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Autore: Lux___    05/06/2013    6 recensioni
Non mi sono mai piaciuti i ragazzi.
Non fraintendetemi, non sono dell'altra sponda, solo che ho sempre pensato che il genere maschile fosse ancora troppo sottosvillupato perchè io uscissi con uno di loro, perchè si sa...i ragazzi di questi tempi vogliono solo una cosa, e non è il tuo AMORE!
Dopo pochi anni dalla morte di mia madre, mia sorella aveva deciso di andarsene, stanca delle regole di un padre troppo apprensivo.
Io? Io non mi sono mai opposta a tutto ciò che mi veniva imposto perchè in parte ero d'accordo, è quando però incontri l'amore vero, quello sì che ti mette nei casini proprio come è successo a me.
***
“Io non ho paura di niente” dissi quasi incerta.
“Sì che hai paura….” Mi disse con quella voce roca così fastidiosa, ma dannatamente sexy.
Rabbrividii al suo tocco caldo sopra lo zigomo e si avvicinò al mio collo, poi verso l’orecchio “..ad esempio ora tu hai una paura fottuta che io possa baciarti”.
sentì un brivido salirmi per tutta la schiena.
“…hai paura perché sai che non ti opporresti al bacio” si staccò dal mio orecchio con quel sorriso storto.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

 
KATNISS’ POV
 
Ero talmente stordita dalla caduta che non mi resi conto di essere ancora sopra il biondino.
Quando mi orientai e posai gli occhi casualmente su quei pozzi azzurri, sfoderò un puro sorriso che per poco non mi contagiò; rimasi talvolta impassibile, cercando di fargli capire che ero incazzata e non ero disposta a fare “amicizia”.
 
‘Ma come diavolo fai a farglielo capire se sei ancora attaccata al suo corpo?!’
 
Per fortuna che la mia coscienza ogni tanto torna per riportarmi sul pianeta terra, era da quando quel riccio perverso si era avvicinato che i miei atteggiamenti, reazioni e risposte erano cambiati; Bah, saranno gli ormoni.
Mi alzai appoggiandomi al suo petto e mi sostenne le braccia da sdraiato così che io potessi rialzarmi. In seguito fece lo stesso.
Mi limitai a strofinarmi una mano sopra la canotta, al quanto aderente: per la danza ero costretta a indossare abiti diciamo, inusuali per me.
Ma non era mai stato un problema dal momento in cui in classe eravamo tutte ragazze, a parte Michael, un nipote della Twain che ogni tanto dava una mano nei saggi, spudoratamente gay.
Ora che c’era anche Niall mi sentivo un po’ in imbarazzo, anche se lui probabilmente mi aveva  sempre vista vestita così e quindi non poteva fare un paragone come Harry. Non mi ero mai accorta di lui, forse ero sempre troppo concentrata a ballare; 
Alzai lo sguardo. Sentivo un disperato bisogno di insultarlo, picchiarlo!
 
“Piacere…Niall” mi tese la mano con una sorprendente sicurezza.
 Lo lasciai lì impalato, con il braccio in avanti e il sorriso da ebete che si levò dalla faccia  in mancanza di una mia risposta.
 
“Fai danza?” gli chiesi rendendomi conto di aver messo su un tono notevolmente più calmo e dolce.
 
Allargò di più il suo sorriso quando vide che la mia bocca si stava muovendo per parlare con lui, ma recepita la domanda, il suo sguardo di riempì di malinconia “..facevo”.
 
Non so perché ma neanche con lui riuscivo ad essere la solita “Katniss”;
stronza, introversa, dura….stronza.
 Harry mi faceva andare fuori di testa (negativamente): sballava ogni mio limite e mi ipnotizzava con quegli occhi, costringendomi con il suo subconscio a fare tutto ciò che non mi sarei neanche sognata, almeno non per adesso o almeno non con lui!
Niall invece, aveva quel faccino che avrei potuto stritolare fino a contorcere, era impossibile anche per una come me rispondergli male.
 
