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Autore: Mery Sunday    06/06/2013    0 recensioni
Prendete Alice, una normale studentessa di liceo alle prese con l'ultimo anno di liceo.
Lei è una ragazza tranquilla, pacata...nella norma. Solo una persona suscita la sua indole più violenta e da maschiaccio: Luca.
Lo stesso Luca, che frequenta la sua stessa classe ed è il figlio dei migliori amici dei genitori di Alice.
E se per un fortuito caso del destino dovessero condividere per qualche mese lo stesso tetto, come andrebbe a finire?
Finiranno per lanciarsi i piatti a vicenda o troveranno un punto d'incontro?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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9. Qualcuno mi aiuti!!

 

“Ali calmati!” sento la voce squillante di Carla dall’altro lato della cornetta riprendermi per farmi ragionare.
“Ti sembra facile” le dico io elettrizzata, mentre rispondo ai messaggi appena ricevuti da Eli e Silvia.
Dopo aver salutato Luca – che in seguito al bacio è praticamente volato a casa di Massi – solo rimasta per buoni 5 minuti impalata vicino al muro a meditare sull’accaduto. Solo quando ho notato la gente che si fermava a guardarmi per capire cos’avevo, mi sono decisa a ricominciare a camminare verso casa, con la testa tra le nuvole e il passo di una lumaca stanca.
Appena varcata la soglia di casa, ovviamente, ho buttato la borsa e la giacca sul divano del soggiorno e ho inviato un messaggio alle mie amiche.
Così, ora eccomi qui, al telefono con Carla che, appena letto il messaggio mi  ha chiamata per sapere se fossi seria o se fosse uno scherzo mentre gironzolo per casa saltellando come canguro.
 
“Senti, ma… ora lui, dove cavolo sta?” mi chiede all’improvviso, riportandomi alla realtà e facendomi cascare a peso morto sul letto della mia camera.
“Dopo il bacio mi ha detto che… aveva dimenticato di dover andare da Massi… ed è scappato via” le spiego un po’ dispiaciuta.
“Ma è stupido??” sento la voce di Carla alterarsi improvvisamente “ Ora che finalmente ha cacciato le p***e e si è comportato da uomo… che fa? Scappa come un codardo dal suo amico?! Io lo ammazzo!!” urla frustrata
“Eh, lo so, non mi ci far pensare…” la appoggio stanca. Pazzesco! Sono io a calmare lei ora. Roba da matti. “Ma comunque, non c’è bisogno di arrabbiarsi… prima o poi dovrà tornare a casa…a meno che non  vuole rimanere per sempre a casa di Massi” sbuffo giocherellando con uno dei peluche che ho sul mio grande letto.
‘Stupido com’è non ne dubiterei’ le sento mormorare a bassa voce, cosa che mi fa pensare che stia parlando più con sé stessa che con me. “Comunque scusami tesoro, sai quanto adoro parlare con te a telefono…ma dopo un’ora e mezza mamma mi ammazza se non attacco… baci, ci sentiamo dopo per messaggi” mi saluta dolce, mentre intanto la sento litigare con la madre e farfugliare qualcosa tipo ‘aspetta un attimo sto attaccando’ o ‘ questione di vita o di morte’.
“Ciao baby, a dopo” la saluto io, giusto in tempo.
Mi ha quasi attaccato il telefono in faccia.
Sbuffo posando il telefono sul comodino e dando un rapido sguardo alla sveglia penso che si è fatta l’ora di studiare anche per me. Magari però prima mi rilasso ancora un po’ sul letto guardando Gossip Girl…
 
