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Autore: Marcy_    04/06/2013    19 recensioni
La vita felice e spensierata della giovane Laila viene catastroficamente rovinata il giorno del suo sedicesimo compleanno, momento in cui le verrà rivelato che, al compimento dei diciotto anni, sposerà un ragazzo di nome Zayn Jawaad Malik.
L'obbligo deriva da un'accordo stipulato molti anni prima tra le due famiglie, sottoscritto da entrambi i nonni paterni in cambio di aiuti economici da parte della famiglia Malik.
Ma se non fosse solamente quello il vero motivo del contratto?
La ragazza avrà solo dieci giorni per evitare il matrimonio e non dover convolare a nozze con l'arrogante, misterioso e sfrontato ragazzo appena conosciuto.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Diciassette

VI RICORDO CHE QUESTO è IL PENULTIMO CAPITOLO, IL PROSSIMO SARà L'EPILOGO OVVERO IL CAPITOLO CHE CHIUDE LA STORIA E CON CUI SI SPIEGHERANNO MOLTE COSE! CI VEDIAMO INFONDO <3


Urla.
È questo che sento non appena riemergo dal mondo dei sogni.
‘’Dov’è il mio vestito?’’
‘’Perché il ferro da stiro non funziona?’’
‘’I miei capelli!’’
‘’Il fotografo è in ritardo!’’
La porta della mia camera si spalanca di colpo, facendomi sobbalzare dalla paura.
Mamma, alla soglia, urla come una pazza ‘’Su Laila! Svegliati! È il gran giorno!’’
Mugugno di disapprovazione, portandomi il cuscino sopra il viso, sperando di riuscire a suicidarmi attraverso il soffocamento. Mi gira la testa vorticosamente e scommetto che tra poco vomiterò l’anima. Fottuto addio al nubilato. Chi è stato quel pazzo ad inventare una cosa del genere? Dovrebbe essere illegale fare le trasgressive pazzerelle il giorno prima di un evento importante. Soprattutto quando l’evento in questione è il tuo matrimonio.
Dannata Sofia!
Posso giurare di sentire mamma impettita che si porta le mani sui fianchi, esausta prima ancora di cominciare la giornata ‘’A mali estremi..’’ sussurra, prima di urlare ‘’Jameeeess!’’.
Pochi secondi dopo sento due mani possenti prendermi per i fianchi a mò di sacco di patate. Grazie a Dio mio cugino non vive con noi, se no mia madre lo userebbe tutte le mattine più che volentieri per di obbligarmi ad alzarmi!
‘’Mettimi giù, idiota!’’ voglio capire perché cavolo tutti pensano di potermi prendere in braccio quando gli pare e piace! E che palle, non sono un pupazzo che possono portare dove gli pare! Prima Zayn, poi il tipo del locale, adesso James. Diamine, vorrei essere più in carne solo per fargli prendere un accidenti al sol tentativo di  prendermi in spalla. Da oggi, ci si abbuffa!
Scambia due parole veloci con la mamma e poi (sempre ridendo come un idiota) mi trascina al piano inferiore.
La casa sembra un delirio. Appena arrivo in cucina Tommy mi guarda leggermente sconvolto ma gli faccio cenno che va tutto bene. Come sono carini lui e Desy accoccolati e sorridenti! Non potrei anche io avere una relazione, che so io, normale? Una di quelle storie in cui la cosa ‘peggiore’ che possa capitare è la rottura del preservativo durante un rapporto o lo sgamo dei tuoi genitori che vi trovano a letto insieme?
‘’Allora, pronta?’’
Sbuffo, incazzata nera, per poi tirare un pugno in pancia a quello sfigato di mio cugino non appena mi lascia al suolo ‘’Come non mai’’ rispondo, palesemente ironica.
Infatti, sono proprio pronta.
Insomma, sto per fare la cosa più idiota della mia vita, è come se fossi io stessa a decidere di andare al patibolo. Mi riesco già ad immaginare il boia che innalza la sciabola e la riabbassa proprio sul mio collo non appena pronuncerò il fatidico –si-. Vedo già la mia testa mozzata in bella mostra.
Loro come pensano che possa sentirmi?! Ma è questo il punto, sono troppo stupidi per pensare.
Faccio colazione tra le urla di disperazione dei miei parenti e le risatine dei miei amati cugini. C’è qualcosa che non quadra.
Dove diavolo è Sofia?! Perché non mi è accanto proprio in questo giorno di totale pazzia? Mi ha promesso che sarebbe arrivata a casa mia al mattino presto. Allora, perché non è qui? E perché mi sto incazzando per una cosa così stupida?
Torno nella mia camera e mi metto a cercare il cellulare per poi chiamare la mia amica non appena lo afferro dalla matassa informe dei vestiti usati la sera prima.
‘’Pronto?’’ la voce bassa e leggermente affannata di Marck mi fa riemergere dai miei pensieri.
‘’Marck?! Sei a casa di Sofia?!’’ sto praticamente urlando. Questo è il delirio! Lei dovrebbe essere da me, non con lui. Preferisce il suo ragazzo alla sua migliore amica. Non va bene per niente!
Che qualcuno mi procuri del Valium, porca troia!
Il tutto mi ricorda molto la conversazione di dieci giorni prima, quando avevo chiamato Sofia e, per la prima volta, mi aveva risposto lui. Sembrano passati decenni da quel giorno in cui tutto sembrava un sogno lontano, dai contorni sfocati.
‘’Si, uhm, Sofia doveva aiutarmi a vestirmi’’ si giustifica, quasi facendo fatica a parlare.
Come se parlare non fosse la sua prerogativa principale.
‘’Mancano ancora quattro ore al matrimonio..’’ sbuffo ‘’..comunque, me la potresti passare?’’
Un sospiro, fin troppo profondo, esce dalla sua bocca ‘’Laila, io e te dobbiamo fare un discorsetto sul tempismo..’’ si ferma un attimo, cercando di riprendere fiato ‘’..diciamo che adesso Sofia ha la bocca piena, cosa ne dici di riprovare più tardi?’’
Un pompino, perché non c’ho pensato prima?
‘’Dì a quella stronzona di pensare a me e non al tuo cazzo!’’ e, con quelle parole, chiudo la conversazione, buttando per terra il cellulare.
Ho seriamente bisogno di un calmante.
 
