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Autore: stylessmyoxygen    02/06/2013    2 recensioni
-Finito. - dissi io togliendomi da quella posizione e sedendomi al bordo del letto. -Va meglio?- dissi io mentre Harry si metteva seduto sul letto.
-Molto meglio. Grazie. - disse guardandomi negli occhi sorridendo.
Vidi che si stava avvicinando sempre di più, ormai visi erano a pochi centimetri di distanza...
-Simona sei qu....- disse Jessica entrando in camera. Io ed Harry ci allontanammo immediatamente, io, ero rossissima.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Simona? Che ..che ci fai qui?" chiese una voce a me familiare, Harry.
"Io..io sono uscita con Louis e.." mi interruppe.
"Sei uscita con Louis?" mi domandò stupito.

Gli risposi che entrambi non avevamo nulla da fare e quindi avevamo pensato ad un uscita. Inoltre gli dissi che Jessica e Vittoria si erano addormentate e, visto che non avevo le chiavi ero rimasta fuori. Per questo Louis mi aveva invitato lì.
Harry mi ascoltò attentamente, ma nonostante questo i suoi occhi erano inespressivi...freddi.

"E dove dormirai?" mi chiese poi.
"In camera con Lou" risposi io. Lui mi rivolse uno sguardo che non seppi decifrare.
"Okay, notte" disse freddo prima di spegnere la lampada e stendersi sul letto. "Ah, chiudi la porta quando te ne vai" concluse.

Sentii una fitta al petto.
Lentamente mi alzai, andai verso la porta e, dopo un'ultimo sguardo, chiusi la porta alle mie spalle.
Eccole. Lacrime si stavano facendo spazio sul mio volto, per l'ennesima volta.

"Simona l'hai trovato il..." Louis si interruppe, guardandomi. "Cos'è successo?" mi chiese abbracciandomi.

Andammo in camera sua, dove la luce era accesa. Mi sedetti sul letto.
Fu allora che notai il buffo pigiama di Louis.
Pantalone largo tutto giallo con delle paperelle sopra. Maglia attillata del medesimo colore. Scoppiai a ridere.
Louis si rese conto che la causa delle mie risate era lui e cominciò ad assumere delle pose buffissime.

"Sono sexy, ammettilo." disse lui scatenando ancora di più le mie risate.
"Smettila dai" dissi ridendo ancora. Lui si fermò ed io sbadigliai.
"Andiamo a dormire dai" disse andando a spegnere la luce per poi ritornare a letto.
Dopo non molto mi addormentai.

Aprii lentamente gli occhi, prima l'uno e poi l'altro.
Mi guardai attorno. Non c'era nessuno, Louis era sparito.
Mi alzai e misi di nuovo i vestiti del giorno prima, togliendo e piegando i panni che Louis mi aveva prestato la sera prima.
Dopo essermi rinfrescata in bagno -che, questa volta, non mi fu difficile trovare- scesi al piano di sotto.
Tutti i ragazzi erano in cucina, che stavano discutendo animatamente. Quando mi videro smisero subito.

"Cosa è successo?" chiesi a bassa voce.

Zayn in tutta risposta mi lanciò una rivista, che afferrai chissà come. Li guardai interrogativi.

"Pagina sei e sette" disse freddo Zayn.

Aprii la rivista e andai direttamente alla pagina sei e sette. Strabuzzai gli occhi quando le vidi.
C'erano due foto. Una di me e Louis che ci baciavamo..il bacio di ieri sera. E sull'altra una foto di una ragazza ed un altro ragazzo. Poi capii..la ragazza era Jessica, e stava baciando un ragazzo.
Merda.

"Harry, ti posso spiegare..." cominciò a parlare Louis. Ma Harry lo interruppe subito.
"Non parlare." disse freddo senza neanche rivolgergli uno sguardo.

Vidi Louis, era quasi sul punto di piangere. Lo leggevo nei suoi occhi. Mi decisi.

"E' stata colpa mia." dissi velocemente. Strinsi gli occhi. Non dovevo piangere, non adesso.
"Simona cosa stai facendo?" mi chiese Louis avvicinandosi.
"Sto dicendo la verità, Louis. E' stata colpa mia, sono stata io a baciarlo. Lui si è subito tirato indietro, non è colpa sua." dissi tutto ad un fiato.
"Simona davvero basta.." lo interruppi con un gesto con la mano.
"Mi dispiace, Harry. Mi dispiace." ormai le lacrime cominciavano a scendere initterrottamente e fui costretta ad andare via da quella casa. Corsi, per quanto i tacchi me lo permettevano.

