Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: Alexis Cage    06/06/2013    2 recensioni
Dal diario di James Sanron, rifugiatosi a Nizza - Domenica 22 aprile 1999, vento forte, pioggia leggera
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Racconti diurni'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ieri sera stavo passeggiando per i marciapiedi sul lungomare di questa splendida città. Non c'era in giro anima viva, tutto era calmo e silenzioso, le onde accompagnavano i sospiri del mondo. Ero in pace con me stesso, come non lo ero da tantissimo tempo. Sai, in questi periodi di guerra aperta è molto raro provare attimi di tranquillità, per cui è meglio non sorprendersi se, benchè mi sentissi sereno, nel fondo dell'animo ero costantemente inquieto.
Come dicevo, ieri sera camminavo con quasi completa calma, schivando i frequenti spruzzi delle onde che per il vento arrivavano sino al marciapiede, quando ho incontrato una persona. Una ragazza. Pareva avere meno di vent'anni e indossava un giaccone leggero nonostante il vento.
Rimasi a qualche metro da lei, nell'ombra di un lampione rotto, a osservarla affascinato.
Non fraintendermi, sono certo di non essere un maniaco, e chiunque sarebbe rimasto a osservare il comportamento insolito di lei.

La ragazza rideva, mentre gli spruzzi del mare la sfiorava senza toccarla mai. Sfidava il mare, lo scherniva dicendo che non era abbastanza potente per colpirla.
E il mare, sorprendente scriverlo ma di più vederlo, sembrava risponderle, aumentando potenza a ogni nuova onda, cercando le forze del vento per avanzare e almeno sfiorarla. Quando il mare retrocedeva per riprendere forze lei lo scherniva ancora e lui allora riprendeva con ancora più forza, ma non riusciva mai a toccarla.

Mi è sembrato che il mare si acquietasse all'improvviso.
La ragazza ha sorriso con una tristezza che mi ha spezzato il cuore, e ha detto: "Ti manca, eh? Lei con le sue ancelle lassù che un momento è spocchiosa e superba e un altro è triste e stanca e cerca di riavvicinarsi a te che sei così lontano."

Le onde hanno sussurrato qualcosa che non ho sentito, o compreso. La ragazza ha fatto un cenno al mare, si è voltata e se ne è andata, e il mare ha riniziato a chiamarla come un fratello che non vuole lasciare la sua amata sorella minore.
Poi le sue onde sono diventate malinconiche, come stesse piangendo la sua Luna, lassù con le stelle, senza lui.


Io non so più se c'è ancora la divisione tra bene e male, ormai tutti cercano di uccidere tutti, ma penso che sia la ragazza, lei è la luce che sistemerà tutto. Ci sono esseri più grandi di noi, ora ne ho la certezza.
Quella ragazza, secondo me, riuscirà a riunire il mare alla sua amata luna.
E a riportare la pace.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Alexis Cage