Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Misaki Kudo    02/06/2013    8 recensioni
« I trust you, Shinichi! »
Sono passati cinque anni, l'Organizzazione è stata appena sconfitta.
Shinichi è ancora intrappolato nel corpo di Conan, ormai undicenne, mentre l'antidoto per l'apotoxina non è ancora stato ultimato. Il giovane continua a vivere a casa di Ran, che non riesce più a sopportare la lontananza dell'"amico", rivedendolo negli stessi occhi di Conan.
Situazioni complicate continueranno a caratterizzare la vita del giovane Kudo, la speranza è l'ultima a morire si sa, ma l'antidoto preparato da Haibara riuscirà a sconfiggere l'APTX?
Shinichi riuscirà, finalmente, a confessarsi a Ran dopo cinque anni di bugie?
Riuscirà a dire le cose che non le ha mai detto?
•••
In una folla, in una città. Lei avrebbe sempre ricercato il suo modo di camminare, i suoi saluti sinceri, il suo sguardo che riusciva a spiazzarla. Quegli occhi di un blu così intenso da fare invidia al cielo. Quel senso di pace che solo lui riusciva a procurarle. Una strana sensazione che ultimamente, provava anche quando era con Conan. O semplicemente la provava da sempre, ma lo ignorava. Perché Conan e Shinichi non potevano essere la stessa persona, no?
[Long ShinRan♥ - Conclusa.]
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Heiji Hattori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'ShinRan♥: between friendship and love.//'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

;Gosho Aoyama © Detective Conan.


Le cose che non ti ho detto.

4.
Preparativi.

•••

«Saggio è colui che sa di non sapere», ripeté il detective di Osaka a voce bassa.
«Socrate. A quanto pare Vermouth, oltre ad essere un'attrice trasformista, è anche una fanatica di filosofia, interessante», sentenziò Shinichi con un sorriso beffardo sul volto. «Quello che non mi convince è questo fantomatico "Gran Galà", è ovvio che c'è sotto qualcosa!», rispose l'amico.
«Per non parlare di quella frase, non è da Vermoth essere così diretta, sapeva che l'avrei notat..», ma non ebbe il tempo di finire la frase. Ran e Kazuha avevano aperto la porta e fissavano curiose i due detective. «O-oh Ran! Ehm che ne dici di andare ad un ballo?», chiese il detective dell'Est diretto, senza pensare al vero signifiato della sua richiesta, ma tanto per evitare domande sulla questione 'Vermouth'.
Ran ovviamente colse il primo significato della domanda, "l'appuntamento". Il primo appuntamento che avrebbero avuto da fidanzati.
La ragazza arrossì violentemente per la richiesta, portando lo sguardo verso Kazuha che la incoraggiava con il braccio.

«Eh-m l'invito è stato mandato anche a me, quindi anche io verrò con Kazuha!», affermò sorridente Heiji rivolto a Ran, grattandosi il capo con la mano destra, com'era tipico fare nei momenti d'imbarazzo.
«Eh?!», la giovane Kazuha ebbe un sussulto. «Tu non mi avevi detto niente di questa festa, Heiji!»
«L'ho fatto adesso, aho!», disse imbarazzato l'amico d'infanzia. L'atmosfera si era colorata di uno strano imbarazzo, le due ragazze con gli occhi spalancati guardavano fisse i loro cavalieri che, invece non riuscivano a sostenere il loro sguardo.
«Okay, è deciso! Passiamo a prendervi alle otto sotto l'agenzia, vedete di farvi trovare pronte, capito?», sbuffò Shinichi.
«Ecco infatti, adesso dobbiamo andare, io e Kudo abbiamo tanto da raccontarci, casi su casi, omicidi e colpevoli da stanare, ci vediamo», concluse Heiji trascinando Shinichi per un braccio. «Aspetta Hattori! Questa è casa m-», ma non ebbe il tempo di concludere la frase che era già fuori.

