“Wow!” Esclamo entrando in una stanza con specchi, casse e sbarre.

“Perchè non mi hai mai detto che avete una sala per ballare?!”

Eric sorride. “Non lo so, non ci ho pensato, non la usa mai nessuno questa stanza!”

“Beh, d'ora in poi la userò io!” Dico iniziando a saltellare. Quanto mi mancava sentire il parquet sotto i piedi e guardarmi ballare in quegli specchi. Non era la stessa cosa ballare nella mia camera da letto.

“Adesso tocca a te.” Dice Eric di colpo

“Fare cosa?”

“Fammi vedere qualcosa.”

“Vuoi vedermi ballare?”

“Già, io ho fatto vedere qualcosa a te e tu fai vedere qualcosa a me.”

“Non fa una piega!”

Attacco l'MP3 alla cassa e scelgo “Six degrees of separation”. Mi lancio in una coreografia inventata da me. Sento la musica scorrermi nelle vene, la sento dentro, nell'anima. Impiego tutta me stessa, anche perchè Eric mi sta guardando. Mi sento bene, dopo tanto tempo riesco a sentirmi, anche se solo per un attimo, libera.

Concludo la coreografia con una spaccata centrale.

“Wow.” esclama lui. Io ho il fiatone e prendo lunghi respiri

“Sei brava, davvero.” Quelle parole mi fanno arrossire e scatenano in me un uragano di emozioni. Eric dice che sono brava. Perchè reagisco così? Non è la prima volta che qualcuno mi fa i complimenti, ma quelle parole, uscite dalla sua bocca, hanno tutto un altro effetto su di me.

“Questa stanza è bellissima.” Dico cercando di calmare la mia tempesta interiore.

“Puoi venirci quando vuoi.”

Sorrido come un'ebete.

“Ora devo proprio andare, se no il capo potrebbe dare fuori di matto!”

Un piccolo senso di delusione si insidia dentro di me.

“Ti serve una mano a fare qualcosa?” chiedo nella speranza che mi dica di sì.

“No tranquilla, so che non riesci a starmi lontano ma dovrai resistere!” Dice facendomi l'occhiolino. Dio mio quanto è sexy!

Io rispondo con una linguaccia

“Allora ci vediamo domani.” Dico io

“Sicuro. Buonanotte Caroline.”

“Notte Eric”

Le seguenti tre sere le passo con lui, mi ci trovo troppo bene. Qaundo sto con lui mi dimentico completamente della mia situazione, ma durante il giorno la malinconia mi assale, rivoglio la mia vita. Chissà se la polizia mi sta cercando, cosa starà facendo Ren? E i miei? Come staranno?

Spesso piango e durante la notte sogno di essere a casa mia, a cena con i miei o a danza con le mie compagne. Poi mi sveglio e la realtà mi si sbatte in faccia.

E' quasi mezzogiorno, sto leggendo e sussulto quando bussano alla porta.

“Chi è?” Chiedo curiosa

“Sono Eric.”

“Eric?! Ma...non dovresti essere a dormire? E' Quasi mezzogiorno...”

“Il capo ti vuole, ora.” Dice con voce fredda e seria.

“Perchè?” chiedo

“Fai come ti dico!”

Rimango interdetta. Perchè si comporta così?

Indosso un vestito arancio che arriva sopra le ginocchia e lascia le spalle scoperte, fa caldo e decido di non cambiarmi. Apro la porta ed Eric è lì ad aspettarmi.

“Mi vuoi spiegare che succede?”

I corridoi sono tutti bui, le tende sono tirate in modo da non fare entrare nemmeno un filo di luce.

“Eric non dice niente, si limita a stringere i pugni. Cos'ha?

Ci avviamo verso la sala da pranzo dove Finn e un altro uomo stanno bevendo un liquido denso e rosso in un bicchiere. Sangue. Rabbrividisco.

“Oh eccoti qui...vieni tesoro, avvicinati.”

Il suo tono di voce non promette nulla di buono.

Note :)

Ciao e tutte! Chiedo UMILMENTE PERDONO per il ritardo! E' stato un periodo bruttissimo tra verifiche e interrogazioni! Comunque eccomi qui! Il capitolo è cortissimo ed è solo di passaggio, vedremo che cosa ha in mente Finn nel prossimo capitolo che aggiornerò presto ;)

Grazie a chi segue e lascia una recensione, davvero grazie! Anche se ho notato che sono diminuite...scrivete qualcosa dai :D mi fa davvero piacere, anche le critiche sono ben accette ;)

Vi saluto, baci

Giul