Capitolo 4:"...chi sono io?..."

Il gruppo era formato da Sakura, Sasuke e Taruno, mentre Shion era rimasta nella reggia dell'imperatore. Superando le mura sentirono un urlo unico alzarsi dalla folla degli abitanti della Terra dei Diamanti:"buon viaggio Taruno-sama! Torni presto Taruno-sama…Taruno-sama…" Taruno si girò e si inchinò, e rimasero tutti impietriti da questo gesto, ma infine dissero:"Taruno-sama il grande…il buono di cuore…il modesto, il giusto…lunga vita a Taruno-sama!!" Rivolgendo un grande sorriso a 32 denti gridava a gran voce:"Mi mancherete…ma tornerò!" e il popolo:"anche voi ci mancherete Taruno-sama!!"

Sakura guardò Naruto (Taruno), non era più lui, era cambiato totalmente era molto più serio del Naruto scherzoso e giocoso che ricordava, era molto più intelligente, aveva una forza incredibile, era più agile e veloce di prima. Notava adesso che Naruto era un bellissimo ragazzo, il suo viso e il suo corpo sembravano scolpiti dagli angeli e quella tuta non sembrava ingrassarlo, in più i suoi capelli erano tanto biondi che quando il sole li illuminava la sua testa sembrava un altro sole, mentre gli occhi erano belli e splendenti come il cielo e cosa più stupefacente non assumeva più le sue solite pose, non sollevava più il pollice. Si era accorta che gli mancava "il vecchio Naruto" e perfino la pronuncia del suo nome. Le mancava così tanto che avrebbe voluto abbracciarlo, a tal punto che corse verso di lui e si lanciò disperatamente con le braccia protese verso di lui, ed infine, sentì il contatto tra il loro corpi e lo strinse forte a se. Dopo un attimo Taruno sciolse dolcemente quell'abbraccio e le alzò il viso con delicatezza  per dirle:"ti senti bene Sakura-chan?" a quelle parole Sakura scoppiò a piangere:"no…perché sono una stupida che fa soffrire gli altri, soprattutto facevo soffrire te Naruto…e ora che finalmente ti ho trovato tu…hai perso la memoria…e non ricordi più i momenti belli e neanche quelli brutti e di questo sono contenta…ma mi manca così tanto il tuo modo di fare, il tuo carattere…!" Taruno:"mi dispiace ma…te lo ripeto io sono Taruno Kimauzu e non…Naruto Uzumaki…" un altro lungo e intenso brivido lungo la schiena, più forte  del precedente, lo fece tentennare e cadere in trans.

Flashback

Vide se stesso da bambino, seduto malinconicamente su un altalena di legno guardava per terra,nei suoi occhi poteva vedere la profonda tristezza, la solitudine e l'odio che crescevano, nessun bambino del villaggio osava avvicinarsi a lui. All'improvviso scese di scatto dall'altalena e si mise a correre, finché all'improvviso si fermò vicino ad un fiume. Si era accorto di non essere solo e così si mise in posizione d'attacco gridando a gran voce:"vieni fuori! Chiunque tu sia non ho paura di te!!" E da dietro dei cespugli spuntarono fuori 3 jonin di Konoa (che a costo di essere chiamati ninja traditori voglevano eliminare Naruto; facevano parte una minoranza nel villaggio): nei loro occhi vide una paura più grande della sua, uno dei tre gli si avvicinò e iniziò a formare dei simboli con le mani, Naruto si spaventò e cercò di indietreggiare ma non riusciva a muoversi! Ora capiva di essere quasi caduto in una tecnica illusoria: ma non doveva farsi prendere dal panico, l'unica cosa non da fare era lasciarsi ipnotizzare da quegli occhi colmi di paura e odio.

Dentro di se si chiese "perché mi odiano così tanto? Cosa ho fatto di male?" Ma i due ninja che fino a quel momento erano rimasti in disparte intervennero, uno teneva ferma la testa di Naruto, e visto che un pochino tremava ancora l'altro tentava di aprirgli a forza le palpebre. Delle lacrime fredde come il ghiaccio scesero dai suoi occhi, ormai era consapevole che la sua morte era vicina, nonostante fosse solo un bambino: a causa del trattamento riservatogli dagli abitanti del villaggio era dovuto crescere in fretta, pur avendo un carattere in origine ottimistico, aveva ormai perso le speranze.

E dopo pochi attimi cadde nell'illusione.

A quel punto Taruno, che fino a poco tempo prima aveva assistito alla scena con gli occhi consapevoli di Naruto, ora la vedeva con i suoi di occhi.

