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Autore: altemaree    04/06/2013    2 recensioni
{ One-shot completamente non-sense per esorcizzare un poco tutti questi vampiri seri e composti. Niente di pretenzioso, spero di strapparvi un sorriso }
Eric vuole diventare immortale. Ha letto un annuncio su internet e si presenta al punto di incontro con l'ignara vittima da sacrificare, il suo migliore amico Alex. Dopotutto per rimanere giovane per sempre bisogna offrire qualcosa, no ?
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!


<< Cosa ci scommettiamo ? >> Eric mi guarda, con una birra in mano ormai tanto calda che potrebbe benissimo essere scambiata per piscio di gatto. Mi alzo dal muretto e instintivamente mi tocco le palle al pensiero di quello che vuole fare << Non ci scommettiamo niente. Col cazzo che vengo li con te, di notte, con domani interrogazione di filosofia >>
Eric mi segue, mi mette una mano sulla spalla, mi guarda come se sapesse già che comunque domani prendo 2 e buona notte a tutti << E vuoi farmi andare da solo ? Dopo ti prometto che ti offro una bella birra, e se ho soldi pure una cannetta >>
<< E se non ci andassi neanche tu ? Così, giusto per suggerire qualcosa >> Eric beve un altro sorso di birra e mi passa la bottiglia ormai vuota, che poggio sul muretto e comincio a incamminarmi << Sei senza palle. Vediamo cosa ne pensa Jade di questo tuo passo indietro >>
Mi fermo di botto, stringendo i pugni. Jade, la mia attuale ragazza e sorella minore di Eric, è il mio punto debole. Quando si sta insieme da poco, è così. Si vuole fare i duri, anche se si è mezze seghe << Va bene pezzo di merda, ci vediamo a mezzanotte davanti ai cancelli >>
Ci stringiamo la mano e ognuno va a casa propria.


I cancelli sono chiusi, come ormai da giorni. E’ stato, diciamo, trovato un cadavere che non doveva essere cadavere. Non doveva neanche essere dentro una fossa, quindi nessuno ha pensato a qualche macabro scherzo di qualche satanasso con la voglia di scoparsi i cadaveri. In realtà il cadavere, il morto, il defunto o come si vuole chiamare, era una donna che con fiori e velo davanti, piangeva il marito. Il giorno dopo è stata trovata sulla tomba di questi, senza vita. Così, dal nulla. Ormai la gente muore senza neanche avvertire. Il cimitero è stato chiuso, per indagare, per fare domande a quel povero becchino che non ne sapeva nulla. E ovviamente, figuriamoci, quale ragazzo non vorrebbe scavalcare i cancelli di una scena del delitto, infrangere la proprietà pubblica e magari rovinarsi i jeans nuovi ? E solo per farsela dare da una ragazza ?
Eric va prima di me. Tende l’orecchio << Ehi aiutami a scend-AHHHH >> cado di culo a terra sopra una lapide mentre tendo ancora la mano che il coglione avrebbe dovuto darmi. Eric si volta mi fa cenno di fare silenzio e mi dice di muovermi. Lo ammazzo, giuro su Dio che non arriverà vivo a domani.
C’è silenzio. Okay, magari qualche miagolio, ma niente che faccia pensare ad un vampiro che si prende i raggi di luna per colorirsi. Nessun segnale al neon che dice “SE VOLETE DONARE SANGUE QUESTO E’ IL POSTO GIUSTO”, niente di niente << Penso che possiamo anche tornarcene e … >> Eric mi mette una mano davanti alla bocca e mi indica una casupola aperta. Non si legge il nome della famiglia, si sente solo un rumore provenire da li dentro.
Tendo l’orecchio cercando di capire bene cosa sia. E’ … russare ? Qualcuno sta russando dentro una casa per morti ? << Alex, c’è qualcuno li dentro >> dice con lo sguardo di un bambino a Natale << Sarà il becchino >> ipotizzo senza farci tanta attenzione
<< No, non è il becchino, è il … >> ma Eric non finisce la frase.
Ci troviamo davanti questa figura così velocemente che penso che si, forse mi sono veramente pisciato nei pantaloni. Non riesco neanche ad urlare, non ho proprio fiato per nulla e ogni parola mi muore in gola. L’uomo, al massimo 35 anni, è vestito con pantaloni neri, camicia bianca, giacca nera e cravatta rossa. Scarpe lucide, suppongo. Eric mi da una specie di pugno allo stomaco, mentre deglutisce. L’uomo inclina la testa, mentre i suoi occhi rossi ci fissano
<< Eric giuro che se hai pagato qualcuno per questo scherzo ti uccido >>
<< In verità - dice l’uomo - quello sarà compito mio >> e sorride, mostrando i canini.

