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Autore: Wiwo    20/12/2007    3 recensioni
Gaara e Hinata, il demone assassino e la bambola di porcellana. Opposti, ma accomunati dalla stessa solitudine. Questa è la storia di due persone distrutte che forse, insieme, troveranno di nuovo la forza di andare avanti.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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02: once wishing heart

Un altro giorno nasceva. Quanto ancora poteva mancare all’annullamento?

Il Kazekage passeggiava nervosamente sul tetto terrazzato del suo palazzo, lanciando veloci occhiate verso il confine con il Paese del Fuoco; sembrava il capo di un’isola in mezzo al mare di sabbia, illuminato dalla luce fredda dell’aurora, che aspettava un attacco improvviso da parte dei corsari.

Eppure le provocazioni erano state chiare.

Attorno a quell’improbabile isola le onde color giallo dorato si perdevano nella lontananza, le oasi spiccavano col loro verde e la piccola macchiolina nera di una carovana somigliava incredibilmente a una nave.

Aveva chiuso i confini e aperto le ostilità, tagliandosi fuori dal mondo.

Eppure lì non c’era il mare. C’era solo una sterminata distesa di sabbia che ardeva nel sole implacabile del giorno, consumando ogni goccia d’acqua.

Voleva finirla una volta per tutte, trascinando con sé anche quel disgraziato villaggio ai confini dell’inferno che sempre l’aveva respinto e odiato, e di cui ora era il capo incontrastato.

Adesso era l’alba, e il deserto non era ancora quell’oceano infuocato che diventava nel pomeriggio, e Gaara camminava e pensava, ammirando inconsapevolmente la selvaggia bellezza di quel luogo remoto.

Eppure non era sempre stato così. Un tempo avrebbe dato la sua vita per proteggere quel villaggio, i suoi abitanti, le dune battute dal vento caldo, la notte che fredda avvolgeva il deserto e le stelle nitide nell’aria tersa. Adesso non più. Aveva cercato, davvero, di ricacciare dentro il rancore che a volte lo assaliva violentemente, aveva tentato di seppellire per sempre la sua infanzia (suprema rovina per lo spirito instabile di quel bambino, che desiderava morire prima ancora di iniziare veramente a vivere), la sua concezione dei sentimenti umani, per ricominciare da capo e vivere finalmente felice (che ingenuo, quella era solo...). Aveva provato a cambiare, a ricredersi sull’esistenza dell’amore (...un’irraggiungibile utopia). Con la scomparsa del demone che lo tormentava con la sua voce, lui era davvero nato di nuovo, per iniziare a capire un'altra volta i motivi che spingono il genere umano ad attaccarsi disperatamente alla vita, motivi che lui aveva dimenticato prima di riuscire a comprenderli. La reliquia della sabbia era anche la fonte principale della sua forza, è vero, ma non ne aveva più così bisogno (gli altri gli sarebbero stati accanto...). Era cambiato, non voleva più una forza demoniaca (...vero?). Tutto sarebbe andato bene.

Non fu così. Per quanto provasse, non riusciva ad avvicinarsi a quegli obiettivi che si era prefisso, e a mano a mano che il tempo passava la speranza e la forza di volontà che lo spingevano a perseverare svanivano piano, fino ad abbandonarlo del tutto. I desideri non si possono esaudire: sono lontani, come le stelle, che mai e poi mai si potranno raggiungere; rimangono lì, distanti e bellissime, scintillando notte dopo notte rendendo impossibile dimenticarle, causando sofferenza e malinconia. Questo aveva concluso Gaara, prima di chiudersi in una bara vuota di emozioni, che rendeva impossibile la vista del cielo stellato e leniva il dolore dentro di lui. E causava il riemergere di quelle sensazioni volutamente sepolte.

(L’odio per quella gente che l’aveva rifiutato e temuto. L’odio per quelle mura lentamente corrose dalle onde di sabbia. L’odio per quell’esistenza che lo prendeva in giro, costringendolo a proteggere ciò che voleva vedere distrutto. L’odio per l’amore...? no, non si poteva provare odio verso quel sentimento, sarebbe stato un controsenso. Anche perché l’amore non esisteva.)

Ora il Kazekage aspettava, camminando sul tetto del suo palazzo, la venuta dei suoi avversari, aspettava di poter vedere le loro facce guardarlo in una miriade di espressioni, senza capire il motivo di quell’assurda dichiarazione di guerra. Pregustava già il sapore della battaglia, l’odore di sangue e morte che impregnava i vestiti, il rumore delle armi e degli urli dei combattenti persi nella mischia confusa, la gioia ghignante, finalmente ritrovata, con cui avrebbe accolto la morte dei nemici e anche degli abitanti del suo villaggio, costretti a combattere in quel grande massacro che si sarebbe tenuto entro breve. Pochi giorni, e tutto sarebbe finito.

Anche Konoha avrebbe partecipato alla distruzione di Suna. Chissà se avrebbe combattuto anche Naruto Uzumaki: scontrarsi con lui era ciò che temeva e desiderava di più al tempo stesso. Ma aveva la netta sensazione che non sarebbe venuto, non per battersi con il suo vecchio amico, era troppo attaccato ai suoi sogni per lasciare che un pazzo li infrangesse. Che facesse ciò che voleva, tanto prima o poi si sarebbe reso conto da solo di anelare l’impossibile, e sarebbe crollato, come tutti gli altri (come lui).

Ancora pochi giorni, quindi. Giusto il tempo necessario ai ninja di raggiungere quel posto dimenticato dagli dei, e tutto sarebbe finito, una volta per tutte, sia per lui che per quel posto maledetto. Ancora pochi giorni.

 

next- 03: floating in the wave

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E rieccomi qua, la pazza sclerata che stavolta se ne è uscita con una fic a capitoletti (piuttosto corti invero..) e che non sa se riuscirà a portarla a termine! Ho decisamente poca pazienza, in effetti. Mi stanco subito..
                Neji (ballando la danza della vittoria): E vaiii!! In questo tuo disgraziato lavoro non ci sono! Alleluia!!
... (Wiwo lo guarda molto male) Ridi poco, tesoro, che ho già in mente il seguito di un’altra fic in cui non ti tratto molto bene..
                Neji (fermandosi improvvisamente): ..Non quella.
Oh, sì, proprio quella. Trema, trema...

E ora le recensioni!! ^___^

Cecia chan: Mio dolce amore! Come farei senza i tuoi incoraggiamenti? Meglio se mi incoraggi anche a continuarla, vah… ti vu bi!!

Tifalockhart: °///° Addirittura tra i preferiti? Felicità!! Sono contenta che ti sia piaciuto il paragone, a me è la prima impressione che Hinata ha fatto, quella di una bambolina… scriverlo è stato un altro paio di maniche però! *Wiwo si asciuga il sudore dalla fronte* Spero che questo capitolo sia all’altezza del primo, con Gaara lavoro peggio… Hope you’ve liked it!

LEA91: *Wiwo fa la faccia più puccia possibile* Davvero ho talento con il personaggio di Hinata? Grazie!! *.* Mi piace tanto tanto come personaggio!! In compenso detesto la sua carissima sorellina.. Aggiornare in fretta? Ah ah, ho paura che non sarà semplice… me pigra! Ma farò il possibile!

Via, al prossimo (si spera) capitolo!

Wiwo

   
 
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