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Autore: EmmaStarr    04/06/2013    13 recensioni
Raccolta di momenti su Ace e Rufy, i fratellini più dolci della storia!
Da bambini o da grandi, con Sabo o a Marineford, non importa: quando si diventa fratelli, lo si è fino alla morte.
E anche dopo.
17: “Ace! Ace, aspetta!” Rufy lo stava inseguendo. Chissà perché la cosa non lo sorprendeva?
18: “Bé, non mi sto arrendendo, è solo che ho male alla pancia e vorrei respirare un po'. Ah, già, e ho fame.” rispose Rufy, alzando le spalle. “Niente di irrisolvibile.”
19: “Vieni! È successa una cosa terribile!” esclamò con urgenza, trascinandolo fuori.
20: “Su, Ace, non prendertela...” fece Rufy, scosso dai sussulti. “È solo che... la tua faccia faceva un po' ridere, ma solo un po', eh...”
21:
Un brutto giorno, però... successe il disastro! “Oh, Signore, perché.” “Shhh!”
22: “Ace, dormi?” “Ovviamente sì, Rufy. Sto dormendo della grossa.”
23: “Sì, ok, Ace. Adesso ti guido io!”
24: Sì, ne era certo. Era valsa la pena di tutto: l'orrore, la disperazione, la sofferenza.
25: Rufy ridacchiò. – Scusa, solo... Oh, Ace, ma quanto mi sei mancato! Sono così felice!

COMPLETA!
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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REMEMBER WHEN


Ace, tu mi vuoi bene?”
“Non saltare fuori con questi discorsi sdolcinati, Rufy!”
“Ma dai, rispondi!”
“Bé, sei un rompiscatole...”
“Ace...”
“Un piagnone...”
“Ace!”
“Certo che ti voglio bene, stupido.”

 

 

Ricordi, Rufy?

Ricordi quando io, Ace, tuo fratello, ti ho incontrato per la prima volta?

Ricordi quando giocavamo insieme?

Ricordi quando correvamo verso il tramonto, liberi, felici?

Ricordi quando ci spruzzavamo con l'acqua del ruscello, ricordi quando sbuffavo, ricordi quando ridevo?

Ricordi ancora quando ti ho detto che ti volevo bene?

O ricordi solo il sapore del sangue, la consistenza delle lacrime, l'odore della cenere?

Non puoi aver cancellato tutto, Rufy.

 

 

Ace, mi prometti una cosa?”
“E adesso che vuoi?”
“Mi prometti che anche quando partirai non ti scorderai di me?”
“Rufy...”
“Prometti!”
“Alle tre del mattino?”
“PROMETTI!”

Solo se prometti anche tu.”
“Andata! Allora non mi dimenticherai mai!”
“Vedi di non dimenticarti neanche tu.”

 

 

Non ho dimenticato niente, è questo il punto.

Non ho dimenticato i sorrisi e nemmeno le lacrime.

Non ho dimenticato le gioie e nemmeno le paure.

Non ho dimenticato la determinazione e la forza che contraddistinguevano te, Ace, mio fratello.

Per questo fa così male.

Per questo vorrei essere morto io.

Per questo la notte non riesco a dormire.

Perché mi manchi, fratellone, e perché non posso dimenticare.

Non posso, ho promesso.

 

 

Ace, cosa succede quando muori?”
“Chiedilo a qualcuno di morto.”
“Ace, lo sto chiedendo a te!”
“Ma io che ne so? Ti sembro morto, scusa?”
“Bé, pensavo, anche quando morirò io, non mi dimenticherò di te!”
“...”
“Ace?”
“Vedi solo di non morire, testa vuota. Non so cosa c'è laggiù, ma voglio scoprirlo prima di te.”

...”
E piantala di sorridere, è un discorso serio!”
“Ma Ace, sorridere è bello!”

 

 

Sei uno stupido, Rufy.

Te l'avevo detto, no? Te l'avevo detto che sarei arrivato prima io.

E anche ora non mi sono dimenticato di te, intesi? Non potrei mai, ho promesso.

Sono qui.

Ricordati, non lasciare che il dolore cancelli tutto il bene che c'è stato. Ricordi quanto eravamo felici?

Oh, hai un compito molto importante, adesso: vivi anche per me. Vivi per tutta la voglia di vivere che avevamo, che non può essersi spenta!

Vivi e dai il meglio di te, fratellino.

Corona il tuo sogno, non avere rimpianti.

Ma soprattutto sorridi, perché è il tuo sorriso che mi ha salvato.

Da me stesso, senza il tuo sorriso sarei perso.

 

 

Ace, mi fa male!”
“Sei stupido! Perché hai attaccato briga con quei ragazzi? Sono grandi il doppio di te!”

Lo so, però...”
“Se io fossi arrivato un minuto più tardi ti avrebbero conciato davvero male!”

Ma hanno cominciato loro!”
“Ah, sì? E che hanno fatto?”
“Dicevano che sulla montagna viveva un ragazzino strano, che faceva paura.”
“...”
“Dicevano che il ragazzino era un demonio. Che era pericoloso. E tante altre cose brutte.”

...”
Erano degli stupidi.”
E poi ti hanno picchiato?”
“No. Io ho picchiato loro.”

Sei decisamente l'esserino più stupido che io conosca.”
Ti voglio bene anch'io.”
Grazie, fratellino.”

 

 

Tu eri quello grande, quello forte, e non sopportavo chi non la pensava così.

Anche adesso, c'è gente che ti insulta. Che è contenta della tua morte.