Avevo fatto la cosa giusta. Louis e Harry non dovevano litigare a causa mia.
Dopo circa un'ora di camminata, tornai a casa distrutta.
Bussai al campanello e mi venne ad aprire Jessica. Anche lei stava piangendo, aveva in mano una rivista. Quella rivista.
Entrammo in casa e l'abbracciai. Vittoria era seduta sul letto.

"Simona che cazzo hai fatto?" chiese Vittoria infuriata.

Non risposi subito, non ne avevo le forze. Poi, le raccontai tutto. Dall'uscita, al bacio, alla rivista, alla colpa che mi ero data per salvare l'amicizia di Harry e Louis.
Jessica, invece, raccontò di cosa era successo a lei. Essendo sola, il giorno prima, uscì ed andò in discoteca. Aveva alzato un po' il gomito con l'alcol e prese a baciare un tipo, un ragazzo di cui non si ricordava neanche l'aspetto, ora. I paparazzi, però, avendola riconosciuta come "la fidanzata di Zayn" avevano scattato foto e pubblicate.
Quanto odio i paparazzi.

"Non ci posso credere. Simona perché hai fatto una cosa del genere?" mi chiese Vittoria.
"Vittoria, non potevano litigare a causa mia, capisci? Ne avrebbe risentito non solo la loro amicizia, ma anche la band! Non potevo lasciar accadere una cosa del genere!" risposi io.
"Simona, ti rendi conto che così facendo hai azzerato le tue possibilità con Harry, vero?" mi chiese Jessica. Sentii una fitta al petto.

Ovvio che lo sapevo, ma sentirmelo dire rendeva tutto così...reale.
Annuii debolmente.

"Mi dispiace" disse Vittoria abbracciandomi. "Passerà".
"Che ore sono?" chiese poi Vittoria.
"Le quattro e mezza" rispose Jessica dopo aver controllato l'ora sul suo cellulare.
"Mh, devo andare a prepararmi." ci informò Vittoria alzandosi.
"Perché?"
"Devo uscire con Niall." rispose lei, prima di salire in camera sua.

Lei era l'unica che era riuscita a non combinare casini con Niall.
Sette.
Erano già le sette, quando mi svegliai dalla spalla di Jessica. Ci eravamo addormentate, a quanto pare.
Trovammo un biglietto di Vittoria sul tavolino.

"Hey dormiglione, io sono uscita. Qualsiasi cosa, ripeto, qualsiasi cosa, NON MI ROMPETE LE PALLE.
Vi voglio bene, baci."


Che cosa dolce.
Svegliai Jessica e la informai del fatto che Vittoria era uscita.
"Jessica io vado a lavarmi e a cambiarmi, torno fra dieci minuti" dissi io, andando in camera mia.

POV JESSICA
Simona era appena salita in camera sua. Ero rimasta sola, di nuovo.
Andai in cucina a prendere un bicchier d'acqua. Avevo la gola secca.
Sobbalzai quando sentii il campanello suonare. Involontariamente mi buttai da sola il bicchiere d'acqua addosso, colpa del campanello.
Presi alcuni fazzoletti e, mentre mi asciugavo, andai ad aprire la porta. Spalancai gli occhi quando alzai lo sguardo sul tizio davanti alla porta di casa mia.
Zayn.
"Cosa ci fai qui?" chiesi cercando di mascherare lo stupore.
"Jessica, oggi è l'ultimo giorno. Domani alle otto del mattino devo prendere un'aereo per l'America. Non voglio andarmene senza aver chiarito con te.- disse tutto ad un fiato. Gli feci spazio e lo lasciai entrare.

Dopo un po' di secondi sentii Simona scendere le scale.

"Oh..Zayn" disse guardando il mio ex-ragazzo.
"Sono venuto a chiarire con Jessica" disse freddo Zayn. Che sia anche lui arrabbiato con lei? Probabile.

Vidi l'espressione di Simona cambiare.

"Chiarire..." mormorò prima di prendere una giacca ed uscire di corsa da casa.
"Okay, parla allora." dissi fredda accomodandomi sul divano, cosa che fece anche Zayn subito dopo.
"Mi manchi, Jessica. E' da una settimana che non ci parliamo." confessò Zayn.