‘No, non è difficile, sei solo tu che sei stupida, mia cara Katniss!’
 
“Come mai hai smesso?” chiesi interessata avvicinandomi a lui.
 
“Ho dovuto” iniziò “facendo danza classica mi sono ritrovato ad essere deriso da tutti miei compagni, fin dalle medie e a metà superiori ho cambiato scuola, messo il gel e i pantaloni un po’ più bassi….anche se ancora non capisco perché tutti li portano così, sono scomodi!”.
 
Risi di gusto e non ritirai il sorriso neanche quando mi accorsi che Niall mi stava fissando divertito.
 
Poi ripresi ad un tratto un tono al quanto serio “Quindi hai lasciato la tua passione…” incominciai a girargli intorno “..per il giudizio della gente…pff che rammollito!” mi riposizionai di fronte a lui e subito il suo sorriso innocente si tramutò in un espressione seria e arrabbiata.
 
“Non sono un rammollito! Ho lottato per fare ciò che amo, ho sofferto anche!” avanzò con passi decisi verso me, inchinando la testa nella direzione dei miei occhi.
 
Fui costretta a indietreggiare quasi impaurita.
 
“Fino a quando ti parlano alle spalle puoi sopportarlo, ma poi quando ti buttano quotidianamente nei cassonetti della scuola, ti minacciano o ti picchiano fino a mandarti in terapia intensiva….”.
 
Mi bloccai a causa della presenza del muro dietro le mie spalle “Dopo si tocca il fondo e non ce la fai più..” mi disse quelle parole puntando gli occhi lucidi a terra, quasi si vergognasse, ma non aveva nulla da temere.
 
Non gli rispondevo e questa magari lo poteva portare a pensare che io lo considerassi comunque un codardo, ma stavo solo elaborando tutte quelle informazioni; come si possono trattare così degli esseri umani a seconda di ciò che li appassiona?
Una persona normale lo avrebbe abbracciato, ma io odio il contatto fisico e abbracciarsi era al primo posto della mia lista nera. Mi limitai, perciò, a poggiargli una mano sulla spalla; di conseguenza lui alzò lo sguardo e sbattendo le palpebre una lacrima lasciò una scia lungo una delle sue guance lisce. Con il pollice gliela asciugai e mi sorrise.
 
“Katniss” gli tesi, ora, la mano.
 
“Lo so” mi disse passandosi una mano in un occhio.
 
“Cosa?!”
 
“Cioè…io….so come ti chiami, lavoro qui e ho sentito la Twain che a volte ti chiamava..”
 
Lo squadrai; inconsapevolmente mi si stampò un mezzo sorriso, dovuto al fatto che la Twain mi chiama sempre per cognome.
I miei pensieri furono, però, distratti da una voce lontana ma familiare, chiamare il mio nome.
 
“Oh cazzo, Styles!” dissi inorridita.
 
Niall contorse la faccia in una smorfia “Chi?” urlò.
 
“SHHH! È uno che….”
Non mi veniva in mente niente, di certo non gli avrei potuto dire la verità!
 
 
‘è uno dei ragazzi più belli della scuola, mi ha mandato fuori di testa e la parte ragionevole di me mi dice di allontanarlo a parolacce mentre gli ormoni mi fanno venir voglia di saltargli addosso…’
 
Nah! Troppo lunga e complicata, c’era poco tempo prima che arrivasse; mi dovevo nascondere!
 
“..è uno stalker e..io…io ho tanta paura Niall!” gli dissi con un tono quasi convincente.
 
“Adesso gli spacco la faccia” disse dirigendosi verso la porta, ma lo bloccai per un polso.
 
“No ti prego, peggioreresti solo le cose, piuttosto…nascondiamoci!”
 
Si fermò a riflettere per pochi secondi; non lo vidi annuire, ma mi portò verso gli spogliatoi. Intanto si sentiva la voce di Harry rimbombare per le stanze e farsi sempre più vicina.
 
