattivo umore, stanco di tutta la pressione che deve subire, non solo per i concerti, ma anche per la sua storia d'amore con Harry.
Un litigio, un chiarimento, un bacio.
/Larry.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice: SSSSSSSSSSSSSSSALVE! Lo so, è già la terza os larry che pubblico,ma niente ormai sono completamente dipendente da questi due e la mia mente fa viaggi su viaggi, che voi purtroppo dovete subirvi!
Questa volta non so neanche da dove sia uscita questa Os, tenete in conto l'operazione Sabato pomeriggio + noia + pioggia + malinconia = TADAAAAAAN un litigio larry!
Mi sembra quasi che questi due li faccio solo litigare lol Infatti ne ho altre due già scritte in cui litigano, che molto presto vi subirete hahahah!
Smetto di balterare e vi lascio a questa os senza senso, spero che a qualcuno piaccia e se qualcuno la leggerà tutta, grazie piccola personcina! 
Mi piacerebbe tanto che lasciaste una piccola recensione, tanto per farmi sapere cosa ne pensate, anche se vi ha fatto schifo,tanto lo so già lalala.
Beneeee me ne vado, vi lascio solo il link delle altre mie due os larry, nel caso a qualcuno interessasse leggerle:

1.Jealou(i)sy.    2.You're my compass, my white.

BUONA LETTURA :*

It is because you don't want to go out with me!

Erano ore che eravamo tutti seduti in salotto, stamattina mi ero svegliato di cattivo umore e così cercavo di distrarmi giocando alla play.
Zayn si lanciò sul divano tirando un sospiro.
-Stasera Perrie ha detto che vuole andare a ballare, dopo il mio racconto sulla discoteca di Milano, ha insistito per volerla vedere.
Io continuai a giocare imperterrito alla play, non mi andava minimamente di andare a ballare, oltre ad avere l’umore a pezzi, ero anche abbastanza stanco e stressato per tutto questo girovagare per il mondo, ero una di quelle persone che avevano bisogno anche dei suoi spazi di pace assoluta.
Liam si affacciò dalla cucina con un dolce tra le mani -Io ci sto, mi va di divertirmi un po’.
Niall annuì danno un cenno di assenso e sentii gli sguardi di tutti gli altri puntati su di me.
Harry che era di fianco a me, mi fissò per un attimo, per poi volgere l’attenzione a Zayn che chiese  -Voi che avete intenzione di fare?
Harry fece spallucce fissandomi di nuovo, allora stoppai il gioco guardandoli -Che c’è? A me non va di andare a ballare, se volete andateci. - dissi per poi riporgere l’attenzione di nuovo allo schermo di fronte a me. 
Tutti distolsero lo sguardo tranne Harry che continuava a fissarmi silenzioso, poi sospirò –Io non lo so, vi faccio sapere più tardi.
Vidi il riccio di fianco a me fare un cenno a Zayn cercando di non farsi vedere.
Dopo qualche minuto tutti trovarono una scusa per uscire di casa e io tirai un sospiro sollevato, per aver ricevuto un po’ di silenzio.
Harry di fianco a me continuava a fissarmi, mi voltai per un secondo a guardarlo –Che c’è Haz?
Lui fece spallucce prima di sorridermi –Ci facciamo una partita insieme?
Io feci spallucce annuendo, Harry afferrò il joystick impostando la partita, poi posizionò le sue gambe sulle mie.
Sapevo che stava cercando di tirarmi su di morale, Harry mi conosceva meglio di me stesso, sapeva che quando ero di cattivo umore cercare di farmi parlare era inutile e allora lui tentava sempre di sciogliermi in qualche modo, riuscendoci quasi sempre.
Però odiavo giocare a Fifa con Harry, perché lui non ci sapeva per niente fare con i videogiochi, così io dovevo trattenermi dall’infliggergli una sconfitta pesante, lui dall’altro canto aveva le sopracciglia corrugate per la concezione e stringeva la lingua tra i denti.
