Science
can be just what is, not what it could be.
Capitolo 21
Becky sorrise, mentre la
leggera brezza di maggio le accarezzava il viso.
Un altro mese e la scuola
sarebbe finita.
E lei non era per niente
pronta all’esame che l’aspettava.
Si morse il labbro, mentre
sentiva la stanchezza della giornata che stava per terminare pesarle
sulle
spalle.
Non aveva fatto altro che
studiare tutto il giorno.
Le mattinate a scuola erano
sempre più pesanti per
via degli esami
che si avvicinavano, e i pomeriggi li passava rinchiusi in biblioteca a
ripassare quello che faceva la mattina.
Dei passi alle sue spalle la
fecero riscuotere dai suoi pensieri, e la mora riprese a scappare,
entrando
dentro casa.
Louis chiuse con una mano la
porta alle sue spalle, mentre con l’altra tentava
d’ afferrare il polso di
Becky.
-Lasciami- urlò la
ragazza,
ridendo, mentre cercava di divincolarsi dalla stretta salda del
professore.
-Rimangia immediatamente
ciò
che hai detto un minuto fa in macchina- le urlò dietro il
ragazzo, mentre la
mora scappava verso le scale.
-Altrimenti?- domandò
Becky
in tono provocante,prima di voltarsi di nuovo e cominciare a salire i gradini a due alla volta.
Louis sospirò, mentre
ripensava allo sguardo ammiccante della ragazza ed improvvisamente
cominciava a
sentire l’aria mancargli.
Il ragazzo scosse la testa,
riprendendo ad inseguire Becky che ormai correva per il corridoio del
piano
superiore.
-Altrimenti se ti acchiappo
ti farò pentire di aver insinuato che il bidello del secondo
piano è meglio del
sottoscritto- le urlò dietro il ragazzo, mentre tratteneva
un sorriso.
-Ma è la
verità, nessuno
riesce a fischiettare e far svolazzare il mocio come fa lui- si
giustificò la
ragazza, correndo intorno al letto.
Louis si tuffò su di lei
che
cercava di scavalcare il materasso, e la intrappolò
finalmente tra le sue
braccia.
-Ora ti faccio vedere io- la
minacciò il ragazzo, dirigendosi verso la porta del bagno.
Con un calcio la aprì e
posizionò la ragazza nella vasca da bagno.
L’insegnante
afferrò la
doccia e la posizionò d’avanti al viso della mora
che lo osservava
terrorizzata.
-Non puoi farlo, ti
prego..devo ancora preparare la cena- la ragazza cercò di
sfuggire dalla vasca,
ma il professore le bloccò i polsi con una mano.
-Adesso pagheraaai-
ridacchiò in tono malvagio il ragazzo, mentre
l’acqua gelida cominciava a
scorrere velocemente sul corpo tremolante della ragazza.
Le urla di Becky si
mescolavano con la risata squillante di Louis, mentre il rumore
scrosciante
dell’acqua faceva da sottofondo.
-Rimangia tutto- le
ordinò
il ragazzo, mentre le passava la doccia sulla testa.
-D’acc-d’accordo.
Il
bb-bidell-lo del se-secondo p-pp-piano non è meglio di
t-t-te- balbettò la
ragazza, mentre l’acqua le finiva anche in bocca.
-E?- continuò il
ragazzo,
ridendo.
-E le sue performance con
scopa e spruzzino non sono più divertenti delle sue lezioni
di scienze- urlò
disperata la ragazza, mentre si stringeva nelle spalle per cercare di riscaldarsi
invano.
-Ora si che si ragiona- le
sorrise Louis, tirandola su per i polsi.
Il ragazzo prese dal mobile
del bagno un asciugamani e la avvolse attorno alle spalle di Becky, che
batteva
i denti dal freddo.
-Forse ho esagerato un
pochino- sussurrò Louis, stringendo la mora
con le sue braccia, per riscaldarla.
-Tu dici?- gli domandò
la
ragazza, alzando un sopracciglio in un espressione scettica.
Louis ridacchiò,
sfregando
il suo naso con quello freddo e bagnato della ragazza.
La baciò con trasporto,
mentre i vestiti bagnati di lei aderivano con i suoi e qualche brivido
gli
attraversava la schiena.
