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Autore: kuccioladisincro_2000    05/06/2013    3 recensioni
Giulia non era una ragazza fortunata. Almeno non pensava di esserlo.
Però da quel giorno in bagno erano successe cose davvero fantastiche a lei e le sue amiche!
E Louis, seduto accanto a lei, glielo faceva ricordare ogni minuto di più.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HI, CAN I HELP YOU?

La giornata per Giulia era iniziata già male: la sera prima era uscita ed aveva fatto tardi. Ora, morta dalla stanchezza, era costretta a lavorare. Costretta per modo di dire, visto che lo faceva solo perché così poteva ammirare meglio gli attori. Si, perché la nostra Giulia lavorava in un bar a Cinecittà.
Comunque, quella mattina sorrideva cortese ai clienti e cercava di essere il più gentile possibile. Per fortuna nessuno le fece notare direttamente qualche errore nelle ordinazioni o Giulia sarebbe scoppiata e gliene avrebbe dette di tutti i colori.
All’ una arrivò il cast di Amici, che doveva fare alcune riprese, per mangiare. Era Venerdì, ciò significava che il giorno dopo ci sarebbe stato il finale e, con lui, gli ospiti d’ onore. Avevano voluto mantenere il segreto e non avevano svelato chi sarebbero stati. Stati perché avevano annunciato che erano più d’ uno.
Anche loro mangiarono e se ne andarono.
Giulia si guardò intorno, a destra, poi a sinistra e nessuno guardava quel piccolo bar. Finalmente si poté sedere. Chiuse anche gli occhi e si sarebbe di sicuro addormentata. Anzi, si addormentò.
Venne risvegliata da qualcosa che le tirava leggermente la manica della maglietta. Aprì gli occhi, piano piano, lasciandogli il tempo di svegliarsi. Subito dopo si ritirò indietro. Una bambina bellissima stava davanti a lei: aveva i capelli biondi e corti, gli occhi blu, come quelli di Louis Tommlinson. Si perse un’ attimo Giulia, in quegli occhi. Poi si riprese e guardò la bambina.
“Ciao!” la bambina la guardò male e rispose “H!”. evidentemente la bambina era inglese. “Hi! Are you speak italian? Can I help you?” le disse Giulia “Poco. Posso avere acqua? Mio fratello arriva ora… dopo paga!”. Giulia sorrise e si sarebbe anche messa a ridere se non fosse stato che non voleva essere scortese. “Vieni con me!” rispose “Il bicchiere d’ acqua è gratis, puoi prenderlo e poi aspettiamo tuo fratello insieme. What’s your name? How old are you?” chiese sempre Giulia. Cercava di farla sentire il più a suo agio possibile ma lei non sapeva parlare bene l’ inglese. No, non lo sapeva parlare affatto e se la cavava con i suoi ‘Come ti chiami?’ o ‘Come stai?’ ‘Quanti anni hai?’. Per fortuna la bambina non ci pensava. “Ho 9 anni” disse mostrando le nove dita delle mani. “Così!” e sorrise di quella affermazione.
Anche Giulia sorrise e non fece a meno di chiedere “Ma da quanto sei in Italia? Sai parli molto bene per essere straniera!”. La bimba la guardò male, poi disse, offesa “Io sono in Italia da due giorni – e le fece vedere due dita – ma non sono STRANIERA” finì con arricciare il naso, come se la disgustasse soltanto l’ idea.
Giulia le sorrise di nuovo e si schermì “Non è una brutta cosa, dai! Era un complimento, non ti preoccupare”, continuò a sorridere.
Parlarono per tutto il pomeriggio; la strana bimba era simpatica, un po’ eccentrica ma simpatica.
Giulia perse la concezione del tempo e si ritrovò che l’ orologio segnava le sei e Anne ci guardava facendo segni con la porta che avrebbe finito di spazzare e se ne sarebbe andata.
“Senti non è che ti sei confusa e tuo fratello ti aspetta in un’ altro posto?” chiese allora la ragazza guardando la bambina
I suoi occhi si riempirono di lacrime e fece una faccia torturata “Mi ha abbandonato? Mio fratello mi ha abbandonato? Sono cattiva, lo sapevo!” e così dicendo scoppiò a piangere. “Tesoro, sei bellissima e buonissima, davvero simpatica. Non ti preoccupare, vediamo se tuo fratello ti aspetta fuori, ti va? Oppure vogliamo provare a chiamarlo. Hai il suo numero?” le chiese gentilmente Giulia.
“Ho il numero di mamma nello zainetto però prima vediamo se mi aspetta fuori” disse la bambina e trascinò Giulia fuori dal locale.