Lo fissai facendomi scappare un sorriso, cosa che non gli sfuggì –Cosa c’è?- Chiese deconcentrandosi.
Sorrisi scuotendo la testa e  lui fece spallucce riportando l’attenzione sullo schermo.
Ad un certo punto, cominciò a passare la lingua sulle labbra un paio di volte facendo calare la mia attenzione fissai la sua lingua che bagnava lentamente le sue labbra secche e lui approfittò della situazione per segnare.
Esultò contento e spalancai la bocca sorpreso –Ma sei un imbroglione, l’hai fatto di proposito vero?-
Lui sorrise mettendo in pausa il gioco e facendo spallucce –Dai Lou sai di essere più bravo di me, lasciami vincere qualche volta.-
Io sorrisi scuotendo la testa, lui lasciò perdere il joystick, posizionandosi di fronte a me e lasciando che le sue gambe circondassero la mia vita.
 –Oggi mi hai baciato una sola volta.- disse mimando un broncio.
Annuii facendo spallucce –Sono solo di cattivo umore, capita.-
Le sue pozzi verdi mi fissarono per qualche secondo –Lo so amore, ma non devi esserlo anche con me.- disse avvicinando le sue labbra a pochi centimetri dalle mie.
Incastrai i nostri sguardi avvicinandomi anch’io per incollarle, ma si tirò indietro con un sorriso.
Lo guardai interrogativo e lui sorrise beffardo –Non mi va più di baciarti, capita.-
Sorrisi posizionando le mie mani dietro la sua schiena in modo da incollarlo al mio petto.
Catturai le sue labbra lentamente, lasciando che la mia lingua accarezzasse prima il suo labbro inferiore, per poi passare a quello superiore.
Attesi un po’, prima di spingerla dentro la sua bocca per incontrare la sua, le intrecciammo lentamente gustando ognuno il sapore dell’altro.
Ci staccammo per riprendere fiato e lui accarezzò i miei capelli –Che ti va di fare stasera Boo?-
Io lo fissai facendo spallucce –Tu cosa vorresti fare?- chiesi sapendo bene la sua risposta.
Harry restò in silenzio per qualche momento giocherellando con il lembo della mia maglietta, per poi fare spallucce –Non lo so, quello che va di fare a te.
Sorrisi scuotendo la testa –Sei un pessimo bugiardo, muori dalla voglia di andare a ballare, non è vero?
Harry sorrise annuendo –Sì, ma se non vuoi, resto con te.
-Non devi, se vuoi andare vacci.- conclusi senza troppi giri di parole.
Lui sbuffò allontanandosi di poco –Sono poche le volte in cui possiamo stare insieme e tu le vuoi sprecare così? Se è questo che vuoi, resta pure qui, stasera vado con i ragazzi.- disse alzandosi in piedi e dirigendosi su per le scale.
Come al solito litigavamo per colpa mia, ma oggi ero stanco anche di sentirmi in colpa, così poggiai la testa al divano dietro di me e chiusi gli occhi.
 
Mi svegliai di botto accorgendomi di essermi addormentato, puntai lo sguardo sull’orologio di fronte a me, erano le nove di sera, avevo dormito per circa quattro ore, mi alzai strofinandomi gli occhi, strisciai con passo pesante fino alla cucina per bere un bicchiere d’acqua, per poi salire di sopra e constatare se Harry era ancora lì.
Lo trovai in soli boxer di fronte all’armadio, probabilmente indeciso, come al solito, su cosa indossare.
Quando entrai in camera neanche si voltò a guardarmi e io mi sedetti sul letto fissandolo intensamente.
Stufo di sentire il mio sguardo addosso sbottò con un –Se vuoi dire qualcosa dilla o smettila di fissarmi, mi deconcentri.-
Sapevo che Harry era arrabbiato, si comportava sempre così quando pensava che me ne fregassi di passare del tempo con lui.