*
In verità, mi dico, non erano questi i programmi. Ma se da una parte io credo di stare per avere un infarto, Eric sembra padrone della situazione. Si fruga nelle tasche e tira fuori un pezzo di carta stropicciato e macchiato di sangue. Certo, ovvio, chi non tira fuori del sangue davanti ad un vampiro ? Perchè già che c’era non si è tagliato la gola dopo averci sparso del profumo ? Ma l’uomo prende il foglio e lo esamina, e noto che ci sono anche scritte alcune cose che non afferro. Il vampiro tossisce e dalla tasca della giacca fa uscire un paio di occhiali che sembrano quelli di Lennon. Se li mette e si avvicina il foglio agli occhi, sistemandosi gli occhialetti. << Eric, questo sarebbe proprio il momento di andare via … >> provo a dire, ma Eric mi fa segno di tacere e indica il vampiro che riposti gli occhiali nella tasca sorride mostrando i canini << Eric Casey, qual buon vento. Prego entra, questo deve essere il tuo amico Alex, no ? Mi chiamo Ascanio Belladonna >> e mettendo una mano sulla spalla di Eric, che sembra essersi tolto un peso dallo stomaco, ci indica la porta della casetta per morti. Io me ne tiro immediatamente fuori
<< E’ stato dunque un piacere, signor Belladonna, ma credo di avere lasciato i calzini stesi ad asciugare e ->> ma la mia frase viene interrotta dalla mano di Ascanio che è salda lungo il mio braccio tanto da farmi male << Il mio invito, è per due >>
Va bene, penso, a chi lascerò camera mia dopo che sarò morto ?
La casetta per morti è minuscola e alle pareti ci sono schegge di sangue, come se qualcuno avesse accoltellato qualcun altro, tanto per fare un esempio. Ma è ovvio che è uno scherzo di Eric e il tipo assomiglia a quello che mi porta il latte, quindi decido di stare al gioco, anche se sento il mio cuore battere a mille. << E dunque cosa prevede questo invito ? Banchettare con sangue di vergini incinte ? >> batto le mani una volta con fare sbrigativo
<< Fatto prima che veniste >> dice Ascanio rimettendosi gli occhiali << Non sapevo che gli americani avessero certi gusti, anche se umani. Pensavo fossero tradizioni tutte italiane >> Ascanio si siede sopra quella che doveva essere stata una tomba e chiude per qualche secondo gli occhi, poi li riapre e guarda Eric << Sei proprio sicuro ragazzo ? >> Eric sembra tentennare e nel frattempo mi siedo in un angolo cercando di far funzionare la connessione wi-fi, ma ovviamente ai morti non serve, quindi blocco il telefono e lo rimetto in tasca. Cosa accade adesso ? Diventa un pipistrello ?
<< Si, sono sicuro >> dice Eric e guardo l’orario. Ascanio si massaggia le tempie
<< Sono due secoli che non prendo un altro figlio, quasi non ricordo nemmeno come si fa>> sembra contrito, come se avesse un vuoto di memoria << Cos’è che ci serve ? >>
<< Mi hai detto di portare un’altra persona e l’ho portata >> Eric mi indica e alzo gli occhi dal mio polso sbadigliando
<< Eric, amico, lo sai che questa roba non mi interessa. Oltretutto cosa diremo mai a tua sorella >> ma quello mi guarda come se avessi appena detto la più grande cazzata del mondo
<< Ahhhh giusto. Ecco a cosa serve l’altra persona >> Ascanio fa schioccare le dita << L’altra persona deve essere uccisa dal futuro vampiro ! >> a quelle parole mi sento gelare il sangue nelle vene, soprattutto perchè i canini-non-più-tanto-finti di Ascanio brillano alla luce fioca della luna. Mi alzo << Okay ragazzi, adesso il gioco è finito, possiamo andare a casa >> alzo le mani e faccio per voltare ma mi ritrovo Ascanio davanti, così, d’improvviso, come quando è apparso la prima volta. << Non andrai da nessuna parte >> mi dice mentre passa un coltellino a Eric e mi blocca le mani dietro la schiena << Eric, dai, amico, fratello, metti giù quel coso >> provo a ridere nervoso o quantomeno a districare la presa, ma le mani di Ascanio sono come manette di acciaio. Eric osserva il coltello tra le sue mani e poi osserva me << Non prenderla sul personale. Ti sei scopato mia sorella, un poco te lo meriti>>
 