“Katniss, piccola dove seeeei?” chiese Harry in tono malizioso;
vidi la faccia di Niall ancora più cupa e  incazzata. Delicatamente mi portò nelle docce e mi fece segno con il dito di stare zitta mentre lui si sporgeva con la testa, dato che le docce erano senza porte o tende, per vedere se c’era il riccio.
Mentre aspettavamo ,nel silenzio assoluto, di vedere l’ombra di Harry sorpassare la stanza nella quale eravamo, mi stavo maledendo per la grande e grossa cazzata che avevo sparato a Niall; appena finita questa storia del nascondersi gli avrei raccontato tutto per bene.
 So che la vecchia Katniss non lo avrebbe fatto, ma lui si era aperto con me e volevo ricambiare. Magari sfogarmi con qualcuno che non mi avrebbe detto ‘metti in mostra quelle tette’, ‘sii più aggressiva’, ‘scopati qualcuno, per l’amor di Dio’ come quella malata della mia migliore amica, mi avrebbe fatto bene e poi mi allettava creare la mia prima amicizia con un maschio!
Vidi Niall agitarsi e mi fece segno con la testa verso la porta. Mi affacciai anch’io, cercando di non schiacciarlo, dal momento che le docce erano minuscole.
Sporgendomi vidi la sagoma di Harry oltrepassare la porta di vetro.
 
“Katniss so che sei qui, non sei uscita insieme alle altre bellerine!” enfatizzò sull’ultima parola e questo mi diede molto fastidio, peccato che ero stata io a sputarglielo in faccia come una stupida.
 
La sua ombra sorpassò la stanza ed entrambi tirammo un grande sospiro di sollievo. Ci guardammo ridendo, divertiti dalla scena e poi uscimmo in punta di piedi.
 
“Mamma mia per un pelo” sussurrai.
 
“Già pens….” Stava parlando ma non capii perché si era fermato.
 
“Che st..” non mi fece finire che mi tappò la bocca e mi trascinò a peso morto di nuovo dentro la doccia.
 
Harry stava ritornando dall’altra parte; non avendomi trovata doveva pur uscire!
 
Un rumore continuo di passi mi fece balzare il cuore, non so perché ma avevo paura che Harry scoprisse che mi stavo nascondendo da lui, magari avrebbe pensato che se mi nascondevo avevo paura di qualcosa, ma io lo facevo perché…..insomma perché sì!
 
I passi di Harry era diventato ormai impercettibile alle nostre orecchie; Niall si girò verso di me ridacchiando poi smise e mi guardò avvicinandosi.
 
‘Cazzo no, adesso anche Niall mi mette nei casini.’
 
Per la paura che anche con quel ragazzo ,appena conosciuto, i miei ormoni prendessero il sopravvento mi allontanai indietreggiando ma lui continuava, serio, a venire verso di me.
Camminai indietro ancora per poco, fino a quando la mia schiena premette contro qualcosa di duro; sentii uno scroscio di acqua tiepida cadermi sopra la testa e notai che anche Niall si stava bagnando.
Non avemmo il tempo di uscire, sorpresi da ciò che era appena successo, che una sagoma dietro il biondo fradicio mi distrasse. Il riccio aveva le braccia incrociate e con un piede sentivo che batteva per terra nervosamente. Niall non si era ancora accorto della sua presenza, dato che gli dava le spalle e a causa dell’acqua che scendeva non aveva neanche notato la mia faccia. Il biondo chiuse la doccia e scoppiò in una risata fragorosa spostandosi una ciocca di capelli che gli copriva la faccia.
 
“Mamma mia per fortuna che se ne era già andato se no a quest’ora con il rumore della docc..” lo stoppai facendogli segno di smettere, ma se avesse finito o no Harry ormai aveva capito, ed era anche piuttosto incazzato data la mascella testa e le sue narici allargate.
 