 
Dopo essermi fatta la doccia mi ritrovo alle prese con una parrucchiera che continua ad armeggiare con i miei poveri capelli. È già la terza volta che le dico di volerli lasciare sciolti ma lei continua a dire che legati starebbero benissimo. Giuro che adesso le infilo quelle forcine dove non batte il sole!
Per fortuna, nel frattempo, è arrivata Sofia con una perfetta acconciatura legata in testa e un trucco che farebbe invidia ad una make-up artist di grande successo, con colori che vanno dal rosa al bianco.
Si è messa a parlare animatamente con la parrucchiera, litigando su come procedere. Alla fine siamo arrivati ad una conclusione: i capelli vengono lasciati sciolti ma le ciocche davanti vengono tirate indietro in modo da non finirmi davanti alla faccia.
‘’Ti odio’’ dico a Sofia, un po’ per scherno, un po’ no. Lei mi sorride, come se la giornata sia davvero troppo lunga per soffermarsi su quei piccoli particolari, e riprende la sua conversazione con la parrucchiera. Dopo una mezz’ora abbondante i miei capelli ricadono sulle spalle, lunghi e mossi, e i ciuffi davanti sono tenuti indietro da alcuni fermacapelli ornati da pietre blu. Sono fantastici.
‘’Ora si passa al trucco’’ Sofia saltella come un pinguino in calore, battendo le mani e cominciando il suo capolavoro sulla mia faccia.
‘’Non farmi sembrare un trans’’ sbuffo, sorridendo appena. Sofia ama truccarmi, lo fa sempre prima di una serata importante e io mi lascio sempre cullare dalle sue mani esperte sul mio viso. Non ha mai sbagliato un make-up, tranne quella volta in cui sembravo una vera troia e l’occasione era un cena di fidanzamento.
Fuori dal bagno sentiamo ancora persone che urlano da tutte le parti. Mancano solo un paio d’ore all’evento e tutti sembrano trovare difetti in tutto. Papà sta sistemando i vestiti dei miei cugini, mamma è alle prese con gli abiti stirati male. Un vero casino, insomma.
La cerimonia comincerà alle 11.00 del mattino e si prolungherà per tutta la giornata con pranzo e cena compresa.
Sto per vomitare.
‘’Ho paura di non riuscire ad arrivare all’altare’’ mormoro a voce bassa, verso Sofia.
Lei sorride, gli occhi le luccicano maliziosi ‘’Non preoccuparti, andrà tutto a meraviglia’’. È così sicura delle sue parole che mi viene da piangere. Per fortuna aggiunge ‘’E poi, stasera ti scoperai quel figo!’’ le lancio una sberla sulla coscia mentre lei se la ride.
‘’Stavate parlando di me?’’ dalla porta del bagno sbuca Marck con un completo di giacca e cravatta semplice. Spalanco la bocca.Wow.
‘’Ovviamente’’ risponde Sofia, baciandogli lievemente le labbra. Non capisco se quei due stanno insieme perché si piacciono o perché pensano che il sesso sia una parte molto importante della loro intera esistenza.
‘’Mio dio, tu mi hai bloccato la crescita!’’ gli urlo, facendo finta di trattenere un conato di vomito.
Si morde il labbro inferiore ‘’Sei tu che hai un tempismo del cazzo’’
‘’è colpa vostra se non riuscite a tenere a freno i vostri dannati ormoni!’’
Dal bagno si affacciano Desy e Tommy già pronti, vestiti ed acconciati. Desy porta un abito tradizionale azzurro acceso mentre Tommy giacca e cravatta completamente bianco. Mi chiedo dove l’abbia trovato un abito con così poco preavviso! Il vestito gli copre completamente tutti i tatuaggi, se non fosse per quello che sbuca dal colletto della camicia. Mi chiedo se adesso i miei zii lo vedano più di buon occhio accanto alla loro amata figlia.
‘’Oddio, comincia ad esserci troppa gente!’’ ansimo, facendomi aria con una mano. Quel bagno è decisamente troppo piccolo per tutte quelle persone.