Restai ancora in silenzio osservandolo afferrare i pantaloni neri che gli fasciavano le gambe e il sedere in modo così perfetto che ispirava pensieri poco casti solo a vederlo.
Mi schiarii la gola proprio mentre li indossava dicendo –Non ti lascerò uscire con quei pantaloni, ti danno un’aria troppo sexy.-
Harry finì di infilarli abbottonandoli, per poi fare spallucce –Pazienza, così magari rimorchierò qualcuno che ha voglia di passare del tempo con me.-
Alzai un sopracciglio per la sua affermazione –Tu non rimorchi proprio nessuno.-
Lui afferrò la maglietta nera che adoravo su di lui, indossandola –Allora vieni con noi evita che qualcuno possa fermarsi a parlarmi.-
Era offeso, ma voleva soprattutto che andassi con lui, mi aveva sempre detto che adorava andare a ballare con me, ma ci capitava poche volte di poterci andare, per questo odiava quando io rifiutavo anche quelle rare possibilità.
Io sospirai –Quando la smetterai di comportarti così? Non mi va di uscire, capita.-
Lui si voltò verso di me ferito dalle mie parole –Non è perché non ti va di uscire Lou, è perché non ti va di uscire con me! Perché sono così rare le occasioni dove possiamo uscire come una coppia e tu ti permetti anche di sentirti di malumore per poterle sfruttare. Mi piacerebbe solo uscire con il mio fidanzato di tanto in tanto, sai uscire come una coppia normale.-
Lo guardai per qualche secondo restando in silenzio, poi lui mi diede di nuovo le spalle indossando le sue converse.
Io odiavo andare a ballare con Harry, perché le ragazze gli giravano intorno senza sosta e io morivo di gelosia, lui diceva di divertirsi, ma io riuscivo solo a voler affogare ognuna che gli si strusciava contro, ma Harry non lo capiva.
-Tutte le ragazze ti si strusciano addosso.- dissi con voce lamentosa.
Lui si voltò verso di me alzando un sopracciglio –Lou abbi le palle di dire che non hai voglia di uscire con me, sei un uomo, porca puttana.
Fui ferito dalle sue parole, riusciva solo a pensare che non volessi trascorrere del tempo con lui.
Mi alzai arrivando a pochi centimetri dal suo viso –Stai insinuando che non abbia voglia di uscire con il mio fidanzato, dopo tutte quelle volte in cui mi lamento per voler stare con te?-
Lui sospirò guardandomi dritto negli occhi –E allora qual è il problema Lou? E non dirmi che è perché sei di cattivo umore, perché esco da quella porta e non torno indietro.-
Lo fissai per qualche secondo prima di dire –Non mi va di uscire e fingere di non amarti, sono stanco di fingere, restiamo a casa.-
Harry mi fissò, ma nel suo sguardo non vedevo comprensione, i suoi occhi esprimevano solo rabbia, fece un passo indietro allontanandosi dal mio corpo per dire –Io sono stufo di nascondermi manco fossi un assassino e stasera i manager non ci stanno alle calcagna, quindi vorrei tanto andare a ballare.-
Lo fissai in silenzio prima di fare un passo indietro anch’io –Perfetto, nessuno dice che dobbiamo passare per forza il nostro tempo insieme.-
Harry mi fissò incredulo, non si aspettava assolutamente che avrei reagito così, si sarebbe aspettato che avessi finito per convincermi, ma non avevo davvero voglia di andare lì fuori e fingere di non desiderare di baciare Harry sulle labbra ogni momento, di non poterlo accarezzare o stringere a me come volevo, solo perché le persone erano stupide, avrei preferito restare in casa dove potevamo essere noi stessi e se no voleva, bè poteva uscire.
Le sue iridi si gonfiarono ancora di più di rabbia e in un attimo sentii la porta d’ingresso sbattere violentemente.
