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Autore: _sole_tzn_    03/06/2013    1 recensioni
ho sempre pensato di odiarlo? perchè? perchè è sempre stato così ... perchè dovrebbe cambiare? perchè mai devo perdere la mia sicurezza, il mio sangue freddo, il mio menefreghismo per colpa SUA? semplice. Forse perchè non lo odio poi così tanto
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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9-
Mentre camminavo svelta per raggiungere casa mia, senza che me ne accorgessi, le lacrime cominciarono a rigare il mio volto, non capivo perché facesse così. Cavolo, lui era o no il puttaniere della situazione? E allora perché era così maledettamente dolce? Perche sentivo pterodaptili che volavano felici nel mio stomaco ogni volta che mi sfiorava il braccio?
 
Si chiama am…
 
No! Non dire la parola con la A!!! io non mi innamoro di nessuno!! Tanto meno di Zayn. E perché stavo piangendo ora? Mi ero ripromessa di non piangere. Mai più, per nessuno (se non i familiari ovvio)
 
Arrivata a casa evitai lo sguardo di rimprovero di mia madre e corsi su per le scale, buttandomi sul mio letto. Non guardai l’ora e senza nemmeno svestirmi o pulirmi il viso dal mascara colato mi misi a dormire. Sam era partita per 3 giorni in montagna o almeno così scriveva nel messaggio che ritrovai sul mio cellulare che si era spento per la poca batteria.
Mi addormentai con le cuffie dell’iPod nelle orecchie.
 
La mattina mi svegliai alle 10:00. Era sabato. Meglio, sarei potuta stare chiusa in casa senza dare troppe spiegazioni vista la momentanea assenza di Sam. Scesi per la colazione e constatai che della mia famiglia rimanevano solo i piatti da lavare. Ah beh grazie. Non curandomi di dove fossero i miei genitori mi buttai sul divano con un pacco di biscotti in mano. Accesi la tv e mi dedicai all’unico sport in cui avevo davvero talento: lo zapping. Mentre ascoltavo la voce stridula di una tizia fatta perlopiù di plastica che cercava d convincermi a comprare un qualche materasso il campanello decise che non era quello il momento più adatto per lo zapping. Mi alzai sbuffando ed andai ad aprire la porta. Aperta questa non c’era più nulla a dividere la mia faccia da zombie a quella di Zayn profumata di dopobarba e decisamente troppo sveglia per essere di sabato. Stavo per chiedergli sbadigliando che cosa voleva ma lui mi precedette fiondandosi sulle mie labbra. Non volevo, ma la morbidezza delle sue labbra il suo sapore di tabacco –fumava già di prima mattina?!- misto a menta mi faceva impazzire. Senza troppe storie gli cinsi il collo con le braccia e lui fece lo stesso.
 
Stai cedendo…
 
Tornai in me e mi staccai in modo brusco, non volevo. Io non volevo, se non interrompevo questa storia in fretta avrei rischiato di star male di nuovo. E non volevo.
M- Zayn non posso…
Z- Perché?
M- Perché tu vuoi vincere questa stupida scommessa, non tanto per il premio. Per te è una questione di orgoglio. E io mi affezionerei a te che come nulla fosse successo tornerai a vedermi solo come la tua odiosa vicina. E io starei male, ancora una volta.
Z- all’inizio era solo per la scommessa, come dici tu: questione d’orgoglio. Ma ora sta cambiando, mi … mi…
M- ti?
Z- Mi piaci. Non so come nè perché né quando… ma è così, ok? Non sto mentendo, non ho bisogno di mentire, ho sempre detto le cose come stanno. Tanto, ora, cos’ho da perdere?
Non sapevo cosa dirgli, insomma in un certo senso anche io avevo ammesso che mi piaceva, ma c’era qualcosa che mi bloccava.
M- Ci vediamo. Devo andare.
Detto questo gli chiusi la porta in faccia senza sapere però perché. Mi sentivo una codarda.
 
POV ZAYN
Ecco cosa avevo da perdere. Lei, i suoi baci, le sue carezze e i suoi sguardi. Cosa mi stava succedendo? Sospirai e me ne andai da casa sua.
Presi il cellulare in mano e decisi di chiamare Harry, lui mi avrebbe fatto svagare. Mentre salivo sulla mia moto una voce assonnata mi rispose dall’altra parte del telefono
-Pronto?
-Harry! Ho bisogno di svagarmi, usciamo?
-Uhm… si certo, ehm… domani?
-Ma cosa dici?! Oggi, ora!!!
-No Zayn è che… si beh…
Sentii dei rumori strani e poi una voce altrettanto assonata ma femminile e poi Harry sussurrare qualcosa –Sam… si dai, devo andare con Zayn ha bisogno di svago-
-ahhh!!! Sei in compagnia! E si può sapere chi è questa ??
-zayn te lo dico ma non dirlo a Mel!!
Mel? E chi la vede quella, così incazzata piuttosto mi lancia un’anguria in testa…
-dimmi.
-è … sam!! La migliore amica di Mel solo che le ha detto che andava 3 giorni in montagna, in realtà è con me… volevamo passare un po’ di tempo insieme…
-ho capito. No problem non le dirò nulla.. vi lascio in pace anche io, ciao Harry e ciao Sam
 
Chiusi la chiamata. Cavolo, ero da solo, mi dovevo aggiustare. Andai verso blockbuster per affittare un film. Ogni tanto una serata a casa, sommerso dai popcorn se la poteva permettere anche il buon vecchio Malik no? Detto questo affittai TopGun, un film che ho sempre adorato, e me ne tornai a casa pensando e ripensando agli occhi di Mel, così profondi, che riescono a scavarti dentro e a farti sentire vulnerabile con un solo sguardo, e al suo sorriso, bianco, candido e dolce, ma anche malizioso o beffardo, e poi al suo carattere: così perfettamente complicato. La sua capacità di essere acida e stronza con chiunque ma diventare la più dolce quando .. beh quando la si tratta nel modo giusto. Dovevo riuscire a conquistarla, lei non aveva paura di stare male e di soffrire, lei aveva paura di stare bene. Non so cosa ci fosse nel suo passato, ma so che qualcuno o qualcosa deve averla fatta soffrire per questo appena sta bene ‘’fugge’’ perché pensa al dopo. Cioè se mai la fonte del suo benessere si allontanasse. MA COSA MI STAVA SUCCEDENDO?!
 
Si chiama am…
 
No! Non dire la parola con la A!!!
 
Infilai le chiavi nella toppa e mi tolsi  tutto ciò che indossavo meno i boxer, cercai un paio di pantaloni della tuta e misi nel microonde i popcorn mentre accendevo la tv sintonizzandomi su un canale di sport. Partita di calcio, perfetto. Dopo poco che ero svaccato sul divano con tutto ciò che un ragazzo della mia età QUASI depresso deve avere, il campanello suonò costringendomi ad alzarmi. Aprii la porta trovandomi di fronte una Mel bagnata dalla pioggia –ma quando aveva cominciato a piovere- bella più che mai nella sua tuta del sabato sera. Non era truccata e aveva una canottiera sporca di sugo e una felpa enorme a coprirle le spalle. I pantaloni grigi erano simili ai miei; teneva lo sguardo basso ma si decise ad alzarlo per sussurrare –mi fai entrare? Cerco compagnia…- mi affrettai a scansarmi ed andai a prenderle un asciugamano per permetterle di asciugarsi i capelli. Mi ringraziò con un sorriso sincero, che mi fece perdere qualche anno di vita.
 
Sarebbe stata una bellissima serata….
 
 
  
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