‘’Stai calma!’’ Sofia mi prende il viso tra le mani, stando attenta a non rovinare il suo capolavoro ‘’Andrà tutto bene’’ mi sorride, lasciandomi un bacio sulla fronte ‘’Adesso io vado a vestirmi. Tu rimani qua e non ti muovere’’
E chi si muove? Sono troppo terrorizzata ed impegnata  a ricordarmi come si respira per fare anche solo un passo! Nel frattempo che lei va in camera mia a preparasi io cerco di infilarmi il mio vestito, aiutata da Desy che non la smette di guardarmi sognante.
‘’Se vuoi te l cedo volentieri’’ mormoro, alzando gli occhi al cielo.
‘’Sei divina!’’ urla, in estasi.
Scommetto che si sta immaginando al mio posto, con un abito altrettanto bello, che percorre la moschea diretta verso il suo amato da Tommy. Il tutto non mi infastidisce, anzi. Vorrei che quella fosse sul serio la sua giornata speciale.
Esco dal bagno alla ricerca di aria fresca, passo davanti allo specchio e ne rimango incantata.
I capelli indomabili sembrano darmi un’aria ancora più affascinante, i fermacapelli risaltano contro il nero che, a sua volta, fa sembrare il bianco del vestito ancora più bianco. Il trucco è semplice ma elegante. I miei occhi sembrano brillare  sotto quell’ombretto perlato blu scuro appena accentuato e quella riga di eye-liner. Il vestito è qualcosa di magico che mi fascia completamente il corpo. È perfetto, ogni singola curva del mio corpo viene coperta morbidamente e i dettagli in pizzo fanno sembrare il tutto ancora più irrealistico.
Scendo le scale, stando attenta a non inciampare e, al mio arrivo, cala il silenzio in quella sala che fino a poco prima era un casino enorme.
‘’Wow’’ James si lascia sfuggire un sibilo appena udibile. Papà ha le lacrime agli occhi e intanto mamma l’abbraccia, cercando di non sorridere troppo.
Mia zia mi guarda quasi con invidia e qualcun altro sta trattenendo il fiato.
‘’Vabbè, avete finito di guardarmi? Volete una foto?’’ il momento magico è finito, mamma mi lancia un’occhiataccia ironica ‘’La solita ragazza fine è tornata’’
Sbuffo, trattenendo un sorriso. Sono tutti pronti, i vestiti brillano come luci colorate che adornano l’albero di Natale. C’è chi porta un abito giallo canarino, chi rosa fluo, chi blu notte. Eppure, pur non seguendo la tradizione araba, il mio vestito bianco sembra risaltare in quella massa di colori sgargianti. Sarà il fatto che è semplice paragonato a quei ghirigori colorati, essenziale ma pieno di particolari al tempo stesso.
Un diamante circondato da pietre false. Mi sento il puntale dell’albero, la parte più luminosa, la più invidiata.
Usciamo di casa e mi ritrovo con una schiera di persone che mi seguono lungo il giardino. In poche decine di minuti arriviamo nella location scelta come luogo della cerimonia, il tutto non è stato per niente semplice visto il mio lungo strascico ma alla fine, dopo insulti ed urla varie, ce l’abbiamo fatta. Chi ha mai detto che il matrimonio è il giorno più bello della propria vita? È stressante, incasinato. È un suicidio!
Appena arrivati vengo subito fatta appartare in una delle sale riservate alle sposa, come da tradizione lo sposo non deve vedermi e, essendo in anticipo, mi toccherà starmene appartata e nascosta da occhi indiscreti.
Comincio già a sentire gli invitati brulicare  nella lussuosissima moschea. Riesco ad udire le loro risate felici, i saluti dopo anni che non si vedono e i miei amici che si guardano spaesati attorno a loro.
Ogni parte di quel luogo sembra magico. Quasi un sogno. È enorme, ogni angolo della moschea è un inno alla bellezza artistica.