I due giovani detective cominciarono ad affrettarsi verso la casa del Dottor Agasa, serviva un posto dove potevano parlare in tutta tranquillità, senza donne tra i piedi, s'intende. «E la piccola Eistein come sta? E' molto che non la vedo! Perché non si decide a prendere anche lei quel dannato antidoto?», sentenziò ironico Heiji. «Ma chi Haibara? Non lo farà mai! Ha me come cavia da laboratorio, a cosa le serve provare su di lei esponedendosi ai rischi che comprende l'antidoto!», rispose Shinichi suonando il campanello. «Kudo sai una cosa? Secondo me quella lì, oltre ad essere un po' fuori di testa ovviamente, nasconde qualcosa. Cioè i suoi gesti, i suoi modi di osservarti. Sembra che sia come ossessionata da t-», spalancò gli occhi di fronte alla figura che gli si parò d'innanzi. Una donna vestita di un camice bianco, i capelli biondo ramato, lo sguardo profondo e penetrante. Hattori deglutì con gli occhi spalancati, Shinichi era sorpreso. « Evita di continuare a guardarmi così, potresti diventare cieco», sentenziò quella sarcastica, ma allo stesso tempo indifferente. «Ha-Haibara, ti sei decisa a prendere l'antidoto?»

•••

Intanto Kazuha e Ran, avviandosi verso l'agenzia, continuavano a domandarsi il motivo di tutto quel mistero, ma soprattutto di quello strano invito. «Ero talmente imbarazzata che non sono riuscita a controbattere..», ammise la karateka avvilita. «Immagina me, Ran-chan! Quell'imbecille mi offende ogni giorno, non fa altro che prendermi in giro, poi di tanto in tanto se ne esce con sparate del tipo 'ti proteggerò io', oppure 'non ti allontanare da me', e un attimo dopo ricomincia ad insultarmi. Adesso addirittura mi invita ad un ballo, non so cosa aspettarmi!», spiegò Kazuha. «Beh, sta di fatto che siamo insieme, amica mia, dobbiamo riuscire a superare questa situazione!», affermò Ran con gli occhi lucidi. Le due ragazze cominciarono a tenersi per mano incoraggiandosi l'un l'altra.
«Non avete speranza ragazze mie! Ma adesso c'è qui la zia che vi aiuterà a vincere!», una voce di sottofondo si unì al duo.
«S-SONOKO!», esclamarono insieme le due ragazze. «Hai sentito tutto?»
«Diciamo più o meno, ma ho comunque capito una cosa: invito, ragazzi e ballo significa solo..», rispose l'ereditiera convinta.
«..solo?», chiesero le ragazze all'unisono cercando di immaginare.
«Vi servono degli abiti da sera!», concluse quella, mentre le ragazze la fissavano con gli occhi ridotti a puntini. 
«Andiamo su! Non fate le timide vi aiuterà la zia Sonoko, ad essere irresistibili per i vostri fanatici di gialli!», detto questo trascinò le due ragazze verso il più duro e sfrenato pomeriggio di shopping mai visto prima. 
Passarono tre ore girando negozi su negozi, ma di abiti neanche l'ombra. Tutti quelli che aveva proposto Sonoko erano stati bocciati, poiché ogni qualvolta erano troppo scollati, corti, trasparenti e altri aggettivi poco consoni a ragazze com Ran e Kazuha.  