‘Perquisimmo’ per così dire, tutta Cinecittà ma del fratello della piccolina nessuna traccia. Allora prese il numero della mamma di Phoebe dalla tasca dello zainetto e poi aspettò che la signora rispondesse.
Al terzo squillo rispose. Aveva una voce simpatica, almeno questo pensava Giulia in quel momento.
“Pronto, polizia? L’ha trovata la mia Lottie? “ “Scusa ma non sono della polizia e non conosco questa ragazza, mi spiace” “Oddio scusa è che ho litigato con mia figlia ed adesso se n’ è andata di casa! Ma lei, ha sbagliato numero?” “Non penso, lei ha una figlia di nome Phoebe?” “Si, ma mi devo preoccupare? Tutte le disgrazie a me oggi!” “Non si preoccupi, signora. È che ho trovato sua figlia da sola, probabilmente suo fratello se n’ è andato da Cinecittà perché non si trova e mi chiedevo se lei potesse venire a prenderla o mi potesse dare il numero di qualcuno che può riportarla a casa. Se vuole le faccio parlare con lei così si assicura che è tutto a posto, magari con lei la bimba si confiderà di più!” “Mia figlia non è una tipa timida, però dici che non trova più suo fratello? Ti, posso darle del tu? Ti dico subito il numero, se può scrivere…”giulia prese la sua borsa ed iniziò a frugarci dentro. Alla fine trovò una penna e poco dopo (più o meno dopo aver trovato carte di gomme, un libro sconosciuto, la macchinetta fotografica e varie penne) uscì anche un foglio. “Ci sono, signora, ci sono” “Bene allora il numero è **********.  Lo ripeto: **********. Se si è davvero perso sua sorella lo troverai attaccato al suo telefono sennò chiama il numero ********** ripeto, **********. Capito?” “Penso di si, signora. I numeri sono ********** e **********, giusto?” “Si va bene va bene. Allora attacco, arrivederci!”  “Arrivederci!” rispose Giulia educatamente. Arrivederci? Ma se non l’ avrebbe più rivista? Che strana donna, sembrava simpatica, ma strana… come la figlia.
Compose il numero, cercando di fare il più in fretta possibile ma sbagliò e dovette ricominciare daccapo.
Quando riuscì a premere ‘il tasto verde’ non dovette aspettare nemmeno uno squillo che la voce di un ragazzo rispose. “Pronto Liam, ci sei? L’ hai trovata? Oddio rispondi, cazzo!” a Giulia la voce sembrò familiare, come se la conoscesse da molto tempo, solo la voce non lui e che solo sentirla (la voce) le faceva bene.
“Si, scusa non sono il tuo amico, m-ma questo l’ avrai capito… volevo solo dirti che ho trovato Phoebe, perché è tua sorella, no? Siamo ancora a Cinecittà, ci possiamo vedere da qualche parte in particolare o la vieni a riprendere qui?” chiese un po’ impacciata. Il perché poi non lo sapeva nemmeno lei.
“No, cioè vengo io, non ti preoccupare, arrivo… arrivo, ARRIVO PHOEBE!”. Phoebe sorrise. “Allora mio fratello mi vuole ancora bene!” “Penso che non abbia mai smesso di volertene” sorrise. Sorrise anche Giulia, di rimando.
L’ unica cosa che c’ era da fare in quel momento era aspettare. Aspettare e aspettare. Aspettarono quaranta minuti.
Poi finalmente arrivò qualcuno. Era in penombra e non si vedeva bene ma sicuramente aveva una maglietta a righe bianche e blu.
La prima persona a cui pensò Giulia fu a Louis Tommlinson. Anzi alla figura di merda che aveva fatto con Louis Tommlinson.
Altre quattro figure affiancarono la prima. I ragazzi però rimanevano in penombra rendendoli invisibili a Giulia, poco distante.
Il primo si fece avanti. Giulia alzò lentamente lo sguardo. A rallentatore, come nei film. E come nei film arrivò lo shock: perché Louis Tommlinson era davanti a lei, le sorrideva anzi per poco non scoppiava a ridere. Trovava buffo che aveva pensato tutto il giorno a quella ragazzina che gli aveva sconvolto la vita, quella sera in bagno.
La reazione di Giulia? Sconvolta, pietrificata sul posto senza riuscire a parlare. Il suo idolo, con cui aveva fatto una figura di merda, era il fratello di Phoebe. Ma volevano farle prendere un infarto? Non era un po’ troppo presto per attirarla nell’ aldilà?
Louis trovava tutto questo molto buffo e sarebbe scoppiato a ridere ma vedendo la faccia della ragazza diventare prima paonazza dall’ imbarazzo e poi bianca, come se si stesse sentendo male, decise che era meglio fingere di aver scordato tutto, anzi di non averla riconosciuta.