*
L’unica cosa che sento in quel momento è un fitto dolore al fianco. Beh, in verità lo sento ovunque, pure nelle palle, ma quello è un altro tipo di dolore, intendiamoci.
Mi guardo la pancia, me la tocco ma ho le mani inzuppate. Da quel che ricordo quando si ci piscia addosso dovrebbero essere altre parti del corpo a bagnarsi.
<< Ma che … ? >> indietreggio e vado a sbattere contro la parete
<< Devi ucciderlo >> la voce di Ascanio mi arriva lenta, lamentosa, come se stesse strisciando fino a me. Vorrei parlare ma le parole non escono. Peccato che ci pensi il sangue a compensare questa mancanza. Il mio ex-migliore amico ( dopotutto queste non sono proprio cose che si perdonano ) si avvicina di nuovo, con il coltello sporco di sangue. Devo pensare, e anche in fretta << Sai, quando mi scopavo tua sorella, mi piaceva scattare alcune foto e poi metterle su quei bei siti che visiti. Che ne sai, magari ti sei segato pensando proprio a lei >> il che è una grandissima cazzata, ma serve per fargli perdere il controllo. Corre verso di me, ma io gli faccio lo sgambetto e cade a terra.
E’ un attimo. Dico, non me l’aspettavo. Non me l’aspettavo che avessi così tanto culo da farlo cadere proprio contro lo spigolo della tomba. Il cranio si spezza. E giuro non ci penso. Non ci penso perché ho davanti Ascanio con un’espressione da folle sul volto e una strana erezione che mi fa avere più paura di quanta ne abbia mai avuta.
<< Oh beh >> dice Ascanio mentre viene verso di me << Aveva già pagato. Uno vale l’altro, vieni >> e si provoca una ferita lungo il polso, portandomela alla bocca << Bevi >>
<< Ma veramente … >>
<< Vuoi morire ? >>
<< Dammi qua >> dico prendendo il polso e bevendo avidamente. Tra il sangue che ho in bocca io e quello che mi entra diciamo che Dracula mi fa una pippa. E fa schifo, intendiamoci. Fa così schifo che mi vengono i conati di vomito.
<< E adesso … devi morire per risvegliarti come vampiro.  Dove hai la macchina ? >>
<< La macchina ? >>
Minuti dopo mi ritrovo in mezzo ad una strada, con la ferita completamente rimarginata. Sono in mezzo a questa strada e non vedo o sento niente. Poi due fari si fanno vicini e mettendo la mano sopra gli occhi vedo Ascanio che guida con la radio a palla. Justin Bieber ? Stiamo facendo sul serio ?
<< Ma non posso morire in maniera più … delicata ? >>
Ascanio accende la macchina e mi urla << E allora dove sta tutto il divertimento ? >> prendendomi in pieno.
 