Niall  si girò e uscì dalla doccia; non disse niente, ma si scambiò reciprocamente delle frecciatine con il ragazzo di fronte. Io rimasi con braccia conserte dentro la doccia.
Harry mi fissava quasi stupito e ancora non capivo perché;
 
‘oh cazzo, come sono vestita?’
 
Mi diedi una controllata veloce guardando in basso. Non solo mi ricordai di portare i fuson e questa ultra- aderente canotta, ma con l’acqua tutto si era ancora ristretto e la maglia mi era arrivata fino all’ombelico, nonostante ciò Harry non mi aveva lanciato nessuna occhiata maliziosa anzi, mi precedette e ,anche a costo di bagnarsi le scarpe, venne nella doccia e me l’abbassò, rimproverandomi con il solo sguardo.
 
Niall lo scostò e mi porse un asciugamano che stavo per prendere ma Styles glielo prese bruscamente dalle mani avvolgendomici dentro. C’era troppo silenzio, ma mi ripetei in quel momento che le cose potevano andare peggio; meglio il silenzio delle parolacce.
 
“Non provare più a toccarla!” gli urlò da dietro Niall.
La storia dello stalker non era finita.
 
“Io faccio ciò che mi pare ok? Stalle lontano tu piuttosto” disse dandogli una spinta sulla spalla che gli fece quasi perdere l’equilibrio.
 
“Sei così disperato che per stare con le ragazze, le devi molestare” alzò la voce Niall dandogli una spallata.
 
“Io, cosa?!” mi rivolse uno sguardo confuso.
 
Mi misi in mezzo prima che qualcuno si andasse a fare male ma ancor prima di parlare sentii un colpo arrivarmi sullo zigomo destro.
Harry non si era accorto che mi ero messa in mezzo così con il suo gancio destro aveva colpito me.
Caddi a terra mezza stordita e mi toccai la guancia dolorante. Sentii in bocca un sapore metallico e toccandomela notai un liquido rosso sporcarmi le dita. Non ricordo quasi più niente di quel momento; solo che uno dei sue mi aveva sollevato facendomi stendere su una delle panchine dello spogliatoio e solo voci robotizzate. Non so perché ma anche la vista era annebbiata e poi il buio.
 
 
HARRY’S POV

La guardavo dormire beata sopra il mio letto, mentre dolcemente le accarezzavo i capelli e la mora che il mio colpo le aveva causato.
Avevo convinto bruscamente Niall a lasciarla andare con me, non so perché ma ci era voluto un po’; continuava a darmi del ‘maniaco’ e non so perché.
Per fortuna mia madre era infermiera e un po’ di cose le sapevo.
Le avevo pulito il sangue dalla bocca, approfittando del suo stato per rubargli qualche bacetto dolce. Mi facevo schifo da solo, ad un tratto ero diventato uno sdolcinato. Non so perché ma la scommessa era iniziata da solo due giorni e già ero possessivo nei confronti di Katniss.
Quando avevo visto lei e Niall sotto la doccia, pensavo stessero facendo qualcosa di più..fisico, ma appena Niall aveva parlato del nascondersi da me, non so perché, ma mi sono sentito sollevato, anche se non avrei dovuto esserlo dato che il suo scopo era evitarmi.
Il fatto che non si svegliasse mi faceva preoccupare ma avevo chiamato mi madre a lavoro e spiegandogli la situazione mi aveva assicurato che era una cosa normale.
Erano da ore che la fissavo, ma stranamente mi piaceva e facendolo perdevo la cognizione del tempo.
Era ormai mezzanotte e mi accucciai accanto al suo esile corpo freddo, che riscaldai abbracciando.
Non ci misi tanto ad addormentarmi, mi svegliai solo ogni tanto durante la notte perchè Katniss si muoveva o gemeva.
 