«Suvvia Sonoko! Ho tanti vestiti, presterò io qualcosa a Kazuha, non vedo perché tu debb-», ma quella non la fece terminare.
«Tu non capisci Ran! Le feste tra ragazzi portano tutti ad una conclusione! Suvvia abbiamo ventanni ormai, non siamo più delle ragazzine alle prese con la prima cottarella. Voi andate con Kudo e l'altro detective strafigo alla festa, ballate un po' con il vostro vestitino scintillante e poi all'unisono i vostri cavalieri diranno "sono stanco, andiamo a vedere se troviamo un posto tranquillo" e lì...BUM!», esordì Sonoko con gli occhi pieni di sentimento. «B-bum?...», chiese timorosa Kazuha. «Sì, bum. Saranno dei tonni entrambi, ma sono pur sempre dei ragazzi. E si sa che i ragazzi in mente, oltre ai casi da risolvere nel loro caso, hanno anche altro», lo sguardo di Sonoko divenne ammiccante.
«Ahh! Ma tu stai parlando di Ran! E' ovvio. Beh lei sicuramente, visto che quando sono andata a trovarla l'ho interrotta proprio in quel momento...mi dispiace ancora, Ran-chan!», ammise innocentemente la ragazza di Osaka. L'ereditiera dapprima spalancò gli occhi, sbiancando. Improvvisamente, poco dopo, si accese di una luce nuova ed intensa. Ran desiderava sprofondare.
«CHE COOOOOOOSA?! Ran, t-tu e Kudo avete f-?! Co-cosa? P-perché io non so niente? Voglio i dettagli, ESIGO AVERLI!», affermò infuocata.
«..Ehm è successo poco fa. Per questo motivo non ti avevo ancora detto niente. Comunque ci s-siamo, emh baciati e poi...», pronunciò quella frase molto lentamente e con grande difficoltà. «..poi lui mi ha trascianto su-sul di-divano e..», continuò completamente paonazza in viso.
Sonoko pendeva dalle sue labbra con gli occhi spalancati, aspettando il seguito. «E poi? Che Cosa? E' successo? Sì, vero?»
«..e poi sono arrivata io, o più precisamente Heiji», concluse Kazuha dispiaciuta.
Sonoko sembrò infuocarsi ancora di più, portò le mani al viso e cominciò a grattarsi nervosamente la testa. Sembrava essere in preda ad una crisi nervosa, finché il suo sguardo si concentrò su due abiti esposti in vetrina che sembrarono riportarla alla calma. «Oh cielo! Li ho trovati, con questi riuscirete finalmente a svegliare gli ormoni di quei due imbecilli detective!», affermò saltellando allegra. 
Kazuha e Ran, stranamente, sembravano apprezzare i rispettivi vestiti che l'ereditiera aveva notato. Uno era senza spalline e corto appena sopra il ginocchio, sembrava essere molto leggero. Era di un semplice colore azzurro cielo, ornato da dei piccoli brillantini che lo facevano risplendere. Ran pensò che fosse fatto apposta per lei. L'altro vestito invece era sempre unica tinta, ma questa volta aveva la schiena scoperta e ricadeva fino ai piedi, di un verde acceso. Inutile dire che Kazuha lo apprezzò molto. Dovevano ammettere che sembravano essere fatti apposta per loro.
«Benissimo, ha inizio il piano: Stendi il detective», affermò Sonoko convinta.
 

•••

«Qu-questo è il tu-tuo vero aspetto?», chiese Heiji stupito. «Sì, problemi?», rispose la scienziata contrariata.
Il detective di Osaka sembrò ritornare alla normalità, dopotutto era pur sempre la solita scienziata antipatica. 
«Come mai questa improvvisa decisione Haibara?», chiese Shinichi osservandola serio. 
«Mmh, diciamo che volevo far colpo su di te», rispose quella altrettanto seria osservandolo. Shinichi inizialmente non riuscì a comprendere, poco dopo assunse uno sguardo interrogativo fissando la ragazza spaventato. «Sei un idiota Kudo-kun. Perché mai dovrei prendere un antidoto? Per tornare nel mio vecchio corpo, no? Ah già. Dimenticavo che tu lo fai solo per la tua dolce metà, quindi non puoi capire», rispose quella acida.
«Ah ecco, per un attimo ci avevo creduto. Pensandoci anche se la statura cambia l'anima resta sempre quella, vero Haibara?», chiese quello con uno sguardo rassegnato. «Boh, può anche darsi, maaaaa qual buon vento vi porta qui? Hai già finito con la tua bella?», chiese Haibara cercando di punzecchiarlo ulteriormente. «E' arrivato un messaggio di Vermouth», affermò Shinichi serio in volto. Haibara, o per meglio dire, Shiho si terrorizzò improvvisamente. «Pe-perché que-quella donna..?»
«Non lo so. Ha mandato un invito ad una festa per noi detective, dov'è il Dottor Agasa? Ho bisogno che faccia un ricerca», chiese il giovane Kudo.
Tutti insieme, cominciarono a cercare notizie recenti riguardanti Chris Vineyard alias Vermouth. La donna ultimamente era come scomparsa dagli schermi, Shinichi e gli altri pensarono che in seguito alla sconfitta dell'Organizzazione l'attrice avesse pensato di fuggire all'estero ma a quanto pare non era affatto così. Cosa mai poteva volere quella donna? 
«Shinichi è meglio che tu non vada a quella festa», sentenziò il Professor Agasa. «Potrebbe trattarsi di una trappola».
«Dottore ma come? Ancora non lo conosce bene quel sorriso? Il nostro detective qui non vede l'ora di sapere cosa c'è sotto, sente già la mancanza dei corvi anche se sono passati solo quattro giorni», rispose sarcastica Ai. «Ma questa volta io verrò con te», concluse.
«C-cosa? Ma tu hai sempre avuto il terrore dell'Organizzazione e poi adesso che sei nel tuo vecchio aspetto, non puoi proprio-», cercò di bloccarla Shinichi serio in volto ma allo stesso tempo preoccupato. «Il boss è stato sconfitto e tutti sono stati catturati, l'unica a mancare all'appello era lei e adesso l'abbiamo trovata. Tu sai benissimo che da sola non rappresenta poi questo grande pericolo, cos'è non vuoi che io venga come tua damigella?», chiese la scienziata ironica ma mantenendo la solita compostezza. «Ha già invitato la Mouri», rispose Heiji con uno sguardo soddisfatto. «Ah vero, non avevo dubbi! Ma io verrò lo stesso mi dispiace. Non voglio che tu ti esponga sempre in prima persona contro quei tizi, la responsabile di tutto sono io», affermò sicura.
«Uh uh come siamo diventate coraggiose Sherry, non hai paura che quella donna possa ucciderti?», chiese Shinichi per farla spaventare, ma quella sembrava non cambiare idea anche se era evidente il fatto che quella donna la terrorizzasse. «Ha solo paura di perdere la sua cavia da laboratorio», esclamò Heiji sbuffando. «Comunque ormai è deciso, andremo tutti alla festa», conclusero i due detective sorridendo.
Urgeva conoscere la verità.

