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Autore: Shine_    05/06/2013    6 recensioni
Zayn Malik insegna nella scuola elementare di Bradford, è il maestro più giovane ed ha soli ventun'anni.
Ogni fine mese gli vengono recapitati dei fiori con un biglietto anonimo in cui è riportato un pezzo di ogni sua poesia preferita.
Liam Payne ha un sogno nel cassetto, frequenta la facoltà di musicologia al King's College di Londra.
Ogni fine mese torna a casa dalla sua famiglia e non manca mai di passare dal fioraio per comprare un mazzo di fiori allegando l'indirizzo di una scuola, un nome ed un messaggio anonimo.
[Ziam, ovviamente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Le parole che non ti ho detto

 

 

 

 

Ottavo capitolo:

 

 

 

 

Zayn si sistemò meglio gli occhiali sul naso mentre gli occhi continuavano a scorrere sulle parole di quel volume vecchio.

L’ultima lezione prima delle vacanze era finita da almeno dieci minuti ma non poteva andare a casa, prima di tutto perché un suo alunno era ancora nell’edificio scolastico, e seconda cosa doveva uscire con questo alunno e con il fratello.

Doveva uscire con Liam.

Si accorse di essere completamente perso e sulle nuvole quando rilesse per la decima volta la stessa frase senza capirla.

Appoggiò il viso sulle pagine scritte e distese le braccia lungo la cattedra.

- È un nuovo modo di leggere? -

Si sollevò di scatto rimettendosi a posto gli occhiali che erano caduti in modo strano sul naso.

- Sbaglio o l’altra volta hai detto qualcosa simile a “non sono mai in ritardo”?- lo prese in giro chiudendo il libro e mettendolo nella borsa.

- Ed è per questo che..- arrossì quando lo vide avvicinarsi e spostare la mano da dietro la schiena porgendogli un fiore.

-.. stavo passando davanti al fiorista e mi sono ricordato che ti piace il profumo di ogni tipo di fiori .. e visto che ero già in ritardo..- Zayn continuava ad annuire anche se non capiva assolutamente niente di quello che stava uscendo da quelle labbra.

Teneva tra le dita la margherita e la sua mente non ne voleva sapere di collaborare.

L’unica frase che continuava a ripetersi ancora era: stai lontano dai negozi di fiori.

- N-non ti piace?-

Zayn iniziò ad annuire e scuotere il capo insieme mentre parole confuse continuavano a lasciare la sua bocca. -N-no.. sì, sì.. cioè no.. mi piace.. davvero.. grazie..-

- È da tanto che non ti vedevo con gli occhiali. Credevo non li usassi più..-

Zayn lo fissò inarcando un sopracciglio. - Li uso solo per leggere.- spiegò semplicemente togliendoseli e rimettendoli nella custodia.

- E visto che tu non mi hai mai visto leggere in questi pochi giorni.. come fai a sapere che li uso?- continuò curioso, la soluzione in realtà gliel’aveva già data Harry ma sentirlo dire dal diretto interessato sarebbe stata la conferma che stava aspettando.

- Liam!- si accasciò contro alla sedia quando vide il bambino saltare in braccio al fratello che era riuscito a liberarsi da una confessione scomoda.

- Che cos’hai in mano, maestro Zayn?- si risvegliò mostrandogli il fiore con un sorriso furbo.

- Tuo fratello me l’ha regalato per scusarsi del ritardo.- spiegò poi vedendo lo stesso sorriso dipingersi sulle labbra del bambino.

- Lo sai, Liam..- iniziò quest’ultimo col tono da saputello. - .. che la mamma dice sempre che se regali un fiore a qualcuno vuol dire che sei inn..mpf -

- Vogliamo andare?- s’intromise subito Liam tenendo saldamente una mano sulla bocca del fratellino.

- Certo.- prese la tracolla e sorrise al bambino che faceva finta di chiudersi la bocca e lanciare il lucchetto. - Ma hai intenzione di dirmi dove stiamo andando o..-

- È un posto speciale.-  spiegò Mattew saltellando fuori dall’aula tutto felice.

- Guarda che non sei obbligato a portarti dietro anche me.. se è un posto così speciale forse è meglio se vai solo con lui.. e poi noi due possiamo uscire un’altra volta insieme..- il “da soli” lo tenne solo per sé, non voleva rendersi ancora più ridicolo.