 
“Siamo a casa!” sento chiaramente delle voci al piano inferiore che mi svegliano dal profondo sonno nel quale ero crollata. Senza volerlo mentre guardavo la tv mi sono addormentata e ho dormito per tutto il pomeriggio. Bene...mi toccherà studiare stanotte.
Mentre mi alzo da letto e mi avvicino alla tv per spegnerla però noto che quest’ultima è già spenta. Strano, pensavo di essermi addormentata mentre la guardavo. ‘Forse mentre dormivo l’ho spenta senza accorgermene.’ Penso tra me e me mentre ancora frastornata vado in bagno per sciacquarmi il volto e per provare a svegliarmi del tutto, per poi scendere al piano inferiore, dove trovo mio fratello intento ad apparecchiare e mia nonna cucina chissà quale leccornia.
“Amoree, vieni qua” saluto mi fratello, che non appena mi vede lascia i piatti e le posate che aveva in mano sulla tavola per correre verso di me e saltarmi in braccio.
“Mi sei mancata Lali” mi confessa, chiamandomi con quel nomignolo strano con il quale era solito appellarmi.
“Che bella sorpresa nonna, mi fa piacere che siete venuti… se però mi avvertivi venivo a prendervi io.” Le dico, mentre mi avvicino a lei per salutarla, con ancora il piccolo Andrea avvinghiato addosso.
“Oh tesoro, non ti preoccupare, tu stavi sicuramente studiando, e non volevo essere di disturbo…e poi abito a solo 5 case da qui.” Mi rincuora lei, sorridendomi
“Va bene, però ora ti aiuto e stasera rimanete un po’ qui con noi…” le dico, mentre faccio sedere mio fratello su di uno sgabello e continuo ad apparecchiare.
Sentendo la mia proposta, il piccolino subito si rialza in piedi e inizia a saltellare contendo dicendo a gran voce “Sisi, voglio dormire con Lali, nonna… possoo?” dice infine, guardandola con i suoi dolci occhietti vispi.
“Va bene tesoro, però ora sta seduto tranquillo…anzi, va a chiamare Luca che si trova in camera tua…” gli dice con il suo solito tono di voce tranquillo, mentre assaggia un pezzo della parmigiana che sta cucinando.
Vorrei tanto chiederle come ha fatto a portare la parmigiana, che di sicuro ha iniziato a cucinare stamattina presto, per le strada mentre teneva a bada quella piccola peste di Andrea ma vengo distratta dal sentire l’ordine che ha dato ad Andrea.
…Luca non è in casa.
“Aspetta Andre…Luca non..” inizio a parlare.
Ma proprio mentre sto per dire al mio fratellino di non salire, dato che Luca non è in casa, con il rischio di far prendere un attacco di panico a mia nonna, conoscendo la sua indole iperprotettiva, vedo Luca scendere dalle scale con indosso la sua tuta e una matita appoggiata sull’orecchio destro.
Come si fa ad essere così belli?
“Oh Luchino, stavamo per chiamarti..” lo saluta mia nonna
“Oh, buonasera signora, ciao Andre” saluta educato lui, senza degnarmi del minimo sguardo.
Prima mi bacia in mezzo alla strada e poi mi evita neanche avessi la peste…chi lo capisce!
“Ti va la parmigiana?” gli chiede mia nonna, quando lo vede avvicinarsi per capire cosa c’è per cena
“Ohh, signora. Va benissimo…voi mi viziate!” dice lui gongolante per il languorino.
“Insomma!” sento mia nonna sbuffare all’improvviso, mentre i due maschi di casa si iniziano ad accomodare in tavola “Quante volte te l’ho detto? Mi devi chiamare Elena!”
“Va bene, signor..Elena!”  dice Luca infine, mentre io e nonna serviamo in tavola e ci accomodiamo di fianco a loro.
La cena va avanti tranquilla…con Andrea che mi racconta di quanto gli manchiamo io e i miei, di come va a scuola e mi racconta delle sue fidanzatine.
Mentre noi due parliamo felici, la nonna ci guarda spensierata, felice che i suoi nipoti si vogliano così bene; invece Luca, oltre a congratularsi con Andrea per le sue 5 fidanzatine – è un bimbo molto corteggiato a quanto pare-   e a rispondere garbatamente alle domande che ogni tanto gli pone mia nonna, non proferisce parole e passa tutta la cena a fissarmi, senza mai distogliere lo sguardo.
Prima mi bacia, poi sparisce, poi mi ignora e infine non mi stacca gli occhi di dosso per tutta la cena.
Dio che nervi!
Incavolata nera mi alzo dal mio posto non appena finisco di mangiare e inizio a sparecchiare la tavola.
 