Non avevo intenzione di cedere, almeno non subito.

"E..volevo scusarmi.Per quella sera. Ero ubriaco..e quando ti ho visto con quel tipo non ci ho visto più ed ho fatto quello che ho fatto. L'ho fatto perché ci tengo a te, Jessica" disse Zayn. Rimasi con la bocca aperta. Gli sorrisi lievemente, e poi lo abbracciai.
"Mi sei mancato anche tu, Zayn" sussurrai.
"Quindi...ora è tutto come prima?" chiese Zayn con una luce negli occhi.
"No, Zayn." risposi io con molta fatica.
"Cosa?!"
"Zayn, cerca di capire. Quanto manca al volo? Dodici ore? E quanto durerà il tour? Nove mesi? Io non ce la faccio a rimettermi con te e poi non poterti rivedere per così tanto tempo, davvero, io non ce la faccio."
"Questo cosa vuol dire?"
"Che va bene così. Abbiamo chiarito, e ne sono felice. Ma ora rimanianmo così." dissi asciugando una lacrima traditrice che mi era scesa.

Lui annuì per poi abbracciarmi di nuovo.
Mi era mancato così tanto.

POV SIMONA
Ero finalmente arrivata davanti a casa di Harry. Dovevo chiarire. Ora o mai più.
Bussai, esitante. Dopo non molto tempo Harry aprì la porta.
Dopo avermi vista fece per chiudere di nuovo la porta, ma misi un piede per non permetterglielo. Primo pezzo di cuore spezzato.

"Per favore, Harry. Dobbiamo parlare." dissi io supplicandolo.
"Non abbiamo nulla da dirci." rispose io. Secondo pezzo di cuore spezzato.
"Si invece, Harry. Ne abbiamo molte." insistei io.

Lui sospirò, prima di lasciarmi entrare.

"Harry, per favore perdonami." riuscii a dire. Lui rise.
"Perdonarti per cosa? Per avermi illuso? O per averci provato con Josh mentre lo facevi con me? Oh, no,ci sono. Per aver baciato il mio migliore amico!"
"Per tutto.." sussurrai io. Sentii i miei occhi riempirsi di lacrime. Le ricacciai via, quello non era il momento.
"Beh Simona, non posso!" Terzo pezzo di cuore spezzato.
"Ti prego Harry..a me non interessa Josh, non interessa Louis, a me piaci tu!" dissi per poi arrossire, ma non m'importava. Harry mi guardò, un po' sorpreso. A me invece sorprese il fatto che non se ne fosse accorto.
"Simona, anche tu mi piaci. Ma non posso dimenticare tutto, non subito. Mi dispiace." disse Harry abbassando gli occhi.

Simona, anche tu mi piaci.
Quella frase continuava a ripetersi nella mia testa. Io gli piacevo. Io,Simona, gli piacevo.

"Riuscirai mai a perdonarmi?" chiesi guardando le mie scarpe.
"Non lo so." rispose sinceramente. Annuii debolmente.
"Va bene, okay. Io..io vado allora.." dissi cercando di non piangere.

Quando fui già vicino la porta lacrime e lacrime stavano inondando il mio viso, quando sentii una mano afferrarmi il braccio e subito dopo due braccia che mi stavano stringendo. Harry mi stava abbracciando. Lo strinsi, con tutta la mia forza. Quella poca che mi era rimasta,a quel punto.

"Ti...voglio bene." mi disse Harry. Perché quell'esitazione?
- Ti amo. - avrei voluto rispondergli, ma gli dissi solamente "Ti voglio bene anche io, molto".

Con grande sforzo mi staccai da quell'abbraccio.

"Io vado. Grazie Harry." dissi uscendo. Mi sorrise lievemente, io ricambiai.

Non ero pronta per il giorno dopo. Non ero pronta a vedere il suo aereo in partenza per l'America.
Ma non potevo farci nulla.


Holaa
Eccomi con il ventottesimo capitolo.
Lo so, ci è voluto molto,ma alla fine l'ho partorito, e anche una merda devo dire. *brava Simona, brava*.
In questa settimana non credo potrò aggiornare, ma credo farò il possibile.
Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo.
Se mi fate trovare almeno quattro recensioni aggiorno super-presto, promesso!
Baci. xx
  
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