 

•••

Dal suo studio una donna dai lunghi capelli dorati continuava ad osservare l'intera scena, ghignando soddisfatta.
«Uhm, bentornata anche a te, mia cara Sherry. Il tuo ritorno non poteva trovare momento migliore, sarò davvero felice di avervi tutti con me, sarà come una vecchia rimpatriata. Angel, Sherry e Silver Bullet non potevo chiedere altro», ammise tra sè e sè rivoltando nelle mani un piccolo registratore con all'interno un audiocassetta. Detto questo si riempì un un bicchiere di Martini, che mandò giù velocemente premendo contemporaneamente il tasto play del registratore, dalla quale partì una voce sconosciuta.
Martini, l'unione del Vermouth con il Gin.

*E' per questo che il farmaco miracoloso deve essere portato a termine, mi capisci?*
Gin.
*E' un farmaco capace di resuscitare i morti*.
Lui sarebbe stato davvero felice di questa rimpatriata, forse avrei dovuto mandargli una cartolina, pensò la donna togliendo la cassetta dal registratore. La ripose all'interno di una busta bianca che marchiò con il suo rossetto e richiuse accuratamente.

Che peccato Gin, per una volta sarò io a divertirmi con la tua piccola Sherry. Le darò una lezione che non dimenticherà mai, riuscirò ad avere un posto importante all'interno della sua vita, detto questo spense la sigaretta soddisfatta.
 

•••

 

 

 

 

 

 


 
____________________________♥
Eeeeeeeeeeeee rieccomi! Al solito ho scritto un capitolo schifoso x'D Diciamo che la storia ce l'ho in mente dal punto di vista romantico, ma per quanto riguarda il caso ogni volta lo cambio perché ho paura di cadere nel banale! AHAHHAHAHAHA Sono una frana x'D Diciamo che comunque mi sono divertita molto a scriverlo, in particolare nella parte con Shiho e le sue frecciatine a Shinichi, per non parlare dell'entrata in scena della grande Sonoko Suzuki! AHHAHAHAHA Come poteva mancare?
Che dire, Shinichi sembra aver capito il significato del messaggio ma è abbastanza scettico perché conosce Vermouth, abbiamo le ragazza alla ricerca dei vestiti e Vermouth che ascolta una misteriosa audiocassetta. Vediamo cosa partorirà la mia mente subdola! AHHAHAHA Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto, mi scuso per non aver aggiornato prima ma la scuola mi distrugge, dopo il dodici sarò tutta dedita alla scrittura u.u 
Alla prossima :*

Misa
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Misaki Kudo