 
Dopo aver pulito la cucina e lasciato Andrea nelle mani di mia nonna, che lo porta in bagno per lavarlo e metterlo a letto, a malincuore mi dirigo in camera mia per studiare le poche – per fortuna- materie che ho per domani.
Quando sto per iniziare a svolgere l’ultimo esercizio di chimica però, sento la porta di camera mia cigolare, segno che qualcuno è entrato, e poi la sento richiudersi.
“Tesoro, già hai finito di fare il bagnet…” inizio a dire, credendo di star parlando con mio fratello.
Non  è Andrea.
“Sono io, scusa…disturbo?” mi chiede, un po’ titubante, sedendosi sul bordo del mio letto, guardandomi fisso negli occhi.
Io, pregando tutti i Santi che finalmente si sia deciso a dirmi qualcosa, mi volto verso di lui , sempre restando seduta alla scrivania e aspetto ciò che ha da dirmi.
“No, volevi qualcosa?” chiedo, cercando di restare il più fredda possibile.
“Ecco, volevo parlarti riguardo ad oggi…”inizia a dire lui, tormentandosi le mani, ma senza però distogliere lo sguardo dal mio.
Oh, facciamo progressi!
“Dimmi” lo esorto, deglutendo a fatica. Cavolo, se non si muove rischio l’infarto.
“Ecco, volevo dirti  che….ecco, facciamo che n…” inizia a parlare finalmente, ma nel momento sbagliato.
Proprio in quell’istante sento di nuovo il cigolio della porta, e stavolta è realmente mio fratello che entra nella mia camera.
“Oh scusate…vi abbiamo disturbato?” chiede mia nonna realmente dispiaciuta.
“Oh, no nonna, non  ti preoccupare...stavamo finendo di ripetere …chimica!” le dico, sorridendole mentre prendo in braccio mio fratello, che intanto cercava di attirare la mia attenzione.
“Va bene...allora io vado a dormire, nel caso Andrea ti dovesse dare fastidio chiamami e lo porto in camera con me”
“Uffa nonnaaaa, io sono tanto buono” si lamenta Andrea, mettendo il broncio.
“Sisi, e io sono la regina d’Inghilterra…” dice mia nonna ridendo prima di augurarci la buonanotte e dirigersi verso la camera dei miei.
“Beh…allora vi lascio, buonanotte” ci saluta anche Luca, ma prima ancora di riuscire ad alzarsi dal letto, viene rispinto su di esso da mio fratello che con un balzo gli salta addosso.
“Lucaa, resti a dormire co me e Lali?” gli chiede con i suoi occhietti dolci ai quali difficilmente qualcuno riesce a dire di no.
Io resto pietrificata sul posto.
Non so se sperare che dica di sì oppure di no.
“Ma veramente io…” inizia a rispondere Luca, guardandolo dispiaciuto.
“Ti pregoooo” insiste il piccoletto, stringendolo forte
E’ evidente che non vuole restare. Bene!
“Andre, non insistere Luca non deve rimanere.” Dico fin troppo duramente. Vedo subito lo sguardo di Luca passare da mio fratello a me e, mentre mi guarda con sfida lo sento sussurrare al piccolo Andre un “va bene!”
“Andre, non insistere dai. Luca non può rimanere, e poi stiamo stretti!” cerco di convincere il piccolino a cambiare idea, ma, sempre attaccato a Luca, lo vedo voltarsi verso di me e dirmi “Lali, sei cattiva, non ti voglio più bene!” con quel musetto tremulo e gli occhi semilucidi ai quali non ho mai saputo negare niente.
“Uff, e va bene!” acconsento controvoglia infine, pensando a quanto odio essere una sorella maggiore in certe occasioni, mentre li vedo stendersi felici e gongolanti.
Appena Andre si addormenta manderò subito Luca nella sua camera. Penso tra me e me mentre rassegnata li raggiungo e spengo la luce.
Eppure, nonostante il mio ‘piano’ sono convinta che questa sarà una notte davvero lunga. 

 


 Chiedo IMMENSAMENTE scusa per questo lungo, anzi lunghissimo periodo nel quale sono pressocchè sparita ma a mio discapito spero consideriate il fatto che la scuola negli ultimi mesi è un caos assoluto.
Spero che, ora che finalmente è finita e sono in vacanza (Alleluja, Alleluja *-* ) riuscirò ad aggiornare più spesso.
Se questo capitolo vi è piaciuto, spero troviate un pò di tempo per recensire e farmi sapere cosa ne pensate. Accetto volentieri anche le critiche, purchè costruttive.
Vi ricordo la mia pagina facebook, nel caso vogliate contattarmi.
Baci, a presto :*

  
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