02:
once wishing heart
Un
altro giorno nasceva. Quanto ancora poteva
mancare all’annullamento?
Il
Kazekage
passeggiava nervosamente sul tetto terrazzato del suo palazzo,
lanciando veloci
occhiate verso il confine con il Paese del Fuoco; sembrava il capo di
un’isola
in mezzo al mare di sabbia, illuminato dalla luce fredda
dell’aurora, che
aspettava un attacco improvviso da parte dei corsari.
Eppure
le provocazioni erano state chiare.
Attorno
a
quell’improbabile isola le onde color giallo dorato si
perdevano nella
lontananza, le oasi spiccavano col loro verde e la piccola macchiolina
nera di
una carovana somigliava incredibilmente a una nave.
Aveva
chiuso i confini e aperto le ostilità,
tagliandosi fuori dal mondo.
Eppure
lì non
c’era il mare. C’era solo una sterminata distesa di
sabbia che ardeva nel sole
implacabile del giorno, consumando ogni goccia d’acqua.
Voleva
finirla una volta per tutte, trascinando con
sé anche quel disgraziato villaggio ai confini
dell’inferno che sempre l’aveva
respinto e odiato, e di cui ora era il capo incontrastato.
Adesso
era
l’alba, e il deserto non era ancora quell’oceano
infuocato che diventava nel
pomeriggio, e Gaara camminava e pensava, ammirando inconsapevolmente la
selvaggia bellezza di quel luogo remoto.
Eppure
non era sempre stato così. Un tempo avrebbe
dato la sua vita per proteggere quel villaggio, i suoi abitanti, le
dune
battute dal vento caldo, la notte che fredda avvolgeva il deserto e le
stelle
nitide nell’aria tersa. Adesso non più. Aveva
cercato, davvero, di ricacciare
dentro il rancore che a volte lo assaliva violentemente, aveva tentato
di
seppellire per sempre la sua infanzia (suprema
rovina per lo spirito instabile di quel bambino, che desiderava morire
prima
ancora di iniziare veramente a vivere), la sua concezione dei
sentimenti
umani, per ricominciare da capo e vivere finalmente felice (che ingenuo, quella era solo...). Aveva
provato
a cambiare, a ricredersi sull’esistenza dell’amore (...un’irraggiungibile utopia).
Con la scomparsa del demone che lo
tormentava con la sua voce, lui era davvero nato di nuovo, per iniziare
a
capire un'altra volta i motivi che spingono il genere umano ad
attaccarsi
disperatamente alla vita, motivi che lui aveva dimenticato prima di
riuscire a
comprenderli. La reliquia della sabbia era anche la fonte principale
della sua
forza, è vero, ma non ne aveva più
così bisogno (gli altri gli
sarebbero stati accanto...). Era cambiato, non voleva
più una forza demoniaca (...vero?).
Tutto sarebbe andato bene.
Non
fu così. Per quanto provasse, non riusciva ad
avvicinarsi a quegli obiettivi che si era prefisso, e a mano a mano che
il
tempo passava la speranza e la forza di volontà che lo
spingevano a perseverare
svanivano piano, fino ad abbandonarlo del tutto. I desideri non si
possono
esaudire: sono lontani, come le stelle, che mai e poi mai si potranno
raggiungere; rimangono lì, distanti e bellissime,
scintillando notte dopo notte
rendendo impossibile dimenticarle, causando sofferenza e malinconia.
Questo
aveva concluso Gaara, prima di chiudersi in una bara vuota di emozioni,
che
rendeva impossibile la vista del cielo stellato e leniva il dolore
dentro di
lui. E causava il riemergere di quelle sensazioni volutamente sepolte.
(L’odio
per quella gente che l’aveva rifiutato e temuto.
L’odio per quelle mura
lentamente corrose dalle onde di sabbia. L’odio per
quell’esistenza che lo
prendeva in giro, costringendolo a proteggere ciò che voleva
vedere distrutto.
L’odio per l’amore...? no, non si poteva provare
odio verso quel sentimento, sarebbe
stato un controsenso. Anche perché l’amore non
esisteva.)
Ora
il Kazekage aspettava, camminando sul tetto del
suo palazzo, la venuta dei suoi avversari, aspettava di poter vedere le
loro
facce guardarlo in una miriade di espressioni, senza capire il motivo
di quell’assurda
dichiarazione di guerra. Pregustava già il sapore della
battaglia, l’odore di
sangue e morte che impregnava i vestiti, il rumore delle armi e degli
urli dei
combattenti persi nella mischia confusa, la gioia ghignante, finalmente
ritrovata, con cui avrebbe accolto la morte dei nemici e anche degli
abitanti
del suo villaggio, costretti a combattere in quel grande massacro che
si
sarebbe tenuto entro breve. Pochi giorni, e tutto sarebbe finito.
Anche
Konoha avrebbe partecipato alla distruzione di
Suna. Chissà se avrebbe combattuto anche Naruto Uzumaki:
scontrarsi con lui era
ciò che temeva e desiderava di più al tempo
stesso. Ma aveva la netta
sensazione che non sarebbe venuto, non per battersi con il suo vecchio
amico,
era troppo attaccato ai suoi sogni per lasciare che un pazzo li
infrangesse.
Che facesse ciò che voleva, tanto prima o poi si sarebbe
reso conto da solo di
anelare l’impossibile, e sarebbe crollato, come tutti gli
altri (come lui).
Ancora
pochi giorni, quindi. Giusto il tempo
necessario ai ninja di raggiungere quel posto dimenticato dagli dei, e
tutto
sarebbe finito, una volta per tutte, sia per lui che per quel posto
maledetto.
Ancora pochi giorni.
next- 03: floating in the wave
_____________________
E
rieccomi qua, la pazza sclerata che
stavolta se ne è uscita con una fic a capitoletti (piuttosto
corti invero..) e
che non sa se riuscirà a portarla a termine! Ho decisamente
poca pazienza, in
effetti. Mi stanco subito..
Neji
(ballando la danza della vittoria): E vaiii!! In questo tuo disgraziato
lavoro
non ci sono! Alleluia!!
... (Wiwo lo guarda molto male)
Ridi poco, tesoro, che ho già in mente il seguito di
un’altra fic in cui non ti
tratto molto bene..
Neji
(fermandosi improvvisamente): ..Non quella.
Oh, sì, proprio quella.
Trema, trema...
E
ora le recensioni!! ^___^
Tifalockhart:
°///° Addirittura tra
i preferiti? Felicità!! Sono contenta che ti sia piaciuto il
paragone, a me è
la prima impressione che Hinata ha fatto, quella di una
bambolina… scriverlo è
stato un altro paio di maniche però! *Wiwo si asciuga il
sudore dalla fronte*
Spero che questo capitolo sia all’altezza del primo, con
Gaara lavoro peggio…
Hope you’ve liked it!
LEA91:
*Wiwo fa la faccia più
puccia possibile* Davvero ho
talento
con il personaggio di Hinata? Grazie!! *.* Mi piace tanto tanto come
personaggio!! In compenso detesto la sua carissima sorellina..
Aggiornare in
fretta? Ah ah, ho paura che non sarà semplice… me
pigra! Ma farò il possibile!
Wiwo