Naruto era come in trans e camminava lentamente verso il fiume; aveva uno sguardo vuoto, quei suoi bellissimi occhi azzurri e cristallini, dove di solito si vedevano la luce la vivacità del cielo, si erano come spenti. Era sempre più vicino e piano piano l'acqua gli arrivava sempre più in alto fino a che non scomparve dalla vista. A quel punto Taruno, ripresosi dallo stato di schok, si mise a correre e, mentre correva per cercare di salvarlo, si accorse che stava piangendo: sì, era un po' triste e molto spaventato, ma da questo a versare delle lacrime ce ne voleva, eppure piangeva. La sua corsa intanto non rallentò e, arrivato vicino al fiume, ci si buttò dentro iniziando a nuotare freneticamente finché, ad un certo punto, si accorse di non riuscire più a muoversi: non riusciva a respirare, cosa strana essendo sott'acqua. Allora lo vide: Naruto stava affogando mentre lui non poteva fare niente, vide le ultime bolle d'aria vicino alla sua figura e poi più niente, rimase imbambolato…d'improvviso sentì una voce che diceva:"Naruto svegliati…" ma non era servito a niente, pensò, quando poi il corpo di Naruto iniziò a coprirsi di chacra  rosso e a sollevarsi fino a uscire dal lago: ci fu un bagliore di luce accecante e poi un rumore assordante, come un ruggito. Taruno appena riemerso vide il piccolo Naruto là seduto a terra, in mezzo a una pozza di sangue, guardò meglio e in quella pozza vide riflettersi i volti dei tre che avevano tentato di uccidere il piccolo. Rimase scioccato e vide che il piccolo biondino si stava alzando e come se niente fosse i suoi piedi calpestarono il sangue per terra sporcandosi così di quel liquido rosso rubino. Lo vide avanzare verso il villaggio i suoi occhi diventare color rosso chiaro, quasi arancioni, e al posto di una pupilla sferica vi era un rombo sottile. Quegli occhi ricordavano quelli di un canide, un volpe forse (occhi della volpe a nove code). Lo seguì finché non furono davanti al villaggio, a questo punto Naruto svenne di colpo e, stupendo, il povero Taruno gli si avvicinò; sembrava dormire come un angioletto, ignaro (forse) dell'accaduto, dato il sorriso che gli aleggiava sulle labbra.

Fine Flash-back

Taruno aprì gli occhi d'improvviso, facendo sussultare sia Sasuke che Sakura, era ancora un po' sotto shock, si alzò e non disse niente e iniziò a camminare per far loro segno di continuare il viaggio, Sakura avrebbe voluto chiedergli come stava, dopotutto era preoccupata, ma venne azzittita da Sasuke, che aveva capito che Taruno non voleva essere disturbato.

Taruno continuava a rivedere quelle scene; se quel bambino era Naruto, allora forse era vero che lui in realtà era Naruto…"no un attimo"…pensava:" quello non posso essere io visto che non ho mai vissuto nel villaggio della foglia, ho sempre vissuto nella terra dei Diamanti, fin da quando sono nato…allora perché ho un ricordo così preciso di quell'episodio accaduto a Naruto…com'è possibile?!?!! Non capisco dov'è il nesso tra noi due??… beh s' è vero ci somigliano come 2 gocce d'acqua, lasciando perdere il carattere, visto che è completamente diverso, abbiamo la stessa data  di nascita ma in luoghi diversi…ora che ci penso abbiamo lo stesso ottimismo in effetti, e lo stesso credo ninja:"Mai arrendersi!"…però al massimo potremmo (forse) essere gemelli…"

Sakura non ce la faceva più a tenere il passo con Taruno nemmeno Sasuke ci riusciva, andava troppo veloce, e non riuscirono a raggiungerlo finchè Taruno non si fermò e si girò di scatto rivolgendosi ai due:"questo Naruto quanti elementi sapeva controllare??" Sakura non rispose subito, così Sasuke disse:"sapeva controllare un solo elemento: il vento". Rispose calmo e a quel punto Sakura parlò:"Perché tu quanti ne controlli?!?" disse tutto d'un fiato, infatti la faccia le divenne tutta rossa per lo sforzo e Taruno le rispose:"beh, 5 ovviamente, insomma dopotutto faccio parte della famiglia imperiale…deduco che io e Naruto non possiamo essere la stessa persona, giusto?!?"

Ma Sasuke rispose:"io invece penso che tu e Naruto siete la stessa identica persona…solo che tu ne sembri  la versione perfezionata…d'altronde tutti possono cambiare, c'è chi cambia radicalmente e chi no…" Sakura interruppe il discorso di Sasuke dicendo: Forse dovremmo accamparci e pensare al pranzo…beh a quello ci penserò io ovviamente!" A quel punto Sasuke divenne più bianco del solito e si rivolse sottovoce a Taruno:"ti prego dimmi che sai cucinare…Sakura non sa cucinare, brucia sempre tutto, non segue mai le ricette, insomma è un vero disastro…" e Taruno:"cosa vorresti mangiare, dimmi il tuo piatto preferito, sono sicuro che anche Sakura vorrà mangiarlo vista la sua cotta, oh…ma che dico, visto il suo grande amore…ah…ah…ah…" concluse ridendo e Sasuke rispose:"sai sei proprio diverso da Naruto, lui amava Sakura e tu non hai provato nulla guardandola…sembra quasi che il tuo cuore sia di ghiaccio".