Mi siedo su una poltrona cercando di non iniziare a sudare per l’agitazione, l’ultima cosa che manca è che mi metta a puzzare. Chiudo gli occhi, riesco a sentire i battiti del mio cuore che battono all’impazzata, tra meno di mezz’ora io e Zayn saremo ufficialmente sposati. Vedo me, che percorro la navata centrale, sotto lo sguardo di troppe persone che mi fissano sorridenti. Poi vedo lui, bello come il sole, che mi aspetta per celebrare la funzione.
Sembra tutto così giusto e invece è fottutamente sbagliato.
Mi accascio, la testa leggera e un velo di sudore mi imperla il viso.
In dieci minuti entrano a salutarmi i miei futuri suoceri e qualche parente alla lontana che non vedevo da tempo, per poi lasciarmi sola con me stessa ad aspettare la mia condanna a morte.
‘’Hei’’ la voce di Sofia mi risveglia ‘’Stai rovinando il mio capolavoro’’ scherza, facendomi un sorriso.
‘’Sofi, non ce la faccio’’ sibilo, a labbra strette.
‘’Tranquilla, si che ce la fai. Andrà tutto bene’’
Gli occhi mi si riempiono di lacrime ‘’No, Sofia, non andrà bene. Sto per sposarmi, porca troia!’’
Alzo la voce più del necessario ma il suo viso non fa una piega. È certa delle sue parole come se nella sua mente tutto stesse andando come deve andare, come se io sia l’unica cogliona a non sapere cosa succederà. Come se io fossi solamente una comparsa all’interno di quello spettacolo teatrale.
‘’Guardami, Laila. Ti voglio bene. Ok? Ti voglio bene più della mia stessa vita’’ e , con quelle parole, mi lascia un leggerissimo bacio sulla fronte.
‘’Ho bisogno di aria’’ mormoro, alzandomi dalla sedia.  Sofia mi confonde fin troppo.
Esco dalla piccola stanza e mi ritrovo in un grande corridoio praticamente deserto.
Tutti gli invitati stanno già prendendo posto quindi quel luogo si è trasformato da magico ad inquietante. Le parenti sono completamente ornate, i pavimenti ricoperti da tappeti persiani decorati e ad ogni angolo si trovano oggetti che vedrei benissimo in un museo. È un posto immenso eppure sento che è troppo stretto, come se mancasse aria, come se le pareti si stessero richiudendo su se stesse e io non possa impedirlo. Non mi soffermo sul fatto che quel luogo deve essere costato un cifro ai miei parenti, perché vedo Zayn avvicinarsi frettolosamente a me. Non mi importa più del fatto che secondo la tradizione io e lui non dovremmo vederci perché mi fiondo sul suo corpo, cominciando a tirargli pugni.
‘’Mi avevi detto..’’ un singhiozzo sordo mi sale dalla gola. Nessuna lacrima, solo il dolore lancinante alla gola ‘’…mi avevi detto che non ci saremmo sposati. Che avremmo trovato una soluzione!’’ l’ultima frase praticamente la urlo ma non mi importa, nessuno può sentirmi in quel posto. Le parole rimbombano, rimanendo sospese nell’aria come schegge di ghiaccio.
‘’Shh’’ mi abbraccia, tenendomi forte a sé. Riesco a sentire il suo cuore battere più velocemente del normale e scommetto che anche lui sente il mio.
Mi allontana un po’, prendendo il mio viso tra le mani.
‘’Laila, sei bellissima’’ lo dice, come se quasi gli dispiacesse. Come se volesse sul serio vedermi sull’altare, al suo fianco. Gli occhi gli brillano, se non fosse che ci troviamo in questa situazione probabilmente sorriderebbe malizioso per poi propormi una bela gita sul tavolo della cucina.
‘’Non aiuta!’’ sbraito, battendo un piede al suolo, facendomi male da sola a causa dei tacchi vertiginosi.
Sorride ‘’Quando ho detto che non ci saremo sposati ero serio. Devi fidarti di me, Laila. Devi fidarti di me in tutto e per tutto. Capisci?’’
Lo guardo, come se mi stesse prendendo in giro. Mancano una manciata di minuti e mi chiede di fidarmi ancora di lui? Ma gli sembro così idiota?
‘’Zayn, l’ultima volta che mi sono fidata di te mi hai fatto abbaiare!’’ non è il momento giusto per fare ironia ma non riesco a trattenermi nel lanciargli quella frecciatina. Certi vizi sono troppo forti per poter essere cancellati in poco tempo.
