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Autore: Fede23072010    03/06/2013    1 recensioni
Una ragazza di nome Federica con la sua classe al campo scuola vanno a Londra, la città preferita di Federica. Lei è una ragazza di Roma, è molto emotiva ed è insicura di se stessa. Casualmente, incontra delle persone che vanno in continuazione nell'hotel per incontrare un loro amico. Nascerà un piccolo batticuore da parte di Federica per un ragazzo. per lui è lo stesso? i due potranno stare insieme o no? Devono anche prendere in considerazione i 1792 Km di distanza..
BUONA LETTURA!
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Niall.
Mi ricordo perfettamente quel giorno, era il mio compleanno.
Mi ricordo i sorrisi di tutti gli invitati.
Mi ricordo quanto ho ballato insieme ai miei amici.
Mi ricordo quanto ho mangiato e quanto erano buone le cose da mangiare.
 
Poi ho avuto un blackout, ho visto lei vicino a me ballare insieme a Liam, improvvisamente si posizionò davanti a me, era stupendamente perfetta.
 
La stanza era buia, ma c’era lei che illuminava tutto quanto. Mi misi dietro di lei, le spostai i capelli su un lato e intanto abbassai la zip del vestito. Dopo di che abbassai le spalline del vestito, continuando a toccare la sua pelle fredda. Ci ritrovammo faccia a faccia. Sorrisi vedendo il suo viso serio, poi improvvisamente il vestito raggiunse il terreno. Mi sfilò la giacca, sciolse il nodo della cravatta per poi sbottonare la mia camicia. Come mi sfilò anche la camicia, raggiungemmo il letto e ci iniziammo a baciare.
Poi le sue mani raggiunsero la cintura che sbottonò. Le feci alzare la schiena e con un tocco sbottonai il suo reggiseno. La vedevo abbastanza preoccupata, poi le baciai il naso per vederla ridere, visto che quando lo facevo rideva sempre. Questo suo sorriso mi rassicurò a continuare, fino a torturare le sue parti basse. Le sue mani si muovevano furtive sui miei fianchi, spalle, costole, scapole per poi far scivolare via i miei boxer.
Iniziai con delle spinte diciamo leggeri, ma a un certo punto decisi di accelerare di botto.
Si mordeva le labbra forse dal dolore, ma decisi di ridare le ultime due spinte finche dalle sue labbra non uscì il mio nome. Sorrisi ingenuamente, le baciai il naso e continuammo ad andare avanti.
I nostri fiati si facevano sempre di più irregolari e i nostri petti andavano a tempo.
 
-‘Io ti amo..’ dissi quasi con il fiatone.
-‘Anche io..’ disse più affaticata di me.
 
Dopo 70 anni.
-‘Belli di nonna..’ dissi come vidi entrare i miei bellissimi otto nipotini che mi vennero a salutare uno ad uno.
La mia voce era tremolante più del solito, gli anni erano passati e di questo non mi sbaglio, avevo la prova vivente davanti ai miei occhi.
Francesco era uguale a Niall da giovane solo che invece di diventare un cantate è diventato un calciatore del Chelsea, Nate è un misto tra me e Niall ma ha voluto prendere la strada del padre, visto che la sua bellissima voce glielo permetto. Infine, c’è Noelle che assomiglia a me da giovane, e guardandola rivivo tutta la mia vita. Lei è proprio me, ha voluto prendere la mia strada professionale, la pallavolo. Tra me e lei, oltre ad avere il nome differente, abbiamo anche il ruolo della pallavolo, io ex palleggiatrice della serie A di Londra, mentre lei centrale della Nazionale Inglese.
Posso dire che i nostri figli stanno avendo più successo di noi, e menomale, perché ciò significa che più si andrà avanti e la generazione degli Horan sarà potente!
Vedendo i miei nipoti vedo la purezza di un bambino, il più grande è Oliver ha 10 anni, dopo di che c’è Olimpia di 9 anni, Jennifer, Kelly, Nick e Daniel di 6, poi c’è Julia di 3 e infine il piccolo Cristian di solo 6 mesi che molto probabilmente non vedrò crescere. Quindi andrò a finire nel dimenticatoio, forse.
 
Anche se sapevo che la mia vecchiaia in giro di pochi giorni mi avrebbe portato via, decisi comunque di vivere per il meglio i miei ultimi giorni accanto alla mia famiglia.
Daniel e Nick mi facevano vedere le loro macchinette, Jennifer e Kelly mi facevano vedere le loro nuove bambole, Julia mi faceva vedere i suoi disegni fatti al asilo.
-‘E’ per te..’ disse.
-‘Davvero? Grazie, bella mia.’ Dissi e mi commossi.
Oliver e Olimpia, i più grandicelli, erano seri e ogni tanto mi baciavano per consolarmi.
 
Subito dopo rimanemmo dentro la stanza solo io e Niall, si sedette vicino a me e mi accarezzava i miei capelli bianchi.
-‘Ti ricordi quel famoso 13 settembre 2013?’ mi chiese.
-‘Come dimenticarlo..’
-‘Non ti ho amato solo da quel momento, io ti ho amato dal primo bacio, dal nostro primo sguardo, dalle risate e dagli abbracci. Io ti ho amato per tutti questi anni e non pensare che noi ti dimenticheremo, perché è praticamente impossibile dimenticare una persona speciale come te!’
 
La mia voce fu ancora più tremante come sentii dire quelle cose da Niall. Da quella frase, mi vennero in mente tutte le canzoni che mi ha dedicato ai compleanni, ai concerti. Perché lui quando parlava con me, lui non parlava, lui cantava e riusciva ad entrare nel tuo cuore ed era capace anche di prendersene cura.
 
In tutto questo tempo ho capito che nulla è impossibile, io ho raggiunto l’impossibile.
Ho incontrato i miei idoli. Li ho conosciuti.
Mi sono innamorata di un mio idolo.
Lui si è innamorato di me.
Abbiamo affrontato i milioni di km di distanza.
E’ stato la mia prima volta.
Abbiamo deciso di vivere insieme come ho finito il liceo.
L’ho seguito e ho assistito ad ogni concerto.
Lui mi ha accompagnato ad ogni allenamento con la squadra di Londra.
E’ sempre stato su quella tribuna a tifare per me.
Urlava il mio nome quando facevo punto.
E’ stato il mio dottore quando mi sono rotta il polso.
E’ stato la mia nonna che mi aiutava quando avevo la febbre.
E’ riuscito ad essere una mia amica.
E’ riuscito a stupirmi.
E’ riuscito a tenermi all’oscuro che mi voleva come moglie.
E’ stato tranquillissimo quando gli ho detto che ero incinta.
E’ stato sempre presente ad ogni mio controllo.
E’ riuscito a stare sveglio insieme a me quando i gemelli si svegliavano di notte.
E’ riuscito ad aiutarmi con tutto.
E’ stato un papà eccezionale.
Un papà non troppo duro ma sapeva esserlo quando doveva esserlo.
Un papà divertente.
Un papà che ha insegnato molto ai suoi figli come non mollare mai!
Non mollare per un sogno.
Non mollare per amore.
E’ stato geloso quando Noelle ha portato James a casa.
E’ stato un ottimo insegnate di guida per i suoi tre figli.
E’ riuscito ha trasmettere tutto il suo amore. Tutte le sue parti buone che sono moltissime.
 
Io lo ricorderò sempre come il mio idolo che si è innamorato di me affrontando tutti i chilometri e tutte le problematiche che facevano da scenario nella mia vita.


E’ stato la mia prima volta.


Il mio amore.






Il mio Niall.








MIO.







  
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