-Pensi ancora che il bidello
sia meglio di me?- le domandò il ragazzo sulle sue labbra.
-Sto riconsiderando- rispose
Becky facendolo sorridere.
-Adesso ti farò cambiare
decisamente idea- le disse il professore, trascinandola verso la camera
da
letto e continuando ininterrottamente a baciarla.
-Ma..la…cena..-
sussurrò tra
un bacio e l’altro la ragazza, mentre cercava di non
inciampare nei suoi passi.
-Ci penseremo poi..-
tagliò
corto il ragazzo, spingendola dentro la camera e chiudendo la porta con
un
calcio.
Becky sorrise, mentre
sentiva lo stomaco di Louis steso di fianco a lei che borbottava
ininterrottamente.
Con un groppo alla gola si
alzò, coprendosi col lenzuolo mentre la sensazione dei
polpastrelli caldi
dell’insegnante che le massaggiava i capelli scompariva.
-Ehi- protestò il
ragazzo,
infreddolito mentre si girava ad osservarla stretta nel lenzuolo.
Becky raccolse dal pavimento
la camicia a righe del professore e la indossò velocemente.
-Vado a cucinare qualcosa-
spiegò, sorridendogli in
modo dolce.
-Okay- sbuffò il ragazzo
–Vengo ad aiutarti- continuò poi, indossando i
suoi jeans.
Becky aprì il
frigorifero e
lo osservò per qualche secondo.
-E’ praticamente vuoto-
commentò,inspirando.
-Spostai, lascia fare al
capo chef- scherzò il ragazzo, prendendo il suo posto.
Louis aprì il
congelatore,
cacciandone una pizza surgelata.
In pochi minuti la
scartò
dall involucro e la mise in forno.
-Et voilà- sorrise
trionfante verso la ragazza.
-Apprezzo lo sforzo-
sospirò
Becky, cominciando ad apparecchiare la tavola.
Il bip del forno a microonde
fece sobbalzare entrambi i ragazzi e Louis ridacchiando si
precipitò a
ripescare la pizza dal forno.
I due cominciarono a
mangiare in silenzio, mentre si lanciavano qualche sorriso.
-Che faremo quando la scuola
sarà finita?- domandò ad un tratto Becky,
rompendo il silenzio.
Louis osservò i suoi
occhi
azzurri che esprimevano timore per qualche minuto, rimanendo in
silenzio.
-Dormiremo fino a quando ci
pare e piace,mangeremo tantissimi ghiaccioli fino a sentire il nostro
stomaco
implorare pietà, compreremo su internet due biglietti low
cost e andremo in
vacanza in qualche posto sperduto della Francia o dell’Italia
o della Spagna.
Prenoteremo in qualche albergo gestito da
vecchietti che hanno passato tutta la vita insieme e
poltriremo su
qualche spiaggia- disse Louis, mangiando tranquillo la sua fetta di
pizza.
-Io intendevo,
cioè..staremo
ancora insieme?- domandò timidamente Becky bevendo dal suo
bicchiere.
-Certo che si..finalmente
non dovremo più nasconderci per timore che qualcuno che
frequenta la scuola
possa vederci..Sarà ancora tutto più bello-
sorrise Louis.
Becky ricambiò il
sorriso.
Perché lei lo amava.
Non le importava che agli
occhi della gente la loro relazione poteva apparire sbagliata.
Non le importava di poter
dimostrare il suo amore soltanto al sicuro tra le mura di casa loro.
Non le importava di dover
aspettare ancora un mese per poter essere finalmente libera.
Lei lo amava ed era questo
che contava.
CCCCiao
belle uou
La
scuola è finite, non ne siete contente?
Io
si, si cazzo, lo sono.
Finalmente
ho tre mesi in cui poltrire tutti per me.
E
quasi sicuramente sprecherò un pò di questi tre
mesi per scrivere qualche
cavolata e intasare efp.
Boh,
come sempre nelle recensioni siete fantastiche e vi chiedo perdono se
non
rispondo sempre.
Cercherò
di rimediare in questo capitolo, promesso.
Spero
che vi piaccia.
Se
così non fosse esultate perchè la storia
è giunta al termine e presto non mi
avrete più fra le palle u.u
Vi
lascio, se vi va
ditemi
cosa pensate del capitolo, mi farebbe piacere.
Much
love,
Anto.