Sorride appena, senza smettere di guardarmi negli occhi. Prende dalla tasca dei pantaloni una bottiglietta di Gatored contenente un liquido che va sull’arancione sbiadito ‘’Bevi’’ mi dice, porgendomi la bottiglietta.
‘’Se la bevo poi mi viene da far pipi. Non è il caso!’’ sbuffo, incrociando le braccia al petto.
‘’Hai bisogno di zuccheri, fidati di me. Ti prego’’ quindi è questo che vuole? Che non svenga nel bel mezzo della cerimonia?
Afferro la bottiglietta trangugiando il liquido amarognolo.
Bleah! Ma che schifo mi ha fatto bere?! Finisco il liquido, preferisco quel saporaccio alla gola secca.
‘’Devo andare’’ sussurro, conscia che manca troppo poco tempo all’inizio della cerimonia ‘’se qualcuno ci becca siamo morti’’. In effetti, meglio morti che sposati.
Mi volto e faccio per andarmene ma Zayn mi blocca per un polso, avvicinandomi a sé
‘’Sei splendida’’ ripete, come una ninna nanna, carezzandomi una guancia e lasciandomi un leggerissimo bacio a fior di labbra. Come riesce a far sembrare tutto così semplice?
Torno a camminare, ancora barcollando e rientro nella mia piccola camera, nell’attesa che qualcuno mi dia un segno di vita. Sembra che io sia solo un piccolissimo dettagli insignificante.
Mi siedo sulla sedia e noto Sofia che cammina in lungo e in largo per la camera. Tende le orecchie, controllando di non sentire chissà quale rumore, e continua a guardare l’ora dal suo cellulare.
Sento la testa leggera, all’improvviso la camera comincia a vorticare. Mi sembra di essere sulle montagne russe.
‘’Sofia?’’ la voce impastata, troppo debole per essere normale. Le gambe molli e il respiro corto. Non riesco a tenere il capo dritto, il collo continua a piegarsi a causa della testa troppo pesante. È come se la mia testa fosse piena zeppa di nebbia ed elio. Non riesco più a tenere gli occhi aperti, come se mancasse poco al mio svenimento. Non capisco cosa succede, sto forse avendo un calo di pressione? Mi sento proprio come quella volta in cui mi hanno operato all’appendice e mi hanno fatto l’anestesia: un attimo prima ti senti benissimo e quello dopo ti ritrovi nel mondo dei sogni.
Sofia si avvicina a me, sorridendomi e piegandosi verso il mio corpo.
‘’Andrà tutto bene’’ sussurra dolcemente, come se volesse tranquillizzarmi.
Non capisco le sue parole. Vorrei chiederle spiegazioni, vorrei dirle che mi sto sentendo male. Vorrei farle sapere che forse sto morendo ma le mie labbra sembrano serrate e troppo pesanti per essere usate al fine di parlare. Raccolgo tutta la forza di volontà che mi è rimasta e riesco a dischiudere le labbra ma la voce non ha nessuna intenzione di uscire dalla mia bocca.
L’ultima cosa che vedo è Sofia che lancia un sorrisetto d’intesa a Zayn che, a sua volta si è materializzato alla porta. Guardo il viso del ragazzo con cui dovrei andare all’altare e non capisco cosa mi sta facendo.
Perché lo sta facendo proprio a me?
Perché tenta di farmi del male?
E, all’improvviso, il buio totale.
 
 
 
 
 
 
 
 
 SPAZIO AUTRICE

buonaseraaaaaaaaaaaaaaaa :D

oddio, sono troppo gasata!
ahahahahahha
SO CHE VOLETE UCCIDERMI PER QUESTO FINALE ABBASTANZA SCONVOLGENTE MA SAPPIATE CHE NELL'ULTIMO CAPITOLO(OVVERO L'ULTIMO) VERRà SPIEGATO TUTTO!

tornando a noi, cosa ne pensate? cosa credete che stia succedendo? ehehe, io lo so lol

Molte di voi mi hanno chiesto cosa abbia fatto Zayn al suo addio al celibato: bè, non lo so nemmeno io lol

sappiate che vi voglio bene <3 vi amo!

ci terrei tantissimo se mi seguiste su twittaaahhhh! ricambio  :D Twitter

un bacio <3
   
 
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