“Salve, sono Louis Tommlinson, il fratello di Phoebe! Mi sembri familiare, non è che ci siamo mai visti?” il trattenersi dal riderle in faccia era diventato esagerato.
Giulia d’ altro canto era contentissima. Non si ricordava di lei! No, aspetta, adesso è tornata triste. Insomma da una parte, anche se aveva fatto una figura di merda, ci sperava. Ma d’ altronde, era passata una giornata ed il suo idolo si era già scordato di lei. E se lo avesse incontrato ad un concerto, in mezzo a milioni di fan? Dopo un minuto si sarebbe già scordato di Giulia? Che amarezza.
“Mi ricorderei di te se ci fossimo già visti – non era una bugia, aveva soltanto omesso la verità – e lo so chi sei, insieme a quei quattro coglioni fai parte degli One Direction, fate buona musica, ascoltabile.” Ascoltabile? Giulia si maledisse mentalmente.
Ascoltabile? Louis non pensava che a tutti dovesse piacere il loro genere e le loro canzoni ma se non ti piace o ti piace poco, non voleva saperlo. Soprattutto perché se lui non ci stava male o riusciva a rialzarsi in piedi, gli altri (soprattutto Harry e Zayn) ci stavano male. E lui non sopportava vederli tristi.
“D’ accordo lasciamo stare la musica, adesso. Phoebe vieni da fratello Tommo che torniamo a casa. Prima però ricordati di salutare e ringraziare per bene questa gentile (?) ragazza che mi ha aspettato.” Lo disse secco ed infastidito ma lei se l’ era cercata. Poi però sorrise, un sorriso sincero, perché l’ arrabbiatura gli passava in fretta.
A Giulia quel sorriso la fece sciogliere e la fece ricredere. Per un momento infatti aveva pensato che ce l’ avesse con lei e con quello che aveva detto.
A risvegliarla fu Phoebe. “Ciao, Giulia. Spero di rivederti. E se le fate esistessero davvero avrebbero la tua somiglianza, come carattere e come bellezza. Tu sei la mia fata! Devo dirlo a Daisy! Posso chiamarla adesso Louis così le passo la mia nuova Amica!” “No, cucciola. Non disturbiamola ulteriormente.”  Giulia sorrise: ma quanto era dolce quel ragazzo?
Louis di rimando, sorrise: ma quanto era bella, quando sorrideva?
Harry tossì e ridendo disse “Ti ricordo che sei già fidanzato con due persone, Boo Bear, vogliamo aggiungerne una terza? Insomma mi sono adeguato che volevi stare con me e con Eleanor, adesso vuoi anche Giulia?” ed ironizzò un sorrisetto.
Louis avrebbe voluto strozzarlo. Insomma chi si credeva di essere per sapere tutto? A lui non piaceva Giulia perché lui era fidanzato: con Eleanor.
Giulia invece arrossì. Non pensava che le sue parole fossero davvero vere ma ci sperava ed anche quello era peccato: Louis era già fidanzato con Eleanor.
“Se non dovete dirvi altro, piccioncini, dobbiamo andare Lou. Domani dobbiamo svegliarci alle dieci e andare a dormire tardi. Visto che abbiamo tutti sonno ci conviene addormentarci presto. Lo sai che Zayn ed Harry poi si devono anche svegliare un’ ora prima per sistemarsi i capelli. E Zayn se non dorme minimo dieci ore poi la mattina fa i capricci e sai quanto è odioso quando fa i capricci….” Insomma un Liam abbastanza scocciato faceva notare ai due ( imbarazzatissimi per la seconda volta che i ragazzi alludevano ad un rapporto tra loro) che sarebbero dovuti tornare in albergo.
Louis guardò sua sorella con fare dispiaciuto come a doverle far intendere che si sarebbero dovuti dire addio.
Ma lei lo guardò con occhi stralunati, poi sorrise e disse “Non ti preoccupare, fratellone, Giulia ha ancora il tuo numero di telefono!”.
Detto ciò si allontanò, seguita da un Louis sbigottito e da quattro ragazzi sogghignanti.
Giulia rimase a guardarli finché non sparirono, anche lei incredula.

MA CIAOOOOOOO
 

Finalmente ho aggiornato e presto arriverà anche il prossimo capitolo dell' altra mia FF, devo solo scriverlo, cosa da niente, no?
Ok, mi sto rintontendo con la musica dei One Direction perchè è da tre sere che metto senza Take Me Home e lo sento per fare il capitolo. desso finalmente l' ho finito.
Ve lo aspettavate questo colpo di scena? è dedicato a tutte e 17 ragazze chefinora hanno visto il mio capitolo. Ma sprattutto ad Andre66 che sono sicura recensirà! Anzi sarà una delle poche (se non l' unica) a recensire.
Ok, basta deprimermi
Aggiorno presto
kucciola

 


 

   
 
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