*
Dopo circa un’oretta dalla mia stupida litigata con Harry e una buona doccia rinfrescante capii che mi ero comportato da vero idiota con lui.
Harry adorava uscire e stare tra le gente, lui amava poterci scambiare sguardi d’intesa che solo noi due avremmo capito, adorava l’aria di mistero che doveva aleggiare tra di noi quando eravamo in un posto pubblico, lo eccitava e di solito lo adoravo anch’io.
Adoravo mandare fuori di testa i manager con quei pochi gesti che facevano riflettere la fans, ma a volte mi capitava solo di volerlo baciare davanti a tutti e stringergli la mano dove mi pareva.
A volte cadevo nello sconforto, pensando che magari non ci avrebbero mai lasciati liberi di farlo davvero.
Ma Harry non era il tipo che perdeva tempo a stare giù di morale, lui era quello forte e ottimista che diceva che un giorno ci saremmo scollati di dosso tutto questi problemi e poi mi ripeteva la solita frasetta sussurrata “E poi è eccitante sussurrarci atti sconci, mentre la gente pensa che ci stiamo raccontando un aneddoto divertente.”
E io sorridevo sempre come un ebete trovandomi perfettamente d’accordo, e anche ora, pensandoci, un lieve sorriso spuntò sulle mie labbra e capii.
Dovevo raggiungere Harry e lasciarmi scivolare addosso tutti quei sentimenti negativi anche per quella sera, perché infondo pensarci e deprimersi non serviva a un granché.
Indossai un paio di pantaloni neri stretti, quelli a cui Harry non riusciva mai a resistere, infilai su una t-shirt bianca, le mie vans bordeaux e uscii fuori.
Sapevo qual era la discoteca in cui i ragazzi si erano recati, ci eravamo stati io Zayn e Liam ad Halloween e ci eravamo divertiti da morire, tra l’altro era anche una discoteca piuttosto tranquilla per noi celebrità assillate dai paparazzi, forse non sarei stato costretto a stare lontano da Harry tutto il tempo.
Quando ci arrivai sorrisi al buttafuori, che mi aprì subito la porta facendomi entrare.
Subito l’odore forte di alcool giunse alle mie narici, mischiato all’odore di sudore, che proveniva da tutti quei corpi ammassati insieme, che ballavano con un sorriso stampato sul volto.
Feci a spintoni tra quei corpi sudati che si muovevano a ritmo della musica forte che risuonava per tutto il locale, diedi uno sguardo all’angolo dei privè, riconoscendo subito il ciuffo di Zayn attaccato alla chioma bionda di Perrie, che si scambiavano la saliva allegramente.
Sorrisi avvicinandomi, entrai venendo avvistato subito da Niall che brillo gridò un << Louis! Ci avrei scommesso le palle che saresti venuto!>> facendo scoppiare a ridere Liam.
Io sorrisi scuotendo la testa, mentre sentivo lo sguardo di Harry puntato su di me, mi voltai per far scontrare le nostre iridi e lo trovai seduto su un divanetto nell’angolo, con un drink tra le mani, con l’aria non molto felice.
Quando mi guardò un sorriso spuntò sulle sue labbra facendo comparire le fossette che tanto amavo.
Ricambiai avvicinandomi, fino ad arrivare di fronte a lui, mi abbassai arrivando a guardarlo dritto negli occhi << Mi perdoni?>>
Il suo sorriso si allargò ancora di più, con le mani spostò il ciuffo che mi copriva gli occhi << Solo se mi baci.>> disse leccandosi le labbra sensualmente.
Non mi guardai intorno, non cercai di vedere se eravamo abbastanza al sicuro, ero accecato da quelle labbra, ero accecato dalle sue iridi, tanto da catturarle senza ritegno, baciandolo con quanta più passione potevo trasmettergli, con quanto può amore potevo donargli.
Perché io ed Harry eravamo così, lunatici da morire, rendendo lunatico anche il nostro amore.
   
 
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