 
KATNISS’ POV

Il mal di testa non mi permise di vedere bene per i primi due minuti, ma poi riuscii a mettere a fuoco e realizzai che quella non era camera mia. Un piumone mi copriva fino al collo. Mi toccai la guancia ancora dolorante e sentii come un peso sopra il torace.
Sollevai la coperta e trovai un ammasso di ricci appena sotto il mio seno. La faccia era rivolta verso me e per un attimo i miei si addolcirono nel vederlo risposare sopra la mia pancia; aveva una mano nel mio basso ventre e notai che aveva bagnato la canotta nera della sua bava, ma stranamente non riuscii ad esserne schifata.
Non so come un essere umano normale potesse dormire in quella posizione a ‘L’;
Era sdraiato normalmente vicino a me fino al busto, da lì si piegava fino al mio busto che si era appoggiato. Ma la domanda più importante era: come cavolo ha fatto a respirare sotto le coperte!?
Quel momento fu interrotto dalla visuale dell’orologio sveglia che c’era sul comodino.
 
“LE DIECI E MEZZO?!” urlai incredula svegliando l’orso dal letargo.
 
Prima aprii gli occhi e poi si alzò di scatto “Buongiorno” si stiracchio salutandomi con quella voce ancora più roca e dannatamente sexy.
 
“sei comoda sai?” si avvicinò a me velocemente tendendo le labbra in fuori.
 
 “Ma che fai!?” gli diedi un piccolo schiaffo.
 
Mi alzai “HARRY CAZZO C’è SCUOLA!” mi alzai agitata cercando le mie scarpe.
 
Il ragazzo si alzò a mo’ di zombie dal letto, indossando soltanto i boxer, per fortuna che era ancora assonnato e non comprese che gli stavo fissando la forma che le sue mutande aderivano.
Mi prese per un braccio e buttandosi all’indietro mi trascinò sopra di lui e allacciò le sue gambe nude nel mio bacino facendo strusciare le nostre intimità.
Dieci, venti,trenta….. brividi mi attraversarono la schiena e il basso ventre; Harry lo notò e mi rivolse uno sguardo malizioso guardandomi da sotto. “Per così poco ci eccitiamo Miss Billington?!” mi chiese ironicamente.
 
La porta si aprì in un botto e delle urla si propagavano per la stanza.
 
 “HAZZZZZZZAAAAA ALZATIIII”
 
una voce familiare mi arrivò dietro le spalle e continuò poi “ah scusa non sapevo fossi impegnato con una gnocca!”
 
Mi girai infastidita, ma nel vedere quel volto familiare i miei muscoli si rilassarono e mi slacciai da Harry, facendolo cadere per terra e mi gettai sulle braccia di Louis.
 

 
Look at me!
Lo so che in questo capitolo non accade quasi niente e che è anche più corto rispetto agli altri, ma ho avuto problemi, soprattutto tecnici (-.-), nel scriverlo.
Come potete vedere Harry e Kat hanno un qualcosa in comune: dopo il loro incontro entrambi stanno cambiando involontariamente dentro. Katniss diventa in genrale più ‘estroversa’ e vuole addirittura fare amicizia con Niall. Harry invece diventa geloso e possessivo, ma anche dolce e lui stesso si stupisce di esserlo diventato.
So che finisce anche di CACCA però sono stanchissima, anzi non volevo neanche pubblicare stasera il capitolo, vi chiedo scusa se ci sono errori o ripetizioni  ma la seconda parte non l’ho ricontrollata. Se aggiorno così tardi è perché ho genitori separati e posso utilizzar il pc solo quando sono da mio padre e non ci vado spessissimo, ma in compenso mi sembra di averli aftti abbastanza lunghi (12 pagine word addirittura) vi prego di recensire.
Un ringraziamente alle mie migliori amiche, senza di loro non andrei avanti e a quelle che hanno recensito e messo tra i preferiti la storia, vi prego fatelo, perché mi sprona a continuare. Nel prossimo capitolo mettero i ringraziamenti per chi mi recensisce e segue.
Love ya, Lucrezia

Ecco il mio Twitter, menzionatemi che poi vi do il follow back.
Bye xx
  
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