- Non volevi scoprire tutti i miei segreti?- gli domandò Liam con un pizzico d’ironia, Zayn arrossì ancora di più tenendosi impegnato ad annusare il fiore nella sua mano.

- Magari questo è il posto giusto per iniziare.- Zayn sollevò il volto vedendo Liam tutto impegnato a rigirarsi tra le dita le chiavi di una macchina.

- Non andiamo a piedi?- domandò curioso vedendo subito l’altro scuotere la testa con un sorriso appena accennato.

- Mattew è sempre stanco al ritorno e non voglio portarmelo sulle spalle come facevamo quand’ero ancora ragazzino.-

- Quindi è un posto in cui andate spesso?- continuò l’interrogatorio troppo interessato a qualsiasi particolare della vita di Liam.

- Sì e no.- rispose criptico l’altro aprendo la macchina da lontano permettendo così al fratello di sgattaiolare all’interno della vettura. - Diciamo che ci andavamo molto spesso fino a qualche anno fa, poi ho iniziato l’università a Londra e..-

- Torni a casa solo alla fine del mese, lo so. - si voltò verso il coetaneo e il suo improvviso silenzio e vide una scintilla di panico nei suoi occhi marroni. - Me l’ha detto tuo fratello, parla spesso di te. - spiegò  vedendolo rilassarsi notevolmente dopo l’ultima confessione.

Liam annuì sospirando. - Lo ammetto, un po’ l’ho abbandonato.. ma non è che.. mi dispiace davvero tanto per lui ma.. sai quando non ti senti del tutto accettato, in alcuni casi proprio per niente..- borbottò sottovoce. - .. meno tempo passi con queste persone più stai meglio, e lui in un certo senso c’è finito in mezzo.-

Zayn annuì aprendo la portiera del passeggero, c’erano così tante cose di Liam che avrebbe voluto sapere e conoscere.

 

 

 

 

 

- Pista di pattinaggio?- iniziò Zayn quando vide Liam tornare verso di lui con due bicchieri fumanti, ne prese uno sorridendo.

Liam annuì bevendo qualche sorso. - In questo periodo è anche all’aperto e lui si diverte, un regalo di natale in anticipo.-

- È anche molto bravo.- replicò Zayn guardando il bambino che si muoveva con agilità sul ghiaccio.

- Per qualche anno ha fatto anche parte della squadra di hockey.. poi ha abbandonato perché “non aveva più voglia”.- mimò Liam con una mano le virgolette sospirando.

- E il vero motivo è..- lo invitò a continuare spostando lo sguardo dal bambino al ventunenne al suo fianco.

- Con l’università, gli esami e i corsi, non riuscivo a tornare a casa per vederlo giocare e così un giorno ha deciso, di punto in bianco, che non gli piaceva più.. un vero peccato, era bravo e l’allenatore ha insistito tanto per fargli cambiare idea ma lui ormai non ne voleva più sapere.- spiegò appoggiandosi con i gomiti alla staccionata.

- Quindi oltre a sentirti in colpa per passare da casa solo alla fine del mese, ti senti responsabile del fatto che ha abbandonato il suo sogno per te. - azzardò Zayn appoggiandosi con la schiena al legno, il volto un po’ spostato di lato per poter guardare il profilo del ragazzo accanto.

Lo vide contrarre il volto in una smorfia e stringere le dita attorno al bicchiere di cartone.

- Se vogliamo essere sinceri, sì. Mi sento tremendamente in colpa.- si avvicinò di più ed appoggiò una mano sul suo braccio sentendolo sussultare.

- Credo che a Mattew importi più aver accanto suo fratello.- iniziò muovendo piano la mano come per rassicurarlo. - E se quello era davvero il suo sogno non se ne andrà, potrà benissimo ricominciare in qualsiasi momento.- concluse con un lieve sorriso sulle labbra.

- Mi sento comunque in colpa.- borbottò Liam, finendo con un sorso il the bollente. Gli occhi di Zayn fissi sulla voglia che quasi si muoveva mentre Liam deglutiva.

 

 

 

 

 

 

 

 

Zayn fissò con un sorriso i due che continuavano a pattinare mano nella mano sulla pista; Liam gli aveva proposto di seguirli ma lui non voleva certo rendersi ridicolo, erano anni che non metteva ai piedi dei pattini.