Stupidi, stupidi che non ti hanno mai conosciuto davvero.

Ma sai cosa? Sono molti di più gli altri. Quelli a cui manchi.

Eri un grande, Ace, e alla fine mi salvavi sempre tu.

Quando attaccavo briga con i ragazzi più grandi c'eri sempre tu a difendermi, e anche quando il nonno mi picchiava tu eri lì, braccia aperte per proteggermi.

Prendi me, sembravi dire.

Scusa.

Scusa se io invece non ti ho salvato.

 

 

Ace, tu sarai sempre con me?”
“Rufy, perché i discorsi sdolcinati solo nel mezzo della notte?”
“...”
“Oh, che fatica che ci vuole, con te! Dimmi, stupido, che cavolo vuoi?”
“... Ho fatto un brutto sogno.”
“E che succedeva?”
“... Tu morivi.”

E non era un bel sogno, allora?”
Non scherzare! Ace, sarai sempre con me sì o no?”
“Bé, sei troppo debole e stupido per cavartela da solo.”
“Quindi è un sì?”
“Sì, testa di rapa. Qualsiasi cosa accada.”

 

Qualsiasi cosa accada.

Te lo ricordi, questo?

Ricordatelo, stupido. Non è più un brutto sogno, è successo davvero. Sono morto.

Ora però reagisci.

Io non ti lascerò mai, intesi? Ho promesso! A Sabo e a te, quella notte.

Quindi guardati intorno, invece di tormentarti per delle stupidate.

Guarda l'acqua del fiume. Non siamo noi, quelli, che giocano con gli spruzzi?

Guarda la foresta. Li vedi, due bambini che corrono?

Ascolta il vento. Le senti, le nostre risate?

Ecco, io sono lì.

Guarderai le stelle e sarò lì, guarderai la pioggia e sarò lì.

Quando sarai disperato sarò lì, quando scoppierai di gioia sarò lì.

Condividerò con te ogni successo e ogni fallimento, ogni paura e ogni sorpresa.

Sarò parte di te, in ogni domanda e in ogni certezza.

Chiudi gli occhi, sentirai la mia mano sui tuoi capelli. E non me ne andrò mai più, perché ho promesso, perché ho promesso a te.

 

 

Ace...”
“Vattene.”
“Ace, guarda che Sabo manca anche a me!”
“Come se nessuno l'avesse intuito...”
“Ho pianto un po', però guardami! Sorrido lo stesso, vedi?”
“Non dovresti sorridere.”
“Io sorrido per te, quindi anche tu devi sorridere per me! Ti p-prego! A-Ace!”
“... Non stai più sorridendo...”
“Piango perché tu non sorridi, ecco! Se sorridessi un po' io starei meglio!”

...”
S-sorridi solo un pochino! T-ti prego, Ace!”
“...”

A-Ace... Io da solo n-non ce la f-faccio. A-aiutami! Aiutami tu!”
“E va bene. Non piangere più. Guarda, sorrido anch'io. Visto?”

Ace... Sorridiamo tutti e due?”
“Sempre, finché vorrai. Se sorridi tu sorrido anch'io, ok?”
“Allora sorrido! Ahahah, Ace, è bello che sorridi anche tu!”
"Ahahahah! E come faccio a non sorridere? Sei così buffo!”
“È un complimento?”
“Sì, ovvio.”
“Grazie, Ace, grazie! Ti voglio tanto, tanto, tanto bene!”

... Anch'io, Rufy. Sempre. Ricordatelo.”

 

 

Come....

Come ho fatto a dimenticarmene?

Scusa, Ace. Sono stato uno stupido, lo so.

Sorridere.

Avevo dimenticato la cosa... la cosa più importante, accidenti a me!

Ecco perché sbagliavo. Avevo dimenticato di sorridere.

Ma adesso, adesso ricordo! Adesso ricordo quando me l'hai detto, Ace!

A te piaceva vedermi sorridere, anche se magari non lo dicevi e facevi resistenza e mi sgridavi.

Sei morto per me, perché io restassi qui. E resterò qui, e sorriderò sempre di più, ecco!

Non ci sono più lacrime, vedi? Mi vedi? Neanche una.

Sto sorridendo, esattamente come piaceva a te.

Perché ho ricordato, perché lo so: se sorrido io, sorridi anche tu.

E lo so, perché ti vedo.

 

Non dimenticarlo.”
Mai.”


 




Angolo dell'autrice:
Oggi è stata una giornata faticosa.
Una mia amica mi ha convinto (costretto) ad andare a scuola in bici. Puzzavo come un cane, il didietro non me lo sentivo più e - rullo di tamburi - peso esattamente come prima. Cioè! A che è servito, se non ad arrivare a scuola al pelo? E il tram fa la stessa identica strada! ç.ç
E pazienza. Questo non c'entra un bel niente, era solo per... non so, riavviare l'atmosfera (?). Passando alla storia, già...
Ok, non venitemi a chiedere perché a me vengono sempre queste idee malsane.
Oh, sì, dite quello che volete, ma sono idee malsane.
Piangevo io mentre la scrivevo...! Nah, non sono normale. Mai osato dire il contrario.
Solo, pensando a "ricorda quando" mi è venuta in mente quest'idea malsana, e chi sono io per oppormi?
Quindi boh, non so proprio che dire. Spero che vi sia piaciuta, almeno un pochino.
Ringrazio con tutto cuore quelli che recensiscono/seguono/ricordano/preferiscono!
Un bacione, vostra
Emma ^^

  
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