Taruno rispose:"solo perché non mi sono mai innamorato, non vuol dire che io sia freddo con le ragazze…" detto questo si diresse verso Sakura e le chiese:"posso cucinare io Haruno?" e Sakura:"si, ma non chiamarmi Haruno, chiamami Sakura…per favore…" Taruno si mise a cucinare e siccome Sasuke si era rifiutato di dirgli il suo piatto preferito stava preparando del ramen, quand'ecco giunse un altro flash back.

Inizio flash back:

Si ritrovò ad osservare questa volta con gli occhi di Naruto: era davanti ad un chiosco e decise di entrare. Sollevò le tendine, era un bambino sui 12 anni e "sembrava felice rispetto all'altro flash back" pensò vedendosi riflesso in una pozzanghera. Vide poi un uomo abbastanza alto con capelli castano-grigi fargli segno di mettersi a sedere. Era un posticino piuttosto piccolo, ma accogliente;  emanava quasi un calore famigliare. L'uomo gli rivolse la parola sorridendo:"cosa vuoi oggi, Naruto?" Naruto si voltò e notò che c'erano delle persone che lo guardavano male, con odio; si rigirò, guardò la sua ciotola e, con un lieve sorriso da cui traspariva tristezza, disse:"non fa niente, non ho fame…"a quel punto mentre Naruto si stava per alzare sentì un grido da parte di Teuchi (come poteva Taruno sapere il nome dell'uomo):"andatevene, state disturbando il mio cliente preferito, andatevene oppure farò reclamo al 3° hokage!". Naruto però dovette andare via di corsa visto che Sakura e Sasuke erano venuti a chiamarlo per partire per un altra missione. Ma prima di andare via disse:"tienimi da parte un bella ciotola di ramen, io Naruto Uzumaki completerò la missione al più presto e tornerò!" Terminando poi con uno dei suoi abbaglianti sorrisi.

Fine flash back

Taruno lasciò cadere la legna per ravvivare il fuoco e si tenne la testa tra le mani: gli scoppiava la testa, non riusciva più a capire niente, non sapeva più se lui era Naruto o Taruno. Sakura e Sasuke si accorsero che qualcosa non andava così accorsero in aiuto di Taruno giusto in tempo per impedire la rovinosa caduta, dopo essere svenuto dal dolore. Sasuke teneva saldamente Taruno tra le sue braccia a mo' di principessa, Sakura intanto aveva steso una specie di mini materasso per far sdraiare Naruto lì: Sasuke lo appoggiò con delicatezza, come un tesoro prezioso. Taruno ora sembrava più tranquillo, non si dimenava più come prima: infatti adesso c'era qualcosa di diverso nell'aria, si poteva quasi udire una soave voce di fanciulla cantare, la potevano sentire anche Sakura e Sasuke, che si misero subito in guardia. Poco dopo da dei cespugli spuntò fuori una bambina dai capelli bianchi e gli occhi azzurri chiari come il ghiaccio: era lei che cantava con quella voce soave. Smise di cantare perché spaventata alla vista dei due ninja (Sakura e Sasuke) armati e pronti alla lotta. Ma appena lei smise di cantare Taruno tornò a dimenarsi e ad urlare di dolore tenendosi la testa, Sakura allora decise di deporre l'arma e si avvicinò alla bambina con un sorriso chiedendole "tu conosci quel ragazzo?" e la bambina le rispose :"sì, lui è Naruto, l'eroe dell'ultima grande guerra ninja, lui e Jiraya hanno salvato il mio villaggio da dei briganti. E voi dovete essere i suoi amici…un attimo tu sei quel cattivone di Sasuke!?! E tu sei quella Sakura che ha rifiutato sempre l'amore di Naruto?!?" Sakura rispose:"si sono…comunque io non lo sapevo prima, sono venuta a conoscenza dei suoi sentimenti solo prima dell'inizio della guerra! E poi come fai a saperlo?" e la bimba le rispose:"perché il mio villaggio non si fidava di Naruto così il saggio del villaggio gli ha letto il pensiero grazie al mio aiuto, infatti la tecnica di mio nonno si basa sul fatto che, mentre io canto, per stimolare la memoria, lui legge il pensiero: in questo modo possiamo stabilire se la persona è degna di fiducia." Detto questo si avvicinò a Taruno che continuava a dimenarsi e gli mise al collo un ciondolo con  una spirale incisa  sopra (il simbolo del clan Uzumaki) dicendo:"questo lo calmerà…"

Infatti Naruto smise di muoversi e continuò a dormire come un angioletto. Sasuke, che aveva visto la scena insieme a Sakura, rimase stupito, ma poi si riprese pensando che la bambina per la sicurezza di Taruno o di Naruto sì, sarebbe dovuta unire alla squadra, così la invitò  ad unirsi al gruppo: lei accettò (infatti era stata mandata da suo nonno, il capo villaggio, proprio per ritrovare Naruto, così da  ripagare il debito nei suoi confronti).