Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Carangel_    04/06/2013    0 recensioni
Uscivo con le stesse persone da anni, conoscevo pochissima gente e automaticamente il mio livello di popolarità era bassissimo: nemmeno l’albero del mio giardino sapeva dell’esistenza di Fiammetta Wilkinson.
E a volte, avrei desiderato essere come quelle puttanelle che frequentavano gente “figa”, loro sembravano essere calcolate in qualche modo, erano calcolate perché la davano a chiunque, ma erano calcolate.
Aprii l’armadio indecisa su cosa mettermi.
Ogni sabato era lo stesso dilemma, sapevo benissimo che poi io e il mio gruppo di amici ci saremmo imbucati in qualche localino senza essere visti da nessuno, eppure ci tenevo a vestirmi bene, magari era la sera giusta che qualche bel ragazzo si accorgesse di me.
Mi dicevo sempre così prima di uscire, ma alla fine il massimo che ricevevo era un’occhiata un po’ più insistente delle altre e qualche commento ridicolo a cui io rispondevo ridendo.
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                                        Away.

 

Non ero riuscita a dormire tantissimo, ma quando mi svegliai ero arzillissima.
Corsi in bagno e feci tutto velocemente. Presi la valigia, salutai mia madre e mi avviai in macchina. Sarei partita.
Per Roma.
Non mi sembrava vero.
Arrivammo alla stazione, dove ci aspettava il pullman. Ero nervosissima ed eccitatissima allo stesso tempo.
Mio padre mi aiutò a scaricare la valigia e a posizionarla nel pullman.
Lo salutai con un abbraccio –Mi raccomando divertiti, e…sempre testa sul collo, mi raccomando!-
-Certo!- ma era più ironico che serio quel certo, lo sapeva benissimo anche lui.
Salii sul pullman e le mie amiche mi accolsero assonnate.
Partimmo.
Roxy, si sentii subito a suo agio.
Eravamo completamente attorniate da maschi.
Eravamo capitate nei posti posteriori.
Quelli dei ragazzi.
Che poi, chissà perché quei posti li prendevano sempre i maschi, e non i maschi qualunque, i maschi quelli più fighi, quelli che hanno un sacco di ragazze dietro e che vogliono solo divertirsi.
E Roxy era capitata nel suo paradiso.
Roxy era una di quelle ragazze che nella loro vita pensavano solo a fidanzarsi, e a fare le cretine con chiunque gli capitasse a tiro e quel chiunque era sempre uno con i soldi.
Così fece subito conoscenza, perché le ragazze come Roxy sono le prime ad essere notate.
Eppure a me era simpatica Roxy.
Subito dietro di noi invece c’era Leila, l’esatto opposto di Roxy.
Leila era una ragazza abbastanza ordinaria.
La classica: brava ragazza.
Tutta scuola e famiglia (almeno fino alla gita). Aveva la media dei voti più alta di tutta la classe, ma a vederla non si sarebbe mai detta una cosa del genere, perché si tende ad associare secchiona con racchia.
Invece lei era davvero bella, ed era anche simpatica (se non si trattava di scuola).
La sua compagna di viaggio era Giulia, non mi era mai andata tanto a genio, anche perché si credeva superiore a tutti, non aveva una bellezza eccezionale, eppure per i suoi atteggiamenti da miss aveva una vasta schiera di ragazzi ai suoi piedi.
Il viaggio per il resto fu noioso, mi attaccai alle mie cuffiette e cercai a tutti costi di non dormire perché avevo paura che qualcuno mi facesse una foto, come spesso succede durante le gite.
Quando il pullman si fermò all’hotel un grido di gioia invase l’aria.
Eravamo arrivati, in una città di speranze.
Scendemmo eccitatissimi ed entrammo nella hall in fila ad aspettare le chiavi della camera.
Leila riuscì a strappare un paio di chiavi dalla mano del professore – Prof, questa è nostra!- mi prese per mano e corremmo nell’ascensore facendo cadere più volte i trolley per la strada.
Arrivammo al nostro piano e incominciammo a cercare disperatamente la nostra stanza. Poi la trovammo.
Ci sembrò quasi un miraggio.
Leila si avvicinò e aprì la porta girando lentamente le chiavi. Entrammo con un piccolo balzo. Scaraventammo le valigie a terra e iniziammo ad urlare come matte abbracciandoci e saltando sui letti, anche con le scarpe (machissenefrega!).
Chiudemmo la porta e ispezionammo ogni minima parte di quella stanza meravigliosamente meravigliosa.
C’erano due letti matrimoniali, una tv e un bagno con una doccia molto grande. Era perfetta. Ci rinfrescammo e riscendemmo nella hall per la cena.
Il meglio doveva ancora venire.
O almeno così pensavamo, perché dopo cena, in camera non successe nulla di davvero speciale. Giulia invitò due tizi a stare con noi, e così passammo la serata, e anche la nottata  perché i due si impossessarono dei letti, e io mi ritrovai a dormire sul bordo con il rischio imminente di una caduta dolorosa.