Il cellulare gli vibrò nella tasca dei pantaloni e sbuffò quando vide il mittente.

Da: Harry
A: Zayn
Ore: 18:45

“Sono le sette e non mi hai ancora chiamato. Le soluzioni sono due. A: sei morto perché si è inginocchiato davanti a te (puoi vedere tutti i sottintesi che vuoi). B: l’hai portato a casa e vi state ancora intrattenendo piacevolmente con una tazza di the e dei biscotti. In entrambi i casi informerò mamma Trisha del tuo comportamento inaccettabile.”

Da: Zayn
A: Harry
Ore: 18:50

“Anzitutto non sono ancora le sette. Non ho portato a casa mia nessuno. Provaci a dire qualcosa a mia mamma e non sai cosa ti succederà. E devi cercarmi il significato di un fiore”

Il cellulare gli vibrò subito dopo sorprendendolo.

Da: Harry
A: Zayn
Ore: 18:52

“Sei un coglione. Coglione. Cosa ti avevo detto? Zayn, ma mi ascolti quando ti parlo? No negozi di fiori. NO NEGOZI DI FIORI! Cosa ti ha regalato? Viole? Un bouquet di rose rosse?”

Da: Zayn
A: Harry
Ore: 18:55

“Quel consiglio dovrai darlo a lui. Perché è lui che si è presentato davanti alla porta della mia aula con una dannatissima margherita in mano.”

Da: Harry
A: Zayn
Ore: 19:00

“Margherita = purezza, innocenza.. PAZIENZA. E, ti prego, per la mia sanità mentale digli di confessare tutto e smetterla con tutti questi segreti! Ti viene dietro da quando ha sedici anni e non trova il coraggio di dirti che sei la luce dei suoi occhi e che non riesce a vivere senza di te? E odio anche te, Zayn, perché avrai quel sorriso innamorato la prossima volta che ci vedremo”

- A chi stai scrivendo?- chiuse velocemente tutto rimettendosi il cellulare in tasca, Liam era davanti al suo viso, pochi centimetri a separarli, e teneva le mani sulla staccionata con un sorriso sulle labbra.

- Nessuno di importante.- rispose quando si accorse di non avergli ancora dato una risposta, troppo perso in quel sorriso per pensare ad una scusa migliore.

- Sei sicuro di non voler fare un giro?- gli domandò Liam facendolo arrossire.

- Sicuro.- confermò annuendo. - Preferisco avere i piedi ben piantati a terra, e non su quei cosi traballanti.- indicò i piedi di Liam che strinse le mani attorno al legno avvicinandosi di più.

- Nemmeno se ti tengo per mano?- Zayn arrossì ancora di più ringraziando il colore della sua pelle e il cielo scuro che nascondeva almeno in parte il rossore.

- La prossima volta riuscirò a convincerti!- scoppiò a ridere e scosse il capo.

- Non credo tu abbia chissà quale arma per farmi ricredere su una cosa da cui mi tengo lontano da anni. - spiegò tranquillamente Zayn non riuscendo ad indietreggiare quando Liam gli strinse le mani tra le sue.

- Ho le mie tecniche di conquista, non preoccuparti.- sentiva il suo fiato sul collo e le labbra che sfioravano il suo orecchio.

Lo guardò allontanarsi mentre la sua mente era ancora sottosopra, riprese di nuovo il cellulare e scrisse velocemente un messaggio.

Da: Zayn
A: Harry
Ore: 19:15

“ ‘Ho le mie tecniche di conquista’. ??? ”

Da: Harry
A: Zayn
Ore: 19:18

“E va bene, chiamami stasera.”

Da: Harry
A: Zayn
Ore: 19:20

“Ma vi odio, tutti e due.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Shine:

Bonjour a tut le mond

Mercoledì e nuovo capitolo. Questi pochi giorni son passati con una lentezza esasperante.

Ma, eccoci qui, con l’appuntamento e un nuovo fiorellino *w*

Liam puoi gentilmente lasciar perdere Zay e raggiungermi? Grazie.

Non ho altro d’aggiungere quindi, passo e chiudo, ci sentiamo sabato.

 

   
 
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