*
 
Sento come un formicolio nell’orecchio. Qualcosa che ronza. Un insetto ? Provo a scacciarlo con la mano ma vado a sbattere contro qualcosa. Qualcosa di molle, e puzzolente. Non è che tocchi la puzza, ma la sento. C’è buio. Apro gli occhi ma non vedo niente. Ma dove cazzo sono ? E sopratutto, che è successo ?
Provo a toccarmi la testa, la fronte, vedere se ho la febbre, ma qualcosa sopra di me lo impedisce. Alzo la testa e sbatto contro questo qualcosa, come un tetto troppo basso. Quando gli occhi si abituano al buio, il che avviene anche troppo presto per una persona normale, mi rendo conto. Sono dentro una cassa da morto, con Eric accanto a me. Il formicolio sono i verbi che cominciano a mangiarlo.
Non credo di avere mai urlato tanto forte in vita mia. << ASCANIO >> Devo uscire da qui. Devo.
Comincio a battere contro il soffitto della bara ma dispetto a come pensavo si inclina. Quando sono diventato tanto forte ? Continuo a dare pugni e calci finchè il legno non cede e vengo sommerso dalla terra fresca e bagnata. Uno strano impulso mi impedisce di soffocare, ma di continuare a scavare come un cane che cerca l’osso. E l’osso è proprio qua vicino, dopo questi metri di terra che mi sembrano coperte pesanti.
Qualche anno fa Eric mi convinse a guardare un film di zombie dove c’erano questi attori che uscivano da uno sfondo verde che sembrava a noi spettatori una tomba. E la ragazza di turno, che era bionda e quindi sarebbe morta per prima, si metteva ad urlare. Non a scappare o chiamare la polizia. No, urlava, ferma nello stesso punto per quindici minuti buoni tanto che perfino il morto più lento sarebbe riuscita a prenderla.
Che poi le bionde non sono così stupide. Non particolarmente. Una volta me ne sono scopato una. Aveva la stessa stupidità delle altre che credono che quel ti amo sia per sempre. Niente di più, niente di meno. Sento su una mano il fresco della sera e alcune gocce di pioggia. Sto per uscire. Chissà se c’è qualche bionda li fuori che mi aspetta urlante. Faccio l’ultimo sforzo e comincio a vedere oltre la terra. Dovrei essere traumatizzato, o qualcosa del genere, lo so. Ma non lo sono. Anzi, sono abbastanza tranquillo per essere uscito da una tomba. Mi siedo sulla nuda terra, provando a prendere aria, ma ai miei polmoni non serve, o almeno è quello che arriva al mio cervello. Mi passo entrambe le mani sul volto sporcandomi ancora di più. Pioviggina << Sei in ritardo >> la voce di Ascanio mi fa voltare lentamente la testa.
La barba gli è cresciuta e sta seduto su di una pietra tombale con accanto una ragazza, bionda. Buon gustaio. Mi alzo in piedi e cerco di darmi una sistemata << Scusa, non trovavo le chiavi della macchina, sai. Ricordi, giusto ? Quella con cui mi hai rotto tutte le ossa del corpo ! >> ammetto che l’ultima parte la urlo appena ma Ascanio non sembra arrabbiato.
O almeno è quello che penso due secondi prima che mi appaia davanti e con un calcio mi faccia fare un colo di cinque metri o qualcosa  del genere, non ho portato con me strumenti di misurazione. In teoria dovrei essermi rotto altrettante ossa, ma non sento dolore. Mi rialzo e me lo ritrovo davanti, mentre la ragazza sta ancora li, con lo sguardo vuoto.
<< Mi dispiace. Non dovevo urlare >> dico immediatamente, massaggiandomi il collo. Qualcosa mi dice che non devo farlo arrabbiare. E’ giusto un suggerimento, su.
<< Manca l’ultima parte del rituale per diventare un vampiro, Alexander >>
<< Non è che voglia sapere … >>
<< Devi bere il sangue della vergine >> e mi indica la bionda. La osservo con la coda dell’occhio. Indossa una minigonna inguinale e un top che mostra un tatuaggio proprio all’altezza delle mutande. Alzo entrambe le sopracciglia << Senti, Ascanio … >> gli batto una mano sulla spalla, che lui osserva << io non sto mettendo in dubbio le tue capacità di vampiro o qualunque cosa tu sia >> indico la ragazza << ma se quella è una vergine io sono Will.I.Am e a meno che non sia possibile un poco di flessibilità sulla situazione ginecologica della vittima credo che si possa anche lasciarla andare >>
Ascanio si passa una mano sul volto << Ormai le vergini sono diventate una razza in via di estinzione >> e io annuisco.
<< Ad ogni modo, come devo fare ? >> provo a tirarlo su di morale mostrandomi favorevole all’uccisione di una giovane ragazza “vergine”. Ascanio la fa avvicinare con un gesto della mano e quella si incammina saltellando. Quando è a qualche centimetro da me, Ascanio le sposta i capelli mostrandomi il collo.
Lo fisso interrogativo e lui mi fissa di rimando << Mordi, su >>
<< E dove stanno i canini ? >> mi tocco con la punta delle dita i denti e non trovo nulla di appuntito << Aspetta >> mi dice Ascanio e provoca un taglietto lungo la scapola della ragazza e immediatamente sento qualcosa pungermi contro il labbro inferiore. Mi tocco quel qualcosa e sono i miei denti fatti improvvisamente più appuntiti. << Muoviti >>
<< Ti posso fare una domanda ? >> chiedo
<< Dimmi >>
<< Quando siamo venuti al cimitero, io ed Eric, lui ti ha mostrato un foglietto con del sangue. Mi sono sempre chiesto cosa ci fosse scritto >>
<< Avevo messo un annuncio su Internet, per chi volesse diventare un vampiro >>
Ecco, se avessi bevuto qualcosa, adesso lo starei sputando via << Un cosa ? >> aggrotto le sopracciglia
<< E si è presentato Eric. Ho la memoria corta, dunque gli ho firmato un documento da mostrarmi quando sarebbe tornato con la seconda persona. Ho messo pure del mio sangue per rendere ufficiale il tutto. E’ incredibile cosa si può trovare in rete oggi giorno >> Ascanio mi guarda come se avesse appena detto l’ovvio. Giustamente alcuni vendono le mutande di Megan Fox e altri l’immortalità . Ascanio mi fa avvicinare di nuovo alla ferita e penso che alla fine l’ho comprata io l’immortalità, e con i soldi di Eric. E la mordo.
Ed è come se non avessi mai bevuto niente. Meglio di una birra fresca, meglio di qualsiasi altra cosa mai bevuta prima. Il sommo alcool degli dei. E quando finisco e mi accascio a terra come se avessi appena avuto un orgasmo Ascanio mi mostra uno specchio in cui non riesco a riflettermi << Benvenuto nel mondo dei morti Alexander >>

   
 
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