Il secondo giorno fu molto simile. I professori ci fecero fare il giro di Roma nella disperata ricerca del Colosseo che, senza una guida e una cartina decente sembrava introvabile.
A pranzo ci ammassarono in una specie di taverna che misteriosamente ci conteneva tutti, anche se eravamo azzeccati fra di noi come pane e nutella. Io e le ragazze riuscimmo a trovare un tavolo per quattro.
-Finalmente si mangia, non vedevo l’ora- esordii io con un sorriso
-Io invece non ho molta fame, spero solo non ci riempiano di pasta al sugo come ieri sera- Leila come sempre non aveva fame.
Che novità!
-Avete visto qualche ragazzo carino?-squittì Roxy.
Scossi la testa
-Non ce ne sono molti…però…- tutte e tre alzarono la testa contemporaneamente e mi fissarono come la leonessa che fissa la zebra.
-Chi?!-dissero in coro con un espressione indecifrabile sul volto.
-Quello con il tatuaggio- feci uscire in un soffio.
Ripresero il loro aspetto normale.
-E’ vero, è un bel ragazzo-commentò Roxy soddisfatta.
Gettai un occhiata sul tizio in questione, mi sarebbe piaciuto scambiarci quattro chiacchiere.
Poi guardai Roxy, mi sarebbe dispiaciuto se ci avesse provato con lui.
Eppure era fidanzata.
Ma questo era relativo se si trattava di Roxy.

 Il terzo giorno Roxy partì all’attacco e incominciò a flirtare con un tizio : Ryan Stiller.
E lui sembrava assecondarla.
Così, la sera, dopo aver acquistato una bottiglia di due litri e mezzo di un liquore fortissimo lo invitò assieme alla sua cricca nella nostra camera (e c’era anche il tatuato, che ,inutile dirlo, non mi degnò di uno sguardo). La nostra stanza intanto era diventata piena zeppa di gente sconosciuta che si faceva un bicchiere o due e usciva indisturbata.
Roxy incominciò a fare la cretina, fingendo di essere ubriaca.
Ryan si stese sul MIO letto e incominciò a cercare di fare il simpatico con me e Leila dicendo di non averci mai visto a scuola e di non sapere neanche della nostra esistenza (Perché a noi importava molto della sua di esistenza).
Poi tutta la banda assieme a Roxy uscì dalla nostra camera rumorosamente.
Leila era incazzatissima, incominciò a girare per la stanza furiosa
-Ma ti rendi conto?! Roxy è fidanzata! E fa la scema con quello Stiller!- sospirai
– Non solo con lui…- Leila si fermò sul letto
–Ma che merda! Non si rende conto che sta facendo la figura della puttana?- scossi la testa
–Lei così è fatta, che ci vuoi fare? Ma poi quella gente che è venuta? Ma chi li conosce?Se io vado in camera di Stiller non è che mi stendo sul letto!-
Leila  mi guardò divertita
-Infatti-.
In piena notte Roxy bussò alla porta. Andai ad aprire.
–Roxy ma a quest’ora ti presenti?-
Roxy entrò non curante e si stese sul letto, mi ristesi accanto a lei, mi guardò
-Secondo me, tu piaci a Ryan..- mi misi a ridere
-Perché questa affermazione?-
-Perché parla sempre di te…-la guardai pensierosa
-E cosa dice di me?-
-Che non ti ha mai notata a scuola-
Giulia e Leila avevano ascoltato dall’altro letto.
–Roxy, se piacevo a Ryan questa sera stava con me- sbottai.
Giulia si alzò ridendo e porgendomi il cinque
– Mi sei piaciuta Fiamma!-

 Quarto giorno: Ryan sembrava non cagare più Roxy, per un nanosecondo mi chiesi anche il perché.

Salveeeeee,
Lo so che non è passato quasi nessuno, ma io metto già il secondo capitolo (magari invoglia...)
spero che qualcuno li legga (perfavoreleggeteliiiiii) :)